Accordo regione Puglia Ryanair 2016


Credo di averlo ripetuto mille volte: la gente non va in Spagna invece che in Puglia o Sicilia per colpa dei €10 in più di imposte. Quello che affermo è totalmente diverso, e cioè che quei €10 in più di imposte sono una, e soltanto una, delle ragioni per cui la gente decide di passare le proprie vacanze in alcune località spagnole invece che in Puglia, Sicilia o altrove. Non è detto che si debba per forza incentivare la competizione nel settore turistico di Puglia, Sicilia, Sardegna, Calabria o Campania, il governo e la classe dirigente del paese possono decidere di attuare altre strategie di sviluppo, ma se la strategia prescelta è quella di incentivare il turismo (il celeberrimo "petrolio del mezzogiorno" a sentire i politici meridionali), allora bisogna competere su ogni aspetto, ed uno dei tanti, uno dei tanti, aspetti da curare è quello della divergenza di pressione fiscale sul trasporto aereo, nello specifico la pressione fiscale aeroportuale.

Tra l'altro, io immagino che se andassi nel forum dei fruttivendoli a proporre l'abbassamento dell'IVA sulla frutta e verdura, oppure nel forum dei piccoli azionisti a proporre l'eliminazione dell'imposta di bollo sui depositi titoli, tali proposte verrebbero accolte da cori di amen, quello che sinceramente non comprendo è perché ci sia tanta contrarietà all'abbassamento della pressione fiscale aeroportuale in un forum che si suppone frequentato da gente che lavora o vorrebbe lavorare nel settore che verrebbe naturalmente favorito da una tale misura. Togliere strutturalmente €9,90 ad imbarco al costo di ogni biglietto, €9,90 che ricordiamo vengono pagate a fronte di alcuna controprestazione diretta o indiretta, avrebbe necessariamente l'effetto di favorire strutturalmente lo sviluppo del settore, e quindi la creazione di posti di lavoro.

Guardiamo a quello che fa la Regione Puglia con questo famoso contratto: danno 13,8 milioni di Euro per 1,55 milioni di imbarchi, quindi una sovvenzione di €8,90 a pax, una sovvenzione di cui si avvantaggia un solo vettore, ad personam, politica distorsiva a cui ripeto sono personalmente contrario in questo caso come in quello di TPS o di qualsiasi altro aeroporto. Se si togliessero invece i €9,90 di imposte, a tutti i vettori (volendo, come fecero anni fa in Spagna per un periodo, a quelli che mantenessero o incrementassero il numero di pax), si avrebbe un effetto più strutturale, e certamente meno distorsivo.

Infine, avendo abitato e lavorato per molti anni a Palermo, il traffico è uno dei problemi principali di quella comunità, uno dei tanti, anche se probabilmente quello che ha un impatto diretto più visibile nella vita di ogni giorno. Fortunatamente il settore pubblico sta investendo miliardi nel miglioramento del trasporto pubblico locale, vedi passante ferroviario, tram, anello e progetti per nuovi tram e metrò leggere, investimenti che miglioreranno certamente la qualità della vita dei palermitani, e incentiveranno lo sviluppo economico della città.

aviazionecivile.org=gente che lavora o vorrebbe lavorare nel settore??

Quindi se si tolgono i 9,90 FR non ottiene più le sovvenzioni?
Io resto convinto del fatto che 9,90 in più non determinino le scelte di destinazione in alcun modo: PMO €120 o 129,90? Mah...
 
