Carpatair con Atr-72 per conto di Alitalia?


ma per favore, un po' di rispetto per milioni di lavoratori che invece gli ammortizzatori sociali se li sognano!
Ancora con questa storia? Gli ammortizzatori sociali concessi ad Alitalia non sono stati creati ad hoc. Esisteva gia' la normativa, cosi come riposrtato dal sito inps alla voce CIG e MOBILITA'.
 
Giusto per conoscenza questo è uno dei soci di Carpatair http://info.rsi.ch/home/channels/informazione/info_on_line/2012/10/22--Secondo-grounding-per-Moritz-Su E sempre per non dimenticare, questi sono gli eventi che hanno contrassegnato il suo regno in Crossair http://www.crossair.org/accidents_126.htm La scelta delle caratteristiche professionali dei piloti coinvolti non era casuale ed è stata determinante negli eventi stessi.
Per chi vuole approfondire, su pprune c'e' una discussione a riguardo. C'e' un post di un pilota che pare la CArpatair la conosca bene. Buona lettura.
 
pur legittimo , da ogni parte lo si guardi questo accordo con Carpatair non si può vedere

Dopo che abbiamo nutrito e poi lasciato fallire diversi subcontractors (mi vengono in mente Azzurra, Minerva, Air Industria, Air Alps, giusto per citare i più recenti) anche Carpatair ci sta.
Tutte queste operazioni si sono sempre concluse con guadagno per pochi e perdite per molti, azienda in primis (in un caso anche con un incidente mortale).
I rumeni hanno gia avuto almeno tre eventi in pochi mesi, speriamo non sia una tendenza in peggioramento.
Sull'abbassamento dei costi mi permetto di esprimere tutte le mie riserve, non ha funzionato in passato non vedo perchè dovrebbe funzionare oggi, ma che ne so io, sono solo un povero manovale della cloche.
A proposito di italiani all'estero, i miei colleghi sono andati, come già fatto notare, a lavorare in compagnie straniere dove non si riesce a ricoprire tutti i ruoli con personale locale portando con se' solo la loro competenza professionale.
I rumeni (che poi in realtà sono a capitale svizzero e guidati da un moldavo) sono venuti da noi, chiamati dagli stessi managers che hanno perso più di 700 milioni in quattro anni, portandosi dietro, oltre alle loro capacità di piloti, anche tutta la loro struttura aziendale, grazie alla quale, quanto meno sulla carta, si abbassano i costi.

giuste considerazioni ma io mi chiedo forse ingenuamente in una nazione dove i sindacalisti sono presenti in tv quanto i politici
dove i sindacalisti ogni volta che c'è da discutere dei massimi sistemi non si sa perchè riescono a dare il loro parere , dal ponte sullo stretto di messina alla fame nel mondo eccoli in prima fila

possibile che in un territorio di loro competenza come quello dell'appalto AZ alla Carpatair non riescano ad agire
di questo cose si devono occupare , non del loro appoggio a casini o a vendola
o sono incapacitati ?
per me rimane un mistero
 
L'Europa è unita a parole. Con il passaporto italiano io potrei lavorare praticamente ovunque, ma in pratica da nessuna parte, se non conosco la lingua locale. E se anche la conoscessi, dovrei mettere in conto le risposte alla Aer Lingus riportate da Bombatutto. Vogliamo parlare della Germania? Lufthansa non si è neanche sprecata a tradurre in inglese la pagina delle carriere, tanto per dire. Il Belgio, come già detto, ha le sue "lotte" interne e richiede ben due lingue. Non dico che non si possa lavorare all'estero in questo campo, ma se anche avessimo competenze veramente superiori ai locali, probabilmente verremmo ugualmente scartati.
Discorso Golfo: non è che regalino niente a nessuno. Assumono perché hanno disperatamente bisogno. Vi siete chiesti come mai Emirates o Etihad abbiano aperto il loro programma ab-initio ai locali e non agli stranieri?
Perché se io volessi lavorare in Lufthansa dovrei conoscere il Tedesco? Non siamo nell'Europa unita? Non è l'Inglese l'unica lingua ammessa in aviazione? Devo rapportarmi io con i passeggeri o devono farlo gli AV? E se anche fosse, considerando che non siamo in un paese del terzo mondo, non è realistico pensare che l'Inglese sia ormai compreso, anche a livelli basilari, da tutti, a maggior ragione negli anni a venire? Passi, fra virgolette, il fatto che abbiamo parecchi piloti a terra, a me sta anche bene che nel cockpit non si parli Italiano, anzi è pure meglio, ma non mi sta bene se questa è una pratica che vale esclusivamente da noi. Un ex-KLM abilitato sui Fokker in questo modo può lavorare in Italia per Alitalia senza problemi, mentre se io volessi lavorare ad Amsterdam per KLM non potrei farlo perché al massimo so dire "dank u".
 
