Accordo regione Puglia Ryanair 2016


La regione spende 4 spicci (perche in proporzione sono quattro spicci!)

Copechi, io avrei detto copechi :cool:

Qui quello che all'epoca era il DG di PMO elogiava la Regione Puglia proprio su quel punto:

"Mi piacerebbe dire quello che non fa la Regione Siciliana: la storia incredibile di questo aeroporto [nel contesto: Punta Raisi], ma così come di quello di Catania, è che non si è voluto copiare un modello assolutamente banale, che è quello di un moltiplicatore di investimento laddove mettendo pochissimo hai un ritorno gigantesco, e lo dimostra lo sviluppo economico di tutta la provincia del Trapanese, con lo sviluppo dei bed & breakfast, di tutti i locali, anche dell'incremento delle quotazioni degli immobili [… omissis …] sarebbe stato sufficiente che la regione avesse investito ogni anno anche 5 milioni di Euro, molto meno, per quanto, non dico la tabella H, ma molto meno per quanto spende per sagre di ordine vario, per avere un moltiplicatore di reddito spaventoso, e non è stato fatto. Questo l'hanno capito in Puglia, gli aeroporti pugliesi erano aeroporti morti, aeroporti morti, hanno fatto una gara con 20 milioni di Euro, sette milioni all'anno per tre anni, andate a vedere i numeri degli aeroporti pugliesi, andate a vedere i numeri, e quanti stranieri vanno in Puglia, dove meritava che ci si andasse, no? Però se si va in Puglia, si va due volte in Sicilia, da questo senza voler togliere nulla ai Pugliesi!".

Tratto dal bellissimo documentario Inside Punta Raisi, min. 50:00 realizzato da Mobilita Palermo:


P.S.: a me personalmente la Puglia piace piú che al Sig. Colombo :D
 
E' un dato di fatto però che FR porta in effetti molti, molti passeggeri ed altre linee aeree non darebbero lo stesso risultato.

Questo però è un problema. Gli interventi che si sono visti fino ad ora sono sbagliati (anche quando si fanno le gare), perché sono stati quasi sempre ad personam, sovvenzioni volte a scontare i costi aeroportuali ad un solo vettore, generalmente Ryanair, che distorcono necessariamente il mercato. Anche qualora fossero legali, e ci sono molte ragioni per dubitarne, questo tipo di interventi sul lungo periodo è necessariamente fragile, perché favorisce, e porta a legarsi in maniera piuttosto simbiotica, con un solo vettore.

Bisognerebbe invece riformare il mercato, vietando gli interventi ad personam e regolando in maniera migliore quelli volti ad incentivare il settore.

In primis lo stato centrale deve comprendere che, almeno per quanto riguarda gli aeroporti regionali, soprattutto quelli periferici al servizio del comparto turistico inbound, una elevata pressione fiscale è controproducente. Ci possono essere diverse formule, ma alla fine al pax che si imbarca in quel tipo di aeroporti non devono essere fatte pagare imposte regressive come l'addizionale (HB) e possibilmente nemmeno l'IVA sui diritti (FN).

Una volta incentivati strutturalmente i piccoli e medi aeroporti regionali agendo sulla pressione fiscale, si possono lasciare libere le comunità locali o le regioni di promuovere ulteriori sconti aeroportuali, accollandosi parte dei diritti aeroportuali, ma solo ed esclusivamente se questi interventi non sono ad personam (se ne gode Ryanair ne deve godere nella stessa misura Alitalia, EasyJet e via di questo passo) e solo se effettuati in contropartita di quote del gestore (altrimenti ci ritroviamo nella situazione che il settore pubblico locale paga l'avviamento a dei monopoli naturali privati).

Metterei come limite massimo invalicabile l'ammontare dei diritti aeroportuali.
 
Adoro i keynesiani perché fanno sempre gli stessi errori concettuali.
La capacità produttiva (posti letto) non è infinita ed infinitamente inutilizzata, è invece - nel breve periodo - fissa. In aggiunta a tutte le precedenti obiezioni, 100 turisti che hanno volato in agosto con FR hanno probabilmente sostituito 100 turisti che sarebbero arrivati in Puglia con altri mezzi, con un ritorno economico pari esattamente a 0.

Non voglio difendere ne' FR ne' la regione Puglia, vorrei solo aggiungere il punto di vista di uno che non abita in Italia.