No, il mio collega che vorrebbe andare a Trapani vorrebbe andarci da Venerdí sera a Domenica sera, come può fare per Ibiza tutta l'estate. Ma non generalizziamo, il punto non è il desiderio di uno specifico potenziale consumatore, ma il fatto che in un mercato competitivo il consumatore può scegliere, e se andare a Palma, Ibiza o Marbella è più conveniente, sia in termini economici che di comodità, rispetto allo scegliere di andare in Salento (o in Sardegna, o in Sicilia o dove volete voi), ci saranno molti più consumatori che sceglieranno di andare a Palma, Ibiza o Marbella. Per competere e chiedere di più, bisogna offrire di più di quanto offrono queste, o chiedere meno ed offrire almeno tanto quanto. La terza alternativa Palma, Ibiza o Marbella non competere, e ripeto, non c'è niente di male nel decidere strategicamente di non incentivare lo sviluppo del turismo, ma in quel caso bisogna dire che vedere nel turismo "il petrolio del mezzogiorno" era una baggianata, e bisogna anche iniziare a pensare a quali possano essere percorsi di sviluppo alternativi.

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sicuramente verranno aggiunti altri voli per Ibiza (per ora quelli che vedi sono gli unici selezionabili)...ma direi che il tuo esempio non regge...
 
Io continuo a dire che quello del turismo è un discorso che lascia il tempo che trova, ma non perché FR non può generare dei flussi, ma perché gli accordi tra FR e scali non sembrano concepiti per incentivare il turismo. Mi spiego meglio.

Se il target principale dei finanziamenti fosse stato il turismo, avremmo riscontrato un modus operandi diverso. Le tariffe sarebbero state adeguate in modo tale da rendere un viaggio di andata e ritorno per la Puglia più conveniente di un viaggio di andata e ritorno originante dalla Puglia stessa. Ryanair avrebbe poi fornito alcuni dati in suo possesso al gestore o alla Regione stessa (rapporto tra biglietti XXX-BRI-XXX e BRI-XXX-BRI, rapporto tra pax italiani e stranieri sulle ditettrici internazionali, durata media dei viaggi, etc.) per valutare quali rotte potenziare a discapito di altre, il tutto in un'ottica che vede il turismo al primo posto.

Dato che non mi risulta che una cosa del genere sia stata fatta, è inutile che stiamo qui a parlare dei finanziamenti come volano per il turismo, l'obiettivo principale è generare traffico aggiuntivo. Il turismo è quasi da considerarsi un effetto collaterale.

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Mobius stai dicendo cose sensate, infatti il turismo è una scusa...
 
In primis lo stato centrale deve comprendere che, almeno per quanto riguarda gli aeroporti regionali, soprattutto quelli periferici al servizio del comparto turistico inbound, una elevata pressione fiscale è controproducente. Ci possono essere diverse formule, ma alla fine al pax che si imbarca in quel tipo di aeroporti non devono essere fatte pagare imposte regressive come l'addizionale (HB) e possibilmente nemmeno l'IVA sui diritti (FN)

Questo è quanto incidono le imposte (€9,90 di addizionale "comunale" e IVA sulla stessa) sul costo di imbarco per passeggero, senza che questi riceva in cambio nulla (il resto sono diritti e tasse, per le quali il passeggero riceve controprestazioni)

Conosci la differenza tra imposta e tassa?

HB e FN sono imposte, perché non prevedono una specifica controprestazione per chi è obbligato a pagarle. HB tra l'altro è regressiva.

Quando tu parli della mancata controprestazione delle imposte comunali, stai dimenticando che "tassa" e "imposta" non sono sinonimi. Le tariffe aeroportuali sono "tasse", le addizionali comunali sono "imposte".

Ho citato il messaggio precedente di Dancrane per cercare di chiarire il punto una volta e per tutte: la differenza tra tasse ed imposte è, almeno per me, chiarissima. Come mi pare da te condiviso, le tariffe aeroportuali sono tasse, le addizionali comunali, e l'IVA sulle stesse (e sulle tariffe aeroportuali) sono imposte.

Non riesco a comprendere perché Dancrane mi abbia chiesto se conoscessi la differenza tra imposta e tassa, e per quale motivo tu stia affermando che che io stia dimenticando che "tassa" e "imposta" non sono sinonimi. Non mi pare di aver mai fatto confusione tra le due, né di aver dimenticato alcunché.

