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Quello dipendeva dagli acquirenti: se la SEA o qualche compagnia non lo richiedeva, non lo si installava. Non vorrei dire un'eresia ma in alcuni scali Italiani tutte le Compagnie venivano gestite in ARCO.
Il progetto è in fase avanzata. La data ufficiale di migrazione non è stata ancora comunicata
Quando ho iniziato in vari apt non c'erano neanche i PC al check-in ma terminali Memorex-telex che avevo solo Arco ed era il DCS di scalo , poi con il passare del tempo e l'evoluzione common...adesso quasi tutti i vettori usano il rpoprio sistema
eh...lo vedi, allora?
Diciamo che ora il panorama è molto vario: i Vettori usano i loro sistemi in alcuni scali, in altri gli handler... insomma... è una gran confusione!
...e comunque anche quando ho cominciato io c'erano solo i terminali VIDEOCOM... ma non è carino farmi sentire anziano
Oggi ho effettuato il volo REG - FCO che avevo acquistato la settimana scorsa ed il posto che avevo selezionato in fase di acquisto del biglietto mi è stato regolarmente confermato
Alitalia, bond da 375 mln euro della durata di 5 anni
http://www.ilvelino.it/it/article/2...-5-anni/74c1bdee-a640-4fa7-9e07-928af7fcb411/
http://www.ilvelino.it/it/article/2...-5-anni/74c1bdee-a640-4fa7-9e07-928af7fcb411/
http://www.ilsecoloxix.it/p/economia/2015/07/14/ARs7qM7E-alitalia_posti_croceristi.shtml
100 mila posti sui voli Alitalia per i croceristi di Costa.
100 mila posti sui voli Alitalia per i croceristi di Costa.
Confondi IATCI, che serve a passare informazioni tra i DCS di diverse compagnie (ed e' basato sullo standard EDIFACT delle Nazioni Unite), con la situazione che ha avuto Nicola, in cui l'aeroporto in se' usa un sistema a parte.
Ci sono diversi posti, che dove lavoro io chiamano 'remote stations', dove l'autorita' aeroportuale impone di usare un singolo sistema DCS per effettuare tutte le operazioni. A naso mi sembra che Dubrovnik, Tirana e altri nei Balcani usino questo sistema. In questi casi capita spesso che non ci sia modo, per il DCS della compagnia, di comunicare con quello dell'aeroporto e quindi tutto si fa in maniera abbastanza meccanosa, come diceva Dome: si manda un telex all'aeroporto con le informazioni sul volo (aereo, tipologia, configurazione, lista dei passeggeri), loro le immettono nel loro sistema, fanno il check-in, e a boarding completato mandano un telex all'hub di destinazione con le informazioni su chi e' stato effettivamente imbarcato.
In casi del genere, ovviamente, OLCI e mobile check-in non funzionano. La colpa non e' della compagnia aerea, purtroppo. Ora, non so se a BRU ci sia questo problema, per quanto ne so io BRU e' CUTE (common user terminal system), ma magari AZ ha requisiti particolari.
Stai andando molto sul tecnico ed è un'ulteriore complicazione rispetto a quanto dicevo io.
La standardizzazione della messaggistica è proprio per allineare le situazioni da te descritte in alcune località come i Balcani. Attualmente con la messaggistica standardizzata IATA si riesce a evitare tutto il meccanismo annoso e farraginoso da te descritto. Il problema è che, appunto, non sempre questa messaggistica standardizzata viene inviata/ricevuta correttamente.
I charter targati Alitalia: "Sette macchine per il 2016"
Alitalia rilancia la sua sfida sul charter, segmento definito dal chief commercial officer della compagnia, Ariodante Valeri, "uno degli elementi caratteristici della nostra società e una parte definita ed integrante della nostra struttura. Siamo più attenti a questo business e l'accordo con Costa Crociere ne è la prova".
Attualmente Alitalia sta operando con 3-4 macchine, ma il manager rassicura che già dal prossimo anno gli investimenti non mancheranno: "Stiamo analizzando il mercato per avere una mappatura più completa e precisa della domanda. Per il 2016 abbiamo le potenzialità per arrivare già a 6-7 macchine", precisa il manager. Rilevanti le garanzie economiche che ha portato l'azionista Etihad: "Con questa nuova struttura industriale abbiamo la flessibilità per capire quali sono le potenzialità del mercato e possiamo dare risposte in tempo reale per cogliere le opportunità che ci vengono offerte". E il mercato italiano ne offre parecchie. TTG
Alitalia rilancia la sua sfida sul charter, segmento definito dal chief commercial officer della compagnia, Ariodante Valeri, "uno degli elementi caratteristici della nostra società e una parte definita ed integrante della nostra struttura. Siamo più attenti a questo business e l'accordo con Costa Crociere ne è la prova".
