Thread Alitalia dal 30 novembre


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Il livello di servizio di Alitalia dipende anche dal tipo di dipendenti che ha.

Spero di non scatenare un flame leghista ricordando che alcuni di loro sono proprio gli stessi tipi simpatici, che abbondano nella capitale, il cui motto è

nun me ne po' fregà de meno

Non ne puoi fare un' A/V orientale che ti serve il pranzo in F in ginocchio, né una gelida Fräulein LH e purtroppo li devi tenere fino alla pensione, ma per fortuna ci sono anche quelli che lavorano come si deve.
 
Scusarsi 3 volte è eccessivo. Non condivido. Penso sia pure controproducente. Inoltre (non con tutti ovviamente) c'è sempre il rapporto diretto. Hai mai provato a chiamare un av (in caso di ritardo) e chiedere qualche spiegazione,fare le tue rimostranze? Potrebbe essere più soddisfacente.

Essere servizievole non significa essere servile.

A prescindere dalla nazionalità, quanto più ci si sente coccolati, più si apprezza il servizio di bordo. Prova a chiedere ai FF del forum cosa ne pensano.
 
AZ deve migliorare la situazione del proprio personale di terra a FCO ed LHR (e LIN per i voli per FCO e NAP). Deve avere il coraggio di "prendere a schiaffi" il personale di terra delle altre società.

Il personale di SEA Handling dopo il de-hubbing AZ a MXP criticava la compagnia ai pax. Imbarco volo AP/AZ ritardato (causa de facto integrazione AP/AZ, erano le prime settimane di CAI), i pax chiedono "Ma come mai é in ritardo?" "Signora perché l'hub di Roma ed il mitico progetto CAI sta andando alla grande"; "Ma ce la farò a prendere la coincidenza per...?" "Signora chieda ai Romani quando arriva".

Io li avrei presi, avrei scritto alla SEA Handling dicendo "Se noi Alitalia becchiamo altro personale SEA Handling che critica l'immagine della nostra compagnia procederemo per vie legali. Desideriamo ricordarvi che non siete più monopolisti...".

E' un discorso molto complesso e diversificato in cui le colpe stanno dall'una e dall'altra parte.

So bene che questo mio discorso non piacerà ai più e monteranno un sacco di critiche.
Da un lato c'è Alitalia che con un precariato diffuso e forme di sfruttamento legalizzate porta avanti persone che da 5, 6, 7 anni fanno contratti a tempo determinato pagati 800€ al mese per poi riempirli di esuberi e straordinari e, nonostante ci sia un estremo bisogno di personale (con buona pace dei nostri manager!), si continua a stare sottorganico con gente che ormai è fortemente demotivata. D'altrocanto... se iniziassimo a fare selezioni più serie e non prendere gente che non conosce l'ABC della buona educazione, forse le cose andrebbero un tantinello meglio.
Dall'altro c'è molta gente che sostanzialmente se ne frega: non gli interessa fare il lavoro che fa e pensa di stare in un ministero, a posto fisso. Questa gente merita solo schiaffi in faccia, di essere buttata fuori a calci e di lasciar posto a quanti vogliono e sanno lavorare.

Per quanto riguarda gli handler... stendiamo un velo pietoso. La SEAdi MXP (il cui personale di scalo ritengo in parte colpevole del fallimento del progetto hub di AZ) è solo la punta dell'iceberg. Adesso ci sono in giro per l'Italia tutti gli EX AZ, esternalizzati che non vedono loro di "farla pagare" ad AZ per essere stati cacciati via. E chi ne fa le spese? Il passeggero.

...eppure dicono che esternalizzare conviene...
 
Il livello di servizio di Alitalia dipende anche dal tipo di dipendenti che ha.

Spero di non scatenare un flame leghista ricordando che alcuni di loro sono proprio gli stessi tipi simpatici, che abbondano nella capitale, il cui motto è

nun me ne po' fregà de meno

Non ne puoi fare un' A/V orientale che ti serve il pranzo in F in ginocchio, né una gelida Fräulein LH e purtroppo li devi tenere fino alla pensione, ma per fortuna ci sono anche quelli che lavorano come si deve.

E' l'amarissima verità.

