Accordo regione Puglia Ryanair 2016


Ottimo, così possiamo avere un confronto!

Puoi mettere il link ai dati banca d'italia?



Se leggi il post c'è scritto:

il ragionamento è a ritroso: si parte dal dato dei 312 milioni e si torna indietro considerando gli altri dati dello studio per quantificare la spesa media giornaliera dei non residenti che tornano in puglia.

Spesa dei non residenti: 312 milioni
Viaggiatori FR: 3 milioni circa (1,5milioni A/R)
Quota di non residenti: oltre 50% = 750 mila
Numero medio di notti passate in puglia: 4

Spesa giornaliera media= 312milioni/750mila/4= 100 eur a notte.

Perdonami ma non sono una cima in matematica.
Perché dividi la spesa dei non residenti totale per il numero di non residenti FR? Non dovresti trovare la percentuale di spesa dei non residenti FR ?
 
Avresti risparmiato, consentendo alla tua banca di effettuare prestiti (si spera sensati) a imprese produttive, oppure avresti investito direttamente. Continua ad essere vero che noi hai generato alcun vantaggio concreto per il "sistema Italia".
Su questo non sono per niente d'accordo!
Al di là delle discussione sugli aeroporti un'affermazione come questa è paradossale, se io vado in vacanza/lavoro in un posto qualsiasi in Italia, al di là del mezzo, non genero nulla?
Cavolo il calcolo del PIL deve essere rivisto!
E' meglio che stiamo tutti a casa a mangiare pane e formaggio invece di andare a buttare soldi in vacanza, tanto stando a casa andremo a comprare generi alimentari ecc.:D
Quindi quando si fanno eventi in Italia per richiamare turisti sono tutti soldi buttati?
 
Su questo non sono per niente d'accordo!
Al di là delle discussione sugli aeroporti un'affermazione come questa è paradossale, se io vado in vacanza/lavoro in un posto qualsiasi in Italia, al di là del mezzo, non genero nulla?
Cavolo il calcolo del PIL deve essere rivisto!
E' meglio che stiamo tutti a casa a mangiare pane e formaggio invece di andare a buttare soldi in vacanza, tanto stando a casa andremo a comprare generi alimentari ecc.:D
A livello nazionale non cambia molto (sostanzialmente nulla) che tu spenda i tuoi soldi nella città A o nella città B.
Quindi quando si fanno eventi in Italia per richiamare turisti sono tutti soldi buttati?
[/QUOTE]
Non lo sono a livello locale (mi sembra ovvio).
A voler essere precisi, occorre vedere quanto ogni singolo euro speso per ciascun diverso prodotto/servizio contribuisce al PIL a livello nazionale. Per farti un esempio banale, comperare un litro di benzina in Puglia o in Piemonte ha il medesimo effetto sul PIL, mentre affittare una Alfa Romeo o una Seat nello stesso luogo genera effetti diversi sul PIL nazionale.
 
A livello nazionale non cambia molto (sostanzialmente nulla) che tu spenda i tuoi soldi nella città A o nella città B.
Non lo sono a livello locale (mi sembra ovvio).
A voler essere precisi, occorre vedere quanto ogni singolo euro speso per ciascun diverso prodotto/servizio contribuisce al PIL a livello nazionale. Per farti un esempio banale, comperare un litro di benzina in Puglia o in Piemonte ha il medesimo effetto sul PIL, mentre affittare una Alfa Romeo o una Seat nello stesso luogo genera effetti diversi sul PIL nazionale.[/QUOTE]

Caro @Paolo_61 o non vuoi capire o il fatto che ci sia in ballo FR nella discussione crea abbagli.
Mai sentito parlare di "incremento della domanda interna"?
Faccio un esempio senza FR.
Io abito a Milano vado due settimane di vacanza in Puglia con la MIA auto , dormo n hotel, vado in spiaggia visito musei ecc. oppure resto a Milano e lavoro e non vado in vacanza, oppure visto che magari U2 o FR mi fanno buoni prezzi vado in vacanza in Spagna. sono tutte situazioni uguali?
 
