Air Italy non demorde su Linate


Bisogna capire che non è vero che a Linate si fanno soldi per Linate in sé, ma perché, esistendo più aeroporti, chi opera da Linate gode di una rendita.

Se tutto il traffico potesse essere operato da un Linate a tre piste non ci sarebbe alcuna garanzia di profitto, mentre adesso chi vola da Linate a Napoli ha un vantaggio rispetto a chi ci vola da Malpensa o da Orio.

In un qualsiasi Paese civile, vale a dire non in Italia, ci si preoccuperebbe dell' ammontare di questa rendita, di quanto questa rendita possa creare un danno a chi opera altrove e creare distorsioni distruttive per il sistema aeroportuale milanese.

Quanto agli euro, si cercherebbe di far restare la rendita il più possibile nelle tasche pubbliche e non in quelle di privati. L' ultima cosa che si farebbe sarebbe concedere a Vito Riggio la possibilità di chiudere due occhi, due orecchie e la bocca (basta pensare alle scandalosamente tollerate violazioni dello spirito del Bersani bis) per favorire chi gli sta più simpatico.

Mi si può rispondere che la stessa rendita c' è a Heathrow, ma ci sono grandi differenze. E' pur vero che a LHR British ha un enorme vantaggio, ma è il vettore di casa e il risultato non è certo l' impossibilità economica di fare voli di lungo raggio da Londra...

A Linate il vantaggio va al 75% nelle tasche di Alitalia, che è come se fosse un vettore straniero, ha un hub altrove e tutto l' interesse che a Milano vi sia terra bruciata.

NON E' AMMISSIBILE CHE LINATE SERVA A INGRASSARE CHI E' NEMICO DI MILANO

Anche a ridistruire gli slot non è che il sistema ne gioverebbe. Se ne avesse la possibilità LHI sposterebbe tutto a Linate. Esiste un problema di concorrenza violata certamente ma anche a risolverlo il sistema Milano non ne gioverebbe affatto.
Anzi dare tutti quegli slot a una compagnia che funziona poco ha avuto l'effetto di portare il segno meno su Linate. Non che questo giustifichi la posizione dominante di AZ però la tanto agognata liberalizzazione delle rotte su Linate non farebbe altro che rendere più veloce la putrefazione di Malpensa.
 
Bisogna capire che non è vero che a Linate si fanno soldi per Linate in sé, ma perché, esistendo più aeroporti, chi opera da Linate gode di una rendita.

Se tutto il traffico potesse essere operato da un Linate a tre piste non ci sarebbe alcuna garanzia di profitto, mentre adesso chi vola da Linate a Napoli ha un vantaggio rispetto a chi ci vola da Malpensa o da Orio.

In un qualsiasi Paese civile, vale a dire non in Italia, ci si preoccuperebbe dell' ammontare di questa rendita, di quanto questa rendita possa creare un danno a chi opera altrove e creare distorsioni distruttive per il sistema aeroportuale milanese.

Quanto agli euro, si cercherebbe di far restare la rendita il più possibile nelle tasche pubbliche e non in quelle di privati. L' ultima cosa che si farebbe sarebbe concedere a Vito Riggio la possibilità di chiudere due occhi, due orecchie e la bocca (basta pensare alle scandalosamente tollerate violazioni dello spirito del Bersani bis) per favorire chi gli sta più simpatico.

Mi si può rispondere che la stessa rendita c' è a Heathrow, ma ci sono grandi differenze. E' pur vero che a LHR British ha un enorme vantaggio, ma è il vettore di casa e il risultato non è certo l' impossibilità economica di fare voli di lungo raggio da Londra...

A Linate il vantaggio va al 75% nelle tasche di Alitalia, che è come se fosse un vettore straniero, ha un hub altrove e tutto l' interesse che a Milano vi sia terra bruciata.


NON E' AMMISSIBILE CHE LINATE SERVA A INGRASSARE CHI E' NEMICO DI MILANO


I soldi guadagnati con la rendita di Linate devono restare a Milano, non andare a Roma.
Chi guadagna a Linate da una rendita e non dalla propria superiore abilità in aviazione deve spendere fino all' ultimo euro a Malpensa.
Chi non dà a Milano quello che le serve, voli intercontinentali, non deve avere diritto ad alcuna comoda fetta di torta.
Mordi, ti riempi la panza e fuggi non è ammissibile.


scusami marco vallo a spiegare al prof Ponti che pare insegni economia dei trasporti al politecnico di milano che ancora oggi sul foglio di giulianone scoreggia che "... che i politici lombardi chiedessero un ridimensionamento di linate a favore di malpensa è una prova di delirio. fiumicino vince perchè oltre alla clientela business ci sono anche i turisti..."

capito? è un delirio chiudere linate... lo dice uno studioso dei trasporti... quelli col carretto e la vacca davanti che traina!
 
