Il Tar del Veneto fa ripartire i lavori di potenziamento dell'aeroporto di Treviso


Ma nel frattempo Ryanair non ha intenzione di aumentare le rotte da Venezia ( Marco Polo ) per la Winter e Summer 2011/ 2012?
 
Credo che SAVE si sia accordata con Ryanair per garantirgli a VCE le stesse tariffe di TSF, e che quindi lei per prima non abbia interesse a far venire altri voli a Venezia, dove portano bassi ricavi ed intasano spazi che potrebbero essere "venduti" meglio.
Credo che, dall'altra parte, FR non abbia intenzione di programmare niente di più di quanto già c'è finché non ci saranno garanzie sulla riapertura di Treviso.

Quindi secondo me per la Winter non se ne fa sicuramente nulla.. Per la summer si potrebbe essere ancora in tempo, SE e dico SE finiranno i lavori.. Sempre che al termine dei lavori non ci troviamo un aeroporto contingentato, quindi con la necessità di tagliare voli anzichè aumentarli..
 
A rigor di norma, se il limite è di 16.000 voli anno, e lo scorso anno sono stati 20.000, già dovrebbe ridurli, più che aumentarli.
 
A rigor di norma, se il limite è di 16.000 voli anno, e lo scorso anno sono stati 20.000, già dovrebbe ridurli, più che aumentarli.

è ciò che intendevo dire... Non c'è che dire, un grande affare per SAVE! Venti milioni di euro buttati e zero possibilità di espansione...
Spero che si possa trovare una soluzione anche se, al momento, non riesco ad immaginare quale...
 
Secondo me, è inutile fare dei lavori di modernizzazione della pista, senza aumentare il traffico aereo, è poco producete questa cosa. Gli aeroporti che investono soldi per migliorare le loro infrastrutture lo fanno anche per un aumento di traffico aereo, no per vederlo diminuire.
 
Secondo me, è inutile fare dei lavori di modernizzazione della pista, senza aumentare il traffico aereo, è poco producete questa cosa. Gli aeroporti che investono soldi per migliorare le loro infrastrutture lo fanno anche per un aumento di traffico aereo, no per vederlo diminuire.

Se la pista è da rifare, quindi, che si fa, si chiude? Il problema di Treviso era praticamente questo, solo che si sono lanciati in lavori che aumentano la potenzialità dell'aeroporto, senza chiedere le necessarie autorizzazioni (o confidando in una strana autorizzazione ministeriale, se scorri il thread dall'inizio è descritta bene la cosa). Treviso per legge non può (anzi, diciamo potrebbe...) superare i 16.000 movimenti l'anno, e già ha superato abbondantemente questo limite.
 
Dal Gazzettino di Treviso del 24/9/2011

Ancora poco più di un mese e poi si conoscerà, nei dettagli, il programma di sviluppo studiato da Save per l'aeroporto di Treviso. Entro fine novembre, infatti, la società di Marchi invierà al Ministero dell'ambiente il "Master plan" contenente tutte le tappe della crescita del "Canova" messa in conto per i prossimi 40 anni. E questo sì, già si sa, dovrà passare per la cruna della valutazione di impatto ambientale. «Sarà pronto entro novembre - rivela Paolo Simioni, amministratore delegato della società che gestisce gli aeroporti di Treviso e Venezia - , definirà il numero di voli e ne valuterà ogni possibile impatto». Aumenteranno? «È evidente - conferma - ci sarà un incremento medio del 3,4 per cento all'anno sino a raggiungere, tra 40 anni, la soglia dei 4 milioni di passeggeri l'anno». Da qui al 2050, insomma, lo scalo trevigiano raddoppierà. Ma il "Master plan" penserà pure all'ambiente. «A disposizione ci saranno 5 milioni (spalmati nei 40 anni, ndr) - continua Simioni - per tutelare i residenti più in difficoltà installando, ad esempio, barriere o doppi vetri». In tutto questo, però, non c'entrerebbero nulla gli attuali lavori di sviluppo del "Canova" (per 18 milioni su un piano di circa 130) al centro della battaglia legale tra l'Enac e il Comitato aeroporto sfociata nella decisione del Tar di sospendere il via libera ai cantieri senza una valutazione di impatto ambientale e culminata nell'esposto che il Comitato ha presentato giovedì in Procura perché le ruspe, in realtà, non si sono mai fermate.
E ieri l'amministratore delegato di Save, intervenuto all'assemblea pubblica organizzata dai sindacati proprio in aeroporto, l'ha ribadito più volte. «Noi siamo aderenti alla normativa e l'Enac non ci ha fatto sapere nulla - precisa Simioni -. Ci hanno detto che non serviva la Via e noi ci siamo mossi di conseguenza. Cosa dovevamo fare? Volerla ad ogni costo?». Certo che ministero ed Enac, visto che hanno ritenuto inutile una valutazione degli effetti sull'ambiente di questa prima tranche di lavori, poi potevano andare a dirlo pure al Tar. Invece sul ricorso del Comitato il primo non ha risposto e il secondo non si è nemmeno costituito in giudizio. «È così - ammette l'amministratore delegato - ma non voglio far polemiche». Anche perché a queste ci ha già pensato il presidente di Save, Enrico Marchi, definendo la questione «scandalosa».
Cambia forse qualcosa con l'esposto dell'altro ieri? «In questa situazione noi rispondiamo ad Enac, non al Tar - conclude Simioni - e poi mi pare che il procuratore Fojadelli abbia già messo in luce che ci stiamo muovendo senza commettere alcun tipo di reato». E così si punta a continuare. Anzi, a raddoppiare.
 