Buonasera a tutti,
sono un pugliese residente a Torino, quindi probabilmente rientrerei tra i passeggeri dello studio da voi citato. Viaggio molto spesso in aereo, sia per lavoro che per piacere.

Per il ponte dell'Immacolata ho viaggiato con Ryanair, prenotando il volo con largo anticipo ho spuntato un prezzo di 58 € a/r Torino-Bari con solo bagaglio a mano. Premetto che senza una tariffa così bassa avrei sicuramente rinunciato al viaggio.

Pur alloggiando a casa dei miei genitori, ho speso una discreta cifra tra mezzi di trasporto, ristoranti, negozi, parcheggi ecc... che sono finiti nelle tasche, oltre che degli esercenti, della Regione e quindi di conseguenza dello Stato e della collettività.

Leggendo la discussione, mi sembra che si contesti (peraltro giustamente) il fatto che il contributo pubblico venga elargito "ad compagniam" a Ryanair. La legge prevede che venga fatta una gara pubblica tra tutti i competitors, in modo che ciascuno possa partecipare.

Domanda per i forumisti: ma siamo sicuri che sia questa la strada migliore? Ritenete che altre compagnie siano in grado di produrre i numeri che ha portato Ryanair, in Puglia e non solo? Che piaccia o no, Ryanair ha cambiato la storia del mercato aereo in Europa, ha consentito a chi non ha mai potuto avvicinarsi al mezzo di trasporto aereo di fruirne e ha consentito di aprire rotte che nessuna compagnia di bandiera tradizionale avrebbe mai operato a quelle tariffe (ne cito due, Bari-Genova e Bari-Cagliari). Il modello di business di Michael O'Leary ha funzionato perchè ha prodotto ricchezza per sè stesso, per la propria azienda, per i territori in cui opera e per la collettività. Se provassimo ad elargire gli stessi contributi ad altre compagnie (Alitalia?), difficilmente si riuscirebbero ad ottenere risultati analoghi in termini di passeggeri trasportati in Puglia.

Per questo motivo, a mio avviso, ben venga Ryanair e da pugliese sono felice che il governo regionale abbia versato dei contributi a questa compagnia negli anni passati. Spero che continui a farlo e che ci sia spazio anche per un incremento delle rotte e delle frequenze.


il problema non è se l'investimento ha fatto profitto, ma a che condizioni lo ha fatto e se quando finiranno ci sara luce o buio, perchè sono sulla stampa i casi in cui dopo la fine con FR alcuni aereporti sono affondati ed è tornato il buio.
la prima domanda da farsi è: se avevssi dato a EASY jet, Meridiana, Alitalia, Blu Air, ecc, solo per citare alcune compagnie che operano già sugli aereporti pugliesi, 7 milioni anno avrei avuto un ugul numero di voli
la seconda è: quando non avrò più i finanziamenti FR cosa farà? perchè questo sistema porta qualcuno ad avere sempre il coltello dalla parte del manico
terza domanda: quanto versa FR in Italia , visto i contributi che riceve, basta leggere in giro.....non lamentiamoci quando lo stato versava soldi nelle casse di AZ, la cosa avviene costantemente con FR ma nessun alza il problema, poi si soldi sono pugliesi nessun problema , se però si vanno a chiedere sotto diverse voci ad altri è un altra storia


volo mensilmente per lavoro a Bari e Brindisi per lavoro, mai con FR , io faccio il biglietto quando ho gli appuntamenti e ho bisogno di avere sicurezza che in caso di cancellazione posso essere riprotetto nel giro di poche ore altrimenti butto tanti soldi, con un solo volo giornaliero su BDS e BRI questa garanzia non esiste, capisco chi si muove per turismo che al limite butta 1 gg , anche se poi si lamenta sui forum.

senza polemica.....appena arriverrano i nuovi 737 configurati a 200 posti si viaggerà in piedi.....
 
...

Domanda per i forumisti: ma siamo sicuri che sia questa la strada migliore? Ritenete che altre compagnie siano in grado di produrre i numeri che ha portato Ryanair, in Puglia e non solo?

