Il Tar del Veneto fa ripartire i lavori di potenziamento dell'aeroporto di Treviso


Aeroporto, il Consiglio di Stato fa ripartire i lavori


Rovesciata in appello la decisione del Tar che aveva dichiarato illegittimi i lavori di ampliamento dello scalo trevigiano
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Il Consiglio di Stato dà ragione all’Enac, da oggi riparte il cantiere della nuova pista di atterraggio del Canova. Una vittoria per la Save, la società veneziana che gestisce l’aeroporto di Treviso tramite AerTre. Una sconfitta, almeno provvisoria, per il Comitato anti-aeroporto.

La mancanza di Via (valutazione di impatto ambientale sui lavori), secondo il Consiglio di Stato, non pregiudica infatti il progetto di rifacimento della pista di atterraggio del Canova, e quindi le ruspe possono tornare al lavoro, all’aeroporto di Treviso, almeno fino all’udienza del Tar fissata per il 19 gennaio 2012.

Tre mesi di via libera che potrebbero permettere a Save e AerTtre di completare i lavori per riaprire l’aeroporto di Treeviso ai voli anche entro la fine del 2011.

La decisione, attesissima, è stata presa pochi minuti fa dal Consiglio di Stato dopo una seduta durata quasi 5 ore, alla fine della quale hanno avuto la meglio i legali dell’Enac, l’ente nazionale di aviazione civile, che insieme al ministero dell’Ambiente aveva sdoganato i lavori al Canova senza ritenere necessaria la Via.

«Per noi quella dell’Enac è una vittoria di Pirro – dice Dante Faraoni del Comitato anti-aeroporto – Ci sentiamo infatti comunque già i vincitori morali, in questa faccenda, dato che il ministero ha detto chiaramente che, a Treviso, i voli non potranno aumentare».

11 ottobre 2011
 
Ultima modifica:
Una precisazione doverosa: il Consiglio di Stato ha semplicemente annullato la sospensiva. Il giudizio di merito è rinviato.
Personalmente, senza che mi si accusi di essere pro o contro l'aeroporto di Treviso, trovo strana la decisione, per le motivazioni che avevo espresso all'inizio del thread: attendo di leggere le motivazioni di questo annullamento per capire su quale presupposto giuridico è stato assunto (per capirci: se il TAR dovesse sancire che la VIA è necessaria che fanno, la chiedono a conclusione dei lavori, quando invece si tratta di valutazione preliminare su quanto andrai a fare?).
 
Prima di tutto penso che sia stata una vittoria del buon senso.
Bloccare i lavori a metà, sarebbe stato l'ennesimo sperpero di denaro pubblico.
Se l'aeroporto doveva essere chiuso, bisognava farlo una decina di anni fa quando i voli erano pochissimi, le strutture aeroportuali inadeguate e gli addetti poche decine.
Ora i residenti se ne devono fare una ragione. Con questo non voglio dire che il comitato ha tutti i torti.
Dopo la riapertura, bisognerà valutare con attenzione quanto Treviso potrà crescere. Save ha in programma di presentare al ministero il master plan entro la fine di novembre. Eventuali lavori di amplimento e programmi di incremento dei voli richiederanno ovviamente la VIA, ma anche una serena discussione tra le parti, per coniugare lo sviluppo del Canova con le esigenze di natura ambientale.
 
Prima di tutto penso che sia stata una vittoria del buon senso.
Bloccare i lavori a metà, sarebbe stato l'ennesimo sperpero di denaro pubblico.
Se l'aeroporto doveva essere chiuso, bisognava farlo una decina di anni fa quando i voli erano pochissimi, le strutture aeroportuali inadeguate e gli addetti poche decine.
Ora i residenti se ne devono fare una ragione. Con questo non voglio dire che il comitato ha tutti i torti.
Dopo la riapertura, bisognerà valutare con attenzione quanto Treviso potrà crescere. Save ha in programma di presentare al ministero il master plan entro la fine di novembre. Eventuali lavori di amplimento e programmi di incremento dei voli richiederanno ovviamente la VIA, ma anche una serena discussione tra le parti, per coniugare lo sviluppo del Canova con le esigenze di natura ambientale.

