Cina: precipita Boeing 737-800 China Eastern diretto a Guangzhou con 133 passeggeri a bordo


Sono rimaste in pochissime le compagnie che io sappia, anzi forse nessuna, ad applicare quella raccomandazione, tra l’altro superata da EASA stessa diversi anni fa…

Faccio fatica a trovare il razionale delle seguenti motivazioni:
  • Did not provide any additional reduction in risk and had a limited deterrent effect;
In base a cosa dicono ciò? Post GWI ci sono stati casi analoghi dove l'intento suicidario è stato portato a termine nonostante l'assistente di volo presente?
  • Heightened existing risks both to security and the physiological state of the flight crew;
Questa non l'ho capita proprio.
 
Come dice il buon flyingclam, penso che sia una ristretta minoranza. Intendiamoci, in un altro paese meno rigido della Germania il pilota di quel volo di Germanwings sarebbe stato messo a terra per ottenere le cure di cui aveva diritto e bisogno. Ma siccome in Germania hanno avuto la STASI allora il diritto alla privacy è superiore a quello della sicurezza dei passeggeri.
Ristretta minoranza che non segue o che segue la regola?
FR e AZ la seguono, tornando da Dublino con FR pochi giorni fa, entrambi (CPT e FO) hanno giustamente espletato i propri bisogni , uno alla volta ovviamente, con un assistente di volo al loro posto in cabina.
 
Sì in FR quella regola c'era anche da prima del caso Germanwings, non si può dire lo stesso per molte altre compagnie europee, ne ho sentite diverse che hanno mantenuto quella regola solo per alcuni mesi dopo l'incidente (EasyJet ad esempio).

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Sì in FR quella regola c'era anche da prima del caso Germanwings, non si può dire lo stesso per molte altre compagnie europee, ne ho sentite diverse che hanno mantenuto quella regola solo per alcuni mesi dopo l'incidente (EasyJet ad esempio).

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Vediamo cosa viene fuori dalle indagini perché se viene a galla il suicidio, spero che EASA sta volta la metta obbligatoria. E credo anche che, a mio avviso, doveva esserlo da tempo.
 
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Reactions: rubinlami
Non credo che la maggior parte delle majors abbia questa regola. Torno a dirlo, Lubitz in un qualsiasi altro paese europeo sarebbe stato messo a terra per ricevere le cure di cui chiaramente aveva bisogno.
 
Non credo che la maggior parte delle majors abbia questa regola. Torno a dirlo, Lubitz in un qualsiasi altro paese europeo sarebbe stato messo a terra per ricevere le cure di cui chiaramente aveva bisogno.
Si chiaro ma è per evitare proprio il nascere di situazioni potenzialmente catastrofiche. Mi ricordo un volo Ethiopian dove uno dei due si chiuse dentro ed alla fine miracolosamente aprì la porta del cockpit con il volo se non erro fatto atterrare a FCO in emergenza.
perché anche se situazione remota correre questo rischio?
 
Si chiaro ma è per evitare proprio il nascere di situazioni potenzialmente catastrofiche. Mi ricordo un volo Ethiopian dove uno dei due si chiuse dentro ed alla fine miracolosamente aprì la porta del cockpit con il volo se non erro fatto atterrare a FCO in emergenza.
perché anche se situazione remota correre questo rischio?

Premessa: non sappiamo ancora la causa del disastro aereo in Cina.

Ciò detto, andiamo nel merito del “problema”. Secondo me l’obbligo di essere in due, sempre, in cockpit è da un lato una perversione del concetto di safety e dall’altro una precauzione totalmente inutile.

Esistono, torno a dire, dei meccanismi che avrebbero prevenuto il problema di Lubitz. In Italia, in Spagna, in buona parte del mondo un pilota in cura per problemi di depressione e con tendenze suicide non sarebbe stato autorizzato a volare. Ma siccome in Germania hanno avuto la STASI allora la privacy è sacrosanta, e a quanto ne so - malgrado quel centinaio di morti - la legge non è stata cambiata. Però immaginiamo per assurdo che si debba per forza sempre avere due persone in cockpit; perchè fermarsi li? Gli autisti di autobus possono far danni. Mettiamone due, con doppi comandi. Idem per treni, tram, furgoni, camion. Dove ci si ferma?

