Thread Alitalia dal 30 novembre


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Non vorrei che il mio messaggio venga frainteso, ci provo comunque.
Il problema sotto il punto di vista dei rapporti umani in Italia non è strettamente connesso alla burinità del Romano di turno o al razzismo del Milanese, è l'intero sistema di rapporti/valori che è sbagliato.

Non posso fare fregio come molti di voi di essere un viaggiatore incallito o di aver visto il mondo, ma in quei pochi posti in cui sono stato la concezione del rapporto tra lavoratore e cliente è totalmente diversa. In USA un dipendente non si sognerebbe mai di prendere in giro i clienti con atteggiamenti ridicoli, perché consapevole che dopo poco si ritroverebbe senza stipendio. Persino nelle lavanderie di Harlem se portate una busta di mutande sporche fanno tutto il possibile per aiutarvi.

In Italia il problema è doppio, se da una parte ci sono alcuni dipendenti svogliati, dall'altra ci sono molti clienti maleducati che non possono che esasperare gli assistnedi di volo di turno. E badate bene che non giustifico nessuno dei due comportamenti. Sull'AZ611 del 28 novembre, week end dopo il black friday, non sapete che scene si sono viste. Inutile dire che il volo era praticamente pieno quasi solo di italiani; questa è la fila al gate 30 minuti prima dell'imbarco, che ha aperto con 20 minuti di ritardo.

Alla chiamata delle ultime file (da 34 in giù), hanno tutti fatto gli gnorri e gli stessi addetti al gate hanno fatto come niente fosse (se non sbaglio il personale non era in divisa AZ).
Durante l'imbarco ho visto gente prendere a pugni le cappelliere per chiuderle dopo averci caricato bagagli talmente grandi da poter dare problemi addirittura a caricarli in stiva.

E' la mentalità totalmente sbagliata, il menefreghismo imperante e il non rispetto per il prossimo che non riescono a far brillare ne l'immagine dell'Italia ne quella di Alitalia.

scusa forse mi sfugge qualcosa.... ma questi sono tutti in piedi, in fila, a 30 minuti dall'imbarco, perchè hanno paura di non trovare posto nelle cappelliere?!
e io che pensavo che quando finalmente avrei finito di volare FR per potermi permettere le mayor, mi sarei potuto rilassare e aspettare l'imbarco da seduto con il mio bel posto assegnato... ma non ci sono dimensioni massime per i bagagli "a mano"? Oppure ci sono ma non vengono controllate?
 
Personalmente mi sono gustato la scena da seduto, io ero in fila 33 e ho aspettato il secondo annuncio (quello da 25 a 33 se non sbaglio), quando era comunque ormai impossibile accedere perché tanto entravano tutti. Quando sono riuscito a passare c'era più gente seduta nelle file anteriori rispetto che in quelle posteriori...

scusa forse mi sfugge qualcosa.... ma questi sono tutti in piedi, in fila, a 30 minuti dall'imbarco, perchè hanno paura di non trovare posto nelle cappelliere?!
e io che pensavo che quando finalmente avrei finito di volare FR per potermi permettere le mayor, mi sarei potuto rilassare e aspettare l'imbarco da seduto con il mio bel posto assegnato... ma non ci sono dimensioni massime per i bagagli "a mano"? Oppure ci sono ma non vengono controllate?
Le dimensioni massime ci sono, e almeno a JFK le addette ai banchi per il check hanno controllato il peso dei trolley a mano che portavamo io e la mia ragazza (le dimensioni sono quelle standard) e ci hanno fatto sistemare i due kg di sforo di uno di essi (anche perché un bagaglio imbarcato pesava 19 contro i 23 possibili). Fatto sta che non è stata apposta nessuna targhetta o simile, ergo una volta passati i banconi del check in si poteva praticamente portare qualsiasi cosa in cabina, e le scene a bordo sono state un misto tra divertenti e deprimenti.
 
Non intendevo proporre Milano come capitale della cortesia, non ci riuscirebbe nemmeno Pinocchio, la maleducazione è certo globalizzata, ma con certi tipi burini che capita di trovare in AZ si ha la netta sensazione che veramente di te nun gliene po' fregà de meno ed è qualcosa che altrove chi lavora è tenuto a nascondere con un filo d' ipocrisia.


non per giustificare ma solo per "capire" dico : forse al dipendente frega del cliente quanto all'azienda frega del dipendente.

Mi dicono che sui manuali di management aziendale c'è scritto che la soddisfazione del dipendente è il primo requisito per il buon andamento di un'azienda.

Se in Cai continuano a chiedere sacrifici e sacrifici,concessioni,flessibilità,precarietà e deroghe al contratto anche a due anni dallo start up non mi meraviglio se il dipendente lavora a c@@zo.
 
Con questo ragionamento si entra in una spirale dalla quale non si esce più.

