Visto che non è riuscito a regalar gioie portando la gente al mare...
La compagnia Livingston si insinua al passivo di Viaggi del Ventaglio
Mara Monti
MILANO
La compagnia aerea Livingston, in amministrazione straordinaria dallo scorso ottobre, si insinuerà al passivo
di Viaggi del Ventaglio per 46 milioni di euro. A tanto ammontanto i crediti vantati nei confronti della ex
controllante, fallita nel luglio 2010.
È questa l'ultima mossa del commissario straordinario Daniele Discepolo «per adottare tutti i rimedi
consentiti, compresa la informativa al tribunale di Busto Arsizio, per ottenere il pagamento dei crediti di
quanto dovuto sia in sede di revocatoria che in sede di eventuali responsabilità dei precedenti
amministratori». Lo scrive in una lettera inviata ai sindacati, segnalando che oltre ai crediti maturati nei
confronti di Viaggi del Ventaglio, Livingston vanta altri 41 milioni nei confronti della FG holding
dell'imprenditore cinematografico Ferrero, ultimo proprietario della compagnia aerea.
Il recupero dei crediti per ripianare il passivo di 80 milioni di euro accumulati dal vettore prima di fallire, è una
delle strade intraprese oltre a quella della cessione della stessa Livingston, per la quale si attende la
decisione del ministero delle Attività produttive a cui spetta il compito di scegliere, sentiti gli advisor, tra le
offerte pervenute, quella di AirFour del settore aerotaxi e del tour operator Wtm. Un passaggio essenziale per
la salvaguardia della compagnia, la cui decisione è attesa nei prossimi giorni.
I tempi stringono e i sindacati dell'Anpav temono tentativi di svuotamento della compagnia nei suoi asset più
preziosi, prima della cessione. Per questo motivo è stato fermato il tentativo dell'Enac (Ente nazionale per
l'aviazione civile) di revocare lo scorso 16 dicembre, i diritti di volo su Cuba assegnati fino a quel momento a
Livingston. Ci sono volute due interrogazioni parlamentari dei deputati Marco Reguzzoni (Lega) e Daniele
Marantelli (Pd) e una serie di incontri per spingere l'Enac a fare marcia indietro.
Ieri, in un comunicato stampa, Livingston ha chiarito che «i diritti di traffico e le designazioni della compagnia
(compresi quelli verso Cuba) non sono stati revocati, ma solo momentaneamente sospesi. Tali diritti e
designazioni saranno riaffidati a Livingston non appena la compagnia riprenderà con la sua attività».