Thread MXP-LIN 2018


Fronte compatto dei sindaci di Malpensa: “Ora basta, rispettate le procedure di decollo”

I primi cittadini denunciano il mancato rispetto degli accordi presi in passato per contenere i livelli di rumore e dichiarano superata una fase: "Siamo stati dialoganti, ma rivendichiamo il diritto alla qualità di vita"

«Siamo stati dialoganti al massimo con l’aeroporto, che è una realtà importante dal punto di vista economico e occupazionale. Ma rivendichiamo il nostro diritto a vivere». I sindaci di Malpensa fanno fronte comune e in qualche modo segnano uno spartiacque: dalla fase del dialogo, a quella della fermezza, nel confronto con l’aeroporto.

Al centro c’è la questione del rumore degli aerei in decollo. È il livello più immediato dell’impatto di un aeroporto, al centro di uno scontro furibondo fin dagli anni Novanta, con contrapposizioni “incrociate” (quando, ad esempio, c’era un dualismo tra paesi e città della sponda lombarda e piemontese del Ticino). Poi è subentrata una fase di dialogo, che sembrava essere arrivata a un buon punto di equilibrio.

Peccato che gli accordi – denunciano i sindaci – non siano stati rispettati. E così oggi, tutti insieme, segnalano “negli ultimi mesi” un progressivo “peggioramento della qualità di vita dei propri residenti” dei Comuni della zona Nord, vale a dire Arsago Seprio, Casorate Sempione, Somma Lombardo. Legato “al sorvolo continuato dei centri abitati, a nostro giudizio, effettuato in difetto alle norme vigenti in materia di Navigazione Aerea“, come si legge nella missiva indirizzata «non tanto verso Sea quando verso Enac e Enav, responsabili per le procedure di decollo», dice Dimitri Cassani, sindaco di Casorate (qui il testo completo della lettera).

«Noi diciamo mancato rispetto, loro dicono di essere sempre in regola» riconosce Cassani. Tra i punti più contestati, già nei mesi scorsi, ci sono il rispetto effettivo dei “sentieri” individuati dalle rotte (che sono prefissati e dovrebbero evitare il più possibile le zone densamente abitate) e anche il decollo da inizio pista, che richiede un rullaggio più lungo (per portarsi fino in testa) ma dovrebbe assicurare che l’aereo si trovi a sorvolare gli abitati della zona Nord a una quota più alta. «Loro dicono di no, ma basta andare a guardare per vedere che la stragrande maggioranza degli aerei decolla da metà pista». E i piloti lo fanno – essendo le regole molto rigide – sulla base delle indicazioni che vengono dalle autorità aeroportuali.
«La cosa che ci fa più specie è che impegni presi a un tavolo ufficiale, con rappresentanze ufficiali, a tutt’oggi non sono stati rispettati» aggiunge Filippo Gesualdi, sindaco di Ferno, abitato nella zona Sud dello scalo, venuto a dare manforte agli altri colleghi sindaco. «Basterebbero piccole cose: il decollo da fondo pista, meno carico per ogni cargo. Migliorerebbe eccome la qualità» aggiunge Claudio Montagnoli, primo cittadino di Arsago Seprio, che non nasconde la sua amarezza per come si sono evolute le cose.

Quello dei carichi è un altro elemento: gli aeri più rumorosi (e in orari a volte delicati) sono infatti i grossi cargo, settore su cui Malpensa ha tassi di crescita significativi. Ovviamente, per le compagnie ridurre i carichi per ogni movimento ha un costo, ma da questo punto di vista i sindaci chiedono anche un confronto puntuale, senza alzare barricate verso l’aeroporto: «Abbiamo chiesto di esaminare, ad esempio, i dieci movimento più impattanti per valutare modifiche: abbiamo chiesto di entrare nel merito, ma non lo si è fatto» denuncia Stefano Bellaria,sindaco di Somma Lombardo. E una dinamica anche più ampia della sola questione del rumore: «Son passati otto mesi dal precedente confronto e scopriamo che non è ancora iniziato il percorso della Valutazione Ambientale Strategica».

