Rischio chiusura Aeroporto dello Stretto


Mi chiedo per quale motivo vi ostinate a sostenere aeroporti inutili anziché parlare di quelle che sono le vere infrastrutture necessarie al sud. E cioè autostrade degne di tale nome e ferrovie A/V.
P.s. da siciliano sostengo la medesima cosa per i quattro aeroporti presenti in Sicilia (più due isolani...): TPS e CIY sono a mio avviso inutili...

In compenso ci ritroviamo autostrade e ferrovie da quarto mondo... e non penso occorra precisare a cosa mi riferisco.
Le due cose sono complementari: nell'attesa di avere autostrade e ferrovie AV si chiede di poter utilizzare al meglio quelle che già esistono
 
Risposta retorica: perchè in anni ed anni non è mai accaduto.
Più seriamente, mi leggo prima l'articolo, poi ci confrontiamo anche su quello.
Ancora più seriamente: quando vuoi, un caffè insieme lo prendo volentieri. Non riuscirai a scalfire il mio punto di vista, ma almeno vedrai che cerco di seguire un ragionamento basato su quello che è e non sulle ipotesi. Felicissimo se, dati alla mano, ci fossero piani di sviluppo realistici e ben supportati da studi. ;)

Scrivimi in pvt che anche a me farebbe piacere incontrarti
 
Ultima modifica:
Carissimi molte cose non vanno in Calabria.
La gestione dei trasporti pubblici è sicuramente una di queste.

Ha ragione Dancrane quando dice che tre aeroporti sono troppi. Anche se personalmente sono convinto che gran parte dei problemi di REG derivino da una cattiva gestione.

Ha ragione AZfan quando dice che allo stato attuale non è possibile raggiungere i vari aeroporti con mezzi pubblici in tempi ragionevoli... Forse, più in generale, sarebbe il caso di dire che, salvo pochi casi, non è possibile muoversi con i mezzi in tempi ragionevoli.

È chiaro che gli aeroporti potranno essere chiusi solo se, di pari passo, si ridisegnera' il sistema dei trasporti nel suo complesso che andrebbe azzerato e ripensato così come molte altre cose in una regione che è ormai al collasso.

Purtroppo la Calabria sconta l'eredità di una classe dirigente che per un motivo o per l'altro è stata incapace di affrontare e risolvere alcuni grossi problemi. Anzi in alcuni casi li ha persino acuiti.

Per darvi un idea del punto a cui siamo vi posso dire che l'acqua corrente, un servizio ancora più essenziale dei trasporti non è ad oggi assicurata a tutti i cittadini. Oggi, a casa mia, a Reggio sud, ho avuto la fortuna di avere acqua corrente dalle 8 alle 20, ieri solo dalle 11 alle 13 e va avanti così da luglio in buona parte della città.

Certo devono essere i Calabresi per primi a voler cambiare ma temo che ormai si sia arrivati molto vicini ad un punto di non ritorno.
 
Carissimi molte cose non vanno in Calabria.
La gestione dei trasporti pubblici è sicuramente una di queste.

Ha ragione Dancrane quando dice che tre aeroporti sono troppi. Anche se personalmente sono convinto che gran parte dei problemi di REG derivino da una cattiva gestione.

Ha ragione AZfan quando dice che allo stato attuale non è possibile raggiungere i vari aeroporti con mezzi pubblici in tempi ragionevoli... Forse, più in generale, sarebbe il caso di dire che, salvo pochi casi, non è possibile muoversi con i mezzi in tempi ragionevoli.

È chiaro che gli aeroporti potranno essere chiusi solo se, di pari passo, si ridisegnera' il sistema dei trasporti nel suo complesso che andrebbe azzerato e ripensato così come molte altre cose in una regione che è ormai al collasso.

Purtroppo la Calabria sconta l'eredità di una classe dirigente che per un motivo o per l'altro è stata incapace di affrontare e risolvere alcuni grossi problemi. Anzi in alcuni casi li ha persino acuiti.

