*** Conferenza Stampa Alitalia - 13 ottobre diretta AC ***


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Hai prove per dimostrare quanto dici o ti è apparso Hogan in sogno durante la notte?

Mia personale idea, supportata dai fatti con la chiusura di tutte le rotta asiatiche (e la mancata apertura di PEK) mentre invece aprono in Centro-Sud America.
Mi sembra di non essere il solo a pensare questa cosa.
 
Il numero di aerei è sempre la classica foglia di fico, se ci fossero tutte le condizioni per aprire una rotta che si pensa profittevole, si prende un aereo in leasing e si parte. Se non si apre è perché a) la rotta non è profittevole b) non ci sono le condizioni per aprire, indipendentemente da quanti aerei hai.
 
Mia personale idea, supportata dai fatti con la chiusura di tutte le rotta asiatiche (e la mancata apertura di PEK) mentre invece aprono in Centro-Sud America.
Mi sembra di non essere il solo a pensare questa cosa.

Quali sono tutte le rotte asiatiche pre-EY che sono state chiuse? Lo chiedo senza malizia, davvero non ricordo.
 
Mia personale idea, supportata dai fatti con la chiusura di tutte le rotta asiatiche (e la mancata apertura di PEK) mentre invece aprono in Centro-Sud America.
Mi sembra di non essere il solo a pensare questa cosa.

Mi pare abbiano chiuso Osaka e aperto Seoul. Le altre destinazioni in Asia sono state chiuse molto prima dell'arrivo di EY. Secondo me la spiegazione piu' sensata e' che (fortunatamente) non aprono tanto per aprire e finche' non hanno slot decenti non aprono!
 
Mi pare abbiano chiuso Osaka e aperto Seoul. Le altre destinazioni in Asia sono state chiuse molto prima dell'arrivo di EY.
esatto.....oltre l'esperimento Venezia-Tokyo

Anche perchè il network asiatico (se si intende oltre il golfo) di AZ pre o post EY non è che fosse infinito........Giappone fondamentalmente (Corea adesso e Cina a singhiozzo che va e viene)
 
http://www.milanofinanza.it/news/en...ha-fretta-di-trovare-un-ad-201510131529408422

Alitalia perde 700.000 euro al giorno. L'obiettivo del management è che perda sempre meno, anche se la situazione è delicata, si è perfino dimesso l'ad, ha ricordato il presidente, Luca Cordero di Montezemolo, oggi in conferenza stampa sottolineando che "Alitalia è un bambino che speriamo diventi grande".

Comunque, l'uscita dell'ad, Silvano Cassano, lo scorso 18 settembre non vuol dire che si ricomincia da capo e si rimette in discussione tutto. "C'è una continuità totale e assoluta garantita da me e da James Hogan (presidente di Etihad e vice presidente di Alitalia, ndr), con un impegno a 360 gradi e grande determinazione", ha assicurato il numero uno della società, ribadendo che Cassano si è dimesso per sua scelta, "noi lo ringraziamo per il suo lavoro, ma la sua decisione è stata totalmente personale".

La ricerca del nuovo ad "forse richiederà 3, 4 o 6 mesi, conta avere la persona giusta per completare questo lavoro", ha osservato il vicepresidente del vettore e il presidente di Etihad, James Hogan. C'è una ricerca in atto per individuare la persona giusta, ma "non abbiamo la pistola puntata", ha puntualizzato Montezemolo.

Alitalia non ha quindi fretta di trovare un nuovo amministratore delegato, sta portando avanti il piano industriale e i conti sono in linea con le previsioni: "il bilancio è solido, siamo ben capitalizzati, c'è una forte posizione di cassa e investimenti significativi", ha affermato il Cfo, Duncan Naysmith.

Inoltre il rask (reveneu available seat/km, i ricavi per posto aereo offerto) nel terzo trimestre comincia ad accelerare e il load factor ha raggiunto l'80,3% nel terzo trimestre, una cifra che non si raggiungeva da prima del 2007, "un segnale importante di miglioramento che voglio sottolineare", ha aggiunto Montezemolo.

