Da Il Gazzettino
IL NUOVO AEROPORTO Un problema sulla pista: il manto d’asfalto poggia solo sulla terra
Canova, l’apertura può attendere
Lavori in ritardo: lo scalo tornerà in attività solo in dicembre con un posticipo di due mesi
Sabato 6 Agosto 2011
Niente più fine settembre «massimo primi di ottobre». L'aeroporto Canova riaprirà non prima del 5 dicembre: due mesi dopo la data prevista per la fine dei lavori. Lo ha comunicato ieri, a metà pomeriggio, l'Aertre con un comunicato ridotto all'osso, meno di sei righe: «Con riferimento ai lavori in corso presso l'aeroporto Canova di Treviso, Aertre comunica che la riapertura dello scalo, inizialmente prevista per il mese di ottobre, viene posticipata a lunedì 5 dicembre 2011, a causa di alcune condizioni imprevedibili riscontrate in corso d'opera oltre che alle avverse condizioni meteorologiche fino ad ora incontrate. Fino a tale data, tutti i voli inizialmente programmati sullo scalo di Treviso continueranno ad operare dall'aeroporto Marco Polo di Venezia».
A parte le condizioni meteo, che in effetti non state le migliori per portare avanti i lavori di ammodernamento della pista, suona un pò enigmatica l'espressione «a causa di alcune condizioni imprevedibili riscontate in corso d'opera». A quanto pare queste variabili impazzite non sono dovute al ritrovamento di ordigni inesplosi - solo due giorni fa ne è stato fatto brillare un altro, il secondo in poche settimane - o di strutture vecchie che intralciano il cantiere. Ma il problema da risolvere riguarda proprio la pista. Il manto d'asfalto, steso quando ancora il Canova era prevalentemente utilizzato dai militari, posa sulla nuda terra. Non ci sono, in pratica, infrastrutture di alcun tipo. Per i tecnici è stata una sorpresa non da poco che ora li costringe a modificare piani e progetti. Da qui il ritardo. Lo slittamento a dicembre, oltre che creare disagi all'utenza, potrebbe comportare difficoltà anche per alcuni lavoratori che dovranno prolungare la loro permanenza a Venezia, mentre si cercherà una soluzione per chi è stato messo in cassa integrazione in attesa della riapertura.
La mia considerazione: Tutta questa storia sfiora i limiti dell'assurdo.
Sono sempre stato un sostenitore di Save ma ora rimango basito dal pressapochismo con cui è stata affrontata la pianificazione dei lavori.
Non ci sono scuse per non sapere di una vecchia pista in calcestruzzo sotto la pista esistente oppure che parte della pista stessa poggia su terra battuta.
Ripeto: lo sapevo anche io come lo sanno in tanti.
Negli anni scorsi sono stati fatti una miriade di lavori di rinforzo pista, di rifacimento della RESA etc. Non è proprio possibile non essersene accorti.
(Esistono comunque lavori propedeutici come, ad esempio, i carotaggi)
La scusa del maltempo poi non regge affatto: ha piovuto solo di notte (Tranne 2 pomeriggi) oppure nei weekend, a cantieri fermi.
Potevano sicuramente trovare scuse migliori.
A vista i lavori sembrano invece presi a buon punto: buona parte della pista ha già un nuovo "fondo" creato con i materiali precedentemente rimossi.
Solo una cosa va detta a favore di Save: stanno effettuando lavori praticamente per creare un nuovo aeroporto (Terminal a parte).
Ma questo non giustifica come stanno gestendo la cosa, soprattutto in virtù del fatto che nemmeno 15 giorni fa hanno fatto fior fior di comunicati stampa per dissipare ogni dubbio su possibili ritardi.
Non c'è che dire... bella figura!