Il Tar del Veneto fa ripartire i lavori di potenziamento dell'aeroporto di Treviso


forse a Treviso avevano solo bisogno di rifare la pista perche' era andata.
Quindi il nulla osta del ministero dell'ambiente poteva essere piu' che sufficiente.
Quelli del comitato cittadino hanno preso la balla al balzo per dire che non c'era una V.I.A.(prevista da norme europee) da anni ed hanno bloccato tutto.
Di certo chi si muove cosi', un aeroporto lo vuole chiuso.

Comunque forse ci stiamo facendo troppi problemi davanti ad un giudice che ad agosto, in piene ferie, non si e' sentito rispondere dagli organi competenti e che magari vorra' sentire solo l'altra campana.

Credo che se fai lavori che ti permettono di passare dalla CAT I alla CAT II/III non stai semplicemente rifacendo il manto della pista. Da qui il sacrosanto intervento del TAR a seguito del ricorso.
Per le ferie, se i documenti li aspettavano dal 2007 mi pare di capire che di periodi lavorativi ce ne siano stati a sufficienza... No?
Secondo me, da un lato il gestore vuole aumentare i ricavi dall'aeroporto, e dall'altro gli ambientalisti vogliono preservare l'ambiente. Aspettative legittime, un po' meno, a giudicare dagli atti, le iniziative per perseguire l'obiettivo da parte del gestore.
Poi magari mi sbaglio io, però le carte sembrerebbero dire questo.
 
«L’aeroporto? Trasferitelo a Istrana»
Il comitato che ferma il colosso Save
Manca la Via, la Valutazione di impatto ambientale. Fermi i lavori di potenziamento della pista. I comitati dopo lo stop del Tar:«L'aeroporto deve chiudere»
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TREVISO — Per i cittadini di Quinto e Treviso è una vittoria senza precedenti. Loro, piccolo comitato di 500 persone, hanno vinto contro il colosso Save e l’aeroporto Antonio Canova, facendone ordinare la chiusura, seppur in via precauzionale. «Chiediamo solo che vengano rispettati gli articoli della costituzione sulla tutela del paesaggio e della salute», interviene Umberto Zandigiacomi, vicepresidente di Italia Nostra. Il loro ricorso al Tar ha di fatto sospeso i lavori di potenziamento della pista trevigiana. E c’è un motivo: manca la Via, valutazione di impatto ambientale, richiesta per legge. Ma se questo non dovesse essere sufficiente a fermare il cantiere ci sono altre carte da giocare, perché sulla struttura pendono diverse questioni.
«Un’altra procedura di Via era stata richiesta dal ministero nel 2000, e nel 2006 si concluse con un parere negativo e un’autorizzazione provvisoria, che non prevede interventi sulla struttura - illustra l’avvocato Stefano Mirate - Il Tar il 19 gennaio entrerà nel merito, la nostra richiesta è arrivare a ottenere la Via, perché in base all’ordinamento riteniamo che i lavori non debbano avere corso». Il cantiere si fermerà quando Save riceverà l’ordinanza, e non potrà riprendere almeno fino al nuovo anno: ieri, però, non era ancora giunta alcuna comunicazione ufficiale e dunque il cantiere è proseguito regolarmente.
Intanto su Facebook infuria la polemica: «Chi darà da mangiare alle nostre famiglie?» attaccano i lavoratori. Il comitato anti-aeroporto spiega di aver solo fatto rispettare la legge per tutelare i 20 mila trevigiani e le 12 scuole nei pressi dello scalo, ma gli scontenti sono tanti e arrabbiati. Purtroppo qualcuno ha alzato i toni, e messaggi di minacce sono arrivati al presidente Dante Faraoni. «Vorrei bastonarti con le mie mani» ha scritto E.V., e ce ne sono altri che paiono non avere buone intenzioni. Faraoni ha annunciato che sporgerà denuncia. «Invito i lavoratori e le persone che hanno attività in zona aeroporto di fare corpo unico e costituire un tavolo - spiega -, siete stati gabbati e la denuncia al Tar è solo la minima parte delle incongruenze che ci sono. Abbiamo solo portato a galla i problemi, dato che non ci sono zonizzazione acustica, valutazioni di rischio o vincoli di costruzione. E poi un terreno particolare, i fontanassi a fondo pista, la vicinanza col Parco del Sile e con i centri abitati: le motivazioni per spegnere le luci del Canova ci sono tutte». Ed è quello che si augura Zandigiacomi: «Il parere della nostra associazione è che il Canova venga dismesso, si pensi a un’altra collocazione, magari l’aeroporto militare di Istrana con una conversione pubblica. San Giuseppe era sbagliato ieri e lo è oggi».

www.corrieredelveneto.it
 
Quoto.

