C'è anche una Nota Informativa di ENAC al riguardo, la NI-2020-028 (
link).
Ora però, con tutta la delicatezza del caso e con un pizzico di polemica, riporto la mia esperienza.
Questo marzo, durante il mio consueto rinnovo all'IMAS di Milano, durante la visita generica vengo informato della necessità di compilare un questionario (che probabilmente rientra nel grande progetto del Reg. UE 1042/2018 che ha introdotto nella normativa EASA la CAT.GEN.MPA.215 inerente il programma di sostegno). È un'unica facciata con il classico formato di valutazione psicologica con affermazioni e una scala di 5 gradi – totale disaccordo/disaccordo/neutro/accordo/totale accordo – per ognuna... maledetto sia chi l'ha inventato.
Le affermazioni non saranno più di una 15ina (quindi pure poche, per gli standard).
Già partiamo male con il medico che mi fa: "Allora, mi raccomando: legga bene le frasi perché ce ne sono alcune a trabocchetto che inducono in errore. Se mi risponde male poi è un casino." Come a dire, sì bello il caso Lubitz, tutti insieme uniti, facciamo qualcosa, ma tanto alla fine
fottesega a me.
Faccio il mio compitino e alla frase che diceva tipo "Nell'ultimo anno sono stato sottoposto a stress considerevole" rispondo con il primo grado di accordo (sai com'è, tra pandemia, lockdown ed incertezze economiche varie, non è che sia proprio stata una passeggiata per nessuno).
Restituito il foglio, il dottore verifica che non sia caduto nei tranelli e poi si blocca su quella frase: anatema!
E come mai?
E perché?
E non si fa così...
Va bene, allora lei mi fa anche la visita dallo psicologo.
Chi c'è oggi?
Ah Dott. XXXX, allora sta apposto... meglio del Dott. YYYY.
Metto in conto di dover fare un'ulteriore visita specialistica non preventivata, altro tempo prima di concludere.
Visita tranquilla, dove ho ricapitolato al dottore gli avvenimenti mondiali degli ultimi 12 mesi, nel caso se li fosse persi.
Vado alla cassa per pagare e mi aggiungono un'ulteriore voce di costo per la visita extra.
Ora, capite bene il mio scetticismo nel cercare di risolvere un problema che secondo me è irrisolvibile: la certezza di non avere incidenti stile Germanwings è utopia.
E comunque, non lo si risolve in questo modo, dove per nonnulla ci si sente in balia dei medici che ti controllano, che quindi porta ad atteggiamenti ancora più omissivi e schivi da parte di chi poi potrebbe aver bisogno di supporto.