Mi sembrano parole di buon senso.. Credo che la cosa più giusta sia, ora, permettere all'aeroporto di aprire, ai lavoratori di tornare al lavoro, con gli stessi voli della scorsa primavera (anzi meno, ovviamente, visto il periodo invernale).
Quando Save presenterà il Master Plan con gli sviluppi per l'aeroporto, si richiederà la VIA e sarà il momento giusto per parlarne: se essa verrà negata, si rimarrà con i voli attuali. Bloccare i lavori ora avrebbe significato solo la morte certa per l'aeroporto di Treviso.
 
Per quanto il buon senso sia sempre apprezzato, è una procedura che non si applica al diritto.
Sul fatto che l'aeroporto fosse destinato a morte certa in caso di rigetto della domanda di sospensiva non sarei così sicuro: chiesta la VIA, si sarebbero verosimilmente dovuti introdurre interventi più limitati, ma che consentissero di tenere aperto ugualmente lo scalo senza "sforare" sulla potenzialità del numero complessivo dei movimenti. E' chiaro che il rischio, adesso, è che dalla frittata si passi al frittatone: se il TAR conferma la necessità della Valutazione di Impatto Ambientale, ci sarà da ridere a vedere quello che succederà. Il rischio è che, ad aeroporto adeguato, ci si possa trovare con un'ordinanza che ne vieta l'esercizio. La mia impressione è che si siano fatte le cose con estrema superficialità, nella (vana) speranza che nessuno avrebbe sollevato il problema. E' vergognoso leggere da quanti anni la VIA fosse stata dichiarata necessaria, e che nessuno, poi, per 4/5 anni (non ricordo esattamente quanti, ma andando a ritroso nel thread il documento è linkato) abbia pensato di dovere rispondere alle richieste di chiarimento. E stiamo parlando, sino a prova contraria, di organi dello Stato, tra Enti e Ministeri vari...
 
Per quanto il buon senso sia sempre apprezzato, è una procedura che non si applica al diritto.
Sul fatto che l'aeroporto fosse destinato a morte certa in caso di rigetto della domanda di sospensiva non sarei così sicuro: chiesta la VIA, si sarebbero verosimilmente dovuti introdurre interventi più limitati, ma che consentissero di tenere aperto ugualmente lo scalo senza "sforare" sulla potenzialità del numero complessivo dei movimenti.

Interventi più limitati? Qui stiamo parlando di interventi che erano comunque necessari, a prescindere dall'aumento dei voli. La pista era rovinata, DAVVERO rovinata. L'adeguamento dell'impianto ILS era necessario viste le condizioni ambientali e, diamine!, sotto la pista sono state ritrovate tre bombe!
Oltre a tutti gli interventi di raccolta e depurazione delle acque, anche questi necessari.

In ogni caso, fermare i lavori a questo punto, e per tempo indefinito, avrebbe secondo me messo quasi una pietra tombale sulle possibilità di riaprire lo scalo.

E' chiaro che il rischio, adesso, è che dalla frittata si passi al frittatone: se il TAR conferma la necessità della Valutazione di Impatto Ambientale, ci sarà da ridere a vedere quello che succederà. Il rischio è che, ad aeroporto adeguato, ci si possa trovare con un'ordinanza che ne vieta l'esercizio.

Quello che penso io è: finiamo i lavori e riapriamo l'aeroporto, anche per liberare VCE da FR (e viceversa, gli irlandesi non sono molto contenti ahimè). Poi, se i tribunali diranno che i voli non si possono aumentare, non si aumenteranno. Sarà la prima volta che dei lavori per migliorare un'infrastruttura ne provocano il blocco anzichè lo sviluppo, ma pazienza.
 
