Il Tar del Veneto fa ripartire i lavori di potenziamento dell'aeroporto di Treviso


Oggi c'è stata la prima udienza presso il TAR del Veneto a Venezia.
Nessuna arringa tra avvocati, entrambe le parti hanno preferito andare direttamente in giudizio.
La sentenza dovrebbe esserci in qualche settimana.
 
E' arrivata la pagine finale.
Il TAR respinge il ricorso del Comitato/Italia Nostra legittimando i lavori fatti.
Rimane il numero dei voli, pari a 16.300 l'anno.
Nonostante ciò, Il Comitato dichiara vittoria (?!?) asserendo che hanno scongiurato l'ampliamento etc etc etc...
Qui sotto il testo della sentenza:

N. 00975/2012 REG.PROV.COLL.
N. 01528/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto
(Sezione Terza)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1528 del 2011, proposto da:
Italia Nostra Onlus, in persona del legale rappresentante, Giovanni De Luca, Antonella Vazzoler, Maristella Caldato, Stefania Duregon, Giovanni Smali, Floriano Graziati, Francesco Bovo, Giulio Corradetti, Marco Moratto, Dante Faraoni, Comitato per la Riduzione dell'Impatto Ambientale dell'Aeroporto di Treviso, in persona del legale rappresentante, tutti rappresentati e difesi dall'avv. Stefano Mirate, con domicilio eletto presso Gianpaolo Fortunati in Venezia-Mestre, via Einaudi, 15;
contro
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in persona del legale rappresentante, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrett. Stato, domiciliata in Venezia, San Marco, 63;
Ente Nazionale Per L'Aviazione Civile – Enac, in persona del legale rappresentante, non costituito in giudizio;
e con l'intervento di
ad opponendum:
Aer Tre S.p.A., in persona del legale rappresentante, rappresentato e difeso dagli avv. Vittorio Domenichelli, Lucia De Salvia, Davide Cester, Franco Zambelli, con domicilio eletto presso Franco Zambelli in Venezia-Mestre, via Cavallotti, 22; Provincia di Treviso Presidente, rappresentato e difeso dagli avv. Franco Botteon, Sebastiano Tonon, con domicilio eletto presso Sebastiano Tonon in Venezia, San Marco, 3901;
per l'annullamento
del provvedimento della Direzione Generale per le valutazioni ambientali - prot. dva-2011-0010666 del 5/5/2011 – avente ad oggetto l'esclusione della procedura di via del progetto "aeroporto "antonio canova" di treviso. interventi di potenziamento e sviluppo della infrastrutture di volo", pubblicato sulla gazzetta ufficiale 25/5/2011 parte 1 n. 120;

Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 27 giugno 2012 il dott. Marco Morgantini e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO
Con il provvedimento impugnato è stata disposta l’esclusione dalla procedura di V.I.A. del progetto degli inteventi di potenziamento e sviluppo delle infrastrutture di volo dell’aeroporto “Antonio Canova” di Treviso a condizione del rispetto di alcune prescrizioni.
1. Deve essere rigettata l’eccezione di tardività del ricorso formulata dal Ministero dell’ambiente.
Infatti il sessantesimo giorno utile per notificare il ricorso era sì il 24 Luglio 2011, ma si trattava di domenica.
Ne consegue che il termine era differito al successivo lunedì 25 Luglio 2011, che è il giorno in cui il ricorso è stato tempestivamente notificato.
2. Il Ministero dell’Ambiente e Aer Tre S.p.A. eccepiscono l’inammissibilità del ricorso per mancata notifica ad Aer Tre S.p.A. medesima del ricorso.
Tale eccezione viene motivata in relazione alla circostanza che Aer Tre S.p.A. è la società concessionaria dello scalo aeroportuale di Treviso nel quale sono realizzati i lavori in questione, è il soggetto che ha predisposto la progettazione sottoposta a valutazione, è l’Amministrazione aggiudicatrice dei lavori ed è il soggetto che ha stipulato il contratto con l’A.T.I. aggiudicataria.
L’eccezione è infondata.
Infatti il secondo comma dell’art. 41 del codice del processo amministrativo stabilisce che il ricorso deve essere notificato, a pena di decadenza, alla Pubblica Amministrazione che ha emesso l’atto impugnato e ad almeno uno dei controinteressati che sia individuato nell’atto stesso.
Il ricorso è stato ritualmente notificato al Ministero dell’Ambiente, Autorità che ha posto in essere il provvedimento impugnato ed al controinteressato Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Amministrazione che ha richiesto la verifica di assoggettabilità alla procedura di V.I.A., così come la stessa E.N.A.C. è individuata nel provvedimento impugnato.
Quanto sopra non toglie che Aer Tre S.p.A. possa configurarsi come controinteressato cui il contraddittorio debba essere integrato.
Tuttavia l’intervento in giudizio di Aer Tre S.p.A. ha reso superfluo l’ipotetico ordine di integrare il contraddittorio.
3. Aer Tre S.p.A. eccepisce l’inammissibilità del ricorso per mancanza d’interesse.
Tale eccezione viene motivata con la circostanza che parte ricorrente non ha impugnato i provvedimenti di approvazione del progetto delle opere.
L’eccezione è infondata.
Infatti, come si desume da nota 14 Aprile 2011 prot. n° 47700, E.N.A.C. ha approvato il progetto esecutivo con la specifica prescrizione che l’avvio dei lavori è subordinato al parere del Ministero dell’Ambiente in merito alla verifica di assoggettabilità del progetto alla V.I.A..
Ne consegue che senza il provvedimento impugnato i lavori non possono essere eseguiti e parte ricorrente è appunto titolare dell’interesse a che i lavori non siano eseguiti in presenza di un provvedimento negativo di assoggettabilità a V.I.A., ma illegittimo.
Il perseguimento di tale interesse non richiede l’impugnazione anche dei provvedimenti con cui sono approvati i progetti, perché è possibile semplicemente richiedere, al fine di perseguire la tutela dell’ambiente, che il progetto sia sottoposto ad una legittima procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A..
Quanto sopra è altresì coerente con l’art. 29 del D. Lgs. n° 152 del 2006, da cui si desume proprio che i lavori non possono essere eseguiti senza che sia stata espletata una legittima procedura di verifica di assoggettabilità a V.I.A..
4. Aer Tre S.p.A. eccepisce l’improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto d’interesse.
Tale eccezione viene motivata con la circostanza che i lavori sono stati eseguiti.
L’eccezione è infondata.
Infatti, qualora sia accertata l’illegittimità del provvedimento negativo di verifica di assoggettabilità a V.I.A. o di annullamento in via giurisdizionale dei provvedimenti adottati l’Autorità dovrà provvedere al ripristino dello stato dei luoghi e della situazione ambientale secondo la disciplina di cui all’art. 29 del D. Lgs. n° 152 del 2006.
In relazione all’eventualità di tali successivi interventi dell’Autorità Amministrativa permane l’interesse di parte ricorrente.
5. La decisione del ricorso deve tenere conto delle valutazioni espresse dal Consiglio di Stato con l’ordinanza n° 4460/2011 con cui è stata rigettata l’istanza cautelare.
In tale ordinanza è stato osservato che il gravato provvedimento contiene la prescrizione secondo cui il numero totale annuo di movimenti dei veicoli dallo scalo non dovrà subire aumenti rispetto al numero attualmente autorizzato e che non sussistono essenziali variazioni spaziali ed implicazioni territoriali dell’infrastruttura in esame.
Ne consegue che il progetto, per il quale è stato deciso di non procedere a valutazione d’impatto ambientale, non è idoneo a ledere gli interessi ambientali di cui parte ricorrente è portatrice.
Il collegio evidenzia sotto tale profilo che le opere progettate sono costituite da interventi di mero rifacimento della pista esistente, senza alcuna variazione della quantità e delle caratteristiche dei voli e senza alcuna alterazione degli attuali livelli d’impatto: interventi di manutenzione della pista di volo necessarie per garantire non già un incremento di traffico, ma per garantire il mantenimento della stessa apertura dello scalo, anche, per mera ipotesi, in caso di un solo volo giornaliero.
Quanto sopra è, tra l’altro, dedotto in modo specifico dalla stessa società di gestione dell’aeroporto con memoria in data 22 Maggio 2012.
Il collegio sottolinea che il progetto e la decisione impugnata di non sottoporlo a VIA rispettano il limite numerico dei voli annuo autorizzato, pari a 16.300, come risulta dal Decreto del Ministro dell’Ambiente in data 14 Maggio 2007.
È evidente che tale limite massimo di voli annuo deve essere rispettato dalla società di gestione dell’aeroporto, anche considerando che la sussistenza di tale limite annuo di voli è riconosciuto dalla stessa società di gestione dell’aeroporto.
Parte ricorrente evidenzia che il numero di movimenti registrato nell’anno 2010 è stato pari a 18.086, dunque superiore al limite autorizzato.
Tuttavia l’avvenuto superamento del limite numerico dei voli autorizzati non è imputabile al provvedimento impugnato, potendo semmai essere il motivo per avviare, da parte di chi ne abbia interesse, le diverse iniziative ritenute necessarie.
Il ricorso è dunque infondato.
La complessità della questione comporta la compensazione delle spese e degli onorari di giudizio.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Terza)
definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo rigetta.
Spese compensate.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Venezia nella camera di consiglio del giorno 27 giugno 2012 con l'intervento dei magistrati:
Giuseppe Di Nunzio, Presidente
Riccardo Savoia, Consigliere
Marco Morgantini, Primo Referendario, Estensore






