Thread MXP-LIN 2018


Guarda sul problema del clima ti posso dire che andando tutti i giorni a lavorare in moto (o con il Vespino quando piove o minaccia) causa problemi logistici di parcheggio e di mia comodità, le probabilità di farti un bagnetto non sono remote neanche a Pisa. Ho imparato a leggere così bene le previsioni che neanche i trasvolatori atlantici ... :)
 
Da Varesenws del 16-07-2018:

Voli cancellati a Malpensa, l’Enac apre un’indagine
Dopo una domenica con una raffica di cancellazioni l'Enac ha avviato un'indagine sui disservizi a Malpensa. Coinvolte EasyJet e Royal Air Maroc

Troppi voli cancellati e il sospetto che i diritti dei viaggiatori non siano stati rispettati. Sono questi i dubbi nati all’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile, dopo una domenica di caos presso l’Aeroporto di Milano Malpensa, ha deciso di aprire un’indagine.

“In relazione alle cancellazioni operate da alcune compagnie aeree questa mattina (domenica, ndr) presso l’Aeroporto di Milano Malpensa, che hanno causato disservizi ad alcune centinaia di passeggeri, si informa che il Direttore Generale dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Alessio Quaranta, ha disposto l’attivazione, da parte delle strutture competenti centrali e territoriali dell’Ente, di una indagine sull’accaduto”, si legge in una nota.


L’accertamento dell’ENAC è mirato in particolare a riscontrare se le compagnie aeree coinvolte, tra cui EasyJet e Royal Air Maroc, abbiano rispettato il Regolamento Comunitario n. 261 del 2004 che tutela i passeggeri nei casi di ritardi, cancellazioni, overbooking e mancata informativa, per l’eventuale avvio dei procedimenti sanzionatori nei confronti dei vettori. “Da una prima verifica effettuata dall’ENAC, comunque, le compagnie stanno riproteggendo i passeggeri sui primi voli disponibili“, precisa il testo.

In ogni caso L’ENAC continuerà a monitorare la situazione verificatasi a Milano Malpensa “e invita nuovamente tutte le compagnie aeree a modulare e programmare i propri operativi in modo adeguato per garantire efficienza e regolarità delle operazioni di volo durante la stagione estiva in corso che, come di consueto, sta comportando un aumento sia del numero dei movimenti, sia di quello dei passeggeri”.
 
Purtroppo è invalsa la prassi per cui la proposta di riprotezioni riguardi solamente voli della stessa compagnia (o alleanza), mentre ricordiamo che la EU 261 prevede la riprotezione sul primo volo utile, di qualunque compagnia esso sia.
 
Purtroppo è invalsa la prassi per cui la proposta di riprotezioni riguardi solamente voli della stessa compagnia (o alleanza), mentre ricordiamo che la EU 261 prevede la riprotezione sul primo volo utile, di qualunque compagnia esso sia.

Non funziona così .

Nessun vettore è obbligato a prendersi i passeggeri di un altro vettore che ha cancellato i voli.

In ambito IATA è un altro discorso , i biglietti vengono gestiti come degli assegni ma per vettori non IATA ,quali easyjet o Ryan ,cambia la musica , loro riproteggono solo su loro stessi , non avendo nessun accordo con terzi, non appartenendo ad alleanze, e sopratutto non essendo IATA.
 
Invece la ciclabile a LHR c'è - o almeno c'era 30 anni fa, quando abitavo a Londra. Passava sotto la 9L/27R affiancata alle corsie per le auto e leggermente sopraelevata rispetto ad esse. L'ho usata un paio di volte per andare a farmi un giro turistico in aeroporto. Andava bene per me, che in quelle occasioni avevo tempo da perdere, dato che dovevo fare dei giri tortuosi (mi ricordo di essere passato per Richmond Park e Twickenham) - non certo come percorso quotidiano.

Nel caso di Malpensa potrebbe servire sia a qualche addetto aeroportuale che come destinazione per ciclisti della domenica - data la vicinanza alla ciclabile del Naviglio Grande. Ovvio che non saranno grandi numeri, ma anche il costo della realizzazione dovrebbe essere basso - se non ci si inventano percorsi assurdi con tanti sottopassi da scavare.