Secondariamente, cosa può fare la seconda persona in cockpit? Io ho ricevuto il training da assistente di volo; mi hanno insegnato come usare i forni, come applicare un defibrillatore e come combattere gli incendi. Non a pilotare un aereo. Mettimi in cockpit e sono peggio che inutile, sono un peso morto. Se di fianco a me c’è un novello Lubitz, magari saprei fermarlo ma non saprei rettificare il problema. E, anzi, più che salvare l’aereo da un suicida direi che è più probabile che tocchi qualcosa che non devo toccare e faccia un casino.

Io sono dell’idea che la soluzione migliore a un possibile problema è solitamente quella più logica: invece di inventarsi guardiani in cockpit, perchè non pensiamo alla salute mentale del personale navigante? Negli ultimi due anni abbiamo trattato, come collettivitá, piloti, AAVV e marinai come appestati, anzi peggio. Ci sono piloti per la stessa compagnia cinese cui appartiene il 737 caduto che si sono spippati 180gg di isolamento in un anno, manco fossero boss dell’ndrangheta a Sulmona. La mia compagna nel 2021 ha fatto almeno 80 notti cosi, in alcuni casi con la guardia al piano. E nel settore marittimo è pure peggio e non a caso li l’emergenza suicidi è terrificante. Invece di trattare queste persone come potenziali assassini dovremmo fare in modo che non arrivino nemmeno a pensare di volersi togliere la vita. O che, se dovessero sentirsi cosi, dovremmo aiutarli.
 
Premessa: non sappiamo ancora la causa del disastro aereo in Cina.

Ciò detto, andiamo nel merito del “problema”. Secondo me l’obbligo di essere in due, sempre, in cockpit è da un lato una perversione del concetto di safety e dall’altro una precauzione totalmente inutile.

Esistono, torno a dire, dei meccanismi che avrebbero prevenuto il problema di Lubitz. In Italia, in Spagna, in buona parte del mondo un pilota in cura per problemi di depressione e con tendenze suicide non sarebbe stato autorizzato a volare. Ma siccome in Germania hanno avuto la STASI allora la privacy è sacrosanta, e a quanto ne so - malgrado quel centinaio di morti - la legge non è stata cambiata. Però immaginiamo per assurdo che si debba per forza sempre avere due persone in cockpit; perchè fermarsi li? Gli autisti di autobus possono far danni. Mettiamone due, con doppi comandi. Idem per treni, tram, furgoni, camion. Dove ci si ferma?

Secondariamente, cosa può fare la seconda persona in cockpit? Io ho ricevuto il training da assistente di volo; mi hanno insegnato come usare i forni, come applicare un defibrillatore e come combattere gli incendi. Non a pilotare un aereo. Mettimi in cockpit e sono peggio che inutile, sono un peso morto. Se di fianco a me c’è un novello Lubitz, magari saprei fermarlo ma non saprei rettificare il problema. E, anzi, più che salvare l’aereo da un suicida direi che è più probabile che tocchi qualcosa che non devo toccare e faccia un casino.

Io sono dell’idea che la soluzione migliore a un possibile problema è solitamente quella più logica: invece di inventarsi guardiani in cockpit, perchè non pensiamo alla salute mentale del personale navigante? Negli ultimi due anni abbiamo trattato, come collettivitá, piloti, AAVV e marinai come appestati, anzi peggio. Ci sono piloti per la stessa compagnia cinese cui appartiene il 737 caduto che si sono spippati 180gg di isolamento in un anno, manco fossero boss dell’ndrangheta a Sulmona. La mia compagna nel 2021 ha fatto almeno 80 notti cosi, in alcuni casi con la guardia al piano. E nel settore marittimo è pure peggio e non a caso li l’emergenza suicidi è terrificante. Invece di trattare queste persone come potenziali assassini dovremmo fare in modo che non arrivino nemmeno a pensare di volersi togliere la vita. O che, se dovessero sentirsi cosi, dovremmo aiutarli.
Potresti semplicemente aprire la porta...

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Con quale pulsante? A me nessuno l'ha spiegato. E anche se lo sapessi fare, e se non combino casini nel frattempo - magari toccando qualche altro tasto - come fermo l'aspirante suicida?

Cos'è più semplice, insegnare agli AAVV come pilotare un aereo mentre ci si mena in cockpit alla Jason Bourne o fornire l'assistenza medica necessaria ai naviganti?
 
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Con quale pulsante? A me nessuno l'ha spiegato. E anche se lo sapessi fare, e se non combino casini nel frattempo - magari toccando qualche altro tasto - come fermo l'aspirante suicida?

