La nuova era di ITA Airways nel gruppo LH


Herry92 scusa: da Braathens no. La flotta Airbus di Braathens non esiste più dopo che la divisione jet è stata chiusa. Braathens fa ACMI con gli ATR72. Da Air Baltic possono esserci difficoltà: hanno solo A220-300 dalla capienza ben inferiore agli A320 A321 a terra.
Braathens per il feed da aeroporti minori.
È vero quello che dici su Air Baltic ma già integrato nel gruppo LHG che fa questo servizio oltre a loro chi c'è?

Si può ipotizzare Air Dolomiti ma non credo abbia abbastanza aerei...

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Braathens per il feed da aeroporti minori.
È vero quello che dici su Air Baltic ma già integrato nel gruppo LHG che fa questo servizio oltre a loro chi c'è?

Si può ipotizzare Air Dolomiti ma non credo abbia abbastanza aerei...

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Facciamo a non capirsi, oppure vuoi avere ragione a tutti i costi.
Quali sono gli aeroporti minori da cui fare feeder con ATR72 per ITA?
 
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Facciamo a non capirsi, oppure vuoi avere ragione a tutti i costi.
Quali sono gli aeroporti minori da cui fare feeder con ATR72 per ITA?
Sono per esempio Verona, Pisa, Ancona (DAT)
Rotte da mettere in piedi e più volte citate da JE.
Non voglio avere ragione a tutti i costi.

Penso solo che se si resta senza feeder causa problematiche note, ci si può "arrangiare" anche con degli aerei con minori posti a disposizione (Air Baltic) rispetto a quelli di ITA.
La soluzione alternativa sarebbe non svolgere il servizio o svolgerlo in minima parte.

Solo questo.
Poi si vedrà che soluzione tirano fuori dal cilindro.

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Ovviamente parliamo di collegamenti per Fiumicino.
Ancona è già servita con gli ATR42 di DAT. Non so quali siano i load factor, penso bassi e che il volo vada avanti con i contributi pubblici. Finiti quelli, ciao.
Pisa una volta era servita con gli MD82, Gli ultimi voli erano stati fatti con gli ATR72 di Carpatair; anche qui il LF era basso. Verona altra rotta che ha stentato fino alla chiusura. Per queste due rotte zero contributi da enti locali.
Fossero rotte che generano transiti, meglio se sul lungo raggio, potrebbero ancora avere un senso. Traffico point to point chiaramente insufficiente per giustificare il volo. Un tempo i voli sia da Pisa che da Verona avevano abbastanza transiti Italia via Fiumicino, e questo riusciva a reggere i voli, ma da quando ci sono i voli diretti Ryanair/Volotea per Sardegna Puglia Sicilia i transiti da Fiumicino sono crollati.

Gli A220-300 da 150 posti sostituiscono benissimo gli A319, male gli A320 (180 posti) ed è improponibile utilizzarli al posto del 321neo, fosse altro perché configurati in classe unica.
 
Domani mattina verrà inaugurata l’estensione della Hangar Lounge a Roma Fiumicino.

Verrà aggiunto uno spazio con poltrone con tessuto colore blu in fondo alla sala, dove un tempo c’erano i bagni.

Questi sono stati spostati all’ingresso sulla destra.
Il box accoglienza invece ora è subito sulla sinistra.

Penso che sia stata eliminata la zona dedicata agli Executive.
 
A me pare che Air Baltic abbia già i propri problemi con P&W e dubito abbia capacità da vendere a ITA.

Braathens coi suoi ATR potrebbe forse dare una mano... su Peretola (LIRQ - FLR). Con la velocità media di quei robi (bellissimi gli ATR, ma lenti) molte rotte dovrebbero essere ripensate come orari e coincidenze.

Air Dolomiti, come giustamente fatto notare, dovrebbe prendere in wetlease piloti ITA...

Per mettere due pezze a suon di ACMI dovrebbero andare a pescare in Amelia, Fly2Sky, SkyUp, HiSky, Carpatair, Electra, Bulgaria Air, Marathon, Flyyo, SmartLynx e compagnia bella.
 
A me pare che Air Baltic abbia già i propri problemi con P&W e dubito abbia capacità da vendere a ITA.

Braathens coi suoi ATR potrebbe forse dare una mano... su Peretola (LIRQ - FLR). Con la velocità media di quei robi (bellissimi gli ATR, ma lenti) molte rotte dovrebbero essere ripensate come orari e coincidenze.

Air Dolomiti, come giustamente fatto notare, dovrebbe prendere in wetlease piloti ITA...

Per mettere due pezze a suon di ACMI dovrebbero andare a pescare in Amelia, Fly2Sky, SkyUp, HiSky, Carpatair, Electra, Bulgaria Air, Marathon, Flyyo, SmartLynx e compagnia bella.
Ecco, tanto semplice essere realisti? 👏👏
 
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Verissimo!