Per darvi un idea del punto a cui siamo vi posso dire che l'acqua corrente, un servizio ancora più essenziale dei trasporti non è ad oggi assicurata a tutti i cittadini. Oggi, a casa mia, a Reggio sud, ho avuto la fortuna di avere acqua corrente dalle 8 alle 20, ieri solo dalle 11 alle 13 e va avanti così da luglio in buona parte della città.

Certo devono essere i Calabresi per primi a voler cambiare ma temo che ormai si sia arrivati molto vicini ad un punto di non ritorno.
Condivido in toto quanto scritto da VoloPoco che ha egregiamente sintetizzato i miei interventi
 
Al di là della loro legittimità o meno, il tenore di queste critiche travalica ormai abbondantemente il ridicolo. A maggior ragione se si considera che le colpe del sottosviluppo meridionale sono innanzitutto dei meridionali stessi (e solo successivamente dei nostri amministratori).
 
Al di là della loro legittimità o meno, il tenore di queste critiche travalica ormai abbondantemente il ridicolo. A maggior ragione se si considera che le colpe del sottosviluppo meridionale sono innanzitutto dei meridionali stessi (e solo successivamente dei nostri amministratori).
Con tutto il rispetto per te come persona e per il ruolo che rivesti, ma......, non credi che questa affermazione ,scritta cosí, sia più da "mortale forumista" che da "moderatore"?

Non so di che parte d'Italia sei , quindi potrebbe avere anche un significato " di rabbia e voglia di rivalsa" a cui potrei anche associarmi....ma scritta così é moolto fraintendibile.
Nulla di personale, o voglia di attaccare briga, questo penso sia abbastanza chiaro....ma se un domani si dovesse aprire un thread, o esserci un incontro, parteciperei con piacere alla discussione.
 
Aeroporto dello Stretto – Confindustria: ‘Unica salvezza le low cost’

«Gli ultimi dati presentati dall’Ente nazionale dell’aviazione civile dimostrano come esista un’unica soluzione per salvare l’aeroporto dello Stretto: aprire ad altri vettori, gli stessi che stanno facendo volare lo scalo di Crotone e che hanno consolidato da tempo il ruolo strategico di Lamezia Terme. Nelle ultime settimane, a più riprese, abbiamo chiesto un intervento in questa direzione. Speriamo che l’evidenza dei numeri, ahinoi impietosi, porti a un’accelerazione sul versante dell’apertura alle principali compagnie low cost che possono garantire un futuro a Ravagnese». Lo afferma in una nota dell’ufficio stampa il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea, che prosegue: «La principale responsabile dell’ormai cronica crisi del “Tito Minniti” è senza ombra di dubbio Alitalia che, è bene ribadirlo ancora una volta, non è più la compagnia di bandiera del Paese. In un regime di sostanziale monopolio l’aeroporto non potrà crescere mai; si tratta delle più basilari regole del mercato. Non a caso – aggiunge il presidente di Confindustria Reggio – Lamezia ha visto quadruplicare il proprio traffico e Crotone ha registrato addirittura incrementi esponenziali del numero dei passeggeri da quando sono entrate in esercizio alcune compagnie che ormai dominano lo scenario del trasporto aereo europeo. Compagnie che non servono lo champagne a bordo, ma neanche Alitalia ci risulta che lo faccia, garantendo però quel servizio essenziale che serve a chi si sposta quotidianamente su e giù per il Paese per motivi di salute, di studio, di lavoro o di turismo».

Ad avviso di Andrea Cuzzocrea, «l’aeroporto dello Stretto è rimasto una delle ultime “colonie” della Magliana che decide a piacimento quando attivare e disattivare i collegamenti verso la nostra città metropolitana, senza alcun rispetto per un’utenza che solo su due tratte, quelle per Roma e per Milano, garantisce mezzo milione di passeggeri all’anno. Le potenzialità, lo ribadiamo ancora una volta, esistono tutte ma possono essere espresse solo in una logica di mercato. La libera concorrenza e l’ampliamento dell’offerta possono solo giovare all’intera area dello Stretto, che presenta un bacino d’utenza di oltre un milione di cittadini, e costituire una grande opportunità per il rilancio delle prospettive del turismo di quest’area del Paese».

