Carpatair con Atr-72 per conto di Alitalia?


Il 28/12 su un A320 AZ il Comandante era francese. Il suo italiano era da denuncia.
Di cosa vogliamo parlare?

Con la fusione di AP, sono entrati molti piloti stranieri in CAI, qualcuno anche con esotico nome arabo.
Quelli che ho conosciuto io hanno tutti un ottimo italiano.
 
Con la fusione di AP, sono entrati molti piloti stranieri in CAI..
.. e gli italiani che sono stati licenziati e messi a carico della collettività non possono andare a lavorare nei loro paese perchè gli chiedono la lingua fluent. Fai bene a sottolinearlo, cosi le persone che leggono questo 3d e non sono dell'ambiente capiscono quanto quello italiano sia un popolo furbo.
 
Bombatutto, io credo che sia necessario sempre privilegiare gli Italiani e personalmente l'ho sempre fatto, però con 7 anni di CIGS non è pensabile non imparare fluent un altra lingua e non ricollocarsi.
Io sulla licenza JAA ho scritto ITALIAN: LEVEL 6 . Come mai secondo te le compagnie non scrivono nei prerequisiti LEVEL 6 per la lingua locale ma specificano FLUENT che vuol dire tutto e niente?
E poi il problema non è se uno ha la voglia o meno di ricollocarsi, quelle sono scelte personali dettate da molti fattori spesso relativi a problemi familiari.
Il problema è che in italia si da lavoro agli stranieri e negli altri paesi europei questo accade solo quando non c'è piu' forza lavoro interna per soddisfare le necessità della compagnia. Guarda AIR LIGUS che mi ha risposto. Mica mi ha rimbalzato, mi ha solo detto che prima assumono tutti i loro e dopo prenderanno in considerazione il mio curriculum. Detto fra me e te, magari ci cascano. L'irlanda mi piace da matti.
Ah scusa... edito. I sette anni di cigs per un pilota equivalgono ad una lapide. Già dopo sei mesi cominci a puzzare e sei mesi non penso che bastino ad imparare il tedesco fluent.
 
La storia del pilota belga raccontata da bombatutto è esattamente quella che è. Piloti belgi lavorano nella compagnia di riferimento al posto di piloti italiani che ora marciscono in cig. Per evitare almeno questo scempio, uno fra i tanti che hanno fatto, sarebbe bastato fare come fa la Brussels ad esempio con l'olandese, il francese e l'inglese. Come prerequisito all'assunzione/trasferimento in CAI sarebbe bastato scriverci italiano fluente.
Ma aspetta... noi siamo politically correct, con le pezze al culo, ma politically correct. Vuoi mettere?
Il pilota belga non è stato "assunto" da CAI, ma è transitato in CAI essendo dipendente di una società (AP) fusa con CAI, che quindi è subentrata in tutti i rapporti giuridici, attivi e passivi, in essere prima della fusione. Dal punto di vista legale non avrebbe potuto non essere integrato nell'organico di CAI.
 
Il pilota belga non è stato "assunto" da CAI, ma è transitato in CAI essendo dipendente di una società (AP) fusa con CAI, che quindi è subentrata in tutti i rapporti giuridici, attivi e passivi, in essere prima della fusione. Dal punto di vista legale non avrebbe potuto non essere integrato nell'organico di CAI.
Errato. Sarebbe bastato imporre nei prerequisiti per il transito nella nuova società che si chiama, guardacaso, Alitalia, il FLUENT per l'italiano. Cosi come fanno i belgi del resto.
 
Errato. Sarebbe bastato imporre nei prerequisiti per il transito nella nuova società che si chiama, guardacaso, Alitalia, il FLUENT per l'italiano. Cosi come fanno i belgi del resto.
Non puoi imporre nulla. Era già dipendente di una società (AP) che non è mai cessata, ma è stata integrata in CAI. Non c'è stato alcun processo di assunzione. Il rapporto di lavoro continua in maniera automatica. Non mi sembra difficile da capire.
 
