Sciopero personale di volo Alitalia domani venerdì 24 luglio


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Riapro il thread con questo intervento odierno da parte del Presidente del Consiglio sul tema AZ/scioperi.

Come andrà a finire la discussione lo posso già immaginare, ma complice anche il fatto che oggi è domenica vogliamo fare questo strappo alla regola.


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Renzi: «Pompei stop scandaloso e lo sciopero Alitalia fa male al Paese»

Il presidente del Consiglio nella sua eNews: «Nessuno mette in discussione il diritto all’assemblea o allo sciopero, ma bloccare vacanze e turisti è un danno per l’Italia»


«Vedere che dopo tutto il lavoro fatto per salvare il sito e quindi i posti di lavoro a Pompei un’assemblea sindacale blocca all’improvviso migliaia di turisti sotto il sole o vedere che dopo le nottate insonni per coinvolgere Etihad e evitare il fallimento di Alitalia, gli scioperi dei lavoratori di quell’azienda rovinano le vacanze a migliaia di nostri concittadini, fa male». Lo scrive il presidente del Consiglio Matteo Renzi nelle sue eNews riferendosi alle due agitazioni indette venerdì 24 rispettivamente - nell’area archeologica - dai sindacati Fp Cisl, Filp e Unsa e, per ciò che riguarda il trasporto aereo, dall’Anpac (il sindacato piloti). La prima - un’assemblea a sorpresa - ha determinato la chiusura dei cancelli d’ingresso agli scavi davanti a circa 2 mila sbigottiti visitatori. La seconda, un’ astensione dal lavoro programmata, ha gettato nel caos i voli nazionali e internazionali all’avvio del primo consistente esodo vacanziero.

«Ci vuole buon senso»
Poi il presidente del Consiglio aggiunge: «Intendiamoci, per evitare le polemiche di domani: nessuno mette in discussione il diritto all’assemblea sindacale o allo sciopero. Sono diritti sacrosanti. Ma c’è anche bisogno di buon senso e di ragionevolezza, di responsabilità e di rispetto. In un momento come questo tenere migliaia di turisti venuti da tutto il mondo, sotto il sole per un’assemblea sindacale a sorpresa significa volere il male di Pompei. Significa fare il male di Pompei. Io non ce l’ho con i sindacati. Ma se continua così dovremo difendere i sindacati da se stessi. L’assemblea di ieri a Pompei, in quelle modalità, in quelle forme, è semplicemente scandalosa. Continueremo a lavorare per Pompei, nonostante loro».

Le critiche all’Anpac
Oltre a quella di Renzi, molte sono state le critiche piovute sull’Anpac per la scelta di confermare la protesta proprio in un momento di grande traffico per l’esodo estivo. A partire dal Garante degli scioperi Roberto Alesse che, in un’intervista a Radio Vaticana, ha detto che non era opportuno. Nel mondo sindacale alza la voce la Fit Cisl, che definisce le 24 ore «proclamate da una sola associazione professionale, che rappresenta la minoranza dei piloti e assistenti di volo di Alitalia, prive di senso e piene di strumentalizzazioni».

Pompei, la Cisl ritira delega a sindacalista
Quanto a Pompei, sono stati circa duemila i turisti, in gran parte stranieri, e tour operator non avvisati dell’improvviso cambio di programma delle rappresentanze sindacali aziendali. Il ministro alla Cultura Franceschini ha parlato di «danno incalcolabile». Intanto la Cisl Funzione Pubblica ha ritirato ogni delega ad Antonio Pepe, rappresentante del sindacato agli Scavi. Ma Pepe non ci sta e passa al contrattacco. «Nessun danno incalcolabile, come ha detto il ministro, venerdì per Pompei. Ci sono stati 14mila 448 visitatori il 24 luglio, rispetto agli 11.791 del 22 luglio. L’incasso è stato pari a 145 mila 359,50 euro contro i 117 mila 922,50 del giorno prima. Pompei non è stata mai negata ai turisti ed il ritardo di apertura del sito è stato di un’ora e mezza».