Confindustria conclude ribadendo l’appello «alla Sogas ad accelerare i tempi della due diligence concordata con l’azienda alcuni mesi fa, perché dalla verifica dello stato dell’arte possono essere gettate le basi di un progetto che consegni al “Tito Minniti” un futuro a tinte meno fosche. In tal senso, il direttivo di Confindustria chiederà agli amministratori di Sogas un incontro urgente per conoscere il piano industriale dell’azienda in vista del Piano regionale dei trasporti».


http://www.strill.it/citta/2015/09/...ca-salvezza-le-low-cost/#sthash.kazuLNpt.dpuf
 
Aeroporto dello Stretto – Confindustria: ‘Unica salvezza le low cost’

«Gli ultimi dati presentati dall’Ente nazionale dell’aviazione civile dimostrano come esista un’unica soluzione per salvare l’aeroporto dello Stretto: aprire ad altri vettori, gli stessi che stanno facendo volare lo scalo di Crotone ...».

...

Mi pare, ma non vorrei sbagliarmi, che l'aeroporto di Crotone il volo l'abbia fatto verso il fallimento...
 
Con tutto il rispetto per te come persona e per il ruolo che rivesti, ma......, non credi che questa affermazione ,scritta cosí, sia più da "mortale forumista" che da "moderatore"?

Non so di che parte d'Italia sei , quindi potrebbe avere anche un significato " di rabbia e voglia di rivalsa" a cui potrei anche associarmi....ma scritta così é moolto fraintendibile.
Nulla di personale, o voglia di attaccare briga, questo penso sia abbastanza chiaro....ma se un domani si dovesse aprire un thread, o esserci un incontro, parteciperei con piacere alla discussione.

Il mio è un commento da calabrese born and raised. Quando sottolineo le colpe del meridione, dunque, includo in primo luogo me, quindi le mie cerchie famigliari, le mie amicizie, le persone che con il mio voto ho contribuito ad eleggere, e via dicendo.
Poi, sono un mod ma anche un forumista, e ti assicuro di come alle volte sia difficile per me/noi scrivere in qualità di uno o dell'altro. Molti fora, per ovviare a questo problema, utilizzano profili admin anonimi quando devono richiamare qualcuno o fare comunicazioni di servizio. Noi al contrario preferiamo metterci la faccia (o l'avatar). Penso sia però abbastanza semplice discernere quando parla l'uno e quando l'altro.

Tornando IT, REG sta sparendo dalla cartina del trasporto aereo nazionale non perchè la tratta non sia profittevole, ma perchè (suppongo) quelle risorse impegnate qui risultano più profittevoli impegnate altrove. E AZ non svolge un servizio pubblico ma una attività commerciale.

Senza la REG-LIN lo scalo rischia la chiusura? Bene, se ne prende atto e l'ultimo che esce chiude la porta. Ci sono al contrario delle potenzialità che AZ non vede? Non ho motivo di dubitare ci sarà la fila fuori dagli uffici della SoGAS, anche visto che le compagnie straniere in Italia fanno quello che vogliono. Dove sta il problema? Paghiamo profumatamente stuoli di amministratori e consulenti, che sono sicuro che riusciranno a ideare una politica di rilancio e ad implementarla con grande successo. Altrimenti che li paghiamo a fare?
 
Il mio è un commento da calabrese born and raised. Quando sottolineo le colpe del meridione, dunque, includo in primo luogo me, quindi le mie cerchie famigliari, le mie amicizie, le persone che con il mio voto ho contribuito ad eleggere, e via dicendo.
Poi, sono un mod ma anche un forumista, e ti assicuro di come alle volte sia difficile per me/noi scrivere in qualità di uno o dell'altro. Molti fora, per ovviare a questo problema, utilizzano profili admin anonimi quando devono richiamare qualcuno o fare comunicazioni di servizio. Noi al contrario preferiamo metterci la faccia (o l'avatar). Penso sia però abbastanza semplice discernere quando parla l'uno e quando l'altro.

Tornando IT, REG sta sparendo dalla cartina del trasporto aereo nazionale non perchè la tratta non sia profittevole, ma perchè (suppongo) quelle risorse impegnate qui risultano più profittevoli impegnate altrove. E AZ non svolge un servizio pubblico ma una attività commerciale.

