Permettimi, è un ragionamento che fa acqua. Altrove in Europa (Germania, UK sono gli esempi che mi vengono in mente, ma anche Scandinavia) la competizione sul corto raggio esiste da prima che in Italia e, ciononostante, non mi pare che Lufthansa o Scandinavian facciano pagare i bagagli da stiva. Il punto è che, in Scandinavia o UK o Germania, il corto raggio delle major serve soprattutto come feeder e non come point-to-point. Esempio, guardavo ieri l'ultimo Heathrow-Malpensa, 568 se non sbaglio, 160 passeggeri di cui 130 transiti.
Una major non può competere in quanto a costi con una low cost, tutta la sua costbase è maggiore, dal sistema di prenotazione al catering. Non può, punto. Cercare di battagliare porta solo, nel migliore dei casi, a una specie di pareggio. L'unico scopo dello short haul è quello di fare feeding, e non mi sembra - visto da fuori - che in AZ si stia facendo così, feeding e limitare le perdite sui voli ptp.
Inserire il bagaglio a pagamento, dopo aver tolto praticamente tutto il servizio di bordo, è un peggioramento del servizio. Oramai l'unica differenziazione tra AZ e una LCC, su quelle rotte, è che AZ riprotegge i passeggeri in caso di cancellazione, che non è poco ma è un servizio che non si nota a meno di emergenze.