La mia azienda delle volte ci tratta come delle m....e... mai mi sono sognato di essere scortese con i clienti e/o con i fornitori e nemmeno mi passerebbe mai per la testa di non trattarli con i dovuti modi e fornire loro i servizi che alla fine mi fanno mangiare a fine mese. Se ho dei problemi con la mia azienda vedo se riesco a cambiare le cose , oppure se posso me ne vado ma di certo non scarico le mie frustrazioni su persone che del rapporto dipendente-azienda non importa nulla.
 
non per giustificare ma solo per "capire" dico : forse al dipendente frega del cliente quanto all'azienda frega del dipendente.

Mi dicono che sui manuali di management aziendale c'è scritto che la soddisfazione del dipendente è il primo requisito per il buon andamento di un'azienda.

Se in Cai continuano a chiedere sacrifici e sacrifici,concessioni,flessibilità,precarietà e deroghe al contratto anche a due anni dallo start up non mi meraviglio se il dipendente lavora a c@@zo.

Temo tu sia fuoristrada anche se il concetto di per sè è sano.

Ma non si può certo dire che nella vecchia Alitalia i dipendenti venissero trattati male o che non ricevessero un lauto stipendio e numerosi benefits.

Eppure non mi pare che il servizio Alitalia fosse considerato il top di settore.
 
se vuoi che venga con la mia faccetta da sorriso finto ammerecano a scusarmi e dire "comprendo il suo disagio Signore" per me va bene, lo faccio anche una decina di volte in un volo, ma sarebbe una presa in giro per te e per me.
Il problema è proprio il finto sorriso, certo che si deve scusarsi per un disagio con un sorriso finto è meglio non farlo e purtroppo questa è la differenza fra un servizio percepito di qualità ed uno percepito come svogliato e poco professionale.

E' ora che in AZ venga imposto uno standard usando tutti i mezzi necessari, e chi non lavora bene venga spedito a casina che c'è l'imbarazzo della scelta fra chi vorrebbe e potrebbe lavorare bene ma è a casa in cassa integrazione.
E' ora di fare sul serio, chi è bravo come te e non ne abbiamo dubbi verrà premiato e non si sentirà frustrato dal veder criticare il servizio AZ, chi non meritache lasci il posto ad altri che hanno maggiore voglia di lavorare bene.
 
Se in Cai continuano a chiedere sacrifici e sacrifici, concessioni, flessibilità, precarietà e deroghe al contratto anche a due anni dallo start up non mi meraviglio se il dipendente lavora a c@@zo.

Perdonami ma questi atteggiamenti a rigor di logica non dovrebbero essere accettati, e non lo sono in altre parti del mondo.
I problemi tra lavoratore e datore di lavoro devono esser risolti per vie giudiziali/contrattuali.
 
Verissimo, Malpensante. La maleducazione, tuttavia, è qualcosa di trans-regionale. Non ho il mito di una Roma stravaccata e caciarona e di un Milano perfettina ed in punta di forchetta.
Te lo dice una persona che ha sentito a Roma un tizio di AZ dire "imbarchiamo di corsa 'sti 4 cani" ma che da una responsabile di MXP si è sentito "mandaci ancora un po' di mer*a tanto qui siamo abituati" ...ed in entrambi i casi i soggetti erano i passeggeri.

Altro che orientale o Frau!!!

Ma, dici giustamente tu, purtroppo questi sono quelli che spiccano, quelli che lavorano come si deve ci sono ovunque ma ... lavorano nell'ombra!
Il problema è che non ci sono sufficienti verifiche e questa gente non viene mandata a casa!
All'estero se beccano un dipendente o uno di una azienda esterna comportarsi così questo perde il lavoro per direttissima e molto probabilmente viene chiamato in tribunale a rispondere del danno arrecato all'azienda.
 
E' la mentalità totalmente sbagliata, il menefreghismo imperante e il non rispetto per il prossimo che non riescono a far brillare ne l'immagine dell'Italia ne quella di Alitalia.
Ti quoto in pieno, manca una "dignità" comune, ognuno si crede migliore degli altri e pensa di meritare più degli altri.
 
Ma come si fa a mandare in giro questa roba?? comunque notevole il bracciolo spezzato in due :D

il bracciolo non è "spezzato" in due, sono due parti dello stesso bracciolo che afferisce per metà alla seduta e per l'altra metà è solidale con il finestrino di emergenza.
piuttosto non è in forma smagliante... anzi lo è, per le calze da donna [british humor mode on]
 
il problema è che, come anche ha potuto verificare malpensante sul suo volo a/r, manca uno standard di compagnia.

Mi autoquoto per riportare due commenti recenti tratti da airlinequality.com (da prendere con beneficio del dubbio, ma si sa che un fondo di verità c'è sicuramente).

Questi due episodi non fanno altro che corroborare le tesi esposte in questi giorni sul servizio Alitalia. Spero che qualcuno in alto legga questo forum e capisca che c'è qualcosa che non va.