L'ESTENSORE
IL PRESIDENTE
 
E' arrivata la pagine finale.
Il TAR respinge il ricorso del Comitato/Italia Nostra legittimando i lavori fatti.
Rimane il numero dei voli, pari a 16.300 l'anno.
Nonostante ciò, Il Comitato dichiara vittoria (?!?) asserendo che hanno scongiurato l'ampliamento etc etc etc...
Mi sembra innegabile che sia vero. Sono riusciti a castrare le possibilità di crescita future di un aeroporto nuovo di zecca.
A questo punto non rispettare il limite dei movimenti diventa difficile per SAVE.
Non mi stupirei se a medio termine TSF diventasse full-FR, con tutto il resto del traffico a VCE.
 
Ultima modifica:
Mi sembra innegabile che sia vero. Sono riusciti a castrare le possibilità di crescita future di un aeroporto nuovo di zecca.
A questo punto non rispettare il limite dei movimenti diventa difficile per SAVE.
Non mi stupirei se a medio termine TFS diventasse full-FR, con tutto il resto del traffico a VCE.

Ma non hanno "castrato" nulla...
Il numero di movimenti è sempre stato rispettato (I movimenti commerciali sono sempre stati inferiori a 16.300 come già stabiliva un Decreto del Min. Amb. del 2007);
E' gia stato richiesta la possibilità di aumento voli presso Enac/autorità competenti date le nuove caratteristiche della pista;
Il Masterplan è già stato presentato ed è già ora al vaglio del Ministero dell'Ambiente insieme allo studio di impatto ambientale.
E' solo questione di tempo.
Ed il Comitato proprio non si capisce cosa abbia da cantar vittoria... è esattamente tutto come prima.
 
Ed il Comitato proprio non si capisce cosa abbia da cantar vittoria... è esattamente tutto come prima.

In Italia, vincono sempre tutti, come alle elezioni, bisogna sempre giustificare i soldi ed il tempo perso anche quando i risultati palesemente dichiarano il contrario.
 
Ma non hanno "castrato" nulla...
Il numero di movimenti è sempre stato rispettato (I movimenti commerciali sono sempre stati inferiori a 16.300 come già stabiliva un Decreto del Min. Amb. del 2007);
I 16.300 movimenti comprendono anche i movimenti non commerciali. E sono stati ampiamente superati.
E' gia stato richiesta la possibilità di aumento voli presso Enac/autorità competenti date le nuove caratteristiche della pista;
Il Masterplan è già stato presentato ed è già ora al vaglio del Ministero dell'Ambiente insieme allo studio di impatto ambientale.
E' solo questione di tempo.
Non lo sapevo. In base a quali motivazioni la nuova pista consentirebbe un aumento di movimenti?
Ed il Comitato proprio non si capisce cosa abbia da cantar vittoria... è esattamente tutto come prima.
Se nella sentenza fosse mancato il n° 16.300 sarebbe stato meglio, non credi?
 
Se il comitato proponesse alternative valide ed una destinazione d'uso ben precisa, cioe' un parco come a tempelhof, serebbe secondo me molto piu' credibile.
Molta parte dell'aera del sile verso canizzano si e' salvato solo perche parte del demanio militare
un'area cosi' grande ad un paio di km dalle mura fa gola a molti palazzinari di sicuro.
Se gli abitanti di quinto si lamentano per i voli dovrebbero protestare con le loro giunte comunali che han rilasciato le licenze edilizie in deroga a leggi sulla sicurezza aeronautica.

