Ti rispiego il mio punto di vista con un esempio: lo sciopero di oggi - per modalità e numeri - equivale a scioperare contro la fame nel mondo. E nonostante nessuno di noi sia contento della fame nel mondo, siamo forse tutti d'accordo che la lotta alla fame nel mondo non passi per uno sciopero di categoria.
Ti ringrazio aless, rispetto il tuo punto di vista che trovo anche ragionevole entro certi termini ma dissento. Ricambio il favore spiegando il mio: spero che lo sciopero di oggi serva a lanciare un segnale, nello specifico un'apertura o una riapertura di un dialogo che possa portare a qualcosa di costruttivo. Specifico che non sono e non sono mai stato un lavoratore CYL, personalmente ho finito di volare in Italia nel 2009 e sono andato in altri lidi. Ma ho sempre considerato la B-scale tra contratto CYL ed AZ un'ingiustizia ed un pericolosissimo precedente per la categoria a cui appartengo (pur non facendone più parte in Italia) sin dall'inizio, pur guardandola solo dall'uscio e non avendola mai vissuta "sulla mia pelle". Inoltre, essendoci passato prima di loro, capisco lo stato d'animo dei colleghi in SOD fino al Febbraio prossimo ... l'incertezza è una brutta bestia e mi auguro che, nei termini che la Legge e la Costituzione mette loro a disposizione, possano ottenere dei risultati in merito con l'azione odierna. Sono d'altronde perfettamente consapevole che una rivendicazione sindacale non può da sola giustificare la risoluzione dei problemi endemici di questo paese (il mio modo di chiamare la "fame nel mondo") ma intanto iniziamo da qualche parte. Sono anche certo che chi oggi ha dovuto rinunciare al suo volo se ne freghi della B-scale di CYL, della SOD di AZ o del trasferimento di attività in EY Regional. Ma da idealista mi piace pensare che magari oggi una goccia nel mare possa portare un giorno a far pensare a Tizio che quello che è successo a Caio un giorno possa succedere a lui. Ed in quel caso sarebbe utile avere un pó di coesione sociale che oggi manca.