ALITALIA customer review : 22 December 2010 by R Spinaro (France)

CAI-FCO-VCE, first leg by A320 - no business class divider, so when a passenger wanted to move some rows ahead she was told that was a different cabin class. During the cruise the FA fastened two pieces of the seatbelts of the aisle seats in the middle of the aisle as a divider! Food was the best part of flight, considered the value and flight less than 3 hrs. Poor communication from cockpit and FAs, plus the cabin attendants looked a little lazy. No onboard sales despite the catalogue: FAs said (upon request) they hadn't loaded the boutique. Smooth connection in FCO although a messy boarding at the gate. Second leg on an old MD80, flight on time and warm FA assistance - staff speaking plenty of languages (heard an excellent French, perfect Spanish and English and few words in Japanese - the flight was full of connecting passengers).

ALITALIA customer review : 19 December 2010 by Eliézer Fonseca (Brazil)

LHR-ROM, ROM-VIE and BUD-CDG (MIL connection). The staff wasn´t polite like I expected. Early flight from Heathrow to Rome, and to economy class passengers they served a ridiculous cake, and a cup of juice. Budapest to Milan they had an overbooking and I was one of the passengers who they tried to exclude of the passengers list, because I was travelling alone.
 
"Abbandonati dentro Fiumicino"
Un flop il volo per Santo Domingo


Un gruppo di passeggeri in transito per Malpensa è rimasto bloccato per 19 ore al gate. "I bagagli - denunciano - sono stati spediti a Linate e recuperati solo dopo tre giorni di ricerche"

di Flaminia Savelli

Oltre diciannove ore di attesa dentro al gate: ancora disagi per i passeggeri in transito all’aeroporto Leonardo da Vinci. L’incubo. denunciano i viaggiatori, questa volta è firmato Alitalia. Loro, un gruppetto di passeggeri, avevano organizzato tutto: un viaggio, destinazione Santo Domingo, da 3mila euro. La prima tappa però era fissata per sabato mattina all’aeroporto da Malpensa. Ma non ci sono mai arrivati. E mentre aspettavano in vano l’imbarco, i loro bagagli sono stati spediti a Linate e recuperati solo dopo tre giorni di ricerche.

“Siamo stati abbandonati per diciannove ore dentro l’aeroporto” raccontano Mirco e Daniela Ardito: “Avevamo la partenza per Malpensa fissata per le 21.40, con largo anticipo, intorno alle otto di sera abbiamo imbarcato i bagagli. Arrivati al gate ci hanno subito detto che il volo era in ritardo ma che potevamo stare tranquilli. Nuovo orario previsto per il decollo era all’una e quaranta. Da lì poi però, più niente - prosegue Mirco – anche se il monitor continuava a segnare l’orario che ci avevano comunicato, non c’era nessuno ad aprire l’imbarco. Verso le due di notte ci siamo resi conto che qualcosa non andava. A quel punto, siamo andati a chiedere informazioni al banco assistenza passeggeri vicino la zona di ritiro bagagli. Lì abbiamo assistito a vere scene di panico: il personale era già in difficoltà, addirittura si stava facendo aiutare dietro il banco dai passeggeri rimasti a terra a compilare delle liste per il pernottamento in albergo. Il personale ci ha comunque detto che il nostro volo era stato cancellato. Alle quattro di notte abbiamo cercato almeno di recuperare i bagagli. Un’altra amara sorpresa: noi siamo rimasti a terra. Mentre i bagagli sono stati per errore spediti a Linate. E’ stato un incubo, ho già contatto la Codacons per essere risarcito. Abbiamo subito danni economici per aver perso il viaggio pagato in anticipo. Fisici per aver passato una quindicina di ore in aeroporto senza alcuna assistenza. E morali, per aver perduto una vacanza chissà quando ripetibile”.

Repubblica

(21 dicembre 2010)
 
Disservizio in aeroporto, esperienza di un politico. Apprendi: "E' impossibile segnalarlo all'Enac"

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Pubblicato: Dec 21, 2010
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“Ho sperimentato personalmente che, se ti capita un disservizio in aeroporto, può risultare impossibile segnalarlo all’Enac: sarò ‘costretto’ a rivolgermi ad un’autorità terza, segnalando che mi è stato di fatto impedito di sporgere un reclamo…”. Lo dice Pino Apprendi, parlamentare regionale del PD.

“Questa sera - spiega Apprendi - sono atterrato a Punta Raisi con un volo Alitalia proveniente da Roma, ma una volta fermi le portiere non si sono aperte e per circa 15 minuti 180 persone sono rimaste ‘ostaggio’ all’interno dell’aereo: ho provato a segnalare questo disservizio all’Enac, ma a quel punto è iniziata la disavventura. Infatti lo sportello all’interno del ‘Falcone-Borsellino’ è nella vecchia aerostazione, che deve essere raggiunta a piedi. Allora ho provato a telefonare al numero verde: 12 tentativi in trenta minuti, tutti a vuoto perché alla fine cadeva sempre la linea. A questo punto – conclude Apprendi – non mi resta che presentare un esposto formale alle autorità competenti, non solo sul blocco delle porte dell’aereo, ma anche sulla particolare ‘accoglienza’ che l’Enac riserva agli utenti”.

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Ma questa è da raccontare su www.sonoinaeroporto.com ...Qui ci sono operatori e passeggeri che se le cantano, ma alla fine qualche info utile si trova.
Commento inserito da Matteo il 12/21/2010 - 20:36
 
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