“Abbiamo raggiunto la soglia massima di tolleranza”, dicono i sindaci nella lettera a Enac, Enav e Sea. E oltre a segnalare il disagio si dicono pronti a procedere anche su un altro terreno: «È mia intenzione dare mandato a un legale nominato dal Cuv di attivarsi per avere i dati della Torre di controllo» dice Cassani di Casorate. Cioè avere elementi certi. Visto che oggi si fa fatica ad avere risposte in tempi ragionevoli: «Dobbiamo fare gli screenshot di Flightradar, che poi ci dicono non essere pienamente affidabile» dice ancora Bellaria. «Secondo noi invece dovrebbe essere automatica la sanzione, dovrebbero essere le stesse autorità a verificare subito».

I sindaci sono ben convinti che sia «una battaglia difficile», visto che da vent’anni non si arriva a una soluzione stabile. «Ma non è impossibile: per noi è un atto dovuto verso i nostri cittadini». Sul tema del rumore, insomma, chiedono certezze sul rispetto delle regole. Mentre ancora c’è da decidere sulla IReSa, la tassa regionale sul rumore aeroportuale – sospesa dai tempi del dehubbing – che è tornata al centro del dibattito durante la scorsa campagna elettorale (l’ha tirata fuori dal cilindro Raffaele Cattaneo a Lonate Pozzolo). Certo, il gestore aeroportuale non è entusiasta della prospettiva di dover pagare, «ce l’ha detto anche Modiano». Ma gli spazi ci sarebbero, come dice Claudio Montagnoli: «In visita ad Arsago (per il millenario arnolfiano, ndr) il vicesindaco di Milano Scavuzzo mi ha corretto dicendo sui dividendi incassati dal Comune grazie a Sea: “abbiamo incassato solo 38 milioni di utili“». Gli utili vanno a Milano (in parte, poi ci sono altri azionisti), ma il disagio è sul territorio. Per questo si chiede il rispetto degli accordi già presi.

http://www.varesenews.it/2018/06/fronte-compatto-sindaci-malpensa-decollo/727834/
 
Se non sbaglio nell'ultimo giro di rinnovi hanno aperto un Wamagama è una steakhouse Roadhouse, dovresti trovare opzioni no carb... :)

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Fischia, e chi lo sapeva? Devo smetterla di andare direttamente al C... Grazie per la dritta! :)
 
Non ho capito se Starbucks sara' airside o no. Direbbe qualcosa sul tipo di clientela che vogliono andare a raggiungere.
 
Fronte compatto dei sindaci di Malpensa: “Ora basta, rispettate le procedure di decollo”

I primi cittadini denunciano il mancato rispetto degli accordi presi in passato per contenere i livelli di rumore e dichiarano superata una fase: "Siamo stati dialoganti, ma rivendichiamo il diritto alla qualità di vita"
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[FONT=&]«Siamo stati dialoganti al massimo con l’aeroporto, che è una realtà importante dal punto di vista economico e occupazionale. Ma rivendichiamo il nostro diritto a vivere». I sindaci di Malpensa fanno fronte comune e in qualche modo segnano uno spartiacque: dalla fase del dialogo, a quella della fermezza, nel confronto con l’aeroporto.
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[FONT=&]Al centro c’è la questione del rumore degli aerei in decollo. È il livello più immediato dell’impatto di un aeroporto, al centro di uno scontro furibondo fin dagli anni Novanta, con contrapposizioni “incrociate” (quando, ad esempio, c’era un dualismo tra paesi e città della sponda lombarda e piemontese del Ticino). Poi è subentrata una fase di dialogo, che sembrava essere arrivata a un buon punto di equilibrio.[/FONT]

[FONT=&]Peccato che gli accordi – denunciano i sindaci – non siano stati rispettati. E così oggi, tutti insieme, segnalano “negli ultimi mesi” un progressivo “peggioramento della qualità di vita dei propri residenti” dei Comuni della zona Nord, vale a dire Arsago Seprio, Casorate Sempione, Somma Lombardo. Legato “al sorvolo continuato dei centri abitati, a nostro giudizio, effettuato in difetto alle norme vigenti in materia di Navigazione Aerea“, come si legge nella missiva indirizzata «non tanto verso Sea quando verso Enac e Enav, responsabili per le procedure di decollo», dice Dimitri Cassani, sindaco di Casorate (qui il testo completo della lettera).[/FONT]