E lo dico da terrone, quindi assolutamente imparziale.
 
Il livello di servizio di Alitalia dipende anche dal tipo di dipendenti che ha.

Spero di non scatenare un flame leghista ricordando che alcuni di loro sono proprio gli stessi tipi simpatici, che abbondano nella capitale, il cui motto è

nun me ne po' fregà de meno

Non ne puoi fare un' A/V orientale che ti serve il pranzo in F in ginocchio, né una gelida Fräulein LH e purtroppo li devi tenere fino alla pensione, ma per fortuna ci sono anche quelli che lavorano come si deve.

Verissimo, Malpensante. La maleducazione, tuttavia, è qualcosa di trans-regionale. Non ho il mito di una Roma stravaccata e caciarona e di un Milano perfettina ed in punta di forchetta.
Te lo dice una persona che ha sentito a Roma un tizio di AZ dire "imbarchiamo di corsa 'sti 4 cani" ma che da una responsabile di MXP si è sentito "mandaci ancora un po' di mer*a tanto qui siamo abituati" ...ed in entrambi i casi i soggetti erano i passeggeri.

Altro che orientale o Frau!!!

Ma, dici giustamente tu, purtroppo questi sono quelli che spiccano, quelli che lavorano come si deve ci sono ovunque ma ... lavorano nell'ombra!
 
[...]
Non c'è necessità di dimostrare ogni minuto che si è nati a Roma. E' una cosa bellissima essere romani e fieri di esserlo, ma le inflessioni spiccatamente da borgataro alla lunga possono stancare, sopratutto nelle classi Premium.

Ma purtroppo questa è la gente che, agli occhi dei capi, lavora ed è "operativa", che ti manda il volo in orario e che "non sta a perde tempo a chiacchierare con i passeggeri" (...mentre magari sta dando un'informazione in più).
 
La soluzione é quella di chiamare professori di Les Roches (scuola alberghiera Svizzera) a fare un corso a tutti di assistenza alla clientela. Scusate ma per cambiare le cose bisogna rivoluzionare.

Anni fa l'Air France era come AZ, poi é cambiata, sono convinto che possa cambiare anche AZ, il problema però é che deve cambiare la mentalità in generale sul servizio al cliente che nel nostro paese c'é poco nei servizi.

Ad esempio: metropolitana si ferma in galleria a Londra ed il macchinista parla sempre, a Milano MAI.

Idem in aereo od aeroporto: imbarco previsto alle 9:30. Alle 9:50 ancora nessun annuncio.

Volo EDI-LCY Cityjet Air France-KLM, imbarco ritardato, personale Servisair fa annuncio scusandosi a nome di Cityjet.
 
Verissimo, Malpensante. La maleducazione, tuttavia, è qualcosa di trans-regionale.
Non intendevo proporre Milano come capitale della cortesia, non ci riuscirebbe nemmeno Pinocchio, la maleducazione è certo globalizzata, ma con certi tipi burini che capita di trovare in AZ si ha la netta sensazione che veramente di te nun gliene po' fregà de meno ed è qualcosa che altrove chi lavora è tenuto a nascondere con un filo d' ipocrisia.
 
Non intendevo proporre Milano come capitale della cortesia, non ci riuscirebbe nemmeno Pinocchio, la maleducazione è certo globalizzata, ma con certi tipi burini che capita di trovare in AZ si ha la netta sensazione che veramente di te nun gliene po' fregà de meno ed è qualcosa che altrove chi lavora è tenuto a nascondere con un filo d' ipocrisia.

Concordo pienamente. Vedo nervosismo in molti assistenti di volo AZ (NON tutti ci mancherebbe). Dico un caso su tanti: chiedo dei salatini sul FCO-YYZ e l'assistente di volo sbuffa...
 
Non intendevo proporre Milano come capitale della cortesia, non ci riuscirebbe nemmeno Pinocchio, la maleducazione è certo globalizzata, ma con certi tipi burini che capita di trovare in AZ si ha la netta sensazione che veramente di te nun gliene po' fregà de meno ed è qualcosa che altrove chi lavora è tenuto a nascondere con un filo d' ipocrisia.