Treviso non puo' comunque crescere piu' di tanto sdia per le giuste strategie di save, la seconda pista in primis, sia perche' l'aeroporto è molto vicino al centro storico , e sia perche' non c'e' nessun ampliamento ma solo ed in pratica un rifacimento della pista e dei raccordi , gia' rifatta nel 91 senza tanto casino, e un'adeguamento dei sistemi di avvicinamento, luci comprese tale da dare maggiori garanzie di puntualità e sicurezza , come richiesto spesso dalle compagnie che operano li ,ryan in primis.
il resto e' solo casino all'italiana
 
Ultima modifica:
Sentenza definitiva

I 16.300 movimenti comprendono anche i movimenti non commerciali. E sono stati ampiamente superati.

In nessuna sentenza/decreto è mai stato specificato il tipo di movimenti. Quelli commerciali li puoi controllare (Stipuli i contratti con le compagnie percui sai quanti movimenti avrai) quelli non commerciali come fai a controllarli?
Come fai ad impedire ad un privato di atterrare?

Non lo sapevo. In base a quali motivazioni la nuova pista consentirebbe un aumento di movimenti?

Il Decreto del 2007 stabiliva 16.300 movimenti considerando una pista a pezzi, con fondazioni collassate, con nessun impianto di trattamento acque etc. Praticamente una striscia d'asfalto su un manto d'erba.
Come ci si è arrivati ad ottenere questa limitazione? Nel 2007 AerTre ha presentato una V.I.A. che chiaramente ha dato esito negativo e sono state emanate delle prescrizioni per ottenere parere positivo. Ne è nato un Decreto che ha stabilito l'attuale limite.
Perchè i lavori non sono stati fatti prima? La pista e buona parte del sedime erano sotto la giurisdizione militare.
Tutti i lavori eseguiti sono "per filo e per segno" quanto raccomandato dal Decreto del 2007 al fine di porre la pista in sicurezza ed a norma dal punto di vista ambientale.
Il numero di voli massimo è stato stabilito sulla base delle condizioni della vecchia pista. Non di quella nuova.
Per ottenere un eventuale aumento dei voli, a conclusione lavori, è necessario richiedere una nuova Valutazione di Impatto Ambientale. Che è già stata richiesta non solo sulla pista, ma su tutto il piano di sviluppo aeroportuale (Masterplan)

Se nella sentenza fosse mancato il n° 16.300 sarebbe stato meglio, non credi?
Il TAR ha ribadito il numero attualmente in vigore e non avrebbe comunque potuto evitarlo essendo che detto numero è stato portato agli atti; ma ha anche ribadito che l'eventuale sforamento non è impugnabile in questo ricorso.
 
Ultima modifica:
In nessuna sentenza/decreto è mai stato specificato il tipo di movimenti. Quelli commerciali li puoi controllare (Stipuli i contratti con le compagnie percui sai quanti movimenti avrai) quelli non commerciali come fai a controllarli?
Come fai ad impedire ad un privato di atterrare?
Il decreto parla esplicitamente di un numero TOTALE di movimenti annui di circa 16.300.
E' ovvio che il problema non si pone se si sfora leggermente il tetto (c'è la dicitura "circa" a permetterlo) però è evidente che in passato si è andati oltre il limite in maniera piuttosto netta. Non credo che oggi SAVE abbia interesse a violare in modo palese questo limite, visto che può portare l'eventuale eccedenza a VCE senza problemi. Se la futura VIA stabilirà un tetto più alto, si potrà sempre riportare traffico a TSF in futuro.