[FONT=&]«Noi diciamo mancato rispetto, loro dicono di essere sempre in regola» riconosce Cassani. Tra i punti più contestati, già nei mesi scorsi, ci sono il rispetto effettivo dei “sentieri” individuati dalle rotte (che sono prefissati e dovrebbero evitare il più possibile le zone densamente abitate) e anche il decollo da inizio pista, che richiede un rullaggio più lungo (per portarsi fino in testa) ma dovrebbe assicurare che l’aereo si trovi a sorvolare gli abitati della zona Nord a una quota più alta. «Loro dicono di no, ma basta andare a guardare per vedere che la stragrande maggioranza degli aerei decolla da metà pista». E i piloti lo fanno – essendo le regole molto rigide – sulla base delle indicazioni che vengono dalle autorità aeroportuali.[/FONT]
[FONT=&]«La cosa che ci fa più specie è che impegni presi a un tavolo ufficiale, con rappresentanze ufficiali, a tutt’oggi non sono stati rispettati» aggiunge Filippo Gesualdi, sindaco di Ferno, abitato nella zona Sud dello scalo, venuto a dare manforte agli altri colleghi sindaco. «Basterebbero piccole cose: il decollo da fondo pista, meno carico per ogni cargo. Migliorerebbe eccome la qualità» aggiunge Claudio Montagnoli, primo cittadino di Arsago Seprio, che non nasconde la sua amarezza per come si sono evolute le cose.
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[FONT=&]Quello dei carichi è un altro elemento: gli aeri più rumorosi (e in orari a volte delicati) sono infatti i grossi cargo, settore su cui Malpensa ha tassi di crescita significativi. Ovviamente, per le compagnie ridurre i carichi per ogni movimento ha un costo, ma da questo punto di vista i sindaci chiedono anche un confronto puntuale, senza alzare barricate verso l’aeroporto: «Abbiamo chiesto di esaminare, ad esempio, i dieci movimento più impattanti per valutare modifiche: abbiamo chiesto di entrare nel merito, ma non lo si è fatto» denuncia Stefano Bellaria,sindaco di Somma Lombardo. E una dinamica anche più ampia della sola questione del rumore: «Son passati otto mesi dal precedente confronto e scopriamo che non è ancora iniziato il percorso della Valutazione Ambientale Strategica».
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[FONT=&]“Abbiamo raggiunto la soglia massima di tolleranza”, dicono i sindaci nella lettera a Enac, Enav e Sea. E oltre a segnalare il disagio si dicono pronti a procedere anche su un altro terreno: «È mia intenzione dare mandato a un legale nominato dal Cuv di attivarsi per avere i dati della Torre di controllo» dice Cassani di Casorate. Cioè avere elementi certi. Visto che oggi si fa fatica ad avere risposte in tempi ragionevoli: «Dobbiamo fare gli screenshot di Flightradar, che poi ci dicono non essere pienamente affidabile» dice ancora Bellaria. «Secondo noi invece dovrebbe essere automatica la sanzione, dovrebbero essere le stesse autorità a verificare subito».
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[FONT=&]I sindaci sono ben convinti che sia «una battaglia difficile», visto che da vent’anni non si arriva a una soluzione stabile. «Ma non è impossibile: per noi è un atto dovuto verso i nostri cittadini». Sul tema del rumore, insomma, chiedono certezze sul rispetto delle regole. Mentre ancora c’è da decidere sulla IReSa, la tassa regionale sul rumore aeroportuale – sospesa dai tempi del dehubbing – che è tornata al centro del dibattito durante la scorsa campagna elettorale (l’ha tirata fuori dal cilindro Raffaele Cattaneo a Lonate Pozzolo). Certo, il gestore aeroportuale non è entusiasta della prospettiva di dover pagare, «ce l’ha detto anche Modiano». Ma gli spazi ci sarebbero, come dice Claudio Montagnoli: «In visita ad Arsago (per il millenario arnolfiano, ndr) il vicesindaco di Milano Scavuzzo mi ha corretto dicendo sui dividendi incassati dal Comune grazie a Sea: “abbiamo incassato solo 38 milioni di utili“». Gli utili vanno a Milano (in parte, poi ci sono altri azionisti), ma il disagio è sul territorio. Per questo si chiede il rispetto degli accordi già presi.[/FONT]
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http://www.varesenews.it/2018/06/fronte-compatto-sindaci-malpensa-decollo/727834/