"... che i politici lombardi chiedessero un ridimensionamento di linate a favore di malpensa è una prova di delirio. fiumicino vince perchè oltre alla clientela business ci sono anche i turisti..."

capito??? a fiumicino ci sono i turisti! poi ci chiediamo perchè l'università italiana va a rotoli! non so nelle altre facoltà cosa succeda ma se i docenti sono uguali a quelli che si occupano di aeroplani stiamo freschi!

ps: ragazzi scappate all'estero, andate là ad imparare come funziona il business aeronautico perchè in italiana c'è solo il vuoto pneumatico!
 
Ultima modifica:
Anche a ridistruire gli slot non è che il sistema ne gioverebbe.
Non sono d' accordo. Gli slot a LIN vanno dati solo per destinazioni che non disturbalno Malpensa e solo in proporzione ai voli che il medesimo vettore effettua da Malpensa per la medesima destinazione.
In ogni caso deve finire la sceneggiata dei limiti del Bersani bis aggirati moltiplicando i vettori, sotto la compiacenza di Vito Riggio, pietra dello scandalo.

Se ne avesse la possibilità LHI sposterebbe tutto a Linate.
Tutto cosa? I voli intercontinentali che ha in programma? I feed?
Al massimo i voli per Fiumicino, che fra un anno avranno poca importanza.
 
@concorde

Sugli accdemici lombard c' è da chiarire se non capiscono oppure se capiscono fin troppo bene. Ponti mi fa senso.
 
Bisogna capire che non è vero che a Linate si fanno soldi per Linate in sé, ma perché, esistendo più aeroporti, chi opera da Linate gode di una rendita.

Se tutto il traffico potesse essere operato da un Linate a tre piste non ci sarebbe alcuna garanzia di profitto, mentre adesso chi vola da Linate a Napoli ha un vantaggio rispetto a chi ci vola da Malpensa o da Orio.

In un qualsiasi Paese civile, vale a dire non in Italia, ci si preoccuperebbe dell' ammontare di questa rendita, di quanto questa rendita possa creare un danno a chi opera altrove e creare distorsioni distruttive per il sistema aeroportuale milanese.

Quanto agli euro, si cercherebbe di far restare la rendita il più possibile nelle tasche pubbliche e non in quelle di privati. L' ultima cosa che si farebbe sarebbe concedere a Vito Riggio la possibilità di chiudere due occhi, due orecchie e la bocca (basta pensare alle scandalosamente tollerate violazioni dello spirito del Bersani bis) per favorire chi gli sta più simpatico.

Mi si può rispondere che la stessa rendita c' è a Heathrow, ma ci sono grandi differenze. E' pur vero che a LHR British ha un enorme vantaggio, ma è il vettore di casa e il risultato non è certo l' impossibilità economica di fare voli di lungo raggio da Londra...

A Linate il vantaggio va al 75% nelle tasche di Alitalia, che è come se fosse un vettore straniero, ha un hub altrove e tutto l' interesse che a Milano vi sia terra bruciata.


NON E' AMMISSIBILE CHE LINATE SERVA A INGRASSARE CHI E' NEMICO DI MILANO


I soldi guadagnati con la rendita di Linate devono restare a Milano, non andare a Roma.
Chi guadagna a Linate da una rendita e non dalla propria superiore abilità in aviazione deve spendere fino all' ultimo euro a Malpensa.
Chi non dà a Milano quello che le serve, voli intercontinentali, non deve avere diritto ad alcuna comoda fetta di torta.
Mordi, ti riempi la panza e fuggi non è ammissibile.

I peggiori nemici di Milano stanno a Milano.
In Comune e in Sea.
Questa è l'amara verità.
 
Non sono d' accordo. Gli slot a LIN vanno dati solo per destinazioni che non disturbalno Malpensa e solo in proporzione ai voli che il medesimo vettore effettua da Malpensa per la medesima destinazione.
In ogni caso deve finire la sceneggiata dei limiti del Bersani bis aggirati moltiplicando i vettori, sotto la compiacenza di Vito Riggio, pietra dello scandalo.