Fonte: Corriere della Sera
http://www.corriere.it/politica/15_...se-7b2939de-32de-11e5-9218-89280186e97d.shtml





Molto personalmente, io sono in tutto e per tutto su questa linea: lungi dall'aver raggiunto uno stadio di perfezione, tuttavia viviamo in un momento storico in cui, forse ancora più che nel passato, c'è bisogno di rimboccarsi le maniche e mettersi a lavoro abbandonando queste logiche medievali. Perchè sciopericchi e assemblee, abusando di un principio sacrosanto che nessuno qui mette in discussione, vanno esattamente nella direzione opposta.

Sempre molto personalmente, infatti, mi fa specie vedere alla testa della protesta sempre gente come statali e naviganti, i quali non si battono per migliorare la condizione dei lavoratori tutti ma per imporre efficacemente privilegi che non possono che essere definiti scandalosi agli occhi di tutti gli altri (io penso sinceramente che 7 anni di CIGS siano non una conquista ma una vergogna, sia rapportati ai diritti delle altre categorie che in assoluto).

Zeus mi fulmini, ma sono d'accordo con Renzie.
 
Aggiungo, più ad uso didattico degli studenti di psichiatria che non a fini informativi, il seguente articolo/intervista.

Alitalia, sciopero di 24 ore di piloti e assistenti di volo
L'Anpac conferma l'agitazione su tutto il territorio nazionale: "Mille tra piloti e assistenti rischieranno il posto di lavoro e manca un adeguamento degli stipendi del personale Cityliner".
L'azienda cancella per sicurezza il 15% dei voli: "Decisione irrispettosa"


la Repubblica
23 luglio 2015

MILANO - Piloti ed assistenti di volo del gruppo Alitalia oggi, venerdì 24 luglio, sciopereranno per 24 ore (dalla mezzanotte di giovedì). Anpac, l'organizzazione maggioritaria dei piloti ed assistenti di volo italiani, conferma lo sciopero, su tutto il territorio nazionale, ad esclusione dei voli da e per gli Aeroporti di Bologna e Venezia, nel rispetto delle prescrizioni di legge. Una decisione che la compagnia giudica "irrispettosa dei sacrifici che negli ultimi due mesi i passeggeri, i colleghi di Alitalia, i lavoratori di tutto il sistema del trasporto aereo nazionale, sono stati costretti a fare a seguito dell'incendio all'aeroporto di Fiumicino che proprio in queste ore, con la riapertura del molo D, si avvia a un progressivo ritorno alla normalità".

La protesta, si legge in una nota del sindacato, "è generata dal rifiuto aziendale a sottoscrivere un impegno per mantenere i livelli occupazionali del personale navigante, in assenza del quale circa mille tra piloti ed assistenti di volo rischieranno il posto di lavoro e dalla mancata omogeneizzazione del sistema retributivo dei naviganti Cityliner a quello dei colleghi Alitalia". Inoltre è forte la preoccupazione di un ulteriore futuro disimpegno del gruppo Alitalia dalla attività di medio raggio a favore della compagnia Ethiad Regional.

Nei giorni scorsi, il presidente Antonio Divietri aveva motivato l'agitazione: "Questa ulteriore azione di sciopero è generata dalla mancanza di risposte concrete alle legittime istanze dei colleghi Cityliner, che hanno il diritto, sancito dagli accordi contrattuali, di ottenere una corretta omogeneizzazione del loro sistema retributivo con quello dei colleghi di Alitalia, e al rifiuto aziendale di mettere nero su bianco l'impegno a mantenere i livelli occupazionali del personale navigante al termine della solidarietà". "E' infatti matematico - ha sostenuto Divietri - che, a invarianza di scenario, ovvero in assenza di un forte incremento della flotta di lungo raggio, saranno circa un migliaio i piloti e gli assistenti di volo Alitalia che si troveranno in esubero nel 2016. Il tutto mentre Slitalia continua a fare operare propri voli a compagnie terze attraverso pratiche di wet lease ed è sempre più forte l'impressione che si vada verso un ulteriore disimpegno dalla attività di medio raggio".

