ma sono l'unico a pensare che quel bianco sulla struttura durerà un paio di mesi ?!?
http://www.prealpina.it/pages/malpensa-arriva-starbucks-170156.htmlStarbucks sbarca a Malpensa
Dopo Milano, il colosso americano arriverà in brughiera. Date ancora top secret
Anche a Malpensa arriva Starbucks: dopo piazzale Cordusio a Milano, una delle prime aperture italiane dovrebbe essere proprio nello scalo della brughiera.
Mistero sulle date di apertura, intanto però inizia la ricerca del personale.
Aspettando di partire con l’aereo da Malpensa si potranno sorseggiare sul divanetto un “Frappuccino” o un “Iced Caramel Macchiato” nelle iconiche tazzone, come già avviene nella maggior parte delle capitali europee, invece che i soliti espresso e cappuccino in tutta fretta.
La multinazionale del caffè “made in Usa”, dunque, si appresta a sbarcare anche nell’aeroporto della brughiera, dopo che a Milano verrà esaudito «il sogno» del fondatore Howard Schultz(che pare abbia dato le dimissioni da Ceo per correre alle elezioni presidenziali contro Donald Trump) di portare il marchio della sirena a due code nella patria del caffè espresso. Il primo grande Starbucks, una torrefazione da 2400 metri quadri nell’ex palazzo delle Poste di piazzale Cordusio in pieno centro a Milano, aprirà nel mese di settembre e sarà il biglietto da visita per lo sbarco in Italia, ma la compagnia ha già fatto sapere che intende invadere il nostro Paese di caffetterie.
Le prime aperture sono previste già la settimana successiva a quella della Roastery Reserve di Milano, per un totale di 300 assunzioni di nuovo personale.
Ora sulle pagine del reclutamento del sito del gruppo Percassi, la società del costruttore bergamasco proprietario dell’Atalanta Calcio che detiene l’esclusiva per l’Italia del marchio fondato da Schultz, si parla di «cinque nuovi store nel territorio della Lombardia, tra Milano e Malpensa», per i quali si ricercano figure professionali di Store Manager e Assistant Store Manager.
Figure per le quali viene richiesta esperienza di almeno tre anni nel retail, prevedendo un «periodo di formazione negli “store” Starbucks di Londra».
Su alcuni portali di ricerca di lavoro invece viene annunciata con tanto di locandina una due giorni di Recruiting Day per il 19 e 20 giugno a Milano e Malpensa per selezionare gli aspiranti baristi dei nuovi locali, ma la notizia non trova conferme ufficiali.
Dall’ufficio stampa italiano della multinazionale americana, dopo aver contattato il quartier generale di Seattle, rispondono che «dalla azienda non ci sono notizie ufficiali a riguardo».
Un mistero profumato di caffé.
Victoria's Secret, Starbucks... e all'improvviso è HUB. :ninjaface:
Vuoi mettere un ottimo caramel macchiato in un mese di luglio o agosto, più bollente del caldo rovente che attanaglia l'apron? So' soddisfazioni!
Victoria's Secret, Starbucks... e all'improvviso è HUB. :ninjaface:
Sara' sicuramente un accordo lucroso per il retail di SEA, pero' mi domando se non fosse stato piu' lungimirante aprire un concetto di caffe' all'italiana. Anche considerando il trend alla "Caffe' Nero".Vuoi mettere un ottimo caramel macchiato in un mese di luglio o agosto, più bollente del caldo rovente che attanaglia l'apron? So' soddisfazioni!
[OT] Io prendo il caffè nero Venti solo nei 2 giorni l'anno in cui la temperatura a Londra oltrepassa i 30 gradi, me lo bevo sotto il sole e così immagino di essere alla stazione di Santhià a giugno. Soddisfazionissime! [/OT]
Sara' sicuramente un accordo lucroso per il retail di SEA, pero' mi domando se non fosse stato piu' lungimirante aprire un concetto di caffe' all'italiana. Anche considerando il trend alla "Caffe' Nero".
Va bene che qui in UK ogni aeroporto anche il piu' sfigato apre un WH Smith ed uno Starbucks, ma a Milano se ne sentiva davvero il bisogno?
