Re: ATR72 Carpatair fuori pista a FCO
300 pax su un ATR non si erano mai visti
Colaninno e sei dirigenti Alitalia indagati per truffa dalla Procura
Nel febbraio del 2013 un aereo della Carpatair era uscito fuori pista schiantandosi sull’erba. Il velivolo era stato spacciato per un vettore della compagnia di bandiera
ROMA — Uno schianto terribile, l’aereo che rimbalza tre volte poi esce fuori pista: 300 passeggeri a bordo, 16 i feriti di cui due più gravi. E una livrea, con i colori di Alitalia, cancellata nella notte come un adesivo dal velivolo della Carpatair, schiantato sull’erba dell’aeroporto di Fiumicino. Ora, per quel volo, operato dal vettore rumeno, ma «spacciato» per uno della compagnia di bandiera italiana, sei dirigenti di Alitalia e il presidente, Roberto Colaninno, finiranno a processo con l’accusa di truffa. Lo ha stabilito l’inchiesta del procuratore di Civitavecchia Gianfranco Amendola e del pm Lorenzo Del Giudice, aperta sull’incidente avvenuto il 2 febbraio 2013 nell’aeroporto romano. Il volo era proveniente da Pisa.
Voli taroccati
L’indagine, in cui sono indagati per disastro e lesioni colpose il pilota e il copilota dell’aereo, entrambi romeni, fin dall’inizio ha puntato ad accertare un eventuale raggiro a danno dei passeggeri: Alitalia all’epoca infatti, per risparmiare su tratte poco fruttuose (passeggeri scarsi su aerei troppo grandi, come il volo Roma-Pisa), operava in «wet lease», una specie di noleggio, con la romena Carpatair. Per i magistrati una truffa: oltre a Colaninno, la citazione diretta a giudizio riguarda Andrea Ragnetti (ex amministratore delegato), Rita Ciccone (direttore legale e societario), Sergio Papagni (responsabile contratti nell’ambito della direzione legale), Francesco Festa (vicepresidente esecutivo), Nicola Arnese (responsabile della vendite on line) e Aureliano Cicala (responsabile del customer care).
Livrea scomparsa
Per la procura i dirigenti della compagnia di bandiera sono da ritenere concorrenti nella truffa perché «con artifici e raggiri» avrebbero offerto «al pubblico (mediante canali di vendita telefonica, informatica, banchi di accettazione etc. riferibili esclusivamente ad Alitalia) servizi di trasporto aereo apparentemente forniti da Alitalia, omettendo qualsiasi indicazione sull’effettiva identità del vettore (la Carpatair Sa) e, anzi, riportando sui titoli rappresentativi del servizio e sull’allegata documentazione solo la denominazione Alitalia, facendo applicare al mezzo le insegne Alitalia e l’arredamento riportante il logo Alitalia nonché al personale di bordo le divise con il segno distintivo medesimo».
Primi allarmi
A porre in dubbio sulla legittimità dell’operazione era stata già prima dell’incidente l’Anpac, l’associazione dei piloti italiani che, oltre a sottolineare l’utilizzo del personale di altri vettori nonostante la messa in cassa integrazione di centinaia di dipendenti Alitalia, aveva denunciato «la poca chiarezza e trasparenza nelle vendite del proprio prodotto» del vettore tricolore: i piloti erano anche preoccupati dall’eccessivo numero di incidenti, almeno quattro tra il 2012 e il 2013, che avevano riguardato proprio i velivoli Atr della Carpatair. Secondo i magistrati i passeggeri del volo Az 1670 Pisa-Fiumicino sono stati danneggiati perché indotti in errore: sono «consumatori che, se correttamente informati, non avrebbero provveduto all’acquisto dei biglietti» procurando ad Alitalia «un ingiusto profitto derivante dalla stipulazione di contratti di trasporto aereo». La data del processo deve essere ancora fissata.
«Agito correttamente»
Pronta la replica di Alitalia, che dichiara «di avere operato correttamente, nel totale rispetto della normativa nazionale e internazionale che disciplina la vendita di biglietti per voli operati da altri vettori aerei in regime di noleggio (wet lease) o di codeshare». La compagnia esprime poi «massima fiducia nella magistratura, nella piena convinzione che la correttezza del proprio operato verrà accertata all’esito del giudizio».
http://roma.corriere.it/notizie/cro...ra-13fe6ac6-5ad6-11e4-a20c-1c0cce31a000.shtml