"Pur con qualche oggettivo passo avanti - ha concluso il presidente dell'Anpac - in termini di qualità di prodotto, riteniamo ancora troppo timide le iniziative prese per un reale rilancio della compagnia: a una grande generosità di intenti non sembra corrispondere una chiara definizione della missione".

Per Alitalia, queste motivazioni sono "pretestuose" in quanto "su Cityliner il 21 luglio è stato raggiunto un accordo con importanti miglioramenti con 6 organizzazioni sindacali. Inoltre, l'ipotesi dei mille suberi nel 2016 è frutto di pura fantasia e priva di qualsiasi sostanza". Sul piano operativo la compagnia "per ridurre i disagi" ha cancellato "preventivamente circa il 15% dei voli previsti per la giornata". Le cancellazioni "riguardano voli di corto e medio raggio. Non è prevista alcuna cancellazione per i voli di lungo raggio verso nord america, sud america ed estremo oriente. Alitalia sta contattando il maggior numero possibile di passeggeri dei voli cancellati, per offrire informazioni e assistenza".

Nel suo comunicato, la ex compagnia di bandiera "raccomanda a tutti i passeggeri in partenza domani di controllare lo stato del proprio volo prima di recarsi in aeroporto consultando la sezione 'Info Voli' del sito alitalia.com, utilizzando le app Alitalia per dispositivi mobili, o contattando il numero verde 800.650055 (+39.06.65640 per chiamate dall’estero). I passeggeri coinvolti dalle cancellazioni hanno diritto alla riprotezione su voli alternativi di Alitalia, modificando la propria prenotazione entro il 30 luglio, o al rimborso integrale del biglietto".
 
Opinione pubblica e presidente del consiglio contro, fossi in ANPAC farei una riflessione seria sul potere negoziale che potranno mai ottenere facendo sciopero adesso.

Rischiano un effetto boomerang clamoroso...
 
P:S questa volta farebbero più bella figura se rinunciassero allo sciopero e trovassero una soluzione alle loro bighe interne in qualche modo. Uno sciopero in questi giorni , in questa realtà aziendale e con questi problemi a FCO, si trasforma in un boomerang....

La pensavo in questo modo e continuo a pensarla cosi...
 
Per intenderci e per essere precisi: le lunghe proteste dei lavoratori della Indesit, i quali si sono battuti sostanzialmente contro politiche di delocalizzazione di industrie sane e di smantellamento del tessuto produttivo italiano, sono un esempio ben diverso, e che ben diversamente è stato trattato da azienda e governanti. Con successo e plauso di tutti.
 
Per quanto ne sappia io di solito agli scioperi partecipano in 4 gatti. E questo è ancora più grave da parte dei sindacati, poichè non tirano nessun boomerang a se stessi, ma lo lanciano direttamente addosso ai dipendenti che per il 99% lavorano e se ne stanno zitti, ma si beccano la merda di Renzi e nicolap.
 
Per quanto ne sappia io di solito agli scioperi partecipano in 4 gatti. E questo è ancora più grave da parte dei sindacati, poichè non tirano nessun boomerang a se stessi, ma lo lanciano direttamente addosso ai dipendenti che per il 99% lavorano e se ne stanno zitti, ma si beccano la merda di Renzi e nicolap.

:roll:
 
Per quanto ne sappia io di solito agli scioperi partecipano in 4 gatti. E questo è ancora più grave da parte dei sindacati, poichè non tirano nessun boomerang a se stessi, ma lo lanciano direttamente addosso ai dipendenti che per il 99% lavorano e se ne stanno zitti, ma si beccano la merda di Renzi e nicolap.