Tutto cosa? I voli intercontinentali che ha in programma? I feed?
Al massimo i voli per Fiumicino, che fra un anno avranno poca importanza.

Di fatto gli slot a Linate sono così tanti che è dubbio che una rotta coperta da Linate possa essere profittevole da Malpensa. U2 godi di particolari sgravi e LHI deve ancora dimostrare di riuscire a far soldi sulle sue tratte.
Sulle interpretazioni del Bersani siamo tutti daccordo che siano uno scandalo ma la via più semplice è togliere il Bersani e ritrovarsi con un LIN a 15ml di pax e una MXP a 14ml.

sulla questione poi del lungo raggio bisogna ancora vedere: se LH riuscisse ad avere una bella fetta di voli da Linate metterebbe tutto li con un bel rinforzo di feeder verso i suoi hub e tanti saluti a MXP. In altre parole farebbe la stessa cosa della tanto vituperata AZ che si è beccata calci da Milano per 10 anni senza che nessuno aprisse becco.
 
se LH riuscisse ad avere una bella fetta di voli da Linate metterebbe tutto li con un bel rinforzo di feeder verso i suoi hub e tanti saluti a MXP. In altre parole farebbe la stessa cosa della tanto vituperata AZ
Ma non è così scema!
Vedi l' intervista di oggi sul Corriere.
 
Venerdì 15 Maggio 2009, 8:59

Formigoni rilancia la sfida sulla rotta Roma-Milano: in pole position Lufthansa

Mentre infuria la polemica tra Malpensa e Fiumicino, il presidente della Lombardia Roberto Formigoni è pronto a giocare la carta Lufthansa contro Alitalia. All'indomani della decisione di far diventare l'aeroporto romano Leonardo da Vinci lo scalo principale della compagnia di bandiera, Formigoni torna a dar battaglia, incalzando il governo che sulla rotta Roma-Milano dal monopolio si passi a una competizione a due “dove un 50% delle tratte sia gestito da Alitalia e l'altro 50% da una compagnia da noi indicata che utilizzi i proventi per sviluppare altre tratte internazionali e intercontinentali che partono da Linate e Malpensa”. Formigoni non fa nomi, ma secondo quanto risulta a Mf-Milano Finanza la candidata naturale del governatore è Lufthansa Italia, partner privilegiato di Sea, la società che gestisce gli scali milanesi e di cui la Regione Lombardia è azionista.
 
Sulla LIN-FCO non basta solo LHI, ci vuole una liberalizzazione completa della rotta, quindi aperta a tutti compreso U2 e AirItaly
 
“dove un 50% delle tratte sia gestito da Alitalia e l'altro 50% da una compagnia da noi indicata che utilizzi i proventi per sviluppare altre tratte internazionali e intercontinentali che partono da Linate e Malpensa”.

Compagnia da noi indicata???
E poi gli dice anche come deve usare i propri ricavi???

Ma qui siamo impazziti. Nemmeno Trotzky avrebbe osato tanto.
 
Compagnia da noi indicata???
E poi gli dice anche come deve usare i propri ricavi???

Esatto un ingresso sulla rotta solo di LHI sarebbe sicuramente passibile di ricorso da parte delle altre compagnie escluse che vogliono entrare sulla LIN-FCO, bisogna liberalizzare la rotta aprendola a tutti gli interessati.
 
venerdì 15 maggio 2009, 09:54

"Questa è AliLazio, il governo mi ascolti: l’Italia non è Roma"

di Sabrina Cottone
il Giornale

«Come chiamare questa compagnia? AliLazio?». Roberto Formigoni è in Canada per stringere accordi economici, firmare intese tra Lombardia, Ontario e Quebec e anche per fare un po’ di pubblicità all’Expo nell’ampia platea di imprenditori canadesi. Il presidente della Lombardia guarda con una certa preoccupazione agli scossoni sull’Expo, tra liti e minacce di tagli delle risorse, e alle scelte romane di Alitalia, le cui conseguenze si vedono a partire dalle piccole cose. «Per arrivare in Canada abbiamo impiegato cinque ore di più, fino a pochi mesi fa c’era il volo diretto Milano-Toronto...».