Il Decreto del 2007 stabiliva 16.300 movimenti considerando una pista a pezzi, con fondazioni collassate, con nessun impianto di trattamento acque etc. Praticamente una striscia d'asfalto su un manto d'erba.
Come ci si è arrivati ad ottenere questa limitazione? Nel 2007 AerTre ha presentato una V.I.A. che chiaramente ha dato esito negativo e sono state emanate delle prescrizioni per ottenere parere positivo. Ne è nato un Decreto che ha stabilito l'attuale limite.
Perchè i lavori non sono stati fatti prima? La pista e buona parte del sedime erano sotto la giurisdizione militare.
Tutti i lavori eseguiti sono "per filo e per segno" quanto raccomandato dal Decreto del 2007 al fine di porre la pista in sicurezza ed a norma dal punto di vista ambientale.
Il numero di voli massimo è stato stabilito sulla base delle condizioni della vecchia pista. Non di quella nuova.
Per ottenere un eventuale aumento dei voli, a conclusione lavori, è necessario richiedere una nuova Valutazione di Impatto Ambientale. Che è già stata richiesta non solo sulla pista, ma su tutto il piano di sviluppo aeroportuale (Masterplan)
Grazie per queste informazioni.
Il TAR ha ribadito il numero attualmente in vigore e non avrebbe comunque potuto evitarlo essendo che detto numero è stato portato agli atti; ma ha anche ribadito che l'eventuale sforamento non è impugnabile in questo ricorso.
Il senso del mio discorso era che di fronte ad una parte di sentenza che dice che
"È evidente che tale limite massimo di voli annuo deve essere rispettato dalla società di gestione dell’aeroporto, anche considerando che la sussistenza di tale limite annuo di voli è riconosciuto dalla stessa società di gestione dell’aeroporto", SAVE di fatto ha le mani un po' più legate di prima. Ora più che mai i voli a TSF verranno contati con cura.
Si hanno notizie sui tempi stimati per la nuova VIA?
 
Ultima modifica:
Il decreto parla esplicitamente di un numero TOTALE di movimenti annui di circa 16.300.
E' ovvio che il problema non si pone se si sfora leggermente il tetto (c'è la dicitura "circa" a permetterlo) però è evidente che in passato si è andati oltre il limite in maniera piuttosto netta. Non credo che oggi SAVE abbia interesse a violare in modo palese questo limite, visto che può portare l'eventuale eccedenza a VCE senza problemi. Se la futura VIA stabilirà un tetto più alto, si potrà sempre riportare traffico a TFS in futuro.

Credo che il nocciolo della questione sia come contare i voli, ovvero se includere nel commerciale anche l' AG.
A mio parere no, in quanto quest'ultima non è pianificabile. Ma è il mio parere anche se credo che Save abbia agito in questo senso.
Presumo lo metterà in evidenza nelle sedi opportune.

Grazie per queste informazioni.

Il senso del mio discorso era che di fronte ad una parte di sentenza che dice che
"È evidente che tale limite massimo di voli annuo deve essere rispettato dalla società di gestione dell’aeroporto, anche considerando che la sussistenza di tale limite annuo di voli è riconosciuto dalla stessa società di gestione dell’aeroporto", SAVE di fatto ha le mani un po' più legate di prima. Ora più che mai i voli a TFS verranno contati con cura.
Si hanno notizie sui tempi stimati per la nuova VIA?

Non credo ci sarà una particolare cura nella conta dei voli, per quest'anno avranno già fatto i loro dovuti calcoli.
(Sono momentaneamente andate a VCE Belleair e AirArabia ed in via definitiva DHL)
A meno di chiusura totale (Da escludere), la somma di tutti i movimenti sarà ben superiore a 16300.
Posso solo dedurre che:
- Come ritengo giusto io (Mia opinione) si separi la conta dei voli
o
- Ci sia qualcos'altro in pentola
Per quanto riguarda i tempi per la nuova V.I.A. per legge sono necessari almeno 6 mesi (ne sono passati circa 3) ma ci si può spingere anche fino a qualche anno.
E' anche evidente che da diverso tempo più di qualcuno stà spingendo per accorciare i tempi...

Ps: Treviso è TSF
 
Credo che il nocciolo della questione sia come contare i voli, ovvero se includere nel commerciale anche l' AG.
A mio parere no, in quanto quest'ultima non è pianificabile. Ma è il mio parere anche se credo che Save abbia agito in questo senso.
Presumo lo metterà in evidenza nelle sedi opportune.

Ps: Treviso è TSF
si infatti l'aeroclub da solo fara' 2000-2500 movimenti all'anno con altrettanti passeggeri, vuoi includere anche quelli??? delirio...
 
Riporto uno dei tanti articoli di oggi, ma ad ora questo è l'unico che riporta tutte le parti.
Il Gazzettino e La Tribuna ancora una volta si sono dimostrate di parte, qui a Treviso non ci capacitiamo del come mai vengano riportate solo le impressioni/accuse di chi è contrario.