+1 (anche se non immagino di essere alla stazione di Santhia')
:super: :super: :super:
Mi ci e' voluto un po' per riprendermi. Grazie di avermi messo di buon umore per il resto della giornata![]()
[OT] Io prendo il caffè nero Venti solo nei 2 giorni l'anno in cui la temperatura a Londra oltrepassa i 30 gradi, me lo bevo sotto il sole e così immagino di essere alla stazione di Santhià a giugno. Soddisfazionissime! [/OT]
Un quadretto idilliaco!![]()
Guarda che luogo dell'anima. Si vede pure il Minuetto per Biella SP al binario 1. Si intuisce il caldo, l'umido, l'appicicaticcio, i moschini, il frinire dei grilli, l'occasionale bestemmia del margaro dietro l'angolo, la voce delle FS che dice Santhià-Stazione-di-Santhià. E, laggiù in fondo, sotto quello stratocumulo da uragano, inevitabilmente, sta Biella.
Un quadretto idilliaco!![]()
@AZ209 e @13900: interessanti i vostri post. Interessanti perché entrambi veri, pur esprimendo valutazioni differenti.
Per rispondere alla domanda di AZ209, Milano non ha bisogno di Starbucks: i bar di Milano offrono prodotti eccellenti a prezzi molto più bassi. Stessa cosa dicasi di Malpensa dove c'è un'ampia possibilità di scelta, come 13900 diceva. Non ho mai capito perché nessun imprenditore abbia provato a sviluppare un'idea analoga partendo proprio dagli aeroporti, coniugando un prezzo un po' più alto con la qualità delle materie prime che Starbucks non sempre garantisce.
Tuttavia va detto che trattasi di brand molto forte e di successo. E' il classico caso in cui il marketing, che 13900 tanto poco comprende ed ama, ha fatto e fa egregiamente il suo lavoro. Starbucks porterà a Malpensa una insegna internazionale. Staremo a vedere che tipo di qualità garantiranno i suoi prodotti a fronte di prezzi esageratamente più alti.
Tanto vale andare da Oldani? Vedremo!
T'é vist? L'Alto Piemonte è garanzia di gioie.
Verissimo, però per me Starbucks (et similia) e il bar all'italiana soddisfano due bisogni diversi, almeno secondo me, ed in comune hanno solo la bevanda caffè. Da Starbucks - o meglio, nei locali tipo Starbucks - vado di solito per usare il wi-fi e il divano; nei bar all'italiana non rimango mai più di 5 minuti, e non credo di essermi mai seduti in quasi tutti i bar che ho visitato.
Giuro che poi chiudo l'OT! Verissimo quello che dici. Aggiungo: in Italia se resti troppo tempo seduto al bar arrechi fastidio ( e devi pagare il servizio al tavolo). Il bar non è considerato uno spazio di socialità e persino dove poter lavorare, grazie al wi-fi gratuito. Sbagliato!
Non l'ho scritto sopra, ma quando dicevo che in Italia nessun imprenditore ha provato a sviluppare un'idea simile pensavo anche al wi-fi. C'è da dire, a parziale discolpa e per diretta conoscenza lavorativa della faccenda, che per anni il legislatore italiano ha impedito che in Italia la rete wi-fi pubblica potesse diffondersi. Un danno inimmaginabile frutto di arretratezza culturale e mancata conoscenza tecnica del mezzo. Mi fermo qui, che siamo abbondantemente fuori tema.
Se non sbaglio nell'ultimo giro di rinnovi hanno aperto un Wamagama e una steakhouse Roadhouse, dovresti trovare opzioni no carb...Mah. A Malpensa, va detto, di caffè all'italiana ce ne sono a carriolate, almeno prima dei controlli extra-Schengen, e di tutti tipi dal mediamente poco costoso (tipo 'Briciole bar') allo spennapolli (Oldani Café). Qualcosa di internazionale ci sta; anzi, mi butterei anche a dire che non sarebbe male rimpiazzare qualche boutique (per esempio Zara Home: in quanti se pijano le lenzuola in aeroporto?) con un ristorante internazionale, perché ora come ora a MXP è sempre e solo la sagra del carboidrato.
[OT]
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Guarda che luogo dell'anima. Si vede pure il Minuetto per Biella SP al binario 1. Si intuisce il caldo, l'umido, l'appicicaticcio, i moschini, il frinire dei grilli, l'occasionale bestemmia del margaro dietro l'angolo, la voce delle FS che dice Santhià-Stazione-di-Santhià. E, laggiù in fondo, sotto quello stratocumulo da uragano, inevitabilmente, sta Biella.
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