Dipende da come vogliamo leggere i numeri ed i motivi. Certamente, in questo momento, la potenza raggiunta da FR le consente di garantire determinati volumi, ma il tutto è capire se e quanto il gioco valga la candela. FR ripete che porta ricchezza, posti di lavoro e gente, ma la verità, in molti posti, è che ci troviamo aeroporti indebitati per "fare i numeri" e giustificare il rimanere in esercizio ed i popsti di lavoro (spesso più quelli dei CdA che dei poveri cristi da 1.000/1.500 euro di busta paga). La realtà, molto spesso, è questa.

Che piaccia o no, Ryanair ha cambiato la storia del mercato aereo in Europa, ha consentito a chi non ha mai potuto avvicinarsi al mezzo di trasporto aereo di fruirne e ha consentito di aprire rotte che nessuna compagnia di bandiera tradizionale avrebbe mai operato a quelle tariffe (ne cito due, Bari-Genova e Bari-Cagliari). Il modello di business di Michael O'Leary ha funzionato perchè ha prodotto ricchezza per sè stesso, per la propria azienda, per i territori in cui opera e per la collettività. Se provassimo ad elargire gli stessi contributi ad altre compagnie (Alitalia?), difficilmente si riuscirebbero ad ottenere risultati analoghi in termini di passeggeri trasportati in Puglia.

Indiscutibilmente vera la prima parte, ma la domanda è: a quale prezzo? Per anni ha imbottito un aeroporto come TPS (cito un caso che ricordo perfettamente) di biglietti ad 0,01 € da BGY, perchè doveva incassare i contributi e non riusciva a riempire gli aerei ed a raggiungere l'obiettivo del bonus. Era difficile spendere più di una decina d'euro per un volo A/R. Nemmeno le tasse ed imposte aeroportuali si faceva pagare. Chi ha pagato questa massa di turisti? Chi ripiana i debiti dell'aeroporto?
E, personalmente, rimango anche in attesa di capire come si definirà la questione dei contributi e della tassazione dei dipendenti...
Sul discorso di elargire i contributi ad altre compagnie: perchè non si fanno le gare? Perchè la prima a non volere partecipare alle gare è proprio FR? Nessuno se lo chiede? E dire che non è difficile.
La risposta? Nelle tue parole:

Per questo motivo, a mio avviso, ben venga Ryanair e da pugliese sono felice che il governo regionale abbia versato dei contributi a questa compagnia negli anni passati. Spero che continui a farlo e che ci sia spazio anche per un incremento delle rotte e delle frequenze.

La Regione Puglia (e tutti gli aeroporti) erogano i contributi per un banner pubblicitario sul sito FR e per l'acquisto di pubblicità redazionali sulla rivista di bordo. UFFICIALMENTE NON PAGANO per fare aprire le rotte e le basi. E questo, non è consentito dalle norme, perchè, guarda caso, costituisce una limitazione alla libera concorrenza. Questa è la realtà delle cose. Forse, dopo anni, qualcuno si sta rendendo conto che il mercato è stato drogato, e sta cercando di fare rispettare le regole. Perchè se è vero che il costo aziendale per fare volare un aereo da parte di FR è inferiore a quello di altri, è anche vero che nessuno regala niente a nessuno, e pensare di farsi un A/R a 50€ senza domandarsi come questo sia possibile, per quanto comodo possa fare (TW843 a parte, qui dentro tutti quanti abbiamo volato FR), lascia un po' basiti.
Così come le tua parole confermano quel che si sostiene da tempo: quanti dei pax FR sono turisti e quanti invece sono "semplici" emigrati che sfruttano le basse tariffe per andare a trovare i parenti più spesso? Nulla di male a farlo, intendiamoci: ma i quattrini che portano, a mio modesto parere, sono un po' diversi.
 
...Qui non si parla di gare pubbliche e di appalti, bensì di accordi commerciali tra privati (con clausole segrete ) per la gestione di "pubblicità " ergo puoi scegliere chi vuoi...

Prego? Quali sarebbero le società private, scusa? A parte Ryanair, che ok, è privata. La Regione Puglia è privata? Aeroporti di Puglia è società privata? A me non risulta. Ma forse ho capito male.

Le gare pubbliche per sovvenzionare un unico vettore distorcono il mercato tanto quanto gli accordi privati...