CANOVA, IL TAR LIMITA I VOLI

Bocciato il ricorso del comitato
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TREVISO - Il TAR del Veneto ha bocciato il ricorso del comitato contro l'aeroporto Canova. I ricorrenti però non si dicono sconfitto perchè "leggendo la sentenza ci si accorge subito che il risultato che si voleva perseguire con il ricorso è sancito nel documento del Tribunale che inchioda definitivamente il limite dei voli imposti dal Ministero dell'Ambiente a 16.300".

Stop dunque all'aumento dei voli, che dovranno rimanere entro questa soglia, come pure non sarà possibile alcun ampliamento dell'aeroporto.

"Quindi - scrive il comitato - al momento l'ampliamento è scongiurato e appena AerTre spa sfora diventa fuori legge. Più vittoria di così"

Il comitato osserva poi come il ritmo giornaliero da gennaio ad oggi abbia registrato una media di 60/62 voli al giorno: "A fine settembre il Canova sarà già fuori dai limiti".

"Un monito speciale lo facciamo al Presidente della Provincia Muraro. Visto che in tribunale ha schierato i propri avvocati contro i suoi stessi concittadini, per difendere una attività commerciale che al territorio dà poco o niente. Visto e considerato che dopo aver fatto passare l'aeroporto come struttura strategica per il turismo e l'economia è stato smentito clamorosamente dalle statistiche pubblicate dalla Regione Veneto le quali dimostrano che, con l'aeroporto chiuso, il turismo della Marca “ha volato” molto di più di quanto non facesse a scalo funzionante" scrive il comitato.

La risposta di Save:

AER TRE SODDISFATTA DELLA SENTENZA TAR VENETO CHE HA RIGETTATO RICORSO SU AUTORIZZAZIONI ADEGUAMENTO PISTA

Aer Tre si dichiara "molto soddisfatta" per la sentenza del Tar Veneto che ha rigettato il ricorso presentato dal Comitato Anticanova contro Ministero dell'Ambiente ed Enac, in merito alle autorizzazioni per il lavori di adeguamento della pista dell'aeroporto di Treviso.

"Del resto, per la Società di gestione dell'aeroporto di Treviso - si sottolinea - non ci sono mai stati dubbi sul fatto che i lavori di manutenzione straordinaria e di adeguamento degli impianti di pista fossero stati eseguiti nel pieno rispetto della legge".

Per quanto riguarda il numero massimo di voli annui, "si ricorda che questa soglia era contenuta in un pronunciamento interlocutorio del Ministero dell'Ambiente che risale al 2007 e che allo stato Aer Tre ha elaborato un nuovo Master Plan al 2030 completo di stime di sviluppo e crescita del traffico aggiornate e delle relative analisi di impatto ambientale, attualmente al vaglio del Ministero dell'Ambiente dal quale si attende relativa valutazione".

http://www.oggitreviso.it/canova-tar-limita-voli-49465
 
Ho letto la sentenza, grazie TSF07 per averla postata. Mi sembra molto equilibrata e sensata - leggendola viene quasi da pensare "non poteva che essere così", e da domandarsi se era necessario tutto questo casino per ribadire quello che era già noto a tutti.
Il comitato canta vittoria ma non si capisce perchè: hanno buttato dei soldi ed ostacolato i lavori per niente, dal momento che il limite era già presente e la sentenza del TAR non introduce nessuna novità in questo senso.
Ora vedremo cosa succederà con il Master Plan per TSF, sottoposto a VIA: i rapporti di questi mesi fra Save e Roma non sono idilliaci e non c'è troppo ottimismo su quando possa arrivare la valutazione; e, quando arriverà, di che segno sarà. In Aertre stanno ancora aspettando la concessione quarantennale dell'aeroporto e operano in regime di proroga.................
Se non dovesse arrivare la VIA e si rimanesse ancorati a quel numero di movimenti, allora sì che sarebbe un problema: le possibilità di sviluppo per TSF sarebbero completamente tarpate, come giustamente ha osservato qualcuno. Allora sì che il comitato potrebbe cantare vittoria...
 
la sentenza chiude la bocca a qualsiasi polemica,
direi che aertre e' stata decisamente pacata nei commenti poteva far leva sull'aumentata sicurezza e non l'ha fatto.
il resto sono chiacchiere da bar