Personalmente go un idea geniale(penso mi) e chiudemo ste 20 pagine

Le rotte con ATR la demo alla Belle Air che mal che vada essendo albanese fa sempre parte del impero cosi nessuni se lamenta e poi con le AV che ga Belle Air vedrete che

tutti saran contenti e felici. Parlano tutte italiano e hanno anche l'apoggio di Berlusca.

Poi alla fine i piloti sono italiani perche albanesi non ga piloti di linea. Fatto, porca
 
Non puoi imporre nulla. Era già dipendente di una società (AP) che non è mai cessata, ma è stata integrata in CAI. Non c'è stato alcun processo di assunzione. Il rapporto di lavoro continua in maniera automatica. Non mi sembra difficile da capire.
Scusa, mi sfugge qualcosa allora. I piloti stranieri operano sotto contratto e coa AP o sono in AZ-CAI ora?
 
Credo che l'aneddoto del pilota che non parla italiano c'entri davvero poco in questo caso. Un singolo membro di equipaggio che non parli la lingua ci sta.
Qui non si parla di Emirates o Etihad o Singapore, dove per ovvietà si parla inglese ed è risaputo anche dai passeggeri che a bordo si avrà a che fare con crew multietnici per cui si deve saper almeno dire quelle 4 parole d'inglese in croce. Qui si parla di un aereo con una livrea di una piccola compagnia nazionale,il cui equipaggio vola all'interno dei confini nazionali con addosso una divisa (ancorchè non identica) di tale compagnia. Ma che al di là di buongiorno e arrivederci non sa gestire a livello linguistico (sulla preparazione tecnica nemmeno mi permetto di avanzare dubbi) un momento critico. Nulla da recriminare sul fatto che siano utili dei piccoli aerei per coprire certe tratte con poco flusso. Ma non è problema nè dei clienti nè dei dipendenti se chi doveva pensarci, ha ben pensato di creare una flotta omogenea di soli 320, che sono sovradimensionati per le necessità di alcune tratte.
Quando, comunque, era airalps a fare certe tratte, ricordo che gli equipaggi parlavano italiano, eranio italiani, avevano la loro divisa e operavano su aerei con la propria livrea.
 
Credo che l'aneddoto del pilota che non parla italiano c'entri davvero poco in questo caso. Un singolo membro di equipaggio che non parli la lingua ci sta.
Qui non si parla di Emirates o Etihad o Singapore, dove per ovvietà si parla inglese ed è risaputo anche dai passeggeri che a bordo si avrà a che fare con crew multietnici per cui si deve saper almeno dire quelle 4 parole d'inglese in croce. Qui si parla di un aereo con una livrea di una piccola compagnia nazionale,il cui equipaggio vola all'interno dei confini nazionali con addosso una divisa (ancorchè non identica) di tale compagnia. Ma che al di là di buongiorno e arrivederci non sa gestire a livello linguistico (sulla preparazione tecnica nemmeno mi permetto di avanzare dubbi) un momento critico. Nulla da recriminare sul fatto che siano utili dei piccoli aerei per coprire certe tratte con poco flusso. Ma non è problema nè dei clienti nè dei dipendenti se chi doveva pensarci, ha ben pensato di creare una flotta omogenea di soli 320, che sono sovradimensionati per le necessità di alcune tratte.
Quando, comunque, era airalps a fare certe tratte, ricordo che gli equipaggi parlavano italiano, eranio italiani, avevano la loro divisa e operavano su aerei con la propria livrea.
 
La cosa oggi è ininfluente. Ciò che conta è la relazione giuridica al momento della fusione.

Comodo eh? Dilla tutta allora...
Guarda che l'assunzione di piloti in una compagnia aerea, non è come assumere dei semplici impiegati. I reguisiti per l'assunzione ed il transito da un'altra compagnia devono soddisfare i requisiti che la compagnia deposita all'autorità aereonautica scritti nero su bianco. Ed essendo AZCAI una compagnia exnovo (per chi ci vuole credere) sarebbe bastato scrivere nel OM che per operare sotto coa AZ i piloti avrebbero dovuto dimostrare di avere un italiano fluent. Ci sarebbero stati meno italiani in CIG e nessuno avrebbe trovato da ridire visto che l'operazione si è fatta in nome dell'italianità. Una eventuale causa sarebbe finita nel nulla perchè la compagnia è libera di chiedere pure il saturniano livello dodici per i suoi piloti se lo ritiene necessario.
 
