Aeroporto di Treviso: il punto sui lavori Estate 2011

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L'apertura "potrebbe" slittare di 2-3 settimane

A parte l'articolo di un pressapochismo unico, la brutta notizia e' confermata.
La riapertura potrebbe slittare di 2-3 settimane, ma non e' detto; se continua il bel tempo rimane una discreta probabilita' di riapertura come da programma.

«Canova», spunta la pista del 1939
08 luglio 2011 — pagina 23 sezione: Cronaca

Colpo di scena all’aeroporto Canova: nel cantiere dello scalo - chiuso dal 31 maggio - è spuntata dal sottosuolo la vecchia pista di atterraggio del 1939: in calcestruzzo, lunga un chilometro e mezzo, rischia di far slittare in avanti la riapertura dell’aeroporto, prevista per il primo ottobre. Ma soprattutto di far lievitare i costi.
Un contrattempo che non ci voleva proprio, capace di costare diverse centinaia di migliaia di euro in più rispetto al piano di investimenti. Si tratta infatti di riportare completamente alla luce la vecchia pista, per poi demolirla e gettare le basi di quella nuova. Bisogna fare presto: ieri all’Enac (enta nazionale per l’aeronautica civile) di Roma si è fatto il punto della situazione: l’imperativo è comunque quello di riaprire lo scalo di Treviso per ottobre, se non il primo del mese sicuramente entro quel mese, dato che tenere per più di 4 mesi il Canova chiuso vuol dire perdere troppi soldi. Sarà quindi una lotta contro il tempo e se i tempi verranno rispettati, di certo i costi saliranno. Costi che ad oggi, senza l’inconveniente della pista risalente al 1939, si aggirano sui 17,8 milioni di euro, per un cantiere partito lo scorso primo giugno per ammodernare la pista di atterraggio e decollo.
Quattro mesi di lavori durante i quali i voli del Canova vengono dirottati sull’aeroporto di Venezia. A vincere la gara da 17,8 milioni di euro è stata la Condotte Acqua spa di Roma, in associazione temporanea d’impresa con la Adige Bitumi di Mezzocorona (Trento).
I lavori prevedono, nel dettaglio, il rifacimento della pista da 2.459 metri, che sarà completamente rifatta (6,8 milioni di euro), i cavi, segnali e tabelle (3,3 milioni), le opere di raccolta e deflusso delle acque (2,4 milioni). Un milione e 300 mila sono previsti invece per coprire i costi delle demolizioni. Previsto anche il potenziamento dei sentieri luminosi della pista, l’allargamento delle piazzole di sosta, la sistemazione della torre di controllo, il posizionamento di barriere anti rumore nelle zone di Canizzano e Quinto. Tutti lavori che daranno al Canova la seconda categoria, rendendo possibili così gli atterraggi e i decolli anche in caso di nebbia.
Con le nuove infrastrutture si potrà infatti atterrare con visibilità strumentale fino a 200 metri.

La Tribuna di Treviso
 
ma nessuno sapeva che c'era una pista sotto a quella attuale? neanche i militari?:dubbio:

La penso come te... lo sapeva fin mio nonno, di conseguenza pure io... ma l'ingegnere che sta seguendo i lavori evidentemente no...
Basta guardare la storia dell'aeroporto: da campo di volo diventò militare e Mussolini fece proprio questa pista in calcestruzzo... poco più tardi (dopo la WWII, se non ricordo male nel 1953) arrivarono gli inglesi e la allungarono fino ai limiti attuali.
Lo so io che ho 29 anni, mi sorprendo non lo abbia saputo chi ha progettato i lavori!
 
ma fi gurati, lo sapevano tutti.
la pista in calcestruzzo e' stata fatta dopo la guerra gli inglesi a tr3viso sono arrivati nel 1945 e sono andati via subito.
nel 48 c'erano gia gli spitfire del 51° stormo (che poi fu portato ad istrana costruita anni dopo nel '54)sostituiti ben presto dai p51 mustang e dai p47
mi ricordo una foto della fine degli anni 40 con la pista a lastroni ed un bel corsair in decollo , poi con l'avvento dei jet e arrivato il macadam, e nel '68 fu portata a 2450 metri.
mi sa che non troveranno solo la pista li sotto.
 
Ultima modifica:
@Veolia:mi sa che non troveranno solo la pista li sotto.
Qualche ordigno inesploso dell IIWW? dalle nostre parti se ne trovano ancora parecchi, specie quando si scava per "grandi opere"
O intendi altro?
 
Ordigni no, hanno già fatto la bonifica e l'unico ritrovato è stato rimosso.
Forse forse qualche parte di aereo, nei racconti di guerra nella zona, gli aerei italiani o tedeschi che furono erano sempre tenuti in bunker fuori aeroporto, per capirsi dove ora c'è la nuova dogana (V.le della Serenissima)
 
Vi consiglio "Ali sulla Marca" di F.Ballista, un bvellissimo libro fotografico che va dalla nascita all'inizio dei 2000.
l'aeroporto di TV e' stato un deposito per anni di tutto e anche se un apt secondario era ben attrezzto.
decollando per la 25 in mezzo ai campi oltre la tangenziale si potevan vedere, finop a pochi anni fa, un paio di grossi paraschegge, in mezzo ai campi a SX.
 