Ma la natura della legislazione riguardo gli appalti pubblici è proprio evitare distorsioni e favoritismi. Ci sono differenti tipologie di settori regolamentati, diverse tipologie di gara e vengono contemplate alcune eccezioni (che comunque sono ben determinate) per permettere soluzioni più dirette/brevi.
Ogni procedimento deve essere costruito per garantire la massima partecipazione e soprattutto la massima trasparenza. Le condizioni poste sono uguali per tutti i partecipanti e se poi alla fine della gara ci fosse qualche aspetto sospetto, è sempre possibile procedere con l'accesso agli atti o il ricorso.
In genere quando è fatto tutto alla luce del sole e in maniera indiscutibile, tutto procede regolare. Eventuali tentativi di ostacolare l'iter, poi, generalmente vengono smontati in sede giudiziale. A patto che sia tutto REGOLARE.
La regola fondamentale è: vince il migliore. Punto.

Detto questo, un paio di cose:
1) per certi aspetti va bene che esista Ryanair ... assolutamente non discuto a prescindere. C'ho volato svariate volte e mi sono sempre trovato bene. Su questo non ci piove. Tuttavia una società/impresa pubblica (un aeroporto o una istituzione locale) NON è una azienda privata. Quindi non può agire come tale, secondo me.

2) qui, in questo caso specifico, si parla solo dei soldoni dati a Ryanair. Ma io insisto ... e quanti sono stati dati alle varie Easyjet, Volotea, Transavia, Wizz Air, ecc.? Quindi mi viene da pensare che la Regione Puglia (per questo caso ... in altri casi vale lo stesso discorso) sborsi annualmente ben più dei 12 o 13 milioni di palanche. Qualcuno è a conoscenza di quanto?
 
Perdonami ma non sono una cima in matematica.
Perché dividi la spesa dei non residenti totale per il numero di non residenti FR? Non dovresti trovare la percentuale di spesa dei non residenti FR ?

Ciao marco il calcolo che ho fatto a ritroso è per verificare a quanto ammontasse la spesa giornaliera utilizzata nello studio "incriminato".
Lo studio infatti calcola la percentuale e il valore assoluto di viaggiatori Ryanair che non sono residenti in Puglia. Poi moltiplica il numero di viaggiatori Ryanair non residenti per i giorni mediamente passati da questi in puglia (che secondo la regione sono 4). Ottiene così il numero di notti passate dai non residenti in puglia. Questo valore è poi moltiplicato per la spesa media effettuata dai non residenti.
Andano a ritroso: 312 milioni di spese diviso 750'000 non residenti diviso 4 giorni passati mediamente in puglia fa circa 100 eur.

Il mio intento era verificare se ci potesse essere un "gonfiaggio" della spesa media gornliera attribuita ad ogni non residente. Il risultato di 100 eur a notte per persona (comprensivo di alloggio, vitto, spostamenti, divertimenti ecc) credo sia ampiamente plausibile.

Appena ho tempo voglio leggere il documento di flapane perchè da quanto ha postato ci sono informazioni molto interessanti per un confronto.
 
Ti svelo il segreto, TW843 soffre per ogni pax che vola FR perché ognuno di loro costituisce clientela sottratta al suo business...
È incattivito ed accecato.

Beh può anche darsi che che, come ironicamente forse vuoi dire, all' atto pratico non gliene freghi una cippa. Però per andarsi a spulciare tutti i miei mex deve stargli un po' a cuore la cosa.

Ma allora non capisco perchè parlare male a prescindere anche quando i bilanci dicono l'opposto.
Il tifo da stadio non ha mai risolto i problemi.
 
Ma la natura della legislazione riguardo gli appalti pubblici è proprio evitare distorsioni e favoritismi.

La legislazione che permette gare pubbliche che finiscono a sovvenzionare un concorrente e favorirlo rispetto agli altri, è necessariamente sbagliata, proprio perché introduce una evidente distorsione del mercato.

Metti che ci siano due vettori, ed il vettore 1 abbia un CASK leggermente più basso del vettore 2, il vettore 1 vincerà tutte le eventuali gare per ottenere sovvenzioni, ed il suo CASK si abbasserà sempre di più, mandando prima o poi il vettore 2 fuori mercato.