Una volta chiarito questo, la mia proposta mira a fare in modo che lo stato centrale (ed eventualmente le regioni che vorrebbero introdurre altre ulteriori addizionali) tolga queste imposte, perché a mio modo di vedere deprimono lo sviluppo del traffico aereo.

Per quanto riguarda invece le tasse, mi pare, e spero lo sia per tutti, sacrosanto che il pax le debba pagare, dato che riceve in cambio delle controprestazioni.
 
No no, aspè, tu non hai detto che le tasse aeroportuali sono UNO dei problemi: tu spacci le tasse aeroportuali come IL problema. Dunque o cambi registro lessicale, o eviti di prenderci in giro dicendo prima A, poi B, e poi C.

No, la tua affermazione non corrisponde al mio pensiero: innanzitutto io attacco le imposte aeroportuali, non le tasse, che ripeto sono sacrosante, perché il pax riceve una controprestazione, e poi sono sempre stato chiarissimo nello specificare che la pressione fiscale aeroportuale è uno dei problemi, non il problema. Spero che ora sia chiaro, ma mi pare di aver fatto lo stesso punto diverse volte in passato.

Vedi ad esempio questo thread, dove davo parzialmente ragione a Nicolap quando affermava che l'impatto non fosse particolarmente significativo, sul breve infatti concordo, e dove affermavo che vedo l'impatto come un top 10 sul lungo periodo, certamente non come il principale motivo della divergenza dello sviluppo del traffico aereo e del settore turistico.

Tra l'altro avevo nel merito risposto anche a te, chiarendo che non fosse il problema, ma uno dei tanti:

Azzzz: finalmente ho capito come mai la gente va a in vacanza ad Ibiza anziché a Trapani: pagano 10,57€ di tasse anziché 15,07€.

Ovviamente no. Però il fatto che il turismo sia più sviluppato a Ibiza o Palma rispetto a Trapani o Palermo, tra le tante cose dipende anche da decenni di spese aeroportuali più basse.

Ma sei serio o stai trollando?

Ma "tra le tante cose" sottolineato non si notava? Dov'è l'evidenziatore? Ho sbagliato a non metterlo in grassetto?

Ovvio che 1 o 2 anni di vantaggi tariffari non determinano nulla di determinante nei flussi turistici, ma decenni di costi inferiori hanno necessariamente un impatto strutturale.

Non giustificano ovviamente tutta la differenza nello sviluppo turistico tra due zone, ma sono una delle componenti di questa differenziazione.

Ma infatti hai ragione, nessuno può darti torto.
Fai una lista numerata delle ragioni, così,
1.
2.
3.
ecc.
e al n.° 1046 metti questa voce dei 10 euro.

Su 1 anno hai ragione tu. Sui decenni, è nella top 10.
 
Ultima modifica:
Secondo me si sta sottovalutando l'aspetto del marketing. Un prezzo d'attacco basso può fare miracoli ed avere la prima cifra (quella che identifica le decine di euro) più bassa possibile è fondamentale.
Un prodotto venduto a 19.99€, vende meglio di uno venduto a 20€ tondi. Anche se tutti sappiamo che in pratica le cifre sono identiche.
Lo scorporo delle spese ancillari, permette la pubblicizzazione di questi prezzi d'attacco, che psicologicamente tendono a focalizzare il cliente su quella offerta, su quella compagnia, su quella località.
Abbassare un prezzo di 10€ grazie alla rimodulazione di tasse e/o incentivi, incide pochissimo nella capacità di spesa del cliente, ma può essere determinante nel farlo decidere se prenotare o meno il viaggio, facendogli percepire l'offerta come irresistibilmente vantaggiosa.
 
Da Londra, dove vive il mio collega, non ci sono voli per TPS, mentre d'estate c'è un ponte aereo per Ibiza.

