il paragone lo hai fatto tu citando incidenti su aerei quasi nuovi... ma per cause imputabili a altro
facciamo un esempio terra terra, hai due auto, una con 300k kilometri alle spalle e una nuovissima, devi affrontare un lungo viaggio, un viaggio importante dove non puoi permettermi uno stop
quale auto utilizzerai?
si si lo sò... se l'auto con 300k ha avuto tagliandi puntuali con regolare manutenzione può effettuare il viaggio, si certo ma io utilizzerò l'auto nuova
lasciando il termine sicurezza e la varie questioni che possono contribuire a renderla tale.
Quello che io semplicemente intendo è che se un aeromobile è più vecchio ci sono più possibilità che qualcosa si rompa... avrà più usura sui componenti rispetto a uno nuovo? no? ecco intendo semplicemente quello.
No.
Nel mondo aeronautico, la questione è molto più complessa. Ogni componente è soggetto a processi rigorosi di certificazione, verifica e validazione, secondo standard estremamente stringenti paragonabili per esempio ai device medici, al farma o ai semiconduttori.
Una volta entrato nel ciclo di vita operativo, non c’è praticamente differenza in termini di affidabilità tra un componente nuovo e uno che si trova vicino alla fine del proprio ciclo. La manutenzione programmata, i controlli periodici e il tracciamento continuo delle condizioni assicurano che ogni parte resti conforme e sicura in ogni fase del suo utilizzo. Ti faccio ancora una volta l'esempio di un medical device come una penna di insulina. Che sia stata appena prodotta o vicina alla scadenza, la penna funzionerà esattamente allo stesso modo e l'insulina verrà iniettata esattamente allo stesso modo perchè è progettata e certificata per far quel lavoro per tutta la sua shelf life.
I motivi principali per cui questo è valido nell'aerospace/farma/semicon ed il tuo esempio dell'auto non è valido:
Certificazione e validazione rigorose: ogni parte aeronautica è progettata, testata e certificata secondo standard internazionali (come quelli dell’EASA o della FAA). Questo include simulazioni di fatica, stress, invecchiamento e cicli termici, per garantirne il comportamento nel tempo.
Manutenzione predittiva e programmata: gli intervalli di manutenzione sono stabiliti in base a ore di volo, cicli (decollo/atterraggio) o calendario, ben prima che un componente raggiunga livelli critici di usura. In molti casi, i pezzi vengono sostituiti a scopo preventivo, non reattivo.
Tracciabilità completa: ogni componente ha una storia documentata, con controlli registrati e ispezioni effettuate. Se ci fosse un problema anche solo potenziale, il pezzo viene rimosso.
Affidabilità costante: finché un componente è entro i limiti certificati del suo ciclo di vita e ha superato le ispezioni previste, la sua affidabilità è considerata invariata. Questo vale per un nuovo flap actuator come per uno con 8.000 cicli, purché non oltrepassi il limite stabilito.
Quindi, e mi ripeto, un componente aeronautico ben mantenuto, anche vicino alla fine del suo ciclo, è affidabile tanto quanto uno nuovo, perché
tutto il sistema di sicurezza aeronautico è costruito su questo principio.