Cina: precipita Boeing 737-800 China Eastern diretto a Guangzhou con 133 passeggeri a bordo


Leggere “Disclosure may endanger national security and social stability” da parte della CAAC è qualcosa di incredibile. Black list s-u-b-i-t-o.
Notevole il livello di strafottenza raggiunto dalle autorità (roba che nemmeno in URSS), mi aspettavo la prassi usata di solito in caso di disastri troppo grandi da nascondere: aspettare qualche anno, emettere un comunicato con una causa superficiale e di circostanza, punire un capro espiatorio e continuare tutto come prima.

Una cosa vomitevole della vicenda e' stato vedere come, nei mesi successivi all'incidente, sui social cinesi venivano censurate le informazioni o rumors sensati mentre erano lasciati liberi di accumulare milioni di visualizzazioni i video di "influencer" e sedicenti esperti di aviazione che propinavano teorie di complotto in cui più o meno implicitamente davano la colpa agli USA (del tipo: Boeing poteva sabotare l'aereo prima della consegna, una spia forse ha installato un bug nel software dell'autopilota, ...).
 
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Purtroppo anche quel minimo di regole condivise da quasi tutto il mondo negli ultimi decenni, sta rapidamente lasciando il posto alle convenienze particolari. L'unica regola del futuro sarà la legge della giungla. Che difficilmente porterà a qualcosa di buono.

Non concordo con questa visione "e non ci sono più neppure le mezze stagioni". Recenti incidenti e close calls in Brasile, negli Emirati, in Pakistan, hanno seguito le norme internazionali e le regole di base della just safety culture. Persino il caso di AZAL si sta muovendo, almeno in Kazakhstan, su quei binari.

La differenza la sta facendo la Repubblica Popolare Cinese. Lo facessero, per dirne una, i nigeriani verrebbero immediatamente bannate tutte le compagnie aeree autorizzate dall'ente locale.

Notevole il livello di strafottenza raggiunto dalle autorità (roba che nemmeno in URSS), mi aspettavo la prassi usata di solito in caso di disastri troppo grandi da nascondere: aspettare qualche anno, emettere un comunicato con una causa superficiale e di circostanza, punire un capro espiatorio e continuare tutto come prima.

Una cosa vomitevole della vicenda e' stato vedere come, nei mesi successivi all'incidente, sui social cinesi venivano censurate le informazioni o rumors sensati mentre erano lasciati liberi di accumulare milioni di visualizzazioni i video di "influencer" e sedicenti esperti di aviazione che propinavano teorie di complotto in cui più o meno implicitamente davano la colpa agli USA (del tipo: Boeing poteva sabotare l'aereo prima della consegna, una spia forse ha installato un bug nel software dell'autopilota, ...).

Schifo. Assolutamente schifo. Quando l'ente regolatore si comporta così, i risultati non si faranno attendere. Altro che certificare il COMAC.
 
Vergognoso.... che si possa essere trattato di un gesto deliberato? viste le motivazioni di "sicurezza nazionale e alla stabilità sociale"
 
Non mi sorprende più di tanto…In Cina quando la verità fa male, la risposta è il silenzio. Tipico modus operandi di fronte a situazioni che possano mettere in difficoltà settori industriali….i nomi di Liu Xiaobo, Ai Wiwei o quella blogger di Whuan di cui non ricordo il nome che denunciò la gestione Covid vi dicono qualcosa? immaginate il danno di immagine se l’ipotesi del suicidio fosse vera…
 
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Non mi sorprende più di tanto…In Cina quando la verità fa male, la risposta è il silenzio. Tipico modus operandi di fronte a situazioni che possano mettere in difficoltà settori industriali….i nomi di Liu Xiaobo, Ai Wiwei o quella blogger di Whuan di cui non ricordo il nome che denunciò la gestione Covid vi dicono qualcosa? immaginate il danno di immagine se l’ipotesi del suicidio fosse vera…

Io non voglio buttarla in politica, si sa che la Cina è un paese totalitario e tanto vale. Ma in questo campo, quello della safety, l'insabbiamento è qualcosa di ingiustificabile.

Se si insabbia l'incidente, non scopriremo mai le root causes. Se non le scopriamo, allora può succedere di nuovo. E altra gente può morire.
Insabbiando l'incidente, il messaggio che si da urbi et orbi è che la Cina non vuole notizie "scomode". Ciò che ne consegue è che verranno a mancare gli incentivi per riportare i near misses, le situazioni di pericolo, le situazioni che potenzialmente possono portare a un disastro. Una cultura come questa porta a disastri in una maniera incredibilmente veloce.