L'esempio, che voleva essere aneddotico, continua a reggere.
Secondo te non ci sono voli da Londra a TPS per colpa delle tasse aeroportuali o,perché, turisticamente parlando, il Sud Italia è un disastro di prima grandezza? (Per dire, fra Malaga ed Estepona ci sono una quarantina di campi da golf, molti più che in tutto il Sud Italia)
 
Secondo me si sta sottovalutando l'aspetto del marketing. Un prezzo d'attacco basso può fare miracoli ed avere la prima cifra (quella che identifica le decine di euro) più bassa possibile è fondamentale.
Un prodotto venduto a 19.99€, vende meglio di uno venduto a 20€ tondi. Anche se tutti sappiamo che in pratica le cifre sono identiche.
Lo scorporo delle spese ancillari, permette la pubblicizzazione di questi prezzi d'attacco, che psicologicamente tendono a focalizzare il cliente su quella offerta, su quella compagnia, su quella località.
Abbassare un prezzo di 10€ grazie alla rimodulazione di tasse e/o incentivi, incide pochissimo nella capacità di spesa del cliente, ma può essere determinante nel farlo decidere se prenotare o meno il viaggio, facendogli percepire l'offerta come irresistibilmente vantaggiosa.

Nessuno lo discute. Basta capire chi si debba fare carico di quella spesa che, alla fine, é (dovrebbe essere) una partita di giro. Il pax li da a me, ed io li giro allo Stato.
 
Sono a dato a spulciare tutti i tuoi messaggi perché sapevo che non me la contavi giusta.
Ed avevo ragione.
Se spari balle sul tuo lavoro in banca non vedo perché non dovresti spararne su Ryanair. È la cartina di tornasole.
Per me sei forumisticamente morto, qualsiasi tuo messaggio da oggi in avanti conta meno di zero.
Anzi, mi stupisco che gli altri stiano ancora ad ascoltare un contapalle come te.

Beh che io non ti abbia voluto dire che lavoro in banca, consentimi, ma è più che legittimo (per di più gia 7-8 commenti fa mi era scappato di scrivere il campo in cui lavoro). Siamo su un forum e francamente certe domande e certi comportamenti da stalker mi inquietano non poco. Ciò, però, mi fa pensare che la cosa deve starti molto a cuore. D'altronde non capisco perche ancora non hai risposto alla mia domanda. Tu hai voluto sapere del mio lavoro, io ti domando del tuo. E non ripondi.

Forumisticamente morto? Perchè non voglio dire ad un pincopallino qualsiasi, stalker, che lavoro in banca? Allora mi sta bene.
Le considerazioni che espongo cerco di farle sempre numeri alla mano, o con riferimento a dati che vanno oltre l' io penso, non certo per voce di popolo. Non mi piacciono i complottisti.

Tu invece come le fai le tue considerazioni? devo andarti a ripescare le discussioni tipo questa: http://www.aviazionecivile.org/vb/showthread.php/137159-Vueling-a-BGY. Sono considerazioni serie o da cazzaro?

Se vuoi faccio lo stalker pure io, basta che decidiamo a che livello portare la discussione.

Che facciamo ci mettiamo un punto?
 
Scusate ho letto tutto ma capito poco.

Quel poco che ho capito è:
- la gente sceglie FR per pagare poco ma non si fa problemi poi a spendere dopo. Tipo famiglia 4 persone, 10 giorni, 4000 euro di spese. Però se il biglietto invece che a 19,99 lo trova a 39,99 si incavola e va al circolo polare.
- la gente invece che andare in Sicilia d'estate va alle Canarie per quasi lo stesso motivo. Solo che la colpa è delle tasse aeroportuali.
- che, infine, se un ente pubblico caccia 10 euro e poi ne guadagna 2 e altri 10 vanno a un privato, il saldo è attivo.
- che TW 843 non lavora

Giusto tutto? :D

Io adoro l'ironia. Quando però ha dietro delle considerazioni concrete. Ti rispondo per passo.