[ot]
Quella cui fai riferimento e' la pista ciclabile sulla A4, che dev'essere stata disegnata da qualcuno che, in bici, non c'e' mai stato. Alcune delle meraviglie includono: 1) gli alberi troppo bassi 2) la discesa nello slargo della fermata dei bus in arrivo esattamente alle tue spalle (per cui o ti giri il cranio di 180 gradi tipo piccione o non li vedi) e, 3) la splendida trovata di mettere la pista tra i vialetti delle case e il parcheggio delle auto. Avendo detto questo, la pista 'muore' alla rotonda dove la A4 termina e iniziano Bath road e South perimeter road, li si entra in regime di coabitazione tra bus e bici nella corsia dei bus. Intorno al perimetro dell'aeroporto non ci sono ciclabili, a meno di non considerare i marciapiedi come tali.

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ViaMilano

Scusate, ma che, voi sappiate, il servizio di transito ViaMilano esiste ancora? La settimana scorsa avevo un transito fai da te DXB - MXP - OLB, ritiro la valigia e mi dirigo al banco ViaMilano, che tutt'ora esiste e che ospita due rulliere per il check-in. Peccato non fosse presidiato... Blocco un addetto SEA, il quale mi dice che da tempo non è più attivo.

Allora, esco, vado landside, mi metto in coda per il check-in e, quando arriva il mio turno, chiedo del ViaMilano giusto per curiosità. Al che l'operatrice mi dice... "Ma come? Non l'ha usato? C'è anche il banco predisposto al ritiro bagagli! Sarà stato un caso che non ha trovato nessuno! Solo che ora, da qualche mese a questa parte, il servizio costa 28 €/tratta."

Qualcuno ha notizie fresche, visto che sul sito ufficiale tutto tace?
 
Brutte notizie per i passeggeri: slitta la Bellinzona-Malpensa

Il varo della linea S50, con collegamenti a cadenza oraria da e per lo scalo varesino, da dicembre 2018 slitta alla metà dell'anno prossimo

Qualche dubbio era sorto scorrendo il Progetto d'orario 2019 dei mezzi di trasporto collettivo pubblicato nei giorni scorsi. Nelle griglie dei collegamenti non figura l'atteso incremento delle corse tra il Ticino e l'aeroporto della Malpensa. Come riporta il Corriere del Ticino in effetti, contrariamente ai proclami e alle garanzie giunti dalle autorità cantonali e da quelle italiane, che avevano assicurato il varo della linea S50 Bellinzona-Lugano-Malpensa nel dicembre del 2018, i collegamenti a cadenza oraria da e per lo scalo varesino verranno proposti solo dalla metà dell'anno prossimo.

Fino ad allora, bisognerà far capo alla S40, con relazioni ogni due ore tra Mendrisio e la Malpensa, mentre la S50 continuerà a far la spola con Varese. È l'ennesimo rinvio cui si trovano confrontati gli utenti della ferrovia Mendrisio-Varese (FMV).

https://www.ticinonews.ch/ticino/46...er-i-passeggeri-slitta-la-bellinzona-malpensa
 
Naturalmente la cosa non è garantita in quanto i ritardi dalla parte italiana sono nella norma!
Per di più Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ha sospeso definitivamente dal 31 Dicembre 2018 i validi e veloci trasferimenti con le diverse compagnie di bus dal Ticino a Malpensa!!
 
https://www.ilgiorno.it/varese/cronaca/ferrovia-gallarate-t2-malpensa-1.4053876

Varese, 24 luglio 2018 - Regione Lombardia alleata forte di Malpensa. Ieri in aeroporto al Terminal 1 incontro tra il governatore lombardo Attilio Fontana e il presidente di Sea Pietro Modiano; occasione, ha sottolineato il numero 1 della società di gestione aeroportuale, per fare il punto sulle prospettive dello scalo, sui problemi e sulle relative soluzioni. Fontana ha confermato il pieno sostegno all’aeroporto. «Noi crediamo molto in Malpensa – ha detto il governatore – l’abbiamo sostenuto quando cercavano di chiuderlo ma ora che l’araba fenice è risorta a maggior ragione cerchiamo di sostenerla». Vuol dire per il Presidente della Regione puntare al potenziamento dei collegamenti ferroviari, quindi alla realizzazione della tratta Terminal 2-Gallarate e insistere con il governo per aumentare le rotte internazionali. Un incontro molto utile l’ha definito Fontana e per questo «da ripetere in futuro».