Senza la REG-LIN lo scalo rischia la chiusura? Bene, se ne prende atto e l'ultimo che esce chiude la porta. Ci sono al contrario delle potenzialità che AZ non vede? Non ho motivo di dubitare ci sarà la fila fuori dagli uffici della SoGAS, anche visto che le compagnie straniere in Italia fanno quello che vogliono. Dove sta il problema? Paghiamo profumatamente stuoli di amministratori e consulenti, che sono sicuro che riusciranno a ideare una politica di rilancio e ad implementarla con grande successo. Altrimenti che li paghiamo a fare?

Chiaro come l'olio adesso ;). Thanks

Non alludevo al caso specifico di Reg, non essendone abbastanza informato non metto bocca.

Aspetto comunque con ansia il giorno in cui i politici non vengano "riciclati" con altre cariche, e il giorno in cui finalmente sieda sulla poltrona (amministratori di aeroporti in questo caso, ma anche Ministri,ecc) colui che é del settore/mestiere.
 
L'ultimo Consiglio d'amministrazione di ENAC non porta alcuna buona notizia per REG:

GESTIONE AEROPORTO DI REGGIO CALABRIA
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato in merito all’avvio del procedimento di decadenza della gestione alla società Sogas affidata ai sensi dell’art. 17 della legge 135 del 1997, se entro il 15 ottobre 2015 la società non avrà dimostrato di soddisfare i requisiti economico-finanziari necessari al mantenimento della gestione, a fronte del tempo trascorso senza che siano state presentate all’ENAC evidenze concrete.


http://moduliweb.enac.gov.it/Applicazioni/comunicati/comunicato.asp?selpa1=2148&NumCom=129


Qui la rassegna stampa locale: http://www.calabrianotizie.it/aerop...-alla-sogas-conti-a-posto-o-perdita-gestione/
 
In caso venisse revocata Sogas come società di gestione cosa succederebbe? L'Enac dovrebbe fare un nuovo bando per assegnare la gestione dell' aeroporto? Nel frattempo durante lo svolgimento della gara chi gestirebbe l'aereoporto?
 
In caso venisse revocata Sogas come società di gestione cosa succederebbe? L'Enac dovrebbe fare un nuovo bando per assegnare la gestione dell' aeroporto? Nel frattempo durante lo svolgimento della gara chi gestirebbe l'aereoporto?

A questa e ad altre domande ha risposto il presidente SOGAS in un'intervista rilasciata a Radio Antenna Febea: http://www.antennafebea.it/antennaf...eroporto-lintervista-a-carlo-alberto-porcino/

Essendo un po' lunghetta, riassumo alcuni punti:
In caso di revoca della licenza, la gestione passerebbe ad ENAC che però, secondo il presidente SOGAS, non avrebbe i beni strumentali e il personale per garantire la prosecuzione di alcune attività fondamentali per lo scalo. Si tratterebbe dei controlli di sicurezza e altro. Secondo il presidente, il bando e la conseguente riassegnazione dello scalo è una procedura farraginosa e comprometterebbe l'operatività dello stesso (citando Rimini e Forlì come esempio)
Nota del sottoscritto: C'è da dire che sullo scalo però Alitalia opera in autoproduzione, quindi i servizi di handling dovrebbero essere garantiti. Problemi ci sarebbero appunto per controlli di sicurezza e nastri trasportatori, nonché di tutti quei beni necessari che rientrerebbero nel patrimonio da liquidare.

Altra parentesi la questione Reggio-Milano, Alitalia la fa da padrone ma la mancanza di denaro e di supporto da parte degli enti locali non consente di attivare contributi di co-marketing per portare altre compagnie. Esempio Volotea che a causa dei mancati pagamenti della Regione è scappata.

Si è parlato di pontile e passeggeri messinesi, dicendo che tutte le strategie messe in campo si sono rilevate fallimentari e bisogna ritornare al vecchio metodo Cavalieri, con il bus in partenza da Messina, nonché il necessario coinvolgimento degli enti pubblici messinesi e siciliani.