Questo non è soltanto un problema dell'aviazione civile, questo tipo di sovvenzione devasta il tessuto produttivo e lo sviluppo di tutti i settori in cui viene adottato, proprio perché necessariamente crea figli e figliastri (non parliamo poi quando le decisioni su chi sovvenzionare vengono prese per motivi essenzialmente clientelari).

Un buon legislatore dovrebbe agire proprio per evitare queste situazioni, e quindi dovrebbe essere totalmente impedito di poter sovvenzionare un attore a discapito dei concorrenti. Mi spiace doverlo ripetere per quelli che lo hanno ormai letto tante volte, ma la vera soluzione per incentivare il trasporto aereo civile nel Bel Paese in maniera strutturale ed equa è quella di abbassare la pressione fiscale, in special modo quella aeroportuale.
 
Il trasporto aereo a mio modo di vedere è già incentivato molto. Non è abbassando le imposte aeroportuali, che sono diventate una lagna ormai che ci riproponi ad ogni singolo post come se tutti gli utenti fossero francamente degli imbecilli, che risolvi le croniche gestioni ad minchiam di molti gestori aeroportuali (non di AdP che chiude in utile se non sbaglio).

Io ho generalmente accennato alla questione della pressione fiscale in thread dove si parlava di TPS, CYI o comunque di aeroporti siciliani o Ryanair, questo è invece un thread dove si parla di aeroporti pugliesi, frequentato probabilmente da altri utenti del forum che magari non hanno mai partecipato a thread dove abbiamo affrontato quell'argomento.

Capisco che dopo che l'hai letto molte volte, può non sembrare particolarmente originale o interessante, ma se potessi per un attimo immedesimarti in altri utenti, dovresti anche comprendere che può risultare anche poco interessante ascoltare gli stessi argomenti contro le low cost, i P2P, Ryanair, gli aeroporti periferici, ripetuti ad libitum da alcuni utenti del forum. Da parte mia ti assicuro che sei libero di ripeterli quante volte voi, massima empatia nei tuoi confronti! :cool:

Ad ogni modo, a quanto pare la questione della pressione fiscale aeroportuale negli aeroporti italiani, non solo quelli pugliesi o siciliani, è all'ordine del giorno.

Più tasse sui biglietti aerei: l'Italia è la più 'cara' in Europa
Biglietti aerei, decollano le tasse E sette euro su dieci vanno al Fisco
Biglietti aerei: in tasse 7 euro su 10. Comuni, cig, Iva…
Intollerabile per il Codacons l’aumento dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco dei passeggeri sugli aerei
 
aledeniz ha detto:
Mi spiace doverlo ripetere per quelli che lo hanno ormai letto tante volte, ma la vera soluzione per incentivare il trasporto aereo civile nel Bel Paese in maniera strutturale ed equa è quella di abbassare la pressione fiscale, in special modo quella aeroportuale.

Hai rotto i coglioni col tuo mantra! Chiaro?
 
il problema non è se l'investimento ha fatto profitto, ma a che condizioni lo ha fatto e se quando finiranno ci sara luce o buio, perchè sono sulla stampa i casi in cui dopo la fine con FR alcuni aereporti sono affondati ed è tornato il buio.
la prima domanda da farsi è: se avevssi dato a EASY jet, Meridiana, Alitalia, Blu Air, ecc, solo per citare alcune compagnie che operano già sugli aereporti pugliesi, 7 milioni anno avrei avuto un ugul numero di voli
la seconda è: quando non avrò più i finanziamenti FR cosa farà? perchè questo sistema porta qualcuno ad avere sempre il coltello dalla parte del manico
terza domanda: quanto versa FR in Italia , visto i contributi che riceve, basta leggere in giro.....non lamentiamoci quando lo stato versava soldi nelle casse di AZ, la cosa avviene costantemente con FR ma nessun alza il problema, poi si soldi sono pugliesi nessun problema , se però si vanno a chiedere sotto diverse voci ad altri è un altra storia

Purtroppo bisogna essere consapevoli che il turismo dipende fortemente dal prezzo. Chi viaggia per affari può essere anche disposto a spendere 300 eur di viaggio invece di 150. Magari in termini di vantaggio comparato ci guadagna anche.