Piena sintonia dunque tra Fontana e Modiano che ieri ha portato sul tavolo i vari temi che riguardano Malpensa. «Abbiamo parlato delle prospettive future – ha dichiarato il numero uno di Sea – delle questioni ambientali e di Masterplan, delle prospettive occupazionali, dell’accessibilità, con il nuovo collegamento dal Terminal 2 a Gallarate e il potenziamento della Rho-Gallarate».Anche il presidente di Sea ha ribadito l’importanza del nuovo tracciato ferroviario per collegare il T2 alla linea del Sempione e in tema di accessibilità ha sottolineato la necessità di aumentare le corse dalla stazione Centrale. Positive le notizie che riguardano l’occupazione: nell’arco di 4 anni gli occupati diretti dell’aeroporto sono passati da 16mila a 20 mila, un trend destinato a continuare. Quindi attenzione da parte di Sea all’occupazione, tema già affrontato di recente con i sindaci del Cuv. Modiano ha annunciato l’impegno per un piano rivolto proprio alla formazione, strumento utile che guarda al territorio. E anche su questo tema ha incassato la disponibilità a collaborare da parte di Fontana. Dopo l’incontro il governatore ha visitato la sede di FedEx, il coordinamento di scalo e le piazze del Gusto e del Lusso.
 
Milano Centrale o Cadorna? L’eterno dubbio sul Malpensa Express

È un tema ormai sul piatto da tempo: sarà la volta buona che si trova un accordo? Parliamo dello “spostamento” del capolinea del Malpensa Express dalla stazione Fnm Milano Cadorna a Milano Centrale, principale scalo ferroviario della metropoli.

O meglio: di «un aumento delle frequenza da Centrale a Malpensa», come dice il presidente di Sea Pietro Modiano, che ha ri-proposto la questione al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Oggi infatti i capolinea dei treni per Malpensa sono più d’uno: lasciando perdere i collegamenti per Como (attivati a giugno scorso), già oggi i treni dall’aeroporto arrivano sia a Centrale che a Cadorna, con due frequenze orarie per entrambe le tratte. Meglio Cadorna, più vicina al centro storico, a due passi dal castello, o meglio Centrale, che apre alle connessioni con l’Alta Velocità? Per Sea non c’è dubbio: la scelta migliore è Centrale, ora che Frecciarossa e Italo hanno eroso quote al trasporto aereo sulle relazioni interne, soprattutto sulla dorsale Milano-Firenze-Roma-Napoli.

Il modello, Modiano l’ha citato: è Roma, dove il collegamento no stop propone le corse da Roma Termini, con il Leonardo Express, «un treno ogni quindici minuti, sempre dallo stesso binario». La proposta-Centrale ha sempre trovato una opposizione tenace da parte degli utenti dell’area di Malpensa (in particolare dai pendolari bustocchi), ma c’è anche un aspetto di interessi “industriali”: i Malpensa Express sono un segmento importante, che oggi usa in gran parte i soli binari di Ferrovie Nord, appunto da Malpensa fino a Cadorna (a Centrale vanno solo alcune corse). Spostare il grosso a Centrale depotenzierebbe il ruolo della rete Fnm, di proprietà regionale. In passato qualche resistenza su questo è esistita, ora si vedrà: «Sui collegamenti ci sarà una interlocuzione più ampia con Trenord e Fnm» si è limitato a dire Fontana.

Va ricordato però un altro aspetto: Fnm, con Sea, sta spingendo al massimo per la realizzazione della nuova bretella Gallarate-Terminal 2. Sarebbe un cambio epocale, perché a quel punto il principale accesso a Malpensa diventerebbe la rete Fs, da Centrale passando da Gallarate (anche se la linea è già molto trafficata e problematica). Su questo anche Fnm avrebbe un vantaggio concreto, mettendo in cantiere un’opera ad alto valore (centinaia di milioni). A quel punto il dado – sul capolinea milanese – sarebbe tratto: il collegamento principale diventerebbe appunto quello da Centrale, senza più dubbi.

http://www.varesenews.it/2018/07/malpensa-express-cadorna-centrale/737936/
 
Milan to host World Routes 2020

Milan, the fashion capital of the world, has been chosen as the host and destination for the 26th World Route Development Forum in 2020. The major aviation industry event is scheduled to take place on 5-8th September 2020.