Attualmente Alitalia sta operando con 3-4 macchine, ma il manager rassicura che già dal prossimo anno gli investimenti non mancheranno: "Stiamo analizzando il mercato per avere una mappatura più completa e precisa della domanda. Per il 2016 abbiamo le potenzialità per arrivare già a 6-7 macchine", precisa il manager. Rilevanti le garanzie economiche che ha portato l'azionista Etihad: "Con questa nuova struttura industriale abbiamo la flessibilità per capire quali sono le potenzialità del mercato e possiamo dare risposte in tempo reale per cogliere le opportunità che ci vengono offerte". E il mercato italiano ne offre parecchie. TTG
Quindi prima dell'arrivo, pardon dell'avvento di EY, in AZ non sapevano che i pax di CC usavano spesso l'aereo da/per i porti d'imbarco?
Comunque complimenti per l'accordo.
una domanda che non vuol essere una provocazione: esistono degli standard di comportamento degli a/v Alitalia?
ieri, su un volo internazionale, dopo aver svolto il normale passaggio di bevande, due a/v (una delle quali peraltro molto efficiente e gentile) chiacchieravano amabilmente nel galley degli affari loro prendendo spunto da una famiglia di passeggeri seduta accanto a me (io ero in coda per il bagno).
Su un volo nazionale, sempre ieri, in attesa di disimbarcare tramite finger, due a/v rimasti nel galley posteriore chiacchieravano ad alta voce mentre noi passeggeri attendevamo di scendere.
Son cose che danno fastidio solo a me o son cose che non andrebbero fatte?
ieri, su un volo internazionale, dopo aver svolto il normale passaggio di bevande, due a/v (una delle quali peraltro molto efficiente e gentile) chiacchieravano amabilmente nel galley degli affari loro prendendo spunto da una famiglia di passeggeri seduta accanto a me (io ero in coda per il bagno).
Su un volo nazionale, sempre ieri, in attesa di disimbarcare tramite finger, due a/v rimasti nel galley posteriore chiacchieravano ad alta voce mentre noi passeggeri attendevamo di scendere.
Son cose che danno fastidio solo a me o son cose che non andrebbero fatte?
Lo standard AAVV AZ prevede espressamente che gli assistenti possano fra loro comunicare anche di fatti non inerenti il volo e le sue operazioni sia dopo aver terminato il servizio, sia in attesa del finger. Non ti dico di cosa parlano mentre "guidano" il comandante e il primo!!!!
Anch'io lo trovo oltremodo scabroso, ma siamo nell'Italia di mafia capitale, aumma aumma, lei non sa chi sono io e quando c'era lui (Bearzot!) e quindi succede pure questo! Speriamo tutti in una rapida occupazione germanica...che sembra sempre più vicina!!!
Ieri sono stato all'ufficio postale e , durante la coda, ho dovuto sentire una marea di spetteguless che si scambiavano 2 impiegate......
Poco prima ero andato al supermercato e lo stesso mi era capitato con le 2 cassiere.....
Poco prima ero andato al supermercato e lo stesso mi era capitato con le 2 cassiere.....
Dillo a loro in primis (magari gli viene lo scrupolo di abbassare la voce, che dal galley verso la cabina rimbomba moltissimo), poi magari riporta la cosa a chi di dovere segnalando con precisione il numero del volo.... di certo se lo scrivi qui avrai un coro di "sì, è una vergogna, sono dei borgatari volgarissimi, andrebbero cacciati a calci nel sedere" che forse rinfranca lo spirito ma non porta a nulla di concreto.
Nel primo caso parlavano tra di loro con tono sommesso. Solo ho trovato di cattivo gusto parlare davanti a un passeggero di altri passeggeri.
Nel secondo, invece, il volume della conversazione era decisamente alto.
Di per sé non trovo scandaloso neppure io che gli a/v possano chiacchierare tra loro. Quel che però mi lascia perplesso è che di frequente si ha la sensazione che, finito il servizio, gli a/v si facciano del tutto gli affari loro
Nel secondo, invece, il volume della conversazione era decisamente alto.
Di per sé non trovo scandaloso neppure io che gli a/v possano chiacchierare tra loro. Quel che però mi lascia perplesso è che di frequente si ha la sensazione che, finito il servizio, gli a/v si facciano del tutto gli affari loro
Se usano il tono corretto non mettendo in piazza i fatti loro o peggio commentando i clienti non ci trovo nulla di male se comunque restano attenti e disponibili ad effettuare al meglio il loro lavoro.
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