Non avevo mai notato che manca un display in Y+.
Non manca infatti. Quello sul retro del sedile é lo schermo “a paratia”. Quella é la prima fila di Y e loro hanno o loro display a scomparsa nel bracciolo.
Non avevo mai notato che manca un display in Y+.
Faccio una riflessione: ma se i feeder corti non hanno piu senso (da Pisa/Ancona a Roma.ci vai in bus/ treno/auto) si potrebbe tentare coi feeder lunghi da citta di taglia media.Ovviamente parliamo di collegamenti per Fiumicino.
Ancona è già servita con gli ATR42 di DAT. Non so quali siano i load factor, penso bassi e che il volo vada avanti con i contributi pubblici. Finiti quelli, ciao.
Pisa una volta era servita con gli MD82, Gli ultimi voli erano stati fatti con gli ATR72 di Carpatair; anche qui il LF era basso. Verona altra rotta che ha stentato fino alla chiusura. Per queste due rotte zero contributi da enti locali.
Fossero rotte che generano transiti, meglio se sul lungo raggio, potrebbero ancora avere un senso. Traffico point to point chiaramente insufficiente per giustificare il volo. Un tempo i voli sia da Pisa che da Verona avevano abbastanza transiti Italia via Fiumicino, e questo riusciva a reggere i voli, ma da quando ci sono i voli diretti Ryanair/Volotea per Sardegna Puglia Sicilia i transiti da Fiumicino sono crollati.
Gli A220-300 da 150 posti sostituiscono benissimo gli A319, male gli A320 (180 posti) ed è improponibile utilizzarli al posto del 321neo, fosse altro perché configurati in classe unica.
Quando gli aerei non volano i costi dei leasing (che continuano a correre) sono un problema.
Correttamente non si parla di risarcimento, perché è una posta incerta e straordinaria, per cui a livello di margine operativo non si vede e non si vedrà nei conti.
Poi, fra un paio d’anni, quando si arriverà al settlement, qualcuno dirà che sono poste non operative dimenticando che è la compensazione per questi costi
In realtà che tu sia una compagnia nuova o una fondata 100 anni fa, hai come obiettivo minimizzare il costo della flotta e, FR docet, gli a/m nuovi possono costare meno di quelli vecchi - compresi i 777 che, essendo di proprietà Alitalia, avrebbero dovuto essere pagati cash.Ammetto di esser stato criptico, il mio punto è un altro, su cui ho fatto bolemmmigah ai tempi della rinascita di ITA.
Ai tempi si diceva che ITA stava rifacendosi la flotta prima ancora di aver fatto un piano industriale (lo diceva Lo Spiumatore), e io l’ho trovata una cosa ampliamente stupida.
Non solo perchè AZ non aveva una flotta vecchia (magari i 77E, tó, ma c’è pieno di compagnia che li usa ed erano anche in parte di proprietà), ma anche perchè non c’era un piano industriale, e c’era l’idea di vendere in fretta a un partner industriale (LH+MSC all’epoca), e non ha senso prendere aerei al di fuori di un grande gruppo, senza economie di scala e senza il credit score di un grande gruppo.
Invece ITA ha fatto la figura del tipo che si prende il BMW in leasing senza poterselo permettere, col risultato che:
1. La spesa per leasing è nell’ordine delle centinaia di mln di euro all’anno, e sarebbe INDUBBIAMENTE piú bassa se si fosse aspettato a rinnovare la flotta (il risparmio di carburante al momento è basso) o se si fossero presi gli aerei con LH
2. Si sono trovati buchi in flotta come i famosi Embraer ex-Cityliner per cui hanno dovuto spendere qualcosa come 90mln/anno per wetleases
3. Si trovano aerei spaiati nel gruppo LH come i 330neo con i Trent che lo stesso CEO dice che sono “odd ones out”
4. Hanno, anche a prescindere dal problema PW, una bassa utilizzazione dei 32x per via del copia/incolla del mix di flotta fatto col piano precedente.
Onestamente, non ricordo di una compagnia aerea che, dopo un fallimento e salvataggio pubblico, inizia a prendere aerei in leasing ancor prima di aver un piano industriale su come usarli e senza avere una chiara idea di come renderli produttivi.
Iberia ha dovuto spiegare per filo e per segno qual era il piano di ammortamento e il ROIC derivante dai nuovi 330 che stavano arrivando durante il turnaround. BA a LGW (dove perdeva denaro sul corto) s’è vista il business case per il rimpiazzo dei 737 respinto due volte. Per ITA, invece, questo oversight non c’è stato. Spero che sia l’ultima volta, e che con LH le cose cambieranno, ma se siamo al secondo anno di perdite a causa dei leasing, questa tavanata arriverà a costare almeno 300mln.