After a very competitive selection process, SEA, the group responsible for managing Milano Malpensa and Milano Linate airports, has won the bid for World Routes 2020 on behalf of Milan and the Lombardy region.
World Routes is a unique event that moves from city to city every year to highlight different international aviation markets. It serves as the ultimate event for airlines, airports, tourism officials and suppliers. The three-day gathering grants unprecedented opportunities for senior decision makers to meet face-to-face and discuss the future of air services, develop and plan network strategy and explore new route opportunities.
One of Italy’s tourist hotspots, Milan is the perfect city to host such an event. One of the most connected and easily accessible cities in the world. The Lombardy region, of which Milan is the capital, is the third most populated region of Europe with 10 million inhabitants and is serviced by three airports - Malpensa, Linate and Orio al Serio. These airports, which welcome more than 39 million passengers annually, are gateways to the world and their development is key to Milan’s status as a cutting-edge international metropolis.
On why the SEA group was successful in its bid, Routes' brand director Steven Small said: “SEA’s aim is to further connect the city to the world, especially to Asia and the Americas, and hosting the 26th World Routes event will be a great platform for this.
"Milan has cultivated a thriving conference industry in recent times, having hosted EXPO 2015 which more than 20 million people attended – I feel that hosting the forum here will consolidate Milan’s growth and enhance the astonishing legacy of World Routes.”
Attilio Fontana, president of Regione Lombardia, said: “We have to consider positively any international event that brings an important and wide visibility in Milan and Lombardy. World Routes is an event that will contribute to increase the economic development of our territory.
"The airports and any activity linked with them are central and important for any productive sector: for this reason it is important to sustain their development and make them as competitive as possible."
Giuseppe Sala, mayor of Milan, added: “Few European cities, like Milan, can offer modern infrastructure, easy access from 190 world destinations in to the world-class Airports of Linate and Malpensa – awarded best European Airports by ACI in 2015. This city has over 47,000 hotel rooms and a far-reaching and low-cost public transportation network.”
Stakeholders including the SEA, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Lombardia, Comune di Milano and Fiera Milano Congressi will be involved in hosting the 26th annual World Routes forum.
World Routes 2020, 5-8 September 2020, Milan, Italy.

 
Malpensa, dopo il declino ora preoccupano la crescita e la politica

Fino a qualche tempo fa, tra le preoccupazioni del territorio svettava il declino di Malpensa. Con il de-hubbing di Alitalia l’aeroporto aveva imboccato una china pericolosissima che, appunto, generava forti timori occupazionali, economici e sociali. Tutti lì, o quasi, al capezzale dello scalo della brughiera a recitare il de profundis. La situazione si è ora capovolta. La crescita di traffico e di passeggeri, quasi in modo esponenziale anche se per certi aspetti prevedibile, ribalta le preoccupazioni, tese a limitare o, perlomeno, a governare uno sviluppo che potrebbe risultare insostenibile proprio per il territorio.
La Sea, la società di gestione, seppure controllata dal pubblico (l’azionista di riferimento è il Comune di Milano), ragiona e si muove con logiche aziendali, bada giustamente ai profitti, che non sono in esclusiva finanziari. Dopo un periodo di oggettiva difficoltà cerca e ottiene i segni più, i quali non sempre coincidono con le esigenze di chi abita attorno o in contiguità alle piste dove atterrano e decollano gli aerei.
Il motivo che tiene banco riguarda il come interpretare e governare i progetti di ulteriore sviluppo: nel breve volgere di qualche anno, genererebbero numeri importanti, fino a 30mila passeggeri nei dodici mesi, con movimenti per l’area Cargo tra i primi in Europa.
Scontato supporre che sarà ancora una volta il territorio a dover sopportare l’impatto ambientale e tutti gli effetti indotti, non solo quelli positivi. Qui deve intervenire la politica. Non sempre però la politica ha le idee chiare e, per dirla in altri termini, a volte si lascia condizionare dalle opportunità e dagli interessi elettorali. Accadde con Alitalia, quando abbandonò insensatamente la brughiera e la politica guardò dall’altra parte, anzi, la supportò in funzione delle pretese romano-centriche. E non pare abbia chiarezze nemmeno ora che il mercato, cioè la richiesta di trasporto aereo al Nord, ha ridato vigore a Malpensa. C’è chi le rema contro, frappone paletti, prova a mettere becco in maniera scomposta, senza un piano di intervento preciso e concordato. In questo paiono imbattibili gli esponenti dei Cinque Stelle: nelle ultime settimane si sono resi protagonisti di una serie di prese di posizione discutibili o, se non proprio discutibili, che fanno discutere.
I pentastellati sono oggi al governo, dovrebbero agire in sintonia con i loro partner leghisti. Ma fanno per contro proprio. Un esempio? L’ipotizzata bretella ferroviaria tra Gallarate e il T2. Si sono detti contrari, quando risulta che la Lega è invece favorevole. Almeno fino a prova contraria. Uno sviluppo sostenibile di Malpensa richiede invece unità di intenti, con lo scopo di indirizzare le scelte future, anche imponendo dei limiti, anzi, proprio imponendoli. Ma con cognizione di causa, ascoltando, analizzando, proponendo. Questo dovrebbe essere il compito di chi ha la responsabilità di governo, questo e non altro, magari per ottenere una citazione sui giornali o per accontentare gruppi di pressione. Altrimenti il rischio è che Malpensa cresca senza tenere conto di tutti, ma proprio tutti, gli aspetti, i temi e le aspettative del territorio. E questo non sarebbe accettabile.