La sublimazione del vittimismo. C'è sempre un colpevole, a parte noi stessi. Potresti mettere su un servizio online di frignanti per funerali, cerimonie, ecc. Soldi a palate con le tue capacità.

Dopo ogni tuo messaggio sembra che nella graduatoria delle professioni più stressanti, dopo quella di "prigioniero dell'ISIS", venga "navigante Alitalia".
 
La sublimazione del vittimismo. C'è sempre un colpevole, a parte noi stessi. Potresti mettere su un servizio online di frignanti per funerali, cerimonie, ecc. Soldi a palate con le tue capacità.

Dopo ogni tuo messaggio sembra che nella graduatoria delle professioni più stressanti, dopo quella di "prigioniero dell'ISIS", venga "navigante Alitalia".

Non ambisco a tanto, ma grazie per il suggerimento sul business... (magari evita però battute poco eleganti sulla pelle di gente ammazzata da terroristi, sei abbastanza intelligente per capire che non sia il caso).
 
Non ambisco a tanto, ma grazie per il suggerimento sul business... (magari evita però battute poco eleganti sulla pelle di gente ammazzata da terroristi, sei abbastanza intelligente per capire che non sia il caso).

Falso moralismo a manetta. Come il vittimismo. Una lagna vivente.
 
Sei una persona di buon senso: non credi che i tuoi colleghi invece di continuare a piangere dovrebbero seguire il tuo esempio e, dopo tanti anni, cercare uno sbocco lavorativo altrove?
Se il contratto di CYL non piace, nessuno credo sia legato ai ceppi.
Se Alitalia non potrà riassorbire tutto il personale dopo la fine dell'erogazione della cassa in solidarietà, ci se ne dovrà fare una ragione e cercare dove c'è lavoro.

Quello che voglio dire è che scioperare per chiedere la luna al momento attuale mi pare anacronistico, soprattutto in un'azienda stra stradecotta che vive e dà uno stipendio a tante famiglie solo perchè a più riprese la politica ha ritenuto di salvarla.

enrico, giusto per chiarire il punto e visto che mi sembri altrettanto una persona di buon senso ti rispondo: in linea generale ai miei colleghi consiglierei ( e tutt'ora consiglio) arrivati a questo punto di cercare lidi migliori piuttosto che continuare a protestare (nota bene, protestare non piangere ...) come fui costretto a fare io qualche anno fa. Per inciso, a quella conclusione sarei arrivato probabilmente anche se mi avessero permesso di rimanere, poiché, per tutta una serie di motivi, l'Azienda era ben altro da quella che avevo conosciuto io dal primo giorno ad Alghero all'ultimo di lavoro. Detto questo, quel che all'epoca ho fatto io l'ho fatto a 30 anni, con una moglie disposta e disponibile a seguirmi ed una figlia a cui non fa alcuna differenza se le cambi il pannolino e gli dai il biberon a Roma, Milano, Abu Dhabi o Pechino. A 40, 45 anni il discorso potrebbe cambiare drasticamente, se ci si è radicati in un posto, ci si è fatta radicare la propria famiglia, non è detto sia così facile rinunciare ad un pezzo della propria vita. Quindi, in tutta onestà, non me la sento di criticare chi non riesce non può o non vuole prendere questa strada e preferisce, per quel che può, usare ciò che la legge mette loro a disposizione per parare i colpi, non avendo evidentemente molte altre alternative.
 
A 40, 45 anni il discorso potrebbe cambiare drasticamente, se ci si è radicati in un posto, ci si è fatta radicare la propria famiglia, non è detto sia così facile rinunciare ad un pezzo della propria vita. Quindi, in tutta onestà, non me la sento di criticare chi non riesce non può o non vuole prendere questa strada e preferisce, per quel che può, usare ciò che la legge mette loro a disposizione per parare i colpi, non avendo evidentemente molte altre alternative.