Anche perchè tutti hanno aerei in leasing: IB ce li ha, EI ce li ha, il gruppo LH ce li ha… Ma a fine anno i pari livello di ITA tipo LX or IB o EI fanno +10% di profit margin. Quindi o ITA guadagna troppo poco, o quei leasing fatti dallo Spiumatore sono un albatross legato al collo della compagnia.
L'unica cosa positiva da controbattere al post di @Scarab e' che facendo cosi' ITA si e' risparmiata l'introduzione di Allegris. Ma e' proprio voler cercare qualcosa di positivo per forza anche quando e' praticamente impossibile/
In realtà che tu sia una compagnia nuova o una fondata 100 anni fa, hai come obiettivo minimizzare il costo della flotta e, FR docet, gli a/m nuovi possono costare meno di quelli vecchi - compresi i 777 che, essendo di proprietà Alitalia, avrebbero dovuto essere pagati cash.
Non ho, come credo tutti qui dentro, accesso al cost of ownership nelle due alternative, per cui evito di fare ipotesi su quale fosse l’alternativa più economica.
Il discorso di JE, comunque l non c’entra nulla, quello che lui sottolinea è che gli interessi passivi (che siano rate del leasing o del mutuo cambia poco) vanno pagati anche con l’a/m al prato a causa dei motori
Perdonami, ti considero troppo preparato e intelligente per non capire la differenza fra rata del leasing e cost of ownership.Non mi stupirebbe se, in LH, stiano pensando di appioppargliela. Specialmente con un retrofit dolorosissimo in cui finiscono per avere due file di economy infilate in mezzo alla business e, magari, con i sedili centrali non certificati e quindi non occupabili.
Paolo perdonami ma hai scritto una cosa sbagliata. Gli aerei nuovi costano di più, quanto a leasing, di quelli vecchi. LAXIntl su Airliners posta spesso dei valori di leasing, e quando ne avevo accesso ho visto che i suoi dati sono veramente "spot on".
A320 – $110-290,000
A320NEO - $290-400,000
A330-300 - $215-465,000
A330-900 - $700-925,000
A350-900 - $750-1,120,000
Un 320ceo "nuovo" costa come uno dei primi 320neo. Un 333 "nuovo", o anche in questo caso con poco tempo sulle ali, costa $200k di uno dei primi 339. Lasciamo perdere il confronto tra un 77E totalmente ammortizzato (che, poi, ITA mica ha dovuto acquistare, no? È passato da AZ) con un 359 nuovo. La differenza tra nuovo e vecchio la fai in materia di consumo di carburante e minor spesa manutentiva.
Ora, gli aerei di ITA non erano di sette generazioni fa; non stavano sostituendo 747 e MD80. I 330 avevano meno di una decade di vita, i 32S ex Air One pure meno. Gli Embraer una quindicina. 777 e i 320 ex Alitalia avevano una ventina d'anni, vero, ma parliamo di aerei che vengono comunque utilizzati (e con profitto) da compagnie come United, BA, AF, OS, NH ed altre. Avevano tranquillamente 10 anni di vita ancora, specie se refurbished. Ha assolutamente senso cambiare mezzi, ma va fatto quando te lo puoi permettere. È questo il mio punto. Un aereo nuovo è grossomodo il 15-20% più efficiente di quello vecchio. Fai 20%. Bene, ma se paghi il 30% in più di costo di leasing, e ITA dimostra che sta pagando un botto visto che non fa pareggio (nemmeno utili, pareggio) a causa dei leasing, quel risparmio di costi di carburante non è sufficiente.
L'esempio di MO'L, anche supponendo che sia vero, non è applicabile per ITA. Per due motivi: per prima cosa, Ryanair dismette gli aerei prima di checks importanti, quindi andando ad evitarsi quel costo. Secondariamente, MO'L fa ordini da un paio di centinaia di aerei alla botta (quindi ha un purchasing power che ti raccomando), li prende in momenti di congiuntura - investendo quando tutti fanno l'opposto - e, soprattutto, è al comando della compagnia aerea con i margini più alti della storia, livello di debito bassissimo e una posizione cash incredibile. AZ/ITA viene da non so più quanti fallimenti e non fa un euro di utile dal 2008, e aveva una flotta non vecchia.
Perdonami, ti considero troppo preparato e intelligente per non capire la differenza fra rata del leasing e cost of ownership.
Edit: ho riletto il tuo messaggio, temo ti sia sfuggito qualcosa.