Malpensa crescita politica – MALPENSA24
https://www.malpensa24.it/malpensa-...no-ora-preoccupano-la-crescita-e-la-politica/
 
Malpensa, dopo il declino ora preoccupano la crescita e la politica

Fino a qualche tempo fa, tra le preoccupazioni del territorio svettava il declino di Malpensa. Con il de-hubbing di Alitalia l’aeroporto aveva imboccato una china pericolosissima che, appunto, generava forti timori occupazionali, economici e sociali. Tutti lì, o quasi, al capezzale dello scalo della brughiera a recitare il de profundis. La situazione si è ora capovolta. La crescita di traffico e di passeggeri, quasi in modo esponenziale anche se per certi aspetti prevedibile, ribalta le preoccupazioni, tese a limitare o, perlomeno, a governare uno sviluppo che potrebbe risultare insostenibile proprio per il territorio.
La Sea, la società di gestione, seppure controllata dal pubblico (l’azionista di riferimento è il Comune di Milano), ragiona e si muove con logiche aziendali, bada giustamente ai profitti, che non sono in esclusiva finanziari. Dopo un periodo di oggettiva difficoltà cerca e ottiene i segni più, i quali non sempre coincidono con le esigenze di chi abita attorno o in contiguità alle piste dove atterrano e decollano gli aerei.
Il motivo che tiene banco riguarda il come interpretare e governare i progetti di ulteriore sviluppo: nel breve volgere di qualche anno, genererebbero numeri importanti, fino a 30mila passeggeri nei dodici mesi, con movimenti per l’area Cargo tra i primi in Europa.
Scontato supporre che sarà ancora una volta il territorio a dover sopportare l’impatto ambientale e tutti gli effetti indotti, non solo quelli positivi. Qui deve intervenire la politica. Non sempre però la politica ha le idee chiare e, per dirla in altri termini, a volte si lascia condizionare dalle opportunità e dagli interessi elettorali. Accadde con Alitalia, quando abbandonò insensatamente la brughiera e la politica guardò dall’altra parte, anzi, la supportò in funzione delle pretese romano-centriche. E non pare abbia chiarezze nemmeno ora che il mercato, cioè la richiesta di trasporto aereo al Nord, ha ridato vigore a Malpensa. C’è chi le rema contro, frappone paletti, prova a mettere becco in maniera scomposta, senza un piano di intervento preciso e concordato. In questo paiono imbattibili gli esponenti dei Cinque Stelle: nelle ultime settimane si sono resi protagonisti di una serie di prese di posizione discutibili o, se non proprio discutibili, che fanno discutere.
I pentastellati sono oggi al governo, dovrebbero agire in sintonia con i loro partner leghisti. Ma fanno per contro proprio. Un esempio? L’ipotizzata bretella ferroviaria tra Gallarate e il T2. Si sono detti contrari, quando risulta che la Lega è invece favorevole. Almeno fino a prova contraria. Uno sviluppo sostenibile di Malpensa richiede invece unità di intenti, con lo scopo di indirizzare le scelte future, anche imponendo dei limiti, anzi, proprio imponendoli. Ma con cognizione di causa, ascoltando, analizzando, proponendo. Questo dovrebbe essere il compito di chi ha la responsabilità di governo, questo e non altro, magari per ottenere una citazione sui giornali o per accontentare gruppi di pressione. Altrimenti il rischio è che Malpensa cresca senza tenere conto di tutti, ma proprio tutti, gli aspetti, i temi e le aspettative del territorio. E questo non sarebbe accettabile.

Malpensa crescita politica – MALPENSA24
https://www.malpensa24.it/malpensa-...no-ora-preoccupano-la-crescita-e-la-politica/

Ridicoli, non ci sono parole: se l'aeroporto non decolla e' un problema, se l'aeroporto decolla e' un grosso problema.
 
Linate dirottata a Malpensa

Restyling al Forlanini: per tre mesi l’anno prossimo spostamento dei voli in Brughiera

Tra un anno esatto Linate per tre mesi si trasferisce a Malpensa.