Negli ultimi cinque anni la pubblicita' della Regione Puglia e' aumentata. Molti inglesi cercano il volo low cost diretto (FR, U2, TOM, Monarch, Jet2 o Flybe che sia). La presenza di voli diretti su BRI e BDS favorisce il turismo. A questo punto se FR garantisce i voli diventa importante fare il conto della serva (vedi Dancrane).

Va anche detto che la regione potrebbe sovvenzionare una tratta o un mercato per un numero X di anni e poi ci dovrebbero pensare associazioni di categoria (fondamentalmente i privati) e i soldi pubblici dovrebbero servire ad altro (strade, scuole, infrastrutture, ecc.)
 
La Regione dovrebbe essere ricchissima allora, essere piena di milionari che, visto il risultato eclatante, dovrebbero investire (privatamente, visto quanto ne guadagnano) non 12, ma 120 milioni di euro. Non trovi?
Chiariamo un concetto, banale ma che vedo che non entra nelle teste: io non contesto i fantasmagorici numeri, contesto il fatto che i contributi vengano elargiti dagli enti pubblici e non da chi i profitti li fa ed avrebbe tutto l'interesse ad investire.
Perché devono sempre essere gli altri? Perché le gare non si fanno come devono essere fatte? Perché i contratti non saltano fuori? Perché si guadagna tanto ma quando l'ente pubblico, messo alle strette, non paga piú, tutti a piangere e nessuno che si rimbocchi le maniche? Studi o non studi, se tu spendessi 12 e guadagnassi 300, che difficoltá avresti a spendere di nuovo 12 dei 300 che hai guadagnato? Il dubbio che qualcosa non quadri poi cosí tanto non ti sorge? A me sí!


come si fa a non essere d'accordo con quanto scrivi, il problema non è l'importo dell'investimento e che sia fatto da un ente pubblico , che magari fa fatica a cambiare una tac in ospedale o roba similare, poi visto che rientrano oltre 300 milioni di € , dove vanno , dove soggiarna questa gente, dove mangia, dove spende....., anni fa una cordata di imprenditori della riviera Jonica voleva investire sull'aereporto di Taranto, vennero fuori un sacco di problemi e tutto svani'.la cosa che mi fa sorridere che l'investimento non si guarda nel breve periodo ma sul medio lungo, mi sembra che quanto successo a Trapani e in Sardegna, non abbia insegnato nulla, il giorno che qualcuno per un motivo x decidesse di sospendere i versamenti pubblici voglio vedere se chi oggi ha incassato è pronto a mettere mano al portafoglio, perchè in Sicilia e Sardegna non è successo......ma magari qui si è più fortunati
 
Buonasera a tutti,
sono un pugliese residente a Torino, quindi probabilmente rientrerei tra i passeggeri dello studio da voi citato. Viaggio molto spesso in aereo, sia per lavoro che per piacere.

Per il ponte dell'Immacolata ho viaggiato con Ryanair, prenotando il volo con largo anticipo ho spuntato un prezzo di 58 € a/r Torino-Bari con solo bagaglio a mano. Premetto che senza una tariffa così bassa avrei sicuramente rinunciato al viaggio.

Pur alloggiando a casa dei miei genitori, ho speso una discreta cifra tra mezzi di trasporto, ristoranti, negozi, parcheggi ecc... che sono finiti nelle tasche, oltre che degli esercenti, della Regione e quindi di conseguenza dello Stato e della collettività.

Leggendo la discussione, mi sembra che si contesti (peraltro giustamente) il fatto che il contributo pubblico venga elargito "ad compagniam" a Ryanair. La legge prevede che venga fatta una gara pubblica tra tutti i competitors, in modo che ciascuno possa partecipare.

Domanda per i forumisti: ma siamo sicuri che sia questa la strada migliore? Ritenete che altre compagnie siano in grado di produrre i numeri che ha portato Ryanair, in Puglia e non solo? Che piaccia o no, Ryanair ha cambiato la storia del mercato aereo in Europa, ha consentito a chi non ha mai potuto avvicinarsi al mezzo di trasporto aereo di fruirne e ha consentito di aprire rotte che nessuna compagnia di bandiera tradizionale avrebbe mai operato a quelle tariffe (ne cito due, Bari-Genova e Bari-Cagliari). Il modello di business di Michael O'Leary ha funzionato perchè ha prodotto ricchezza per sè stesso, per la propria azienda, per i territori in cui opera e per la collettività. Se provassimo ad elargire gli stessi contributi ad altre compagnie (Alitalia?), difficilmente si riuscirebbero ad ottenere risultati analoghi in termini di passeggeri trasportati in Puglia.