Un caso fuori dal mondo dell'aviazione, Chernobyl. Il reattore aveva dei difetti di design che avevano già portato a un incidente in precedenza, ma erano stati insabbiati. Aggiungici le pressioni di ottenere un determinato traguardo - cosa tipica di un totalitarismo - e voilà.
 
Io non voglio buttarla in politica, si sa che la Cina è un paese totalitario e tanto vale. Ma in questo campo, quello della safety, l'insabbiamento è qualcosa di ingiustificabile.

Se si insabbia l'incidente, non scopriremo mai le root causes. Se non le scopriamo, allora può succedere di nuovo. E altra gente può morire.
Insabbiando l'incidente, il messaggio che si da urbi et orbi è che la Cina non vuole notizie "scomode". Ciò che ne consegue è che verranno a mancare gli incentivi per riportare i near misses, le situazioni di pericolo, le situazioni che potenzialmente possono portare a un disastro. Una cultura come questa porta a disastri in una maniera incredibilmente veloce.

Un caso fuori dal mondo dell'aviazione, Chernobyl. Il reattore aveva dei difetti di design che avevano già portato a un incidente in precedenza, ma erano stati insabbiati. Aggiungici le pressioni di ottenere un determinato traguardo - cosa tipica di un totalitarismo - e voilà.

Ma io sono assolutamente d’accordo con te. Ed il problema è proprio quello che citavi prima, che si tratta della Cina e non della Nigeria…
È una vergogna e l’unica risposta seria dovrebbe passare per un blocco delle compagnie cinesi.
Fattibile? Purtroppo no e qui esci ancora una volta dal mondo aeronautico e vai nella politica.
 
Chiedo agli esperti.

Questo caso si è sviluppato tutto in Cina, cioè compagnia cinese + luogo della disgrazia Cina. (Tralasciando l'aereo americano). Quindi tutto "in casa", passatemi genuinamente il termine.

Cosa succederebbe se un aereo (qualunque tipo) dovesse cadere (speriamo mai) in territorio non cinese, o in uno stato non troppo vicino a loro politicamente?
 
Gli farebbero le pulci. Come va fatto, per capire il perché è successo.
La misura del ban alle compagnie cinesi (sacrosanta) penso che avrebbe come risultato immediato la sospensione dei diritti di traffico delle compaglie degli stati che applicano il ban.

Intanto oggi sul Corriere c'è un articolo sulle indagini per l'incidente Air India di Ahmedabad: Berberi dice che ci sono frizioni tra l'AAIB indiano e le autorità occidentali (statunitensi e inglesi) sulla lettura dei dati dei registratori di volo. Viene detto che ci sono voluti troppi giorni per portare i registratori al laboratorio e viene suggerito che gli indiani non siano in grado di intepretare i dati scaricati. Insomma, una questione di regolarità e trasparenza delle indagini che potrebbero essere influenzate dalla politica, vista anche la mancanza di indipendenza dell'autorità investigativa che dipende direttamente dal ministero dei trasporti.
Mia opinione: ho esperienze limitate con i cinesi, ma so che quando entra in campo la politica le regole non valgono più; ho molte più esperienze con l'India, e lì i problemi spesso nascono ancora prima che entri in campo la politica. Pretendere di fare business con queste (non) regole, è arduo.
 
Non concordo con questa visione "e non ci sono più neppure le mezze stagioni". Recenti incidenti e close calls in Brasile, negli Emirati, in Pakistan, hanno seguito le norme internazionali e le regole di base della just safety culture. Persino il caso di AZAL si sta muovendo, almeno in Kazakhstan, su quei binari.

La differenza la sta facendo la Repubblica Popolare Cinese. Lo facessero, per dirne una, i nigeriani verrebbero immediatamente bannate tutte le compagnie aeree autorizzate dall'ente locale.
Il mio pensiero era rivolto alla situazione globale, da cui un po' alla volta nel tempo discendono i comportamenti delle varie branche governative.
Dopo il covid sembra scattato una specie di "libera tutti", in cui vari soggetti statali (ovviamente i più forti), si sono sentiti in diritto di infrangere regole ritenute sacre dal 1945, a partire da quello di potersi annettere territori altrui manu militari. Putin ha cominciato la danza e Trump a parole si è detto disposto ad accodarsi con Canada e Groenlandia. Se perfino la nazione "faro" delle regole, ci sputa allegramente sopra, ridisegnando qualsiasi rapporto bilaterale nell'ottica del bullo vs bullizzato, diventa difficile aspettarsi da altri paesi, già di loro più autoritari, che rispettino qualsivoglia convenzione se ritengono che vada contro i loro interessi. E le CAA non sono altro che un riflesso dei rispettivi governi. Non credo che il problema sarà limitato alla Cina. Anche nel caso dell'incidente in India, il sospetto che nei giorni scorsi ci sia stata una battaglia sotterranea tra chi voleva inviare le scatole nere negli USA e chi non voleva farle uscire dallo stato per poter decidere cosa divulgare e cosa no, è molto forte. E sembra che abbiano vinto questi ultimi. D'altra parte se sempre più paesi si percepiscono in guerra virtuale (peraltro sempre meno) contro il resto del mondo, diventa prioritario massimizzare in positivo tutto ciò che fa lo stato, nascondendo la polvere sotto il tappeto.
In Cina gli aerei sono sicurissimi e i piloti sono i migliori del mondo. Se non ci credi è un problema tuo, ma in nessun caso deve diventare un LORO problema. Quanto ai morti, sappiamo bene che ogni guerra ha i suoi caduti. Pace all'anima loro e avanti verso l'inevitabile vittoria.
In una situazione così in bilico, spero solo che Xi abbia l'intelligenza di non far seguire i fatti alle minacce di prendersi Taiwan con la forza. E' chiaro che potrebbe farlo anche domani, ma il rischio è un conflitto aperto con gli USA dalle conseguenze imprevedibili.
 