Il contratto con Carpatair prevede la fornitura di servizi di wet lease con 2 aamm turbo-prop.
L’utilizzo di turbo-prop di terzi al posto di jet AZ comporta minori costi per circa 5 milioni di euro su base annua.
 
Mi pare che il discorso sia troppo limitato. Vi limitate a parlare di aviazione e di piloti, ma il mondo è un filino più vario. Conosco avvocati italiani che lavorano a Londra, analisti finanziari che lavorano a Zurigo (e non parlano una parola di tedesco o di francese), manager che lavorano ad Amburgo (cs. per il tedesco), eppure in tutti questi paesi (forse Svizzera a parte) ci sono persone locali che ambirebbero alle stesso posizioni e che attualmente sono disoccupate o sottoccupate. E allora cosa facciamo, torniamo ad essere un mondo fatto da tanti staterelli chiusi e autarchici? E perché non tornare alle signorie e ai liberi comuni, rimettendo le porte alle città e chiedendo dazi e gabelle per entrare?
Francamente non mi interessa se il pilota del mio volo è belga o congolese, mi interessa che sappia fare il suo lavoro.
Btw, la storia del pilota belga è un po' diversa da come ce la racconta bombatutto, visto che lavora in Italia da più di dieci anni ed era dipendente di AP, non di AZ-LAI, e per quanto ne so io la cassa integrazione non è stata utilizzata per il personale ex-AP.
 
Mi pare che il discorso sia troppo limitato. Vi limitate a parlare di aviazione e di piloti, ma il mondo è un filino più vario. Conosco avvocati italiani che lavorano a Londra, analisti finanziari che lavorano a Zurigo (e non parlano una parola di tedesco o di francese), manager che lavorano ad Amburgo (cs. per il tedesco), eppure in tutti questi paesi (forse Svizzera a parte) ci sono persone locali che ambirebbero alle stesso posizioni e che attualmente sono disoccupate o sottoccupate. E allora cosa facciamo, torniamo ad essere un mondo fatto da tanti staterelli chiusi e autarchici? E perché non tornare alle signorie e ai liberi comuni, rimettendo le porte alle città e chiedendo dazi e gabelle per entrare?

Siamo su un forum di aviazione, è normale che si parli di piloti e non di avvocati. Quello che tu dici è giusto, e non credo che i piloti la pensino diversamente: il problema è che, per loro, non funziona così. Se l'avvocato può lavorare a Zurigo senza conoscere il Tedesco buon per lui, un pilota che volesse lavorare in Swiss senza almeno il B2 non può farlo. E' chiaro almeno 'sto punto? In poche parole, almeno per i piloti, l'Europa non è unita, perché, anche in base a questo concetto "Francamente non mi interessa se il pilota del mio volo è belga o congolese, mi interessa che sappia fare il suo lavoro", che sottoscrivo, non è pensabile che venga richiesto il Tedesco anche in Aerologic, che è una compagnia cargo. Per caso i containers ora hanno anche il dono della parola? O sperano di utilizzare il Tedesco in quel di Hong Kong?
 
Io credo che al di là di tutte queste storie la cosa davvero triste sia che una persona, un passeggero, un CLIENTE comperi un biglietto AZ dal sito AZ che sbandiera flotta giovane e italianità e livree tricolori.... e poi si ritrovi a bordo di un atr con equipaggio romeno (tra l'atro in divisa AZ)... quasi peggio che mangiare "fetucini bolognesa" e "spagetti parmesan" all'estero. Io non ho molte esperienze di volo p2p all'interno di confini esteri, ma troverei quantomeno poco gradevole volare da Osaka a Tokyo con "air tuvalu" o da New York a Miami con "air ecuador" mascherate rispettivamente da JAL o Delta.
Un conto è chi sceglie ryan sapendo che gli equipaggi sono europei e ti puoi beccare chiunque (che ovviamente parla inglese, ma non hai la certezza dell'italiano); altra storia è il provinciale che magari sceglie alitalia anche perchè prova quella squisita sensazione nel saper di poter urlare e inveire in italiano contro l'equipaggio.
 