In generale, a parte tutte le considerazioni su ACMI e problemi operativi, credo sia opportuno inquadrare l’intervista del CEO di ITA nel suo giusto contesto. Il contesto è il balletto che si fa quando c’è da negoziare (avete presente quello che fa Qatar ogni volta che si lamenta pubblicamente del 350, 787, 320, 737, E190, 220, ATR, Dash 8, Fokker 100, ecc.?).

L’ad mette le mani avanti: rumore pubblico per negoziare meglio con P&W, rumore pubblico per far sì che, alla prossima trimestrale, sia chiaro che qualsiasi inconveniente economico sia colpa di P&W, e così via. È un balletto.

Nel contesto dell’intervista è molto più interessante quanto ha detto sul 321 (bene Riyad, meno bene Accra; quest’avventura si regge se si reggono rotte per almeno 5 macchine…) e sul 330neo che “forse faremmo pure a meno perché a noi chi ce lo fa fare di tenere i Trent 7000 nel gruppo solo per ITA?”
 
Ah, AZ636 MXP-MIA, il mio primo grande amore :love:

Avrei pensato che ci sarebbe arrivata prima UA ma tant'è, ogni nuova rotta ci serve parecchio. Speriamo si vedano novità sul fronte Africa/Asia a breve!
 
Dopo 10 mesi di lavori la Hangar Lounge di ITA adesso ha 65 posti in più


Chi vola spesso da Fiumicino lo sa: la Hangar Lounge di ITA Airways è sempre stata una sala comoda, ma con un problema atavico: le dimensioni.
L’allargamento era già stato effettivo, reception e bagni spostati e adesso ha aperto l’ultima parte, quella che prima era la zona dei bagni adesso è diventata la Silent Room.

Senza dimenticare che tutte le lounge al T1 di Fiumicino hanno un problema, d’estate si muore dal caldo. Qui con soffitto basso, parete divisoria con le cucine e vetrata sul terminal non vorrei che a maggio la Silent diventi una Steam room come ad Helsinki.

Piccole novità anche alla Exclusive Room
ITA ha approfittato dei lavori per fare anche un paio di aggiustamenti alla saletta dedicata agli Executive, detto che questa “razza” di frequent flyer è destinata ad estinguersi il 31 di dicembre, al suo interno nel comunicato la compagnia spiega le migliorie e la prima novità è che non si chiama più Vip Room, ma Exclusive Room.

Parallelamente, la Exclusive Room, area riservata ai clienti Executive, viene arricchita con la presenza di una cantinetta di vini selezionati e bollicine, oltre a un monitor informativo per consultare in tempo reale gli orari di partenza dei voli. Non manca il tocco di classe: nell’area bagno interna, i clienti avranno a disposizione una doccia con cromoterapia per un comfort superiore.

Per il resto, non avendo immagini a disposizione e non sapendo se e come è stato cambiato l’arredamento, credo che abbiamo semplicemente ascoltato i feedback degli utilizzatori: vedere lo stato del volo e il gate e poter bere qualcosa senza dover attraversare l’intera lounge.

In conclusione
Nessun allineamento, al momento, con le linee guida di Lufthansa. Niente lounge dedicata ai Senator e nessuno spazio esclusivo per gli HON Circle.

E un domani (leggi primavera 2026) quando le porte si apriranno anche ai passeggeri Star Alliance ci sarà una migrazione dalle lounge indipendenti a questa e allora gli spazi saranno sicuramente insufficienti.

Magari ci stupiranno con una nuova lounge in una zona vicina nei prossimi mesi, ma per adesso queste sono le novità, e io che speravo un miglioramento dell’offerta gastronomica che adesso risulta migliore alla Runway di Linate.



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Ita Airways vede il pareggio: "Decollo riuscito, saliamo in quota"

L’ad Eberhart: "Crescita sul lungo raggio e sinergie con Lufthansa. Col governo rapporti molto buoni"

Roma, 4 dicembre 2025 – L’ultima novità, in ordine di tempo, riguarda l’introduzione del volo intercontinentale diretto tra Roma Fiumicino e Houston, negli Stati Uniti. "La nuova destinazione, che sarà operativa da maggio, si inserisce in un più ampio percorso di crescita sui mercati internazionali, che culminerà con l’ingresso di Ita Airways in Star Alliance, previsto per il 2026, nell’ambito dell’integrazione nel Gruppo Lufthansa", precisa Joerg Eberhart, ad e direttore generale di Ita Airways, da circa un anno al timone della compagnia oggi protagonista di un piano di sviluppo e di investimenti. Sul fronte della sostenibilità – per ridurre grazie ad aerei di nuova generazione il consumo di carburante tra il 20 e il 25 per cento e abbattere le emissioni di CO2 – e del miglioramento dei servizi per i passeggeri. "Vogliamo offrire non solo servizi di viaggio, ma esperienze in grado di emozionare – sottolinea Eberhart – come testimoniano la nuova lounge di Milano Linate e quella, inaugurata lunedì, all’aeroporto di Roma Fiumicino".