-Il turismo è sensibile al prezzo. Non parliamo della differenza tra 19 eur e 39 eur (che, invero, è bassa in valore assoluto ma atissima in valore percentuale). Parliamo della differenza tra una tariffa media (boh la calcoliamo da bilancio sul tutto il network?) sola andata di 45 eur e una tariffa media di (esempio easy, immagina AZ) 80 eur. A/R fanno 90 eur contro 160. Ovvero 70 eur di differenza a persona a viaggio. In media.
-Le persone scelgo dove andare se una zona costa 160 e un altra 90? Certo. Probabilmente tu sei altospendente e non sai di che parlo. Ma io fino a qualche anno fa che ero uno studentello senza lavoro ci badavo eccome. E posso assicurarti che sono tantissime le persone che per 70 eur a testa di differenza il week end (ti ricordo che la media di giorni passati dai turisti in puglia è di 4gg) se lo fanno in un altro posto.
-sulle tasse aeroportuali non so esserti d'aiuto, chiedi all'utente
-sul guadagno dell' ente pubblico ho gia risposto post dietro (e vedo che il concetto sviluppo dell' economia non è ancora compreso)
-su TW non saprei che dirti, io scrivo poco sul forum lui scrive tanto, sicuramente è più esperto. Però quando si contestano o distorcono anche i numeri di bilancio pubblico di un aeroporto c'è "qualquadra che non cosa".
 
Nessuno lo discute. Basta capire chi si debba fare carico di quella spesa che, alla fine, é (dovrebbe essere) una partita di giro. Il pax li da a me, ed io li giro allo Stato.
A farsene carico dovrebbero essere i beneficiari, ma anche in questo caso non sono così facili da individuare.
A Bologna il turismo è aumentato molto con l'arrivo di FR, ma se è vero che le principali vie e piazze del centro ne hanno tratto giovamento, ho dei dubbi che la trattoria periferica abbia avuto benefici.
Nella pratica probabilmente una tassa moderata spalmata su albergatori, esercenti e commercianti dovrebbe coprire questi costi con un quota pro-azienda limitata (e proporzionale al giro d'affari).
C'è poi il lato "sociale", ossia la possibilità per la popolazione di spostarsi a prezzo un po' più basso e per tante destinazioni difficilmente accessibili affidandosi al puro mercato. Possibilità che comunque è un valore aggiunto per la collettività, a prescindere dall'uso. Un po' come il fatto che una quota delle mie tasse serve per calmierare i prezzi di bus e treni per pendolari, sebbene personalmente non ne faccia mai uso.
Da notare comunque che il problema sovvenzioni, si presenta quasi esclusivamente nei piccoli scali. In quelli grandi l'aumento di massa critica con le relative maggiori entrate compensa con gli interessi eventuali esborsi fatti dai gestori.
Quello che comunque va evitato come la peste, è che per sovvenzionare voli senza un reale valore aggiunto economico per il territorio, si sottraggano risorse a scuole ed ospedali.
A RMI sono andati in bancarotta per l'ossessione di raggiungere il milione di pax, nonchè di avere il 3d su FCO e un 3d sulla Sicilia, anche a Febbraio.
E' stato sufficiente un curatore che gestisse l'aeroporto con criteri di buon senso (incoming prevalentemente estivo e poco altro) per far quadrare i conti di un aeroporto fallito.
Un altro problema è che non si può legiferare su qualsiasi cosa, senza un po' di buon senso non si va da nessuna parte. Anche le gare pubbliche rischiano di essere una foglia di fico: quale compagnia si presenterebbe ad un bando dove si concedono contributi di 30€ a pax per voli provenienti da Hahn e franchigia per i primi 3-4000 pax annui?
Inoltre un incentivo turistico andrebbe misurato non solo come disponibilità del mezzo di trasporto, ma come capacità di generare clienti. E' evidente che la Sfigair di turno difficilmente riuscirebbe a portare turisti essendo semisconosciuta e senza possibilità alcuna di creare una visibilità comparabile a quella di FR.
Forse la vera vittoria di MOL è la strutturazione della compagnia come un'azienda di servizi, attuati anche mediante traffico aereo, ma non solo.
 