comunque il contratto e' in scadenza nell'aprile 2014 e non e' previsto ne il prolungamento/rinnovo ne l'aumento delle macchine (limitate al momento a due).
il risparmio annuo e' di 5 milioni.
parole di Schisano
 
Mi pare che il discorso sia troppo limitato. Vi limitate a parlare di aviazione e di piloti, ma il mondo è un filino più vario. Conosco avvocati italiani che lavorano a Londra, analisti finanziari che lavorano a Zurigo (e non parlano una parola di tedesco o di francese), manager che lavorano ad Amburgo (cs. per il tedesco), eppure in tutti questi paesi (forse Svizzera a parte) ci sono persone locali che ambirebbero alle stesso posizioni e che attualmente sono disoccupate o sottoccupate. E allora cosa facciamo, torniamo ad essere un mondo fatto da tanti staterelli chiusi e autarchici? E perché non tornare alle signorie e ai liberi comuni, rimettendo le porte alle città e chiedendo dazi e gabelle per entrare?
Francamente non mi interessa se il pilota del mio volo è belga o congolese, mi interessa che sappia fare il suo lavoro.
Btw, la storia del pilota belga è un po' diversa da come ce la racconta bombatutto, visto che lavora in Italia da più di dieci anni ed era dipendente di AP, non di AZ-LAI, e per quanto ne so io la cassa integrazione non è stata utilizzata per il personale ex-AP.


scusa se te le dico di limitato sembrano le tue affermazioni
se un pilota rumeno lavora in AZ nessuno penso abbia qualcosa in contrario
non si sta parlando di liberi professionisti che vanno in svizzera a lavorare
si parla di una compagnia straniera che dipinge il tricolore di alitalia sui propri aerei per tranquillizzare (di fatto truffando) i passeggeri italiani
facendo volare personale altrettanto straniero

senza bisogno di aggiungere che AZ ha migliaia di personale disponibile in CIG
senza bisogno di aggiungere che la AZ attuale è stata fatta per preservane l'italianità accollandone a noi cittadini i debiti
quindi mi chiedo di cosa stiamo parlando
 
Io credo che al di là di tutte queste storie la cosa davvero triste sia che una persona, un passeggero, un CLIENTE comperi un biglietto AZ dal sito AZ che sbandiera flotta giovane e italianità e livree tricolori.... e poi si ritrovi a bordo di un atr con equipaggio romeno (tra l'atro in divisa AZ)... quasi peggio che mangiare "fetucini bolognesa" e "spagetti parmesan" all'estero. Io non ho molte esperienze di volo p2p all'interno di confini esteri, ma troverei quantomeno poco gradevole volare da Osaka a Tokyo con "air tuvalu" o da New York a Miami con "air ecuador" mascherate rispettivamente da JAL o Delta.
Un conto è chi sceglie ryan sapendo che gli equipaggi sono europei e ti puoi beccare chiunque (che ovviamente parla inglese, ma non hai la certezza dell'italiano); altra storia è il provinciale che magari sceglie alitalia anche perchè prova quella squisita sensazione nel saper di poter urlare e inveire in italiano contro l'equipaggio.

Gli hanno dato le divise? Chiedo per curiosità. Fino a quando avevano il F70 erano in divisa KRP (tra l'altro molto carine). Mi pare strano, con i wet-lease di A6 avevano le divise AZ ma la livrea A6. Qui avevano divise e livrea KRP, ora forse entrambe. Wet-lease che vai, regole che trovi :D
 
Anche a me non risulta che nei voli Carpatair operati per conto di AZ, l'equipaggio indossi le divise AZ.

Nei vari voli che ho fatto con loro questa estate (tutti su F70), avevano sempre le loro divise.
A qualcuno risulta che sull'ATR sia diverso?
 
ma quale divise alitalia???? mi sembra che si sparano fesserie tanto per spararle . o non si conoscono i fatti. e' tutto personale carpatair , aeromobili inclusi che di AZ hanno solo la livrea.
 
purtroppo radio galley andrebbe bombardata e distrutta.
Da quelle discussioni escono il 95% di frottole sul mondo dell'aviazione e non si fa altro che aumentare "pericolosamente" il forte pregiudizio.
 
Appunto... REL (che per chi non lo sapesse sono le interpreti giapponesi e cinesi) volano sugli aerei di lungo raggio dove gli aavv sono 9 o 11, non due. Comunque non mi volevo soffermare su questo punto, che dopotutto è il minore, ma ha scaldato subito gli animi...
 
Il dirigente sindacalista corre I medesimi rischi Di cacciata Di un cpt normale?