A) ITA ha comperato - pagandoli cash - tutti gli asset rilevati dalla procedura AZ. Se avesse comperato i tripli in proprietà avrebbe dovuto pagarli (per altro mettendo sotto stress la liquidità)
B) non necessariamente i lessor erano disposti ad accettare il cambio di contratto alle vecchie condizioni.
Come probabilmente sai il tasso implicito di un leasing dipende anche dall’ affidabilità creditizia - reale o percepita - del prenditore
L'ordine di una vagonata di Airbus nuovi (composto in larga parte dei poco appetibili A220 3 A330neo, nonchè 6 A359 fondi di magazzino),
In questo modo la coppia Parigi-Berlino si è assicurata una bella quantità di lavoro in Airbus, imponendo inoltre una capitalizzazione di ITA non solo insufficiente, ma anche non totalmente disponibile fin dall'inizio. Ricetta perfetta per essere certi che ITA nell'arco di qualche anno sarebbe finita tra le braccia di AF o LH. E così è stato.
Perdonami, capisco tutto, ma le parole di JE sono piuttosto chiare - e nel contesto del discorso motori hanno un significato ben diverso.Anche presupponendo che ITA abbia comprato da Alitalia (tradotto: il pubblico paga il pubblico) un 77E di proprieta', e' pacifico che una macchina del 2000 venga a costare meno - cash - di un leasing a lungo termine. Il suddetto LAXIntl da' un floor price per i 77W a $33m, mentre per un 333 a $14m. Delta pago' un 77E, nel 2015, $10m. Pagare un milione al mese per un A359 invece sono soldi, veri, che escono dalla compagnia per andare a pagare un leasing che non serviva.
I lessor hanno gia' visto due fallimenti precedenti, e la flotta era rimasta de facto invariata.
Pensa a prenderli nuovi, eh?!
A prescindere dalla tua difesa d'ufficio di AZ, i fatti sono questi: AZ l'anno scorso ha fatto 120mln (vado a mente) di perdita a causa dei leasing. Quest'anno, dice sempre il CEO, fara' una perdita a causa dei leasing. Hanno speso 90mln (a bilancio dell'anno scorso) per wet leases fatti per via di decisioni errate sulla flotta (Embraer). Hanno fatto un piano di acquisti per la flotta prima di aver trovato un acquirente e prima di aver redatto il business plan, cosa che nessun'altra compagnia ha mai fatto a mia memoria. Lo stesso CEO di ITA dice che i neo, con i Trent, sono spaiati in flotta di LH. Nessun'altra compagnia europea di pari livello rispetto ad ITA perde, o se lo fa perde per colpa dei leasing.
Perdonami, capisci tutto, ma le parole di JE sono piuttosto chiare - e nel contesto del discorso motori hanno un significato ben diverso.
Nel contesto dell’intervista è molto più interessante quanto ha detto sul 321 (bene Riyad, meno bene Accra; quest’avventura si regge se si reggono rotte per almeno 5 macchine…) e sul 330neo che “forse faremmo pure a meno perché a noi chi ce lo fa fare di tenere i Trent 7000 nel gruppo solo per ITA?”
In the fleet, the new management team not only inherited the problems aroundthe A220 and A320neo engines, but also a mixed fleet of 22 A330-900s and A350-900sfor long haul, with the A330-900 being another new type in the Lufthansa Group thathas been trying to reduce complexity. Eberhart says that ITA would ideally converge onan A350-900 fleet over time, but recognizes that scarce availability of A350s will makethat a lengthy process.
Del resto sono convinto che gli stessi detrattori oggi parlerebbe di “ITA che vola con le carrette”
un piano di acquisti per la flotta prima di aver trovato un acquirente e prima di aver redatto il business plan
Posto che
mi pare una str**zata assoluta, propria di un management degno dell'illustre attenzione di AZ per la sostenibilità economica;
le considerazioni sulla flotta, invece, sbaglio o sono state fatte in piena pandemia, o forse persino prima? Il quadro degli ordini era diverso, al tempo. E ovviamente nessuno sapeva dei problemi ai motori, né dei ritardi della supply chain.
Ita ha finalizzato il suo mega ordine di aerei il 1 ottobre 2021.Posto che
mi pare una str**zata assoluta, propria di un management degno dell'illustre attenzione di AZ per la sostenibilità economica;
le considerazioni sulla flotta, invece, sbaglio o sono state fatte in piena pandemia, o forse persino prima? Il quadro degli ordini era diverso, al tempo. E ovviamente nessuno sapeva dei problemi ai motori, né dei ritardi della supply chain.