Certo, la compagnia ha pagato e sta pagando un prezzo molto elevato per l'incendio all'Aeroporto di Fiumicino, ma ha compensato l'ammanco di ricavi con altre misure, per esempio realizzerà 140 milioni di riduzione dei costi nel 2016, e con Aeroporti di Roma ha instaurato "un vero e proficuo rapporto".

Da un po' di settimane, infatti, è stato creato un gruppo settimanale in funzione di "progetti chiari, tempistica chiara, necessità chiare" di Alitalia. Avendo scelto Fiumicino come hub, la compagnia ha d'altra parte bisogno di un terminal dedicato che sia una show room, un terminal adatto a nuove rotte fondamentali per l'Italia nel mondo. "Sono assolutamente confidente che a fine 2016 avremo un terminal F totalmente dedicato ad Alitalia", ha previsto Montezemolo.

Il gruppo di lavoro sta mettendo a punto, in contatto con l'Enac che a giorni approverà il masterplan per il raddoppio dell'aeroporto, una serie di azioni, ha precisato ancora il numero uno della società, ponendo l'accento sulla necessità che anche Alitalia si impegni sul fronte dei servizi di terra: "Dobbiamo dare al passeggero, con fatti e non parole, la percezione di un grande cambiamento".

In ogni caso, appena la magistratura individuerà i responsabili dell'incendio che ha devastato il Terminal 3 di Fiumicino, Alitalia avvierà la richiesta di risarcimento danni. La compagnia ha stimato un danno di oltre 80 milioni di euro. Ovviamente è un discorso che coinvolgerà le compagnie di assicurazione, non AdR.

La compagnia è intanto molto attiva sul mercato dei capitali: ha raccolto 375 milioni di euro con un collocamento privato e con i partner di Etihad 700 milioni di dollari, di cui 123 milioni di quota Alitalia, oltre a linee di credito per 2,5 miliardi. E nei prossimi mesi, ha fatto presente Naysmith, "ci saranno investimenti significativi in tutto il business che superano 280 milioni di euro, di cui 170 milioni per la riqualificazione della flotta, 64 milioni per i sistemi, 11 milioni per le lounge e 9 milioni per i posti di lavoro".

Un'Alitalia competitiva è infatti fondamentale anche per l'economia del Paese, ma va supportata non con sovvenzioni ma con un piano turistico che manca. "Teniamo in piedi carrozzoni totalmente inutili, mentre serve un piano turistico per il Paese e Alitalia può dare un grande contributo in questo senso", ha denunciato, in conclusione, Montezemolo.


finchè non risolvono i problemi a "terra" a Fiumicino non parte alcun investimento serio e mi sembra l'abbiano detto abbastanza chiaramente!
 
A me questo continuo richiamo al fattore turistico fa sempre incazzare, è deprimente leggere che non si parli da nessuna parte anche di legami con attività industriali, pare che AZ voglia diventare un tour operator e morta lì la questione...
Concetto, quello turistico, che poi si declina su tutto il fronte, a cominciare dalle lounge "Casa Italia" (aridaje!), dove di spazi business quasi non vi è traccia.
 
A me questo continuo richiamo al fattore turistico fa sempre incazzare, è deprimente leggere che non si parli da nessuna parte anche di legami con attività industriali, pare che AZ voglia diventare un tour operator e morta lì la questione...
Concetto, quello turistico, che poi si declina su tutto il fronte, a cominciare dalle lounge "Casa Italia" (aridaje!), dove di spazi business quasi non vi è traccia.

Concordo e confermo come la questione che correttamente poni sia stata completamente tralasciata nella conferenza di ieri.
 