Chi viaggia per turismo è più sensibile al prezzo e magari piuttosto che pagare 300 eur di volo per andare in puglia spende 150 e va altrove oppure è disposto a spendere le stesse cifre solo per posti più rinomati.

La possibilità di disporre di collegamenti a basso costo permette di creare bacini di utenza che altrimenti sarebbero tagliati fuori dai prezzi "major". Dire "ci sarebbero venuti lo stesso anche se il viaggio fosse costato il doppio" è una cavolata, la domanda è inversamente proporzionale al prezzo.
 
Io ho generalmente accennato alla questione della pressione fiscale in thread dove si parlava di TPS, CYI o comunque di aeroporti siciliani o Ryanair, questo è invece un thread dove si parla di aeroporti pugliesi, frequentato probabilmente da altri utenti del forum che magari non hanno mai partecipato a thread dove abbiamo affrontato quell'argomento.

Per gli amici pugliesi o per chi non avesse mai avuto occasione di leggere i miei interventi sulla questione, il punto è che spesso negli aeroporti dove Ryanair chiede sovvenzioni, queste sovvenzioni generalmente sembrano particolarmente simili all'ammontare delle imposte richieste dal governo italiano, nella fattispecie alla cosiddetta addizionale "comunale", spesso codificata come HB, che fino alla fine del 2015 incideva per €6,50 a pax imbarcato (€7,15 IVA inclusa) nella maggior parte degli aeroporti italiani, mentre dall'inizio del 2016 il governo ha aumentato fino a €9,00 a pax imbarcato (€9,90 IVA inclusa).

Questa imposta addizionale è "comunale" soltanto tra virgolette, perché fondamentalmente ai comuni sede di sedime aeroportuale vanno soltanto le briciole (lo 0 virgola qualcosa percento). Il grosso finisce all'INPS, nominalmente per pagare le prestazioni dei cassintegrati del settore aviazione (una pratica questa più volte ripresa negativamente dalla Corte dei Conti), ma all'atto pratico a coprire i buchi della gestione INPS attraverso i quali si pagano gli assegni sociali (quindi fondamentalmente l'addizionale è trattata come fiscalità generale, e i pax come vacche da mungere).

A quanto pare vettori come Ryanair non vedono di buon occhio il dover essere costretti ad agire come sostituti d'imposta per pagare gli sbagli manageriali di loro ex concorrenti tricolori ormai defunti, o quasi, per cui per aprire rotte chiedono a diversi aeroporti cifre pari a quelle che lo Stato italiano gli richiede di pagare per questa imposta addizionale, ed a me personalmente pare anche una decisione comprensibile, e.g. è pacifico che il pax debba pagare diritti e tasse per le quali riceve controprestazioni, ma non si capisce il motivo per cui, soprattutto in bacini dove il trasporto aereo dovrebbe in teoria essere incentivato, e penso non solo alla Sicilia, ma anche a Puglia, Sardegna, Calabria o Campania, il legislatore, ed immagino soprattutto il governo, trovi possa essere sensato imporre simili balzelli, che si traducono necessariamente in una contrazione strutturale del traffico aereo e dello sviluppo economico da questo generato.

Invece di gare pubbliche che alla fine favoriscono un solo vettore, oppure, come fanno in aeroporti come TPS, di accordi privati con una emanazione più o meno diretta di un solo vettore, interventi entrambi distorsivi del mercato, avrebbe senso diminuire la pressione fiscale aeroportuale per tutti i vettori, in maniera equa, in modo da rendere gli aeroporti italiani più appetibili rispetto ai concorrenti del bacino euromediterraneo.

Ricordo infine che dato che l'addizionale è una flat tax, è cioè sempre la stessa cifra quale che sia il costo del biglietto, questa è una imposta regressiva, colpisce maggiormente i biglietti meno cari, e di conseguenza colpisce maggiormente i piccoli aeroporti, che hanno generalmente fattori di riempimento inferiori, e contribuisce in maniera piuttosto evidente a mandare fuori mercato molte delle potenziali rotte dei vettori low cost da questi aeroporti.