A gennaio sarà un anno esatto dal suo approdo nella stanza dei bottoni di Ita Airways. Un bilancio di quest’esperienza?

"È stato un anno interessante, durante il quale ho imparato molto. Guido un’azienda di 5.000 persone avviata da zero quattro anni fa e siamo un po’ tutti come pionieri. La compagnia ha raddoppiato il numero di aerei raggiungendo il traguardo dei cento velivoli, di cui il 69% di nuova generazione, con un’età media di appena 6,8 anni. Vivo un periodo intenso, fatto di grandi sfide".

Per esempio quella dei motori, che vi danno ancora problemi.

"Siamo costretti a ridurre la capacità offerta a causa di aeromobili fermi per questo motivo. Quello col fornitore della manutenzione è un interfaccia molto sfidante. Con Itatech siamo cresciuti insieme, dobbiamo solo ottimizzare il rapporto che ci lega".

Altra sfida, la regolarità delle operazioni.

"Questa impone un rapporto costruttivo con la gestione dell’aeroporto e le istituzioni. Grazie al governo siamo riusciti a introdurre più passaportisti, particolare che rende tutto più veloce per i passeggeri in transito".

Conta ancora di raggiungere il pareggio entro quest’anno?

"Sono fiduicioso. Manca circa un mese, i numeri che vedo sono incoraggianti. La catastrofe di Airbus non si è verificata, il problema è stato risolto. Ma all’inizio temevo di dover essere costretto a invocare aiuti di Stato...".

Diceva dei numeri.

"Sì, il percorso è imprevedibile ma dovremmo farcela. Al 31 ottobre avevamo ricavi superiori del 2,7% rispetto allo scorso anno. Sul risultato netto potremmo essere ancora sotto a causa dei costi dei leasing. Se non prima recupereremo entro il 2027, quando svilupperemo appieno le sinergie col gruppo Lufthansa".

La compagnia tedesca, che detiene il 41% di Ita Airways, vuole salire al 90.

"Un segnale positivo. C’è l’intenzione di esercitare l’opzione a giugno, poi, ottenute le necessarie autorizzazioni, il nuovo assetto entrerà a regime dal gennaio 2027. A tutto vantaggio dell’Italia".

Cioè?

"I soldi vanno al governo italiano, che è azionista di Ita. E comunque è la mossa giusta".

Gli italiani potranno ancora fregiarsi di una compagnia di bandiera?

"Direi di sì. Lo fanno già anche gli austriaci, i belgi, gli svizzeri. E stiamo trasformando Ita in una vetrina del Made in Italy".

C’è nostalgia di Alitalia?

"Negli Anni Sessanta era un’eccellenza nel mondo e negli Anni Novanta era una realtà più grande di Lufthansa. Poi la compagnia tedesca è stata privatizzata ed è cambiato tutto. È la chiave per diventare più sostenibili e per crescere."

I rapporti col governo italiano?

"Molto buoni. Visto il lungo periodo di gestazione dell’operazione abbiamo avuto occasione di conoscerci bene. Nessuna pressione politica, ed è la garanzia che chiedevamo".

Chiederebbe qualcosa in più?

"No. Ci dicono: “Dovete gestire l’azienda“. Ed è quello che vogliamo fare".

Ha parlato di un 2026 difficile: la spaventa?

"No, quest’incarico è un grande onore. Sul fronte del mercato la domanda c’è, nei prossimi cinque anni cresceremo del 4% sul lungo raggio; vediamo del potenziale negli Usa e non solo. Resta il problema dei vettori a terra. Diciamo che siamo al decollo e dobbiamo ancora raggiungere quota. Però acquistiamo aerei di nuova generazione (saranno 30 fra cinque anni nel lungo raggio) e assumiamo: sono in arrivo 70 persone ad aereo. Piloti ma anche tecnici e personale di terra".


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Oh guarda, costi di leasing che causano problemi.
Quando gli aerei non volano i costi dei leasing (che continuano a correre) sono un problema.
Correttamente non si parla di risarcimento, perché è una posta incerta e straordinaria, per cui a livello di margine operativo non si vede e non si vedrà nei conti.
Poi, fra un paio d’anni, quando si arriverà al settlement, qualcuno dirà che sono poste non operative dimenticando che è la compensazione per questi costi
 
Ulteriori immagine del cambio cromatico dei sedili sui A321

Soluzione adottata in economy ed in premium eco. Sedili sempre in tessuto come sul lungo raggio. Ecopelle solo nel corto raggio.

Moquette blu scuro.

"Non c’è stata altra manutenzione, anche perché lo ricordo: per fare queste attività occorrono due cose, tempo e pezzi di ricambio.
ITA non ha evidentemente né uno tantomeno l’altro e quindi l’aggiornamento, che ha fermato la macchina per circa 45 giorni, ha fatto tutto quello che poteva per cambiare quello che doveva essere cambiato; per tutto il resto si provvederà successivamente."

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Non avevo mai notato che manca un display in Y+.