Cos'è più semplice, insegnare agli AAVV come pilotare un aereo mentre ci si mena in cockpit alla Jason Bourne o fornire l'assistenza medica necessaria ai naviganti?

Cioè.. Mi stai dicendo che un AV non è in grado di aprire la porta? Ahah
Ho fatto l av 4 anni e durante il corso base lo spiegano eccome..e c'è pure nel manuale.
 
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Cioè.. Mi stai dicendo che un AV non è in grado di aprire la porta? Ahah
Ho fatto l av 4 anni e durante il corso base lo spiegano eccome..e c'è pure nel manuale.

Onestamente non mi ricordo quale sia il pulsante / comando nella consolle del cockpit. Comunque, e prometto di chiuderla qui, preferirei una soluzione "di base" anzichè chissà quali metodi arzigogolati per evitare tragedie... Oltretutto, su quel volo cinese i piloti erano in tre.
 
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Reactions: flyingclam
Onestamente non mi ricordo quale sia il pulsante / comando nella consolle del cockpit. Comunque, e prometto di chiuderla qui, preferirei una soluzione "di base" anzichè chissà quali metodi arzigogolati per evitare tragedie... Oltretutto, su quel volo cinese i piloti erano in tre.

Comunque anche con un av in flight deck, cambia poco.. Se ti arriva l'estintore sul naso c'è poco da fare..
 
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Nessun rimedio è assoluto, ma secondo me la presenza di un AV in cockpit limita di molto la possibilità che il pilota faccia follie. Se quest'ultimo facesse cose strane, difficilmente l'AV non se ne accorgerebbe. Anche aggredire l'AV non sarebbe così semplice, sia perchè i posti non sono vicinissimi, sia perchè l'eventuale abbandono del posto da parte del pilota pur in assenza del collega, qualche dubbio all'AV di turno dovrebbe farlo sorgere.
Poi è chiaro che garanzie assolute non ce ne possono essere.
Ma se oltre ai doverosi accertamenti clinici, è possibile aggiungere anche la ridondanza di un "umano", secondo me non si sbaglia mai.
 
una perversione del concetto di safety e dall’altro una precauzione totalmente inutile.

Esistono, torno a dire, dei meccanismi che avrebbero prevenuto il problema di Lubitz. In Italia, in Spagna, in buona parte del mondo un pilota in cura per problemi di depressione e con tendenze suicide non sarebbe stato autorizzato a volare. Ma siccome in Germania hanno avuto la STASI allora la privacy è sacrosanta, e a quanto ne so - malgrado quel centinaio di morti - la legge non è stata cambiata. Però immaginiamo per assurdo che si debba per forza sempre avere due persone in cockpit; perchè fermarsi li? Gli autisti di autobus possono far danni. Mettiamone due, con doppi comandi. Idem per treni, tram, furgoni, camion. Dove ci si ferma?

lavoro per un'azienda americana e ahimé capisco bene cosa intendi per "perversione del concetto di safety", tuttavia ci si ferma semplicemente dove ci sono pochi casi statistici: nessun ferroviere ha mai lanciato un frecciarossa contro un italo (o viceversa), ergo avere un inserviente in cabina probabilmente non è necessario, al contrario più di qualche pilota ha picchiato o provato a picchiare un aereo, ergo l'AV in cabina può essere un deterrente

Secondariamente, cosa può fare la seconda persona in cockpit?

Poco, ma sempre più di "niente", e visto che il "poco" è a costo zero e a sbattimento zero, why not?
 
Onestamente non mi ricordo quale sia il pulsante / comando nella consolle del cockpit. Comunque, e prometto di chiuderla qui, preferirei una soluzione "di base" anzichè chissà quali metodi arzigogolati per evitare tragedie... Oltretutto, su quel volo cinese i piloti erano in tre.

visto che gli eventi catastrofici avvengono per l'allineamento di molti buchi nelle procedure, introdurne una per limitare ulteriormente il caso di piloti fuori controllo non puo' che giovare. Nessuno qui sta dicendo che sia la soluzione/sostituzione ad una attenta analisi psicologica di chi nel cockpit lavora, ma semplicemente un deterrente per scongiurare chi volgia chiudersi nello stesso mentre il collega se ne esce per andare al bagno...
 
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Quello che intendevo, usare l’eventuale assistente come deterrenza, non cercare di trasformarlo in Sullenberger