SCL è na bella notizia ma contiene dell'azzardo perchè :
-in Cile AZ cone livello qualitativo non viene vista certo come AF e IB e LAN sono alleate
-un 7x solo per il pTp mi sembra sovradimensionato
-in sostanza un 7x no-stop mi sembra economicamente rischioso da sostenere

Secondo me il volo sarà 3 o 4x week al massimo. E non sappiamo nemmeno se sarà nonstop o magari un proseguimento dei voli per GRU o GIG
 
Mia personale idea, supportata dai fatti con la chiusura di tutte le rotta asiatiche (e la mancata apertura di PEK) mentre invece aprono in Centro-Sud America.
Mi sembra di non essere il solo a pensare questa cosa.

Un conto è un'opinione, un conto è dire "EY ha deciso così" e il fatto di non essere solo a pensarlo, non supporta la tua tesi.
C'è gente che crede nella teoria del complotto, ma non per questo è reale.
 
Etihad ha permesso all'Italia di accedere a nuovi mercati orientali (dall'Australia alla Cina) da cui l'Italia era ormai lontana
Quindi secondo LCDM è EY che permette l'accesso dell'Italia al mercato cinese.
La storia dello slot pechinese introvabile, mi ricorda quando si diceva che non si poteva aumentare il LR perchè non c'erano gli aerei e le case avevano le linee di produzione sature fino al 2100.
A PEK ci volano tutti e sicuramente un paio di slot se si vuole, saltano fuori. Tanto più che parliamo di uno scalo statale.
Certo, è molto comodo per AZ sostenere che la colpa della mancata apertura sia di altri...
 
Hogan era a fianco di Montezemolo e Cassano, il che vuol dire che la strategia era condivisa.
La spiegazione è stata data, senza slot ad orari sensati si perdono soldi (e tanti) quindi meglio non aprire, almeno per ora.

Non credo che l'essere a fianco di Hogan implichi la condivisione. Peraltro in seguito Cassano si è dimesso.
D'altra parte prendo atto che la spiegazione ufficiale è stata data e non fa una grinza, ovvero che senza slot ad orari sensati si perdono soldi quindi meglio non aprire. Mi chiedo, ma quando l'avevano annunciata avranno pur ragionato su parametri diversi? (è plausibile considerare slot che si ritenevano disponibili e poi non lo erano?)
 
Quindi secondo LCDM è EY che permette l'accesso dell'Italia al mercato cinese.

Come al solito ci spacciano i problemi di Alitalia per problemi dell'Italia. L'accesso ai mercati cinesi e australiani in Italia c'è da sempre, proprio grazie a compagnie mediorientali come EY che in Italia era presente già da lustri.
 
Che la storia della PEK sia stata abbastanza grottesca credo che nessuno lo metta in dubbio.
Detto questo, anche io esorto a farcene una ragione, evidentemente non hanno avuto quello che volevano dalle autorita' cinesi ed hanno deciso di evitare di operare la tratta a condizioni sfavorevoli.
Speriamo che MEX e SCL siano future rotte profittevoli per il network e riescano a rimpiazzare perlomeno parzialmente la cash-cow che era la CCS.
 
Mi pare si sia accennato al danno derivante dalla chiusura di Caracas.
Ora, tutti noi sappiamo qual'è la causa e non ci verrebbe certo da biasimare AZ per quel che ha fatto.
Tuttavia, sebbene anche altre compagnie abbiano avuto problemi e siano state costrette a tagliare frequenze, chiedo ai più esperti come mai Air Europa, Air France, Lufthansa, Iberia e Tap (solo per citare le europee) continuino a volare sul Venezuela a differenza di Alitalia
 
Speriamo che MEX e SCL siano future rotte profittevoli per il network e riescano a rimpiazzare perlomeno parzialmente la cash-cow che era la CCS.

Visto quanto è successo con la PEK spero che prima di annunciare alla mega convention l'apertura di MEX e SCL, abbiano dovutamente preso contatto con questi aeroporti per assicurarsi l'esistenza di slot con orari appropriati a questi voli...
 
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