Vi consiglio "Ali sulla Marca" di F.Ballista, un bvellissimo libro fotografico che va dalla nascita all'inizio dei 2000.
l'aeroporto di TV e' stato un deposito per anni di tutto e anche se un apt secondario era ben attrezzto.
decollando per la 25 in mezzo ai campi oltre la tangenziale si potevan vedere, finop a pochi anni fa, un paio di grossi paraschegge, in mezzo ai campi a SX.
Si, un bellissimo libro si! Anzi, speriamo che ne arrivi anche un secondo!! Di che parascheggie parli??
 
il paesaggio e' cambiato negli anni ma c'erano dei parascheggie per i bf110 notturni a 30° a sx della testata 25 a circa un miglio forse un miglio e mezzo ed erano quello che restava di un bel po' di piazzole decentrate costruite durante la II gm.
 
I lavori rispetteranno i tempi

Il presidente
di Save assicura: «Lavori finiti a settembre»
Venerdì 15 Luglio 2011,
TREVISO - (P. Cal.) La lussuosissima auto, con tanto di autista e televisori incorporati nei poggia testa, parcheggiata nel cortile di Ca’ Sugana mercoledì pomeriggio, non è passata inosservata. Era quella di Gastone Marchi, presidente della Save, atteso in giunta per relazionare sindaco e assessori sui lavori all'aeroporto Canova. Marchi ha parlato per mezz'ora facendo il punto sullo stato dell'arte e dissipando l'orizzonte da alcuni interrogativi. Per prima cosa ha ribadito che i lavori finiranno entro settembre, così come promesso a giugno quando lo scalo venne chiuso e tutti i voli trasferiti al Marco Polo di Venezia. Ha poi confermato che la pista non verrà allungata, come paventato da qualcuno, ma solo «ricostruita» con tecniche e materiali più moderni. L'obiettivo non è quello di cambiare la tipologia dei voli «Ma di portare l'aeroporto a una classe superiore per quel che riguarda la sicurezza». Ha poi illustrato il progetto di creare nuovi spazi, intervenendo sull'esistente, per realizzare padiglioni più funzionali e moderni dedicati al controllo degli aerei e a tutte le strutture necessarie a rendere il Canova uno scalo funzionale. Le parole di Marchi, che ha risposte anche ad alcune domande, hanno soddisfatto il sindaco Gobbo, da sempre grande sostenitore dell'aeroporto come trampolino per dare nuovo ossigeno all'economia trevigiana.

Da Il Gazzettino di Treviso
 
Il presidente
di Save assicura: «Lavori finiti a settembre»
Venerdì 15 Luglio 2011,
TREVISO - (P. Cal.) La lussuosissima auto, con tanto di autista e televisori incorporati nei poggia testa, parcheggiata nel cortile di Ca’ Sugana mercoledì pomeriggio, non è passata inosservata. Era quella di Gastone Marchi, presidente della Save, atteso in giunta per relazionare sindaco e assessori sui lavori all'aeroporto Canova. Marchi ha parlato per mezz'ora facendo il punto sullo stato dell'arte e dissipando l'orizzonte da alcuni interrogativi. Per prima cosa ha ribadito che i lavori finiranno entro settembre, così come promesso a giugno quando lo scalo venne chiuso e tutti i voli trasferiti al Marco Polo di Venezia. Ha poi confermato che la pista non verrà allungata, come paventato da qualcuno, ma solo «ricostruita» con tecniche e materiali più moderni. L'obiettivo non è quello di cambiare la tipologia dei voli «Ma di portare l'aeroporto a una classe superiore per quel che riguarda la sicurezza». Ha poi illustrato il progetto di creare nuovi spazi, intervenendo sull'esistente, per realizzare padiglioni più funzionali e moderni dedicati al controllo degli aerei e a tutte le strutture necessarie a rendere il Canova uno scalo funzionale. Le parole di Marchi, che ha risposte anche ad alcune domande, hanno soddisfatto il sindaco Gobbo, da sempre grande sostenitore dell'aeroporto come trampolino per dare nuovo ossigeno all'economia trevigiana.

Da Il Gazzettino di Treviso

ogni tanto ci sono buone notizie anche in Italia...
 
poi, auto lussuosa, manco avesse una Maserati..
Fra questi particolari comunque insignificanti e il nome sbagliato, l'articolo dà una certa impressione di pressapochismo..

Comunque, un'ottima news, anche se credo che a questo punto dei lavori (visto che manca ancora un bel po' di tempo), comunque stessero le cose, avrebbe comunque "assicurato" che si sarebbe finito in tempo. Personalmente, io non ho mai dubitato del contrario e conto che si riaprirà nelle date previste.
 
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