C’è una data per l’atteso trasloco, legato alla necessità di procedere ai lavori di rifacimento delle piste del city airport milanese: 27 luglio 2019.
I vertici della società che gestisce i due scali l’ha comunicata in via ufficiosa nel corso del vertice di lunedì scorso, 23 luglio, con la delegazione di Regione Lombardia guidata dal governatore Attilio Fontana. I
l periodo ipotizzato per il “fermo” dell’aeroporto di Linate sarebbe dunque quello tra il 27 luglio e il 27 ottobre, giusto in tempo per riconsegnare lo scalo metropolitano pronto per la stagione invernale 2019.
L’ufficializzazione della data dovrebbe essere resa pubblica nel mese di settembre, anche perché annunciarlo ora “urbi et orbi” rischierebbe di creare smarrimento tra i viaggiatori, che avrebbero potuto confondersi tra il 2018 e il 2019.
Si tratta comunque di una circostanza ampiamente prevista: Sea l’aveva annunciata più di un anno fa, quando era stato presentato il piano di restyling del “Forlanini”, che comprende oltre ai lavori già completati sulla facciata e a quelli in corso all’interno dello scalo, anche il completo rifacimento dei 2440 metri di pista, che avrebbe comportato tre mesi di stop.
Inevitabile la chiusura dell’aeroporto nel periodo del cantiere, che costringerà Sea a “delocalizzare” provvisoriamente tutto il traffico aereo di Linate in brughiera. Come già sperimentato, anche se in quel caso soltanto per tre settimane, nel 2014, quando i lavori di manutenzione della pista di Orio al Serio portò al trasferimento di tutti i voli a Malpensa. Allora la risposta dell’aeroporto e la gestione dell’operazione da parte di Sea fu molto efficace, e per certi versi quella situazione portò bene a Malpensa, che da allora ha ripreso davvero a decollare.
Stavolta di che numeri si parla? Facendo un raffronto con le statistiche Assaeroporti del 2017, nel periodo tra fine luglio e fine ottobre Linate ha registrato circa 30mila movimenti, per oltre 2,4 milioni di passeggeri.
Nello stesso periodo Malpensa aveva contato circa 50mila movimenti, per 6,4 milioni di passeggeri trasportati.
Plausibile pensare che nel mese di agosto del prossimo anno sopra i cieli della brughiera si potrebbe sfondare il record dei tre milioni di passeggeri.
Da settembre entreranno nel vivo le riunioni operative per pianificare al meglio la gestione della straordinarietà, che metterà a dura prova anche le infrastrutture di Malpensa che già oggi creano qualche problematicità nei periodi di maggior afflusso di passeggeri, come ad esempio parcheggi, area 10 minuti, viabilità di accesso allo scalo, code ai varchi doganali (ma i voli extra Schengen da Linate sono molto limitati) e ai controlli di sicurezza.
Ma se l’incremento dei movimenti preoccupa le popolazioni dell’intorno aeroportuale per il rumore, oltre a rappresentare un test in vista della futura crescita di Malpensa, il maggiore cruccio di Sea riguarda l’efficacia dell’accessibilità allo scalo per chi arriva da Linate.
Sullo snobismo dei milanesi nei confronti dell’aeroporto disperso nelle nebbie della brughiera varesina c’è già un’ampia letteratura dai tempi in cui la metropoli difese a spada tratta il proprio aeroporto “sotto casa” dai tentativi di forzare lo spostamento delle rotte sulla nuova “grande Malpensa”.
Ma già qualche mese fa il presidente di Sea Pietro Modiano aveva chiesto che si arrivasse alla provvisoria “serrata” di Linate avendo già attivato un servizio di trasporto ferroviario modellato su quello di Fiumicino, con una frequenza di una corsa ogni quarto d’ora dalla stessa stazione (a maggio il numero uno del gestore aeroportuale era sembrato aperto a qualsiasi soluzione tra Cadorna e Centrale, mentre lunedì al tavolo con Regione ha ribadito la propria decisa predilezione per la stazione dell’alta velocità), tale da permettere al viaggiatore di attendere agevolmente la corsa successiva nel caso in cui perda il treno.
Curiosità: con il trasferimento dei voli, anche se per soli tre mesi, Malpensa tornerà ad essere di fatto hub Alitalia.

http://www.prealpina.it/pages/a-malpensa-i-voli-di-linate-per-tre-mesi-172968.html