Aringraziassero il Cielo se ci sono quei sorvoli a rallegrare il tristume della brughiera di Arsago Seprio/Case Nuove/Somma Lombardo/Casorate Sempione.
Comunque le rotte vengono rispettate eccome: mai avuti diretti prima di una certa quota e comunque ben lontano da quegli abitati.
 
volevo segnalare che da qualche giorno non ci sono piu posti auto disponibili al terminal 2, impossibile parcheggiare in aeroporto! Dei cartelli e delle barriere segnalano che il parcheggio è completo e che bisogna dirigersi verso il terminal 1! La gestione SEA dei Parcheggi è allucinante e pensare che proprio dai Parcheggi si ricavano I maggiori guadagni...
 
volevo segnalare che da qualche giorno non ci sono piu posti auto disponibili al terminal 2, impossibile parcheggiare in aeroporto! Dei cartelli e delle barriere segnalano che il parcheggio è completo e che bisogna dirigersi verso il terminal 1! La gestione SEA dei Parcheggi è allucinante e pensare che proprio dai Parcheggi si ricavano I maggiori guadagni...

Tenendo conto che siamo in alta stagione, che dai parcheggi si ricavano i maggiori guadagni, che i parcheggi sono fatti per essere riempiti, se effettivamente sono pieni direi che la gestione non è così allucinante.... Se poi si parla di ampliamento quello è un altro discorso che comprende acquisizioni, lavori ecc.. ma il fatto che in alta stagione ci possa essere il "disagio" di parcheggiare al Terminal 1 e poi prendere una navetta che ti porta al Terminal 2 non la vedo così dura....
 
Aringraziassero il Cielo se ci sono quei sorvoli a rallegrare il tristume della brughiera di Arsago Seprio/Case Nuove/Somma Lombardo/Casorate Sempione.
Comunque le rotte vengono rispettate eccome: mai avuti diretti prima di una certa quota e comunque ben lontano da quegli abitati.

Il signor Dimitri dovrebbe farsi un fine settimana di completo relax a Hounslow... Mah.
 
Tenendo conto che siamo in alta stagione, che dai parcheggi si ricavano i maggiori guadagni, che i parcheggi sono fatti per essere riempiti, se effettivamente sono pieni direi che la gestione non è così allucinante.... Se poi si parla di ampliamento quello è un altro discorso che comprende acquisizioni, lavori ecc.. ma il fatto che in alta stagione ci possa essere il "disagio" di parcheggiare al Terminal 1 e poi prendere una navetta che ti porta al Terminal 2 non la vedo così dura....

I parcheggi dell'aeroporto non sono dei ristoranti alla moda o delle spiaggie in agosto che chi arriva tardi o non prenota è giusto che non trovi posto. Quando parti da casa e vai in aeroporto ti aspetti di trovare parcheggio. Se avessi seguito il tuo consiglio avrei perso il volo. Per fortuna ho parcheggiato in sosta vietata sul marciapiede! E non mi dire di arrivare in aeroporto prima, passo abbastanza tempo sugli aerei e cerco di perderne il meno possibile negli aeroporti.
 
I parcheggi dell'aeroporto non sono dei ristoranti alla moda o delle spiaggie in agosto che chi arriva tardi o non prenota è giusto che non trovi posto. Quando parti da casa e vai in aeroporto ti aspetti di trovare parcheggio. Se avessi seguito il tuo consiglio avrei perso il volo. Per fortuna ho parcheggiato in sosta vietata sul marciapiede! E non mi dire di arrivare in aeroporto prima, passo abbastanza tempo sugli aerei e cerco di perderne il meno possibile negli aeroporti.