Perfettamente d'accordo con te.
Purtroppo, temo, che il "nun me ne po' fregà de meno" sia già un "sentimento": per molti il passeggero è un impiccio, un fastidio, un disturbo, non una risorsa.
Attenzione, però... questa è una mentalità presente anche nei piani alti operativi. Talvolta si ha la sensazione di lavorare per una società di ferry flight, non per una Compagnia che trasporta persone.

...e per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, va anche detto che molte persone meriterebbero, semplicemente, di essere attaccate al muro, a mo' di francobollo. Il personale di scalo non è il parafulmine delle frustrazioni delle persone.

Per la cronaca.... il maltempo in Europa in questi giorni, per numerosi passeggeri, era un'invenzione di Alitalia.
 
Perfettamente d'accordo con te.
Purtroppo, temo, che il "nun me ne po' fregà de meno" sia già un "sentimento": per molti il passeggero è un impiccio, un fastidio, un disturbo, non una risorsa.
Costoro però dovrebbero dedicarsi ad altro, dato che fare l'A/V (o anche di terra) richiede per forza di cose cortesia e "pazienza" nei confronti dei passeggeri (=clienti).

...e per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, va anche detto che molte persone meriterebbero, semplicemente, di essere attaccate al muro, a mo' di francobollo. Il personale di scalo non è il parafulmine delle frustrazioni delle persone.

Per la cronaca.... il maltempo in Europa in questi giorni, per numerosi passeggeri, era un'invenzione di Alitalia.
Questo pure è vero, purtroppo la buona educazione e il rispetto altrui sono valori sempre più rari. A volte verrebbe da rispondere a tono a certa gente, anche se non sempre consentito nella propria posizione (come nel caso in questione).
 
Il livello di servizio di Alitalia dipende anche dal tipo di dipendenti che ha.

Spero di non scatenare un flame leghista ricordando che alcuni di loro sono proprio gli stessi tipi simpatici, che abbondano nella capitale, il cui motto è

nun me ne po' fregà de meno

Non ne puoi fare un' A/V orientale che ti serve il pranzo in F in ginocchio, né una gelida Fräulein LH e purtroppo li devi tenere fino alla pensione, ma per fortuna ci sono anche quelli che lavorano come si deve.

Da A/V AZ ti quoto straquoto e riquoto, basta ipocrisie e' la VERITA' ciao
 
Essere servizievole non significa essere servile.

A prescindere dalla nazionalità, quanto più ci si sente coccolati, più si apprezza il servizio di bordo. Prova a chiedere ai FF del forum cosa ne pensano.

Tu saprai meglio di me che la percezione di un buon servizio è data da numerosi fattori. Nel caso del ritardo gli av sono solo l'ultima frontiera. In questo caso specifico trovo che ci siano molti modi efficaci per recuperare il cliente e non passano necessariamente per un impersonale annuncio standard. Troppi annunci non solo sono noiosi ma rischiano anche di sortire un po' l'effetto di quella storiella del "non pensare all'elefante."
 
La soluzione é quella di chiamare professori di Les Roches (scuola alberghiera Svizzera) a fare un corso a tutti di assistenza alla clientela. Scusate ma per cambiare le cose bisogna rivoluzionare.

Anni fa l'Air France era come AZ, poi é cambiata, sono convinto che possa cambiare anche AZ, il problema però é che deve cambiare la mentalità in generale sul servizio al cliente che nel nostro paese c'é poco nei servizi.

Ad esempio: metropolitana si ferma in galleria a Londra ed il macchinista parla sempre, a Milano MAI.

Idem in aereo od aeroporto: imbarco previsto alle 9:30. Alle 9:50 ancora nessun annuncio.

Volo EDI-LCY Cityjet Air France-KLM, imbarco ritardato, personale Servisair fa annuncio scusandosi a nome di Cityjet.

Beh non è vero. Una volta m'è capitato a Roma. S'è rotta la metro la sera di Capodanno e il macchinista ha rilasciato il seguente messaggio:"Bravi! Ce l'avete fatta aaa romperla. Mo' dovete scendere tutti. Grazie."
 
Tu saprai meglio di me che la percezione di un buon servizio è data da numerosi fattori. Nel caso del ritardo gli av sono solo l'ultima frontiera. In questo caso specifico trovo che ci siano molti modi efficaci per recuperare il cliente e non passano necessariamente per un impersonale annuncio standard. Troppi annunci non solo sono noiosi ma rischiano anche di sortire un po' l'effetto di quella storiella del "non pensare all'elefante."

Non concordo che troppi annunci peggiorano la situazione, anzi. I disservizi ci saranno sempre ma la differenza viene fatta da come questi vengono gestiti.
 
Non vorrei che il mio messaggio venga frainteso, ci provo comunque.
Il problema sotto il punto di vista dei rapporti umani in Italia non è strettamente connesso alla burinità del Romano di turno o al razzismo del Milanese, è l'intero sistema di rapporti/valori che è sbagliato.

Non posso fare fregio come molti di voi di essere un viaggiatore incallito o di aver visto il mondo, ma in quei pochi posti in cui sono stato la concezione del rapporto tra lavoratore e cliente è totalmente diversa. In USA un dipendente non si sognerebbe mai di prendere in giro i clienti con atteggiamenti ridicoli, perché consapevole che dopo poco si ritroverebbe senza stipendio. Persino nelle lavanderie di Harlem se portate una busta di mutande sporche fanno tutto il possibile per aiutarvi.

In Italia il problema è doppio, se da una parte ci sono alcuni dipendenti svogliati, dall'altra ci sono molti clienti maleducati che non possono che esasperare gli assistnedi di volo di turno. E badate bene che non giustifico nessuno dei due comportamenti. Sull'AZ611 del 28 novembre, week end dopo il black friday, non sapete che scene si sono viste. Inutile dire che il volo era praticamente pieno quasi solo di italiani; questa è la fila al gate 30 minuti prima dell'imbarco, che ha aperto con 20 minuti di ritardo.

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Alla chiamata delle ultime file (da 34 in giù), hanno tutti fatto gli gnorri e gli stessi addetti al gate hanno fatto come niente fosse (se non sbaglio il personale non era in divisa AZ).
Durante l'imbarco ho visto gente prendere a pugni le cappelliere per chiuderle dopo averci caricato bagagli talmente grandi da poter dare problemi addirittura a caricarli in stiva.

E' la mentalità totalmente sbagliata, il menefreghismo imperante e il non rispetto per il prossimo che non riescono a far brillare ne l'immagine dell'Italia ne quella di Alitalia.
 
Alla chiamata delle ultime file (da 34 in giù), hanno tutti fatto gli gnorri e gli stessi addetti al gate hanno fatto come niente fosse (se non sbaglio il personale non era in divisa AZ).
Durante l'imbarco ho visto gente prendere a pugni le cappelliere per chiuderle dopo averci caricato bagagli talmente grandi da poter dare problemi addirittura a caricarli in stiva.

Concordo pienamente con ciò che hai scritto. Lavoro in un'azienda di trasporto pubblico locale e si lamentano SEMPRE i passeggeri ma di cose che non stanno né in cielo né in terra (ad esempio avere aspettato 5 minuti il metrò) e si lamentano in modo selvaggio e cattivo con gli addetti ai lavori.

Sul fatto che il personale non era in divisa AZ fai bene a farlo notare (se il contratto non é cambiato era personale della Swissport) ma questo non scusa AZ in quanto é con AZ che sto volando ed é AZ che mi assiste. Può assistermi lei come può sub-affidare od esternalizzare l'assistenza ma é con lei che ho un contratto di viaggio.

Lo scaricabarile che molti dipendenti di società di servizi aeroportuali hanno verso AZ non va bene visto che AZ é una loro cliente e la devono rappresentare al meglio. E' come se io compro un'automobile e mi si rompe il volante ad auto nuova e la marca d'automobile dice "Non é colpa mia ma di chi ha fatto il vetro". Non esiste.

Non é accettabile però che ci siano stati 20 minuti di ritardo all'imbarco e non abbiano fatto annunci. Cosi se sono in fila magari vado a sedermi. Odio quando si é in fila ed il personale non fa annunci, l'imbarco potrebbe essere dopo 30 minuti ma non dicono niente.
 
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