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Non ho riletto tutto il thread, ma essendo il costruttore dell' aereo americano, immagino che alle indagini abbiano partecipato anche rappresentanti del costruttore e del NTSB, adesso i cinesi in maniera criminale non vogliono pubblicare il rappporto ma chi lato americano ha partecipato alle indagini potrebbe parlare e raccontare le vere ragioni di questo incidente che i cinesi vogliono tenere nascoste.
 
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Non ho riletto tutto il thread, ma essendo il costruttore dell' aereo americano, immagino che alle indagini abbiamo partecipato anche rappresentanti del costruttore, adesso i cinesi in maniera criminale non vogliono pubblicare il rappporto ma chi lato americano ha partecipato alle indagini potrebbe parlare e raccontare al mondo le vere ragioni di questo incidente.
anche chi ha ucciso JFK
 
Il mio pensiero era rivolto alla situazione globale, da cui un po' alla volta nel tempo discendono i comportamenti delle varie branche governative.
Dopo il covid sembra scattato una specie di "libera tutti", in cui vari soggetti statali (ovviamente i più forti), si sono sentiti in diritto di infrangere regole ritenute sacre dal 1945, a partire da quello di potersi annettere territori altrui manu militari. Putin ha cominciato la danza e Trump a parole si è detto disposto ad accodarsi con Canada e Groenlandia. Se perfino la nazione "faro" delle regole, ci sputa allegramente sopra, ridisegnando qualsiasi rapporto bilaterale nell'ottica del bullo vs bullizzato, diventa difficile aspettarsi da altri paesi, già di loro più autoritari, che rispettino qualsivoglia convenzione se ritengono che vada contro i loro interessi. E le CAA non sono altro che un riflesso dei rispettivi governi. Non credo che il problema sarà limitato alla Cina. Anche nel caso dell'incidente in India, il sospetto che nei giorni scorsi ci sia stata una battaglia sotterranea tra chi voleva inviare le scatole nere negli USA e chi non voleva farle uscire dallo stato per poter decidere cosa divulgare e cosa no, è molto forte. E sembra che abbiano vinto questi ultimi. D'altra parte se sempre più paesi si percepiscono in guerra virtuale (peraltro sempre meno) contro il resto del mondo, diventa prioritario massimizzare in positivo tutto ciò che fa lo stato, nascondendo la polvere sotto il tappeto.
In Cina gli aerei sono sicurissimi e i piloti sono i migliori del mondo. Se non ci credi è un problema tuo, ma in nessun caso deve diventare un LORO problema. Quanto ai morti, sappiamo bene che ogni guerra ha i suoi caduti. Pace all'anima loro e avanti verso l'inevitabile vittoria.
In una situazione così in bilico, spero solo che Xi abbia l'intelligenza di non far seguire i fatti alle minacce di prendersi Taiwan con la forza. E' chiaro che potrebbe farlo anche domani, ma il rischio è un conflitto aperto con gli USA dalle conseguenze imprevedibili.

Ma non è per niente vero.

L’NTSB continua a fare il suo eccellente lavoro, persino in Pakistan le autorità sono andate ad ammettere che quello che s’è spalmato a Karachi aveva comprato la licenza. I qatarioti sono andati a contraddire Al Baker nel caso del 77W di Miami.

Questa azione dei cinesi è senza precedenti, e non ci sono difese, non si può intentare un "eh ma il piddì" perchè nessuno, in questi tempi, ha mai fatto qualcosa del genere.

Torno a dire, lo facesse qualunque altro paese ci sarebbe un ban immediato da parte di EASA per tutte le compagnie certificate da quell'ente.
 
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