Per questo motivo, a mio avviso, ben venga Ryanair e da pugliese sono felice che il governo regionale abbia versato dei contributi a questa compagnia negli anni passati. Spero che continui a farlo e che ci sia spazio anche per un incremento delle rotte e delle frequenze.
 
Leggendo la discussione, mi sembra che si contesti (peraltro giustamente) il fatto che il contributo pubblico venga elargito "ad compagniam" a Ryanair. La legge prevede che venga fatta una gara pubblica tra tutti i competitors, in modo che ciascuno possa partecipare.

Dubito che la legge preveda in maniera generale una cosa del genere.

Il contributo ad personam è intrinsecamente sbagliato, sia che venga affidato attraverso una gara che altrimenti.

Ritenete che altre compagnie siano in grado di produrre i numeri che ha portato Ryanair, in Puglia e non solo?

Se il mercato viene distorto favorendo quello specifico vettore, ovviamente no.

Se provassimo ad elargire gli stessi contributi ad altre compagnie (Alitalia?),

Sarebbero soldi persi e buttati.

Per questo motivo, a mio avviso, ben venga Ryanair e da pugliese sono felice che il governo regionale abbia versato dei contributi a questa compagnia negli anni passati. Spero che continui a farlo e che ci sia spazio anche per un incremento delle rotte e delle frequenze.

Esiste una soluzione migliore, che non distorce il mercato e non favorisce un attore a scapito degli altri: abbassare i costi aeroportuali, agendo sulla pressione fiscale (non sulle tasse, ma sulle imposte).

Come ci saremmo dovuti aspettare, il governo italiano qualche giorno fa ha invece aumentato le imposte aeroportuali del 38,4%, e del 900% negli ultimi 10 anni, esattamente quello che non serve per incentivare il traffico aereo ed il settore turistico.
 
Buonasera a tutti,
sono un pugliese residente a Torino, quindi probabilmente rientrerei tra i passeggeri dello studio da voi citato. Viaggio molto spesso in aereo, sia per lavoro che per piacere.

Per il ponte dell'Immacolata ho viaggiato con Ryanair, prenotando il volo con largo anticipo ho spuntato un prezzo di 58 € a/r Torino-Bari con solo bagaglio a mano. Premetto che senza una tariffa così bassa avrei sicuramente rinunciato al viaggio.

Pur alloggiando a casa dei miei genitori, ho speso una discreta cifra tra mezzi di trasporto, ristoranti, negozi, parcheggi ecc... che sono finiti nelle tasche, oltre che degli esercenti, della Regione e quindi di conseguenza dello Stato e della collettività.

Leggendo la discussione, mi sembra che si contesti (peraltro giustamente) il fatto che il contributo pubblico venga elargito "ad compagniam" a Ryanair. La legge prevede che venga fatta una gara pubblica tra tutti i competitors, in modo che ciascuno possa partecipare.

Domanda per i forumisti: ma siamo sicuri che sia questa la strada migliore? Ritenete che altre compagnie siano in grado di produrre i numeri che ha portato Ryanair, in Puglia e non solo? Che piaccia o no, Ryanair ha cambiato la storia del mercato aereo in Europa, ha consentito a chi non ha mai potuto avvicinarsi al mezzo di trasporto aereo di fruirne e ha consentito di aprire rotte che nessuna compagnia di bandiera tradizionale avrebbe mai operato a quelle tariffe (ne cito due, Bari-Genova e Bari-Cagliari). Il modello di business di Michael O'Leary ha funzionato perchè ha prodotto ricchezza per sè stesso, per la propria azienda, per i territori in cui opera e per la collettività. Se provassimo ad elargire gli stessi contributi ad altre compagnie (Alitalia?), difficilmente si riuscirebbero ad ottenere risultati analoghi in termini di passeggeri trasportati in Puglia.

Per questo motivo, a mio avviso, ben venga Ryanair e da pugliese sono felice che il governo regionale abbia versato dei contributi a questa compagnia negli anni passati. Spero che continui a farlo e che ci sia spazio anche per un incremento delle rotte e delle frequenze.
In questo modo hai "impoverito" in pari grado il Piemonte, con risultato netto pari a zero (recