Il 28/12 su un A320 AZ il Comandante era francese. Il suo italiano era da denuncia.
Di cosa vogliamo parlare?
.. e gli italiani che sono stati licenziati e messi a carico della collettività non possono andare a lavorare nei loro paese perchè gli chiedono la lingua fluent. Fai bene a sottolinearlo, cosi le persone che leggono questo 3d e non sono dell'ambiente capiscono quanto quello italiano sia un popolo furbo.Con la fusione di AP, sono entrati molti piloti stranieri in CAI..
Io sulla licenza JAA ho scritto ITALIAN: LEVEL 6 . Come mai secondo te le compagnie non scrivono nei prerequisiti LEVEL 6 per la lingua locale ma specificano FLUENT che vuol dire tutto e niente?Bombatutto, io credo che sia necessario sempre privilegiare gli Italiani e personalmente l'ho sempre fatto, però con 7 anni di CIGS non è pensabile non imparare fluent un altra lingua e non ricollocarsi.
Il pilota belga non è stato "assunto" da CAI, ma è transitato in CAI essendo dipendente di una società (AP) fusa con CAI, che quindi è subentrata in tutti i rapporti giuridici, attivi e passivi, in essere prima della fusione. Dal punto di vista legale non avrebbe potuto non essere integrato nell'organico di CAI.La storia del pilota belga raccontata da bombatutto è esattamente quella che è. Piloti belgi lavorano nella compagnia di riferimento al posto di piloti italiani che ora marciscono in cig. Per evitare almeno questo scempio, uno fra i tanti che hanno fatto, sarebbe bastato fare come fa la Brussels ad esempio con l'olandese, il francese e l'inglese. Come prerequisito all'assunzione/trasferimento in CAI sarebbe bastato scriverci italiano fluente.
Ma aspetta... noi siamo politically correct, con le pezze al culo, ma politically correct. Vuoi mettere?
Errato. Sarebbe bastato imporre nei prerequisiti per il transito nella nuova società che si chiama, guardacaso, Alitalia, il FLUENT per l'italiano. Cosi come fanno i belgi del resto.Il pilota belga non è stato "assunto" da CAI, ma è transitato in CAI essendo dipendente di una società (AP) fusa con CAI, che quindi è subentrata in tutti i rapporti giuridici, attivi e passivi, in essere prima della fusione. Dal punto di vista legale non avrebbe potuto non essere integrato nell'organico di CAI.
Non puoi imporre nulla. Era già dipendente di una società (AP) che non è mai cessata, ma è stata integrata in CAI. Non c'è stato alcun processo di assunzione. Il rapporto di lavoro continua in maniera automatica. Non mi sembra difficile da capire.Errato. Sarebbe bastato imporre nei prerequisiti per il transito nella nuova società che si chiama, guardacaso, Alitalia, il FLUENT per l'italiano. Cosi come fanno i belgi del resto.
Scusa, mi sfugge qualcosa allora. I piloti stranieri operano sotto contratto e coa AP o sono in AZ-CAI ora?Non puoi imporre nulla. Era già dipendente di una società (AP) che non è mai cessata, ma è stata integrata in CAI. Non c'è stato alcun processo di assunzione. Il rapporto di lavoro continua in maniera automatica. Non mi sembra difficile da capire.
La cosa oggi è ininfluente. Ciò che conta è la relazione giuridica al momento della fusione.Scusa, mi sfugge qualcosa allora. I piloti stranieri operano sotto contratto e coa AP o sono in AZ-CAI ora?
La cosa oggi è ininfluente. Ciò che conta è la relazione giuridica al momento della fusione.
Qualche decennio fa az aveva rel anche di altre nazionalità.
In ogni caso la maggior parte delle rel son state assunte anni fa, ancora in alitalia LAI. Ciò che dici tu è offensivo verso tutte le popolazioni che le REL rappresentano. Conoscere due parole di una lingua non significa conoscerne la cultura, i modi di fare, i modi di rapportarsi e il sapersi confontare. Ti assicuro che avendo lavorato sui voli per il Giappone non basterebbe conoscere due parole di Giapponese.
Inoltre i corsi da te citati sono stati svolti dall'azienda e son corsi di cultura Giapponese rivolti agli assistenti di volo proprio per sensibilizzarli agli usi e costumi giapponesi.
Concludo dicendo che se l'azienda dovesse pur paradossalmente pagare dei corsi ai propri av di giapponese, farebbero in tempo a essere pronti e preparati in almeno 4, 5 anni. forse non comprendi di quali lingue stiamo parlando.
e poi con le AV che ga Belle Air vedrete che tutti saran contenti e felici. Parlano tutte italiano e hanno anche l'apoggio di Berlusca.
Comodo eh? Dilla tutta allora...
Guarda che l'assunzione di piloti in una compagnia aerea, non è come assumere dei semplici impiegati. I reguisiti per l'assunzione ed il transito da un'altra compagnia devono soddisfare i requisiti che la compagnia deposita all'autorità aereonautica scritti nero su bianco. Ed essendo AZCAI una compagnia exnovo (per chi ci vuole credere) sarebbe bastato scrivere nel OM che per operare sotto coa AZ i piloti avrebbero dovuto dimostrare di avere un italiano fluent. Ci sarebbero stati meno italiani in CIG e nessuno avrebbe trovato da ridire visto che l'operazione si è fatta in nome dell'italianità. Una eventuale causa sarebbe finita nel nulla perchè la compagnia è libera di chiedere pure il saturniano livello dodici per i suoi piloti se lo ritiene necessario.
Hai pienamente ragione. Si sta solo ragionando sul fatto che in italia i piloti stranieri lavorano nella compagnia di riferimento mentre all'estero sovente vengono rimbalzati perchè proteggono i loro posti di lavoro.sarebbe avrebbero
piloti e naviganti sono riusciti ad esprimere poco e a fare ancora meno , anzi niente ,a proposito di questa faccenda che ha contorni precisi e facilmente individuabili
dopo il nulla cavillare sui se e sui ma appare ancora più inadeguato