Quindi fammi capire....siamo in alta stagione, non prenoti il parcheggio e siccome ti da fastidio perdere tempo in aeroporto arrivi all'ultimo minuto tanto da non poterti permettere di parcheggiare un po' più lontano e prendere una navetta gratuita altrimenti perderesti l'aereo... Che ti posso dire...magari prova a scrivere a SEA, forse nel giro di qualche giorno ti costruiscono un bel parcheggio direttamente dentro in apron , così eviti anche di passare per il terminal a perdere tempo....
 
A Malpensa penso che, a parte Oldani, ci siano comunque un numero adeguato di bar con caffè espresso all'italiana.
Alla fine Starbucks è anche un modo per accontentare un maggior numero di clientela.
Se sono le sei del mattino, mi piace andare al Caffè Milano a farmi un caffè e brioche in piedi ascoltando i meneggers che parlano di M&A e del weekend in barca.
Ma se è pomeriggio e il mio volo è in ritardo di due ore, passare un'oretta sulla poltrona di Starbucks con un beverozzo non completamente identificato è una opzione che non disdegno.

A Milano c'è Arnold coffee (www.arnoldcoffee.it) che cerca di proporre qualcosa di simile a Starbucks, quando studiavo (aaaaanni fa) avevano un solo negozio in zona Cordusio.
Ora pare che abbiano cinque, quindi l'idea di caffè come posto dove fermarsi per chiaccherare e lavorare pare funzioni.


@frenchMXP
Concordo con RogerWilco: nei periodi di punta (vacanze invernali/estive) non è del tutto improbabile che i parcheggi più comodi siano pieni.
Anche ad Orio in certe settimane è impossibile trovare posto nei parcheggi vicino al terminal, idem a Verona.
 
Quindi fammi capire....siamo in alta stagione, non prenoti il parcheggio e siccome ti da fastidio perdere tempo in aeroporto arrivi all'ultimo minuto tanto da non poterti permettere di parcheggiare un po' più lontano e prendere una navetta gratuita altrimenti perderesti l'aereo... Che ti posso dire...magari prova a scrivere a SEA, forse nel giro di qualche giorno ti costruiscono un bel parcheggio direttamente dentro in apron , così eviti anche di passare per il terminal a perdere tempo....

Comodo una fava, l'unico parcheggio presente al terminal 2, se ti posteggi in fondo ci metti 15 minuti a piedi fino all'aerostazione. Purtroppo non capisci evidentemente sei uno di quelli che prende l'aereo una volta all'anno se va bene. Prendendo anche 6 voli a settimana per lavoro forse capiresti. Per SEA fidati che sono un buon cliente visto il numero di volte che vengo, pago i parcheggi, usufruisco del fast track ecc... EasyJet dovrebbe far capire al gestore che la clientela business dovrebbe essere un filo più tutelata anche per quanto riguarda la possibilità di trovare posto in aeroporto sempre e comunque.
 
Comodo una fava, l'unico parcheggio presente al terminal 2, se ti posteggi in fondo ci metti 15 minuti a piedi fino all'aerostazione. Purtroppo non capisci evidentemente sei uno di quelli che prende l'aereo una volta all'anno se va bene. Prendendo anche 6 voli a settimana per lavoro forse capiresti. Per SEA fidati che sono un buon cliente visto il numero di volte che vengo, pago i parcheggi, usufruisco del fast track ecc... EasyJet dovrebbe far capire al gestore che la clientela business dovrebbe essere un filo più tutelata anche per quanto riguarda la possibilità di trovare posto in aeroporto sempre e comunque.

Nessuna infrastruttura potrà mai essere dimensionata per un livello di servizio teorico del 100%. Inevitabilmente in particolari periodi di picco si rischia il tutto esaurito. Generalmente per un'infrastruttura si considera normale arrivare al 95%, soprattutto nel caso in cui vi siano alternative non troppo scomode.

PS: Ovviamente se esiste una domanda disposta a pagare tariffe molto più alte per avere la "garanzia" del servizio, il gestore farebbe bene a riservare un'area per questi clienti (ma solo perché ne avrebbe un evidente vantaggio economico).