Punto importante è la questione bilancio. La Sogas ha di recente approvato il bilancio previsionale 2015 che ha evidenziato un disavanzo di 1,8mln di euro. Il bilancio consolidato attualmente evidenzia un disavanzo di 6mln di €, peccato che nel monte ricavi, venga calcolato un prestito obbligazionario di 6mln di € da parte degli enti soci non ancora liquidato, quindi di fatto il consolidato è di 12mln di disavanzo (perdonate alcune ripetizioni, ma è giusto per rendere chiaro il concetto).

Da evidenziare il fatto che la SOGAS abbia una pianta organica mostruosa rispetto alle reali necessità, con circa 100 dipendenti per gestire solo 2 voli al giorno il lunedì, giovedì, venerdì e domenica (voli BluExpress). I restanti voli sono operati da Alitalia. Porcino si lamenta del fatto che Alitalia non dia la gestione dell'handling a SOGAS. Aggiungo io, che il motivo è semplicemente da ricercare nella precarietà della gestione SOGAS (oggi ancora più marcata ed evidente del passato).

Naturalmente vi rimando al podcast per le singole parole del Presidente.
 
Grazie del riassunto! Non ho capito una cosa: chi è l'handler di Alitalia? Dalle tue parole mi sembra di aver compreso che è personale Alitalia.

Alitalia gestisce l'handling in autoproduzione. I dipendenti sono contrattualizzati con Alitalia SAI. Forse è l'unico scalo insieme a Roma ad avere ancora dipendenti di terra Alitalia.

SOGAS invece di recente ha esternalizzato l'handling , dopo averlo internalizzato non meno di due anni fa, ad AviaPartner. Per risparmiare, come due anni fa. Io resto perplesso.
 

Soldi in arrivo?
http://www.strettoweb.com/2015/09/approvato-lordine-del-giorno-per-rilanciare-gli-aeroporti-di-crotone-e-reggio/327475/

Approvato l’ordine del giorno per rilanciare gli aeroporti di Crotone e Reggio

Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato all’unanimità un ordine del giorno sul rilancio degli aeroporti di Crotone e Reggio- di cui è prima firmataria la presidente di Calabria in rete Flora Sculco – condiviso da tutti i capigruppo consiliari. Nel documento, il Consiglio regionale “ribadisce il proprio deciso e forte convincimento sull’importanza delle due infrastrutture aeroportuali, fondamentali per perseguire e realizzare qualunque ipotesi di crescita e di sviluppo, e l’irrinunciabilità non solo del mantenimento ma anche e soprattutto del potenziamento e del rilancio dei due aeroporti di Crotone e di Reggio Calabria”.

L’ordine del giorno “impegna la Giunta regionale ad attivare urgentemente ogni azione utile e necessaria a scongiurare lo smantellamento dei due scali calabresi ed a respingere, in ogni sede istituzionale, ogni intenzione che, remando contro la stessa volontà del Governo Renzi, mira a realizzare la definitiva spoliazione e desertificazione economica e sociale di quest’area del Paese, piuttosto che dare alla Calabria, com’è invece necessario, l’opportunità di inserirsi dignitosamente nei processi di sviluppo in corso”.

“Tutto questo anche alla luce del ‘Rapporto Svimez’ che ha evidenziato condizioni di grave dislivello del Paese con un Mezzogiorno che arranca e presenta gravi criticità strutturali. Analisi allarmanti condivise dal Capo del Governo Matteo Renzi, leader del Pd, il quale si è impegnato a presentare un Masterplan per l’abbattimento del ‘gap’ Nord Sud attraverso politiche di investimento per il rilancio del Mezzogiorno e della Calabria”.

“Afronte del manifestato impegno del Governo a favore del Mezzogiorno, si registrano, in questi giorni e incredibilmente, dichiarazioni estemporanee ed improvvisate, rilasciate nei talk-show e in alcune manifestazioni di partito, da parte di parlamentari ed esponenti del Governo, con cui si mette in discussione la sopravvivenza di tali infrastrutture strategiche per la crescita della Calabria, inneggiando addirittura alla chiusura. Esternazioni che contraddicono, da un lato, la reale necessità del territorio di puntare sulle infrastrutture per rompere l’isolamento della Calabria e per riagganciarla non solo e riduttivamente sotto il profilo fisico, ma anche in termini di sviluppo complessivo, al resto del Paese e dell’Europa e, dall’altro, suscitano tensione sociale, allarme e forte preoccupazione”.
 