Beh che io non ti abbia voluto dire che lavoro in banca, consentimi, ma è più che legittimo (per di più gia 7-8 commenti fa mi era scappato di scrivere il campo in cui lavoro). Siamo su un forum e francamente certe domande e certi comportamenti da stalker mi inquietano non poco. Ciò, però, mi fa pensare che la cosa deve starti molto a cuore. D'altronde non capisco perche ancora non hai risposto alla mia domanda. Tu hai voluto sapere del mio lavoro, io ti domando del tuo. E non ripondi.

Forumisticamente morto? Perchè non voglio dire ad un pincopallino qualsiasi, stalker, che lavoro in banca? Allora mi sta bene.l
Le considerazioni che espongo cerco di farle sempre numeri alla mano, o con riferimento a dati che vanno oltre l' io penso, non certo per voce di popolo. Non mi piacciono i complottisti.

Tu invece come le fai le tue considerazioni? devo andarti a ripescare le discussioni tipo questa: http://www.aviazionecivile.org/vb/showthread.php/137159-Vueling-a-BGY. Sono considerazioni serie o da cazzaro?

Se vuoi faccio lo stalker pure io, basta che decidiamo a che livello portare la discussione.

Che facciamo ci mettiamo un punto?

Invito tutti ad ignorare questo contapalle.
 
A farsene carico dovrebbero essere i beneficiari, ma anche in questo caso non sono così facili da individuare.
A Bologna il turismo è aumentato molto con l'arrivo di FR, ma se è vero che le principali vie e piazze del centro ne hanno tratto giovamento, ho dei dubbi che la trattoria periferica abbia avuto benefici.
Nella pratica probabilmente una tassa moderata spalmata su albergatori, esercenti e commercianti dovrebbe coprire questi costi con un quota pro-azienda limitata (e proporzionale al giro d'affari).
C'è poi il lato "sociale", ossia la possibilità per la popolazione di spostarsi a prezzo un po' più basso e per tante destinazioni difficilmente accessibili affidandosi al puro mercato. Possibilità che comunque è un valore aggiunto per la collettività, a prescindere dall'uso. Un po' come il fatto che una quota delle mie tasse serve per calmierare i prezzi di bus e treni per pendolari, sebbene personalmente non ne faccia mai uso.
Da notare comunque che il problema sovvenzioni, si presenta quasi esclusivamente nei piccoli scali. In quelli grandi l'aumento di massa critica con le relative maggiori entrate compensa con gli interessi eventuali esborsi fatti dai gestori.
Quello che comunque va evitato come la peste, è che per sovvenzionare voli senza un reale valore aggiunto economico per il territorio, si sottraggano risorse a scuole ed ospedali.
A RMI sono andati in bancarotta per l'ossessione di raggiungere il milione di pax, nonchè di avere il 3d su FCO e un 3d sulla Sicilia, anche a Febbraio.
E' stato sufficiente un curatore che gestisse l'aeroporto con criteri di buon senso (incoming prevalentemente estivo e poco altro) per far quadrare i conti di un aeroporto fallito.
Un altro problema è che non si può legiferare su qualsiasi cosa, senza un po' di buon senso non si va da nessuna parte. Anche le gare pubbliche rischiano di essere una foglia di fico: quale compagnia si presenterebbe ad un bando dove si concedono contributi di 30€ a pax per voli provenienti da Hahn e franchigia per i primi 3-4000 pax annui?
Inoltre un incentivo turistico andrebbe misurato non solo come disponibilità del mezzo di trasporto, ma come capacità di generare clienti. E' evidente che la Sfigair di turno difficilmente riuscirebbe a portare turisti essendo semisconosciuta e senza possibilità alcuna di creare una visibilità comparabile a quella di FR.
Forse la vera vittoria di MOL è la strutturazione della compagnia come un'azienda di servizi, attuati anche mediante traffico aereo, ma non solo.

Mi trovi molto d'accordo.
 