Save ha tutte le intenzioni di intensificare i voli, come si vede dal Gazzettino di oggi
http://carta.ilgazzettino.it/LeggiG...AnnoPagina=2011&MesePagina=09&GiornoPagina=24
...ma per il nuovo master plan passerà, ovviamente, attraverso la VIA

Come volevasi dimostrare: prima si amplia l'aeroporto basandosi sul fatto che la VIA non serve "a condizione che", poi, fatti i lavori per i quali sarebbe stata necessaria la VIA "se si fossero superati i limiti", si chiede di superare i limiti, con una bella VIA che certifica che, non essendo previsti lavori, il tutto è consentito. Complimenti ai "furbetti dell'aeroportino"!
 
Ma il "Master plan" penserà pure all'ambiente. «A disposizione ci saranno 5 milioni (spalmati nei 40 anni, ndr) - continua Simioni - per tutelare i residenti più in difficoltà installando, ad esempio, barriere o doppi vetri
Eh già, con 125.000€ all'anno si può fare di tutto e di più.
 
soldi pubblici? elettori? SAVE è una società a maggioranza privata, quotata in borsa... Con manager e uffici legali come quelli di qualsiasi azienda privata... (con i loro pregi e difetti, evidentemente)

Saranno anche a maggioranza privata ma:

1) sono gestori di un bene pubblico, la cui proprietà è dei cittadini italiani;

2) più del 25% del capitale sociale è pubblico.

p.s.
poi sarabbe interessante andare a vedere se il finanziatore dell'intervento è solo SAVE...magari si scopre un qualche finanziamento regionale o di altri enti pubblici.
 
Ultima modifica:
Saranno anche a maggioranza privata ma:
1) sono gestori di un bene pubblico, la cui proprietà è dei cittadini italiani;
2) più del 25% del capitale sociale è pubblico.

Sì, ma resta il fatto che i cittadini-elettori non possono alcunchè sul management dell'azienda. Quella risposta era ad un utente che diceva che gli elettori avrebbero dovuto mandare "tutti a casa".
Il fatto che parte del capitale sia pubblico è un bene per gli enti locali che possono incassarne i dividendi.. Anche se ormai non hanno più alcun potere decisionale.
 
Sì, ma resta il fatto che i cittadini-elettori non possono alcunchè sul management dell'azienda. Quella risposta era ad un utente che diceva che gli elettori avrebbero dovuto mandare "tutti a casa".
Il fatto che parte del capitale sia pubblico è un bene per gli enti locali che possono incassarne i dividendi.. Anche se ormai non hanno più alcun potere decisionale.

dipende.

ci sono società miste in cui la parte pubblica comanda anche se non ha la maggioranza. se in SAVE non succede, bisogna chiedersi perchè. così, gli elettori dovrebbero occuparsi sempre di come sono spesi i loro soldi.

ed ENAC, che è l'ente controllore, perchè non ha controllato? e chi ha rilasciato l'autorizzazione senza via? un'ente pubblico, espressione degli elettori.
 
il come si è arrivati all'attuale compagine azionaria di SAVE meriterebbe un discorso troppo lungo da affrontarsi qui, oltre che decisamente OT.
Gli enti pubblici rimasti (Comune di Venezia e Provincia di Venezia), anche se non decidono, si tengono strette le loro quote poichè sono fonte di ricavi annuali. Per farti un'esempio, quest'anno il Comune di Venezia aveva pensato di liberarsene per far fronte ad un buco di bilancio di 25 milioni, ma alla fine è tornato sui suoi passi. Fossero tutte così le partecipazioni pubbliche.....

PS: personalmente, non investirei nemmeno un centesimo in una società mista in cui qualcuno che non ha la maggioranza decide, soprattutto se questo "qualcuno" è un ente pubblico soggetto agli umori e ai cambi di schieramento della politica.