Interventi più limitati? Qui stiamo parlando di interventi che erano comunque necessari, a prescindere dall'aumento dei voli. La pista era rovinata, DAVVERO rovinata. L'adeguamento dell'impianto ILS era necessario viste le condizioni ambientali e, diamine!, sotto la pista sono state ritrovate tre bombe!
Oltre a tutti gli interventi di raccolta e depurazione delle acque, anche questi necessari.

In ogni caso, fermare i lavori a questo punto, e per tempo indefinito, avrebbe secondo me messo quasi una pietra tombale sulle possibilità di riaprire lo scalo.



Quello che penso io è: finiamo i lavori e riapriamo l'aeroporto, anche per liberare VCE da FR (e viceversa, gli irlandesi non sono molto contenti ahimè). Poi, se i tribunali diranno che i voli non si possono aumentare, non si aumenteranno. Sarà la prima volta che dei lavori per migliorare un'infrastruttura ne provocano il blocco anzichè lo sviluppo, ma pazienza.

Il tetto di movimenti massimo è di 16.000, e nel 2010 ne hanno registrati 20.588, sono andati ben otre al tetto massimo dei voli annui, sono riusciti in qualche modo aggirare questo tetto. Secondo il mio punto di vista, se dicono che devono diminuire i movimenti troveranno altri modi per far in modo di aggirare questo tetto. Poi è inconcepibili fare dei lavori di modernamente dell'infrastruttura e bloccare lo sviluppo dell'aeroporto.
 
Nel frattempo ho avuto conferma da un forumista del quale intendiamo preservare l'anonimato che le operazioni sullo scalo trevigiano ricominceranno come previsto il 5 dicembre p.v. La fine dei lavori è stimata con anticipo rispetto alla tabella di marcia.
 
Marchi: l'aeroporto Canova riaprirà il 5 dicembre

Il Consiglio di Stato, secondo fonti vicine ad Enac, ha annullato la sospensiva dei lavori in corso all’aeroporto Canova di Treviso, concessa nell’agosto scorso dal Tar Veneto sulla base di un ricorso presentato da comitati cittadini. Contro la sospensiva era a sua volta ricorsa al Consiglio di Stato la Aer Tre, società di gestione del Canova.

«Se le notizie che mi giungono in merito all’annullamento della sospensiva del Tar da parte del Consiglio di Stato in relazione ai lavori di ristrutturazione dell’aeroporto ’Antonio Canovà di Treviso sono confermate - ha detto il presidente Enrico Marchi -, Save può a sua volta confermare il 5 dicembre come data di riapertura dello scalo».

Il tribunale di Venezia aveva accolto due mesi fa il ricorso di alcuni comitati cittadini che eccepivano, in sintesi, la mancanza di valutazione di impatto ambientale per il progetto di rifacimento della pista dell’aeroporto di Treviso, gestito da Aer Tre e controllato dalla stessa società del ’Marco Polo« di Venezia.

Per Marchi, lo stato di avanzamento dei lavori prima dell’interruzione potrebbe permettere la ripresa del traffico aereo su Treviso per la stessa data prevista dopo un primo slittamento, correlato a ragioni tecniche impreviste. Pur non trattandosi di un giudizio di merito (le motivazioni alla base del ricorso saranno discusse successivamente, il prossimo 19 gennaio), Marchi si è detto fiducioso in un felice evolversi delle operazioni da qui in avanti. "In tanti anni abbiamo fatto bene grandi lavori importanti. Penso che anche stavolta abbiamo fatto
ciò che dovevamo in modo appropriato".

tribuna treviso
 
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11-10-2011
VENETO/AEROPORTI: ZAIA, CANOVA DI TREVISO UNO SNODO STRATEGICO


(ASCA) - Treviso, 11 ott - ''Voglio esprimere la mia soddisfazione per la decisione del Consiglio di Stato che garantisce la continuazione dei lavori di un'opera importante per il Veneto e che ha ricadute consistenti sul territorio della Marca. L'aeroporto Canova costituisce, infatti, uno snodo strategico per il turismo della nostra regione, che conta ogni anno oltre 60 milioni di presenze, e per il tessuto economico trevigiano''. Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la decisione del Consiglio di Stato sul ricorso presentato da Aertre contro la sospensione dei lavori all'aeroporto Canova di Treviso.