Guarda, io le rinunce di cui parli - e non intendo quelle dei trentenni che comunque non è che siano sempre facili - le conosco per esperienza personale diretta. E ti posso assicurare che agli occhi di chi determinate cose le ha vissute, tutto quello che dici è nient'altro che una pietosa lagna. A volte la vita ti pone davanti a delle scelte, e in quei momenti il mondo si divide tra che silenziosamente le affronta a testa alta e chi chiagne e fotte fino al punto di farsi dare l'80% dello stipendio per 7 anni.

Giudizio mio personalissimo.
 
Ho capito I Paul, ma non è nemmeno possibile pretendere, creando disagi ai pax, quello che in Italia AD 2015 è impossibile avere.
A volte accettare la realtà è uno sforzo necessario, e l'epoca delle vacche grasse è terminata da un pezzo.
 
Ho capito I Paul, ma non è nemmeno possibile pretendere, creando disagi ai pax, quello che in Italia AD 2015 è impossibile avere.
A volte accettare la realtà è uno sforzo necessario, e l'epoca delle vacche grasse è terminata da un pezzo.

non per chi vive nel ricordo di bengodi

l'Azienda era ben altro da quella che avevo conosciuto io dal primo giorno ad Alghero all'ultimo di lavoro.

Quelli sì che erano tempi! Il sindacato che teneva in mano il CDA, lo sciopero delle lasagne su AZ Cargo, le rotte per l'Australia, ecc.
 
Guarda, io le rinunce di cui parli - e non intendo quelle dei trentenni che comunque non è che siano sempre facili - le conosco per esperienza personale diretta. E ti posso assicurare che agli occhi di chi determinate cose le ha vissute, tutto quello che dici è nient'altro che una pietosa lagna. A volte la vita ti pone davanti a delle scelte, e in quei momenti il mondo si divide tra che silenziosamente le affronta a testa alta e chi chiagne e fotte fino al punto di farsi dare l'80% dello stipendio per 7 anni.

Giudizio mio personalissimo.

Attenzione, qui si parla di due cose ben distinte: riguardo al profondo scandalo ed alla vergogna dei 7 anni, come poter darti torto, l'ho argomentato anche prima e siamo esattamente sulla stessa lunghezza d'onda. Discorso diverso è l'entrare in decisioni strettamente personali: non sto dicendo che è giusto, sto dicendo che è umano. Ed in questo caso non parlo del B-scale CYL che è un "tecnicismo" ma di quanti dovranno trovarsi a prendere certe decisione quando la Solidarietà espansiva terminerà il prossimo Febbraio. Visto che questa cosa sia io che te l'abbiamo vissuta (io mi ci metto in modo marginale per i motivi che ho spiegato ad enrico) non dirmi che se avessi potuto lottare per poter evitare un cambio così drastico non lo avresti fatto perché non sarebbe umano. Ribadisco: tu la vedi come una lagna ed un "chiagne e fotte", io lo vedo come un diritto (sancito) ad esercitare la propria protesta, sperando magari che ci si possa poi sedere ad un tavolo e discuterne. Difficile? si, molto. Ma trovo del tutto umano almeno provarci.
 
Per intenderci e per essere precisi: le lunghe proteste dei lavoratori della Indesit, i quali si sono battuti sostanzialmente contro politiche di delocalizzazione di industrie sane e di smantellamento del tessuto produttivo italiano, sono un esempio ben diverso, e che ben diversamente è stato trattato da azienda e governanti. Con successo e plauso di tutti.

Mi spiace distruggerti un mito ma dietro ogni bella favola c'è la realtà e se la coperta è corta puòmetterci una pezza Pantalone ma sempre corta rimane e purtroppo a carico dei contribuenti.
Quello che non riusciamo a capire in Italia è che nel 2015 non si possono pretendere lavori con stipendi da migliaia di euro senza fare nulla, lamentarsi di quel poco che si fa ed al momento di chiudere baracca e burattini tirare fuori il diritto al lavoro. Molti devono ancora capire cosa vuol dire LAVORARE!
 
Stato
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