Io se Reggio e Crotone rimanessero aperti sarei solo che contento, perchè ripeto che conosco le carenze infrastrutturali locali e capisco cosa davvero significhi un aeroporto nelle due aree.

Detto ciò contesto un fatto: ipotizziamo che la Regione Calabria provveda ad un corposo esborso economico nei confronti della SoGas, cosa cambierebbe?
Per intenderci, il fatto che l'Aeroporto dello Stretto non sia anche l'aeroporto di Messina, la ridicola storia del pontile, le integrazioni inesistenti con il trasporto pubblico locale, i buchi di bilancio e così via, anche questi sono colpa del Governo Renzi e dei politici nazionali che fanno i risolini nei talk-show?
Quando, invece, leggeremo un comunicato che dice più o meno: noi ci mettiamo i soldi, ma nulla dovrà essere più come prima? Qua invece il tenore è sempre quello del poveri abbandonati soli contro tutti, con infine la Regione che si mette il mantello del supereroe pronto a combattere contro le angherie romano-sabaude. Le colpe non succede mai che siano anch'esse locali.
 
Reggio – Falcomatà: “L’Enac ci dia tempo. L’Aeroporto può risorgere”

«L’aeroporto dello Stretto è ad un bivio. Ma abbiamo le carte in regola per promuovere il rilancio di questo che, insieme al porto di Gioia Tauro, sarà la principale infrastruttura trasportistica della nascente Città Metropolitana». È quanto dichiara il Sindaco Giuseppe Falcomatà commentando la situazione di crisi attraversata dall’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria.

«Le dimissioni del Presidente della Sogas e degli altri componenti del Consiglio d’Amministrazione sono avvenute fuori tempo massimo – ha dichiarato ancora il Sindaco – e proprio per far fronte alle criticità intervenute nelle ultime settimane, abbiamo chiesto ad Enac una proroga della concessione che ci consentirà il tempo necessario per disporre un piano di risanamento e di rilancio dell’azienda e dell’intero scalo».

«All’assemblea degli azionisti – ha aggiunto Falcomatà – prevista per il prossimo 14 ottobre, procederemo all’integrazione dei Consiglieri dimissionari e subito dopo, di concerto con Enac, con le parti sociali e con gli altri enti soci, predisporremo il piano per far ripartire l’aeroporto integrandolo nel sistema di mobilità della Città Metropolitana. Il Tito Minniti è un patrimonio straordinario per l’intera area dello Stretto, soprattutto in ottica turistica e nell’integrazione infrastrutturale tra la Calabria e la Sicilia. In questo senso abbiamo già verificato in più occasioni l’interesse del Comune di Messina nel progetto di rilancio dell’aeroporto e del sistema dei trasporti sullo Stretto. Un altro elemento che ci lascia ben sperare sul futuro dello scalo».

«L’aeroporto sta vivendo oggi uno dei momenti più complicati della sua storia. A questo punto nulla è scontato. In questi mesi il Comune ha dimostrato il massimo senso di responsabilità ricapitalizzando le sue quote in Sogas e promuovendo il rilancio dello scalo nell’ottica metropolitana. Ma gli interventi tampone non servono più. Adesso è l’ora di riformare strutturalmente la gestione della Sogas e presentarsi ad Enac con le carte in regola per l’obiettivo della concessione trentennale. È questa l’unica prospettiva possibile – ha concluso il Sindaco – l’unica che ci consentirebbe di programmare a medio e lungo termine il rilancio dello scalo, ragionando sull’integrazione con il sistema dei trasporti della Città Metropolitana, sulla fascia Jonica e Tirrenica, sui collegamenti con Messina e sull’integrazione dell’offerta volativa di Lamezia e Catania, aprendo a nuove rotte e nuove compagnie aeree».

http://www.strill.it/citta/2015/10/...in-regole-per-risorgere/#sthash.9EkcPxeu.dpuf