''E' un segnale importante - conclude il Presidente Zaia - per chi investe nello sviluppo del territorio e per chi lavora alla sua crescita''

asca.it
 
Il CANOVA RIPARTE COI LAVORI


Ritirata la sentenza del Tar che aveva sospeso i lavori dell'aeroporto
TREVISO Il Consiglio di Stato ha sospeso il provvedimento del Tar del Veneto che aveva bloccato da settembre i lavori di ristrutturazione e ampliamento della pista dell’aeroporto Canova di Treviso e dà ragione all’Enac.
«Siamo contenti che è stata fatta chiarezza» – commenta così la notizia il Presidente della Provincia Leonardo Muraro – «ora avanti tutta, ci siamo fermati anche troppo, lo scalo è estremamente importante per il turismo e per il giro economico che è in grado di generare. La Provincia di Treviso deve guardare avanti e guardare all'Europa».
Lo stop dei lavori era giunto dal Tar dopo che il comitato dei cittadini e l’Associazione Italia Nostra di Treviso, non favorevoli all’ampliamento del Canova, avevano presentato ricorso al tribunale richiedendo la presentazione della valutazione di impatto ambientale e di non superare la soglia dei 16.300 voli. «Il responso – afferma il segretario generale della Cisl di Treviso Franco Lorenzon – «risolve un contenzioso che non avrebbe dovuto esserci. C’è da chiedersi come in Italia si possano determinare ancora situazioni come questa, in cui si è resa evidente la grave superficialità e la mancanza di professionalità di chi aveva il compito di governare un processo neppure tanto complesso». «Siamo soddisfatti» -dice Lorenzon - «soprattutto per i lavoratori dell’aeroporto e dell’indotto, che altrimenti si sarebbero dovuti aggiungere al crescente esercito dei senza lavoro», oltre 300 persone, che ricordiamo, erano già ferme dal primo giugno.
«Rimane ora» - continua il segretario generale della Cisl - «la responsabilità di progettare sul medio-lungo periodo l’evoluzione del sistema aeroportuale Treviso-Venezia, in un disegno condiviso che chiami in causa enti locali, Save, gestore dell’aeroporto, rappresentanze dei lavoratori, cittadini, seguendo tre direttrici: trasparenza degli obiettivi, condivisione delle scelte, sostenibilità ambientale e sociale».


www.oggitreviso.it
 
Scusate, ma veramente con l'arrivo (se ci sarà) della brutta stagione pensano di completare tutti i lavori entro il 5 dicembre?
Nel caso contrario immagino continueranno a Venezia. Posti i problemi con Treviso è plausibile che Trieste abbia più spinta nel prossimo futuro anche vista la tanto ventilata join Venezia-Treviso-Trieste?
 
Scusate, ma veramente con l'arrivo (se ci sarà) della brutta stagione pensano di completare tutti i lavori entro il 5 dicembre?
Nel caso contrario immagino continueranno a Venezia. Posti i problemi con Treviso è plausibile che Trieste abbia più spinta nel prossimo futuro anche vista la tanto ventilata join Venezia-Treviso-Trieste?

Fonti vicine all'ambiente aeroportuale mi confermano la fine dei lavori prima di dicembre e la riapertura il 5 come previsto.
 
I voli, all’anno, dovranno restare 16.300, ora saranno costretti a diminuire le frequenze dei voli?
 
I voli, all’anno, dovranno restare 16.300, ora saranno costretti a diminuire le frequenze dei voli?

Non penso ci saranno diminuzioni : con le frequenze attuali siamo proprio attorno a quella cifra.
16.300/365 = circa 44 voli al giorno cioè circa 22 atterraggi e 22 decolli.
Mi sembra di ricordare che grosso modo fossero questi i voli giornalieri.
 
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