Quello che comunque va evitato come la peste, è che per sovvenzionare voli senza un reale valore aggiunto economico per il territorio, si sottraggano risorse a scuole ed ospedali.
Lampante ma anche difficile da stabilire. E' uno dei punti su cui molti qui solleviamo il dubbio sull'effettivo 'valore aggiunto' di certi contratti.
Chi parla di ritorni 25x poi ci dovrebbe anche spiegare questi ritorni dove vanno ed a beneficio di chi.
 
se posso aggiungere 2 cents alla discussione, la mia esperienza (...coinvolto in trattative tra gestore APT e LCC) è che il vettore LCC punta ad azzerare i costi operativi sul singolo scalo ...tutti i costi, siano essi quelli di handling, tasse od imposte varie. Una trattativa che, come sottolineato da molti, è totalmente sbilanciata nel caso degli scali minori/regionali anche grazie soprattutto all'uso politico che viene fatto sul territorio dei dati di traffico (molti pax ..molto onore/consenso). Solo aumentando l’appetibilità/solidità dello scalo si riesce a disegnare incentive scheme mirati, ad esempio sullo sviluppo turistico.

Pesa tutto e quindi anche un eventuale aumento della Tassa Comunale (a vantaggio dell'INPS), perché l’LCC proverà a farsela “rimborsare” in qualche modo dal gestore: ridurre questa od ogni altra inutile gabella (IRESA?) significherebbe per il gestore poter “negoziare” una riduzione degli incentivi offerti al vettore. Tra l’altro, in concessione totale il gestore trattiene tutte le altre imposte/tasse meno questa per cui se il gestore è costretto dagli accordi a rimborsarla, la perdita è secca.

Che poi il cliente tipo per un LCC sia così price-sensitive da non volare più se il costo del biglietto supera quello del taxi per arrivare in aeroporto è oggetto di studio da sempre (..almeno da quando si parla di Southwest Effect). Ma è di sicuro la leva che usa da sempre MOL: volete i miei pax allora non fatemi pagare niente. E tutti gli altri, legacy incluse, si sono adeguate.

Intanto il Governatore Emiliano ha, parzialmente, fatto marcia indietro affermando che “non c’è mai stata intenzione di sospendere i voli Ryanair” …e che l’indagine è di fatto solo sulla procedura di definizione del contratto con AMS ...mah.
 
Lampante ma anche difficile da stabilire. E' uno dei punti su cui molti qui solleviamo il dubbio sull'effettivo 'valore aggiunto' di certi contratti.
Chi parla di ritorni 25x poi ci dovrebbe anche spiegare questi ritorni dove vanno ed a beneficio di chi.
Secondo me non è possibile fare calcoli precisi più di tanto, ma se ci limitiamo alla percentuale turistica, il moltiplicatore ci potrebbe stare.
In fondo se un contributo di 10€ servisse a convincere il turista a scegliere la destinazione pubblicizzata, per rientrare dell'investimento basterebbe davvero una spesa limitata: con 120€, ci sarebbe un ritorno di 10-20€ di iva, senza contare le altre tasse. Portando il discorso su larga scala, un maggior lavoro per le aziende ricettive significherebbe un'aumentata necessità di personale, il quale a sua volta pagherebbe più tasse e contributi da un lato, ed avrebbe presumibilmente una maggior capacità di spesa dall'altro. Che a sua volta genererebbe altra iva, ecc.. Per cui nelle rotte che hanno davvero una quota rilevante del traffico a vocazione turistica, il gioco vale probabilmente la candela. Ci sarebbe semmai da valutare lo strabismo in base al quale un contributo pubblico locale, rischia sì di produrre un vantaggio per l'erario, ma a livello nazionale. D'altra parte anche in vari grandi aeroporti sparsi per il mondo, si sovvenzionano le compagnie in chiave turistica, senza l'assillo del voto o della sopravvivenza dello scalo parrocchiale.
Probabilmente bisognerebbe fare un'analisi di ogni rotta per capire se ha senso sovvenzionarla oppure no.
E soprattutto distinguere la situazione ben diversa che c'è tra gli scali piccoli e quelli grandi.