«Troppi voli, Canova fuorilegge»
I nuovi obiettivi del comitato anti-aeroporto, parla il leader Faraoni: ridurre il numero dei decolli
«Al Canova i lavori vanno avanti? La cosa non ci preoccupa: una volta terminati, Save non potrà comunque aumentare i voli: lo dicono sia il ministero che il Consiglio di Stato. E poi Save e AerTre devono ancora rispondere di un fatto gravissimo: solo nel 2010 al Canova ci sono stati quasi 3 mila voli in più rispetto a quelli concessi. Perché la Procura non vuole indagare?».
E’ agguerrito come sempre Dante Faraoni, leader del comitato anti-aeroporto che si sta battendo contro l’aumento dei voli allo scalo aereo di Treviso, il Canova. Il comitato è riuscito a ottenere dal Tar la sospensiva dei lavori di ampliamento della pista di atterraggio, sospensiva non rispettata però da AerTre, la società che gestisce lo scalo, controllata dalla veneziana Save. Poi però il Consiglio di Stato, in attesa dell’udienza al Tar del 19 gennaio 2012, ha sancito che il cantiere deve andare avanti .
Faraoni, voi del comitato non mollate.
«Sappiamo di avere ragione, ci conforta il ministero dell’Ambiente: nonostante la nuova pista, i voli non possono aumentare. Vorremmo solo che le istituzioni locali facessero il loro dovere, che punissero almeno un aeroporto che ha già sgarrato».
Si spieghi meglio.
«Assotrasporti ha detto che a Treviso si sforano i voli già dal 2007. Rispetto ai 16.300 voli concessi dall’Enac, nel 2010 ad esempio ne sono stati fatti 20.588. A Verona, per infrazioni simili, la Procura indaga».
A Treviso invece nessuno si è mosso.
«Sarebbe ora che il procuratore Fojadelli facessa qualcosa».
Attento alle querele, Faraoni: l’ha già prese da Muraro e Gobbo.
«Mai viste. Ma mi portino pure in tribunale: lì vedremo, carte alla mano, se sindaco e presidente della Provincia stanno facendo il bene pubblico oppure no».
Troppe cose non vi convincono.
«Dov’è il masterplan dell’ampliamento dello scalo? AerTre si è rifiutata di darlo perfino ai consiglieri comunali di Treviso. Dove sono gli studi sull’impatto ambientale? Hanno secretato anche la delibera dell’Enac sul contratto quarantennale di gestione»
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Enrico Marchi, presidente di Save, è stato chiaro: appena terminati i lavori, a dicembre, scatterà la pratica per chiedere all’Enac di aumentare il numero dei voli in modo esponenziale.
«Aspettiamo il 19 gennaio 2012: il Tar dovrà decidere sulla pista e l’Enac, l’ente nazionale di aviazione civile, che ha dato l’ok ai lavori senza valutazione di impatto ambientale, dovrà finalmente giustificare il suo via libera. Voglio proprio vedere cosa succede: la pista è stata presentata all’Enac come un progetto “di potenziamento e sviluppo”: già qui casca l’asino. Per questo abbiamo fatto ricorso: il progetto va chiaramente contro le direttive del ministero».
Perché è successo?
«Perché le amministrazioni pubbliche sono conniventi con Save e AerTre, e l’Enac si guarda bene dal mettere il bastone tra le ruote a simili operazioni».
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2011/10/23/news/troppi-voli-canova-fuorilegge-1.1615908