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Qualche decennio fa az aveva rel anche di altre nazionalità.

In ogni caso la maggior parte delle rel son state assunte anni fa, ancora in alitalia LAI. Ciò che dici tu è offensivo verso tutte le popolazioni che le REL rappresentano. Conoscere due parole di una lingua non significa conoscerne la cultura, i modi di fare, i modi di rapportarsi e il sapersi confontare. Ti assicuro che avendo lavorato sui voli per il Giappone non basterebbe conoscere due parole di Giapponese.
Inoltre i corsi da te citati sono stati svolti dall'azienda e son corsi di cultura Giapponese rivolti agli assistenti di volo proprio per sensibilizzarli agli usi e costumi giapponesi.
Concludo dicendo che se l'azienda dovesse pur paradossalmente pagare dei corsi ai propri av di giapponese, farebbero in tempo a essere pronti e preparati in almeno 4, 5 anni. forse non comprendi di quali lingue stiamo parlando.

Vorrei capire una cosa... ma sulle compagnie Cinesi o Giapponesi (viso che è stato fatto questo esempio!), esistono figure equivalenti come "Rel" italaliane/i ??? Oppure una volta che sali sulle loro compagnie o sai l'inglese/giapponese/cinese oppure sei costretto a sentirti come il "pesciolino Nemo nell'acquario del dentista"????
No vorrei capire se (come al solito e forse... giustamente???) siamo solo noi che ci caliamo le braghe verso gli stranieri, o se la "cortesia" (che può essere valida come fidelizzazione di una clientela!) è reciproca!?
 
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Comodo eh? Dilla tutta allora...
Guarda che l'assunzione di piloti in una compagnia aerea, non è come assumere dei semplici impiegati. I reguisiti per l'assunzione ed il transito da un'altra compagnia devono soddisfare i requisiti che la compagnia deposita all'autorità aereonautica scritti nero su bianco. Ed essendo AZCAI una compagnia exnovo (per chi ci vuole credere) sarebbe bastato scrivere nel OM che per operare sotto coa AZ i piloti avrebbero dovuto dimostrare di avere un italiano fluent. Ci sarebbero stati meno italiani in CIG e nessuno avrebbe trovato da ridire visto che l'operazione si è fatta in nome dell'italianità. Una eventuale causa sarebbe finita nel nulla perchè la compagnia è libera di chiedere pure il saturniano livello dodici per i suoi piloti se lo ritiene necessario.

sarebbe avrebbero
piloti e naviganti sono riusciti ad esprimere poco e a fare ancora meno , anzi niente ,a proposito di questa faccenda che ha contorni precisi e facilmente individuabili
dopo il nulla cavillare sui se e sui ma appare ancora più inadeguato
 
Domanda ingenua ( :-) )
Meridiana ha concesso in wet leasing a Turkish un 330. Cosa facciamo, per difendere la "turchità" lo richiamiamo in patria e mettiamo in CIGS i relativi equipaggi?
 
sarebbe avrebbero
piloti e naviganti sono riusciti ad esprimere poco e a fare ancora meno , anzi niente ,a proposito di questa faccenda che ha contorni precisi e facilmente individuabili
dopo il nulla cavillare sui se e sui ma appare ancora più inadeguato
Hai pienamente ragione. Si sta solo ragionando sul fatto che in italia i piloti stranieri lavorano nella compagnia di riferimento mentre all'estero sovente vengono rimbalzati perchè proteggono i loro posti di lavoro.
Che i sindacati si siano accordati a scapito dei lavoratori, non v'è dubbio. Basta vedere che cosa fanno i sindacalisti ora...