Di seguito il documento che esclude la VIA e che è oggetto del ricorso al Tar.
www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/allegati/ddVIA/2011/dva_via_05_05_2011_10666_parere_com_via.pdf

mi permetto di fare una puntualizzazione: ma perchè non indirizziamo le nostre più che comprensibili lamentele a veri responsabili del pasticcio, anzicchè prendercela con gli "ambientalisti". questi ultimi hanno solo tirato un rigore a porta vuota.

è l'approssimazione, la sciatteria, il favoritismo fatto pure alla c.d.c. (cazzo di cane, per capirci) che ci rovinano e, nello specifico, hanno inguaiato treviso e la sua società di gestione, che pensava di essere furba e invece.......

ormai la via serve pure per scavare un tombino. sono anni che lo ripete l'ue, la corte di giustizia, i vari tar.....e questi, freschi come un quarto di pollo, si fanno dire che non serve con una motivazione che è palesemente illogica!?!?

disprezzo per i soldi pubblici e per l'intelletto degli elettori...o forse a questi utlimi va bene così? alle prossime elezioni vedremo, ma non nutro grosse speranze.
 
Il provvedimento del TAR è esecutivo.
L'aeroporto di Treviso può richiedere la sospensiva al blocco del cantiere solamente al consiglio di Stato. I tempi, per una udienza a Roma al CdS, dubito che saranno inferiori all'udienza del Tar di Venezia fissata per gennaio 2012.


a volte i tempi sono brevi, diciamo quelli minimi previsti dal codice (la prima udienza libera decorsi dieci giorni dalla notifica dell'appello)
ad ogni modo, volendo, l'appellante può chiedere misure ante causam. se le chiedi entro le 14, nel tardo pomeriggio o al massimo la mattina dopo hai la risposta, che vale fino alla discussione che in questo caso deve avvenire entro 60 gg.

le lungaggini mica dipendono solo dal giudice. spesso sono imputabili alla parte, che si prende tutto il tempo a disposizione.
 
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su la tribuna di treviso leggo:

<Un cantiere nato sfortunato: l'ampliamento doveva terminare entro il primo ottobre ma la scoperta sottoterra due mesi fa della vecchia pista ha fatto slittare la fine dei lavori a dicembre.>

quindi, pure la progettazione era approssimativa e sbagliata! ma come si fa, dico io, a fare un progetto preliminare, poi uno definitivo, poi uno esecutivo, validare gli ultimi due, e non accorgersi che raschiando il terreno si sarebbe trovata la vecchia pista da demolire?!?

se è vero, è davvero una barzelletta, amara, ma pur sempre una barzelletta.
 
Modalita sarcastica ON
Ma perchè ci sono gruppi di ambientalisti contro ogni aeroporto italiano e nessuno comitato che sia contrario al notevole aumento di traffico e inquinamento che sta causando Linate? Bisogna preservare il parco del' idroscalo e la natura circostante, e i poveri abitanti di segrate e milano est che si vedono massacrati dal rumore e dall' inquinamento dello scalo, per questo propongo di chiudere LIN e farci un bel parco. Il rumore e l'inquinamento lo mandino pure da quei cattivoni della Brughiera a Malpensa. :D
Modalita sarcastica OFF
 
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http://carta.ilgazzettino.it/MostraStoria.php?TokenStoria=2068396&Data=20110915&CodSigla=TV
Il caso aeroporto approda in commisione trasporti del Senato. A farsene carico, il senatore leghista Piergiorgio Stiffoni. «L'ho attivata perché convochi urgentemente ministero ed Enac - annuncia il parlamentare scrivendo sulla bacheca del gruppo Facebook che il 18 settembre scenderà in piazza in difesa dello sviluppo del "Canova" - domenica non potrò esserci, ma vi consiglio un presidio permanente all'aeroporto e sulla Noalese».
Intanto è certa che quella in corso sarà l’ultima settimana per i lavori di sviluppo del "Canova". Poi le ruspe dovranno rimanere spente e attendere le decisioni della giustizia amministrativa. L'altro ieri, infatti, Italia Nostra e il Comitato aeroporto, che con il loro ricorso hanno ottenuto la sospensione del provvedimento che dava il via libera ai cantieri senza una valutazione di impatto ambientale, hanno inoltrato a tutti la notifica dell'ordinanza del Tar. Save in testa, che sembra aver accelerato gli interventi di rifacimento della pista ma che una volta ricevuto il documento dovrà congelarli sino al 19 gennaio (giorno dell'udienza di merito). A meno che il Consiglio di Stato non annulli prima la decisione del Tar accogliendo il contro-ricorso urgente che l'Enac ha già incaricato l'avvocatura dello Stato di presentare. Obiettivo dell'Ente dell'aviazione civile, ottenere una sospensione della sospensiva, visto che la riapertura dell'aeroporto è già stata spostata da ottobre al 5 dicembre e che il Tar rischia di rinviare alla prossima estate. Ma perché prima ha ignorato il ricorso dei comitati (facendo gridare Save allo scandalo)? «No comment», replicano da Roma. Un pasticcio su cui ora getterà il proprio sguardo la commissione trasporti del Senato. E Anche la Cna, per voce del direttore provinciale Giuliano Rosolen, è preoccupato per il blocco dei lavori: «Un danno alla competitività del nostro sistema produttivo». Ma c'è chi crede che tutto potrebbe risolversi in una bolla di sapone. «Abbiamo avviato la procedura di rientro da Venezia e rispetteremo il calendario già stabilito - rivela il capo della direzione aeroportuale di Venezia, Valerio Bonato - puntiamo comunque al 5 dicembre, scadenza che considerava già un certo margine». Mentre impazzano le polemiche, i lavori non sono poi così lontani dalla fine.
 
Dubito che il Consiglio di Stato possa sospendere la sospensiva: a leggere le carte, non ne ravviso alcuna possibilità.
 
mi permetto di fare una puntualizzazione: ma perchè non indirizziamo le nostre più che comprensibili lamentele a veri responsabili del pasticcio, anzicchè prendercela con gli "ambientalisti". questi ultimi hanno solo tirato un rigore a porta vuota.

è l'approssimazione, la sciatteria, il favoritismo fatto pure alla c.d.c. (cazzo di cane, per capirci) che ci rovinano e, nello specifico, hanno inguaiato treviso e la sua società di gestione, che pensava di essere furba e invece.......

ormai la via serve pure per scavare un tombino. sono anni che lo ripete l'ue, la corte di giustizia, i vari tar.....e questi, freschi come un quarto di pollo, si fanno dire che non serve con una motivazione che è palesemente illogica!?!?

disprezzo per i soldi pubblici e per l'intelletto degli elettori...o forse a questi utlimi va bene così? alle prossime elezioni vedremo, ma non nutro grosse speranze.

soldi pubblici? elettori? SAVE è una società a maggioranza privata, quotata in borsa... Con manager e uffici legali come quelli di qualsiasi azienda privata... (con i loro pregi e difetti, evidentemente)
La motivazione, a leggere tutto l'atto del ministero dell'ambiente, mi sembra tutt'altro che illogica: vi si legge che i "meri" lavori comporterebbero solo benefici dal punto di vista ambientale. Discorso diverso per l'eventuale aumento dei voli, ovviamente...
Comunque la VIA non l'avrebbero mai ottenuta quindi, se si voleva rifare sta benedetta pista, mi sa che non avevano molte altre carte da giocareo... Il giudice dirà che non si può rifare la pista perchè un aeroporto non può stare lì? Ok, iniziamo a chiudere Linate Napoli Pisa.. E poi si potrà chiudere anche Treviso, che comunque con il suo traffico contingentato non dava fastidio a nessuno a parte quattro geni che hanno comprato case NUOVE a mezzo chilometro dalla pista..
 
...se si voleva rifare sta benedetta pista, mi sa che non avevano molte altre carte da giocare...

Si fossero limitati al semplice rifacimento dell'asfalto, probabilmente non ci sarebbero stati problemi. Se la VIA è necessaria per il tipo di intervento prospettato, non c'è altra soluzione che limitarsi alla semplice sostituzione dell'asfalto ed a migliorie del sistema di smaltimento delle acque. Questo salvo che non si trovino scappatoie con deroghe a go go.
 

...Quelli del comitato cittadino hanno preso la balla al balzo per dire che non c'era una V.I.A.(prevista da norme europee) da anni ed hanno bloccato tutto.
Di certo chi si muove cosi', un aeroporto lo vuole chiuso....

...se fosse vero quello che hai detto, mi domando: "perché allora non lo hanno fatto nel 2007 mentre stavano costruendo la nuova aerostazione ed adeguamenti vari"???
 
in realta' non c'e' nessun ampliamento,
la pista resta quella, forse mezzo metro in meno, rifanno tutto il manto da sotto per mettere luci e apparati nuovi per la cat 2 e rifanno i raccordi riorientandoli a 45° dalla parte civile.
non credo che i piaszzali vengano allungati per uil momento.
tanto rumore per nulla.
 
Aeroporto di Treviso: i lavori proseguiranno nonostante la sentenza?
Treviso, Italia - Due parti in opposizione
(WAPA) - Due fronti opposti si schierano sul futuro dell'aeroporto "Antonio Canova" di Treviso: da una parte tutti coloro che vogliono far proseguire i lavori di ristrutturazione, dall'altra quelli che vorrebbero bloccarli; i primi, in nome di ragioni economiche, di pianificazione e prospettive, sostengono "Il 'Canova' fa parte di una rete che sostiene il territorio e l'economia. Non so se il comitato (dell'aeroporto di Treviso, NdR), quando ha fatto ricorso al Tar, sapeva di quali sarebbero state le conseguenze del loro gesto" (Sando Zampese della Lega Nord). I secondi, in base a considerazioni ambientaliste, ricordano che "Il ministero dell'Ambiente nel 2007 ha dato un parere negativo 'Interlocutorio' ad un progetto di sviluppo presentato nel 2002 dalla società AerTre che gestisce l'aeroporto, parere che oltre a dare un riferimento massimo di 16.300 voli annui, dava prescrizioni e termini per ripresentare una documentazione adeguata. E che invece nel febbraio 2011 la società AerTre tramite Enac ha presentato un progetto di 'Sistemazione delle piste' richiedendo contemporaneamente l’esclusione dall'applicazione della procedura Via" (Valutazione di impatto ambientale).

Lega Nord, Pdl, il Comune di Treviso, Save -società che gestisce lo scalo di Venezia-Tessera ed azionista di maggioranza di AerTre- hanno contrapposto alla sentenza del Tar (vedi AVIONEWS) un ricorso in appello come annunciato anche da Alessio Quaranta, direttore generale dell'Enac (Ente nazionale aviazione civile), mentre i sindacati cercheranno nei prossimi giorni di organizzare assemblee per mettere insieme le ragioni degli uni e degli altri ed il futuro dei lavoratori; Paolino Barbiero, della Cigl, ha proposto intanto di realizzare "Abitazioni in zona protetta, dove trasferire le famiglie che lamentano la vicinanza all'aeroporto, portando nelle abitazioni troppo vicine alla pista servizi aeroportuali". A livello cittadino si è costituito il comitato "Difendiamo l'aeroporto di Treviso", composto da operatori commerciali, dipendenti dello scalo e residenti che si oppongono al blocco dei lavori.

Le operazioni di manutenzione in oggetto riguardano, fra l’altro, il rifacimento sia delle fondazioni che del manto della pista ed il completamento dell’impianto di illuminazione che consentirà al "Canova" di passare ad aeroporto di classe seconda, con maggiore possibilità di atterraggi e decolli in caso di scarsa visibilità per nebbia o cattivo tempo. Lo scalo potrebbe quindi accogliere più voli, oltre i 16.300 previsti come massimo dal ministero dell'Ambiente, tanto che i lavori sono iniziati escludendo la valutazione d'impatto ambientale.

Legambiente Treviso, il Comitato Aeroporto di Treviso, Italia Nostra sono i principali sostenitori della necessità di fermare le macchine, sostenuti dall'Ente Parco del Sile e dal Comitato aeroporto di Ciampino, e chiedono "Alle istituzioni che si facciano garanti della trasparenza nei confronti della popolazione interessata per gli aspetti connessi all’ampliamento della capacità operativa dell’aeroporto 'Canova'"; il fronte ha inoltre chiarito più volte di non essere contro lo sviluppo economico del territorio e ricorda i dati divulgati dagli "Albergatori e consorzio di promozione turistica" secondo i quali “Treviso segna un netto + nel mese di giugno con un + 6,56% rispetto al medesimo periodo del 2010 negli arrivi e + 8,14% nelle presenze nonostante la chiusura dell’aeroporto”. (Avionews)
(0234)

http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.php&news_id=1134064&pagina_chiamante=index.php
 
POLEMICHE INUTILI alla peggio limiteranno gli arrivi ma come si legge l'aeroporto rimane quello che era prima non cambia un tubo..anzi cosi' si aumenta di sicuro la sicurezza.
Quando per anni siamo andati avanti ed indietro con gli aerei pirni di bombe e cartucce nessuno ha detto mai nulla ma era molto piu' pericoloso..
 
Ultima modifica:
Non poteva ovviamente mancare il Comitato aeroporto di Ciampino.. Solidali nel fare danni..