È rimasto colpito dalla scelta di Alitalia di basarsi su Roma?
«Nessuna sorpresa, è solo la sanzione ufficiale di una scelta che era nell’aria, ma che conferma che neppure la nuova Alitalia è in grado di servire il territorio nazionale. Bisogna riconoscere che Cai ha bloccato la svendita ai francesi e che ora è una compagnia privatizzata, così che eventuali debiti non ricadranno sullo Stato. Ma c’è un rovescio pesante e cioè che Alitalia non ha vinto la scommessa di servire tutto il Paese e ha scelto Roma. Per carità, è la Capitale, ma l’Italia è fatta da Milano e Roma. Ci sono anche la Lombardia, il Piemonte, il Nord e io mi impegno a sollevare questi problemi davanti al governo».

Che cosa si aspetta dal governo? Torna a chiedere la liberalizzazione della ricca tratta Milano Roma?«Ce ne occuperemo dopo la campagna elettorale, perché si tratta di un tema che va affrontato con serenità, ma è indispensabile aprire alle compagnie disponibili a operare sulle rotte intercontinentali. E per farlo davvero è necessario eliminare il monopolio di Alitalia sulla rotta Milano-Roma. La compagnia può fare quel che vuole, ma non con i nostri soldi. È giusto che gli utili della Milano-Roma si dividano a metà tra Milano e Roma».

E la metà milanese degli utili sarebbe destinata a Lufthansa Italia, la succursale tricolore della compagnia tedesca?
«Apriamo a Lufthansa e a quelle compagnie, ce ne sono anche altre, come Emirates, interessatissime alla tratta Milano-Roma e ad aprire collegamenti intercontinentali diretti da Malpensa».

Il viceministro Castelli parla di tagliare fondi all’Expo per destinare le risorse all’Abruzzo. Lei che cosa ne pensa?
«Mi rendo conto che l’Expo è stato pensato in un’altra epoca, quando non c’era la crisi e non c’era il terremoto e per questo trovo comprensibile che si parli di riduzione delle risorse. Ma il governo ha già confermato i fondi. Le risorse sono garantite al 92-93 per cento, la grandissima parte delle opere è già in sicurezza e quel che manca abbiamo tempo per trovarlo fino al 2015. Voglio mandare un messaggio di tranquillità e di responsabilità. Ci manca poco più di un miliardo, possiamo permetterci di procedere con calma». [...]
 
D'ogni modo si vergognino tutti. Formigoni in testa.
Hanno voluto tenere Linate aperto, ieri, oggi e domani?
Questo è il risultato.
Anzi peggio, si cerca di riparare all'errore con altri errori ancora peggiori, sbraitando inventandosi regole di sana pianta. Ovviamente chiudendo però gli occhi sulle ripetute violazioni del Bersani.

Città e amministrazione di serie C, senza offesa per la serie C.
 
Roberto Formigoni è in Canada (...) «Apriamo a Lufthansa e a quelle compagnie, ce ne sono anche altre, come Emirates, interessatissime alla tratta Milano-Roma

Certo, pare anche che Air Tahiti Nui abbia fatto la richiesta per la LIN-FCO.

Roberto, stacci in Canada, per favore!
 
A breve si voterà per la provincia di Milano, l'arrivo di un nuovo presidente potrebbe portare un barlume di ragionamento negli altri politici lombardi?

Impossibile.
Uno è Penati, un leghista di sinistra, già conosciamo il suo pensiero su Linate.
L'altro è Podestà, uno che va dove tira il vento e ha già cambiato 184 partiti. Sul suo sito puoi leggere boiate del tipo:

Puntare ad un sistema aeroportuale he preveda specificità differenti per ogni aeroporto esistente nella Provincia di Milano:
• Malpensa deve rimanere l’aeroporto principale del nord Italia, riferimento per il resto del paese e del sud Europa in grado di offrire un numero adeguato di collegamenti intercontinentali ed internazionali diretti;
• Linate deve diventare sempre di più il business & city airport di Milano.
Fuori provincia, secondo gli intendimenti della Regione:
• Orio al Serio sarà dedicato prevalentemente al low cost cioè ad un’utenza disponibile ad accettare uno scalo meno comodo e più distante in cambio di tariffe più vantaggiose.
• Montichiari ha davanti a sé una prospettiva interessante in prevalenza per il trasporto merci, fondamentale per l’intera economia del Nord, ma anche una risorsa aperta a potenziali sviluppi per il trasporto passeggeri.