Aeroporto, Pasini (Udc): "Caro Assessore Peri, fare e non rimandare"
L'assessore regionale ai Trasporti, Alfredo Peri, partecipando ad un convegno, ha spiegato quale potrà essere lo scenario futuro relativo agli scali aeroportuali di Bologna, Rimini, Forlì e Parma
L'assessore regionale ai Trasporti, Alfredo Peri, partecipando ad un convegno, ha spiegato quale potrà essere lo scenario futuro relativo agli scali aeroportuali di Bologna, Rimini, Forlì e Parma. Di Bologna ha sottolineato la vocazione mista di voli low cost e internazionali, di Rimini ha ribadito la forte specializzazione sui voli charter, legati al turismo della Romagna, per Forlì ha previsto una specializzazione “logistica” come “polo aeronautico” che si occupi di formazione dei piloti e manutenzione degli aerei. Parma, ha concluso, sopravviverà fino a quando i privati che lo gestiscono avranno interesse a farlo. Una presa di posizione che non è piaciuta per nulla al consigliere comunale e segretario provinciale UdC, Andrea Pasini, che pone all'assessore alcune domande pressanti.
“Allo scalo forlivese l'assessore Peri non riconosce la possibilità di fare voli low cost e neppure cargo, ma solo logistica. Ebbene io credo che lo scenario prospettato sia frutto solo delle convinzioni dell'assessore regionale, poiché sarà il libero mercato che stabilirà le vocazioni peculiari di ciascun aeroporto. Ma ciò che mi preoccupa ancor di più nelle affermazioni di Peri – insiste Pasini – è che non vengono valutati né i tempi, né i modi di attuazione di questo “piano” e dell'assetto finale degli aeroporti della regione. L'assessore non tiene conto delle numerose variabili in gioco. Primo. L'aeroporto di Rimini deve passare dal controllo militare a quello civile con conseguenti ingentissimi lavori di ristrutturazione, ammodernamento infrastrutturale (pista, torre di controllo ecc.) e acquisizione di attrezzature tecnologiche, con lavori che richiedono tempo e, soprattutto, investimenti compresi fra i 60 – 70 milioni di euro. I tempi previsti per la conclusione lavori, nella migliore delle ipotesi, non sono inferiori ai cinque anni".
"Se il Ridolfi avrà solo una vocazione logistica, quale scenario si prospetta? - si chiede Pasini – la Romagna rimarrà senza scalo per i voli turistici e commerciali? A questo ha pensato l'assessore regionale? Caro Ass. Peri, intanto che si trovano le risorse e si eseguono i lavori di riconfigurazione dell'aeroporto “Fellini”, non sarebbe il caso che a Forlì atterrassero e partissero anche voli charter e cargo? Ricordo che non è più possibile perdere tempo, perchè il nostro sistema imprenditoriale, turistico ed economico non può più attendere. Per una volta sia conseguente alle parole del Premier Renzi, uomo del suo partito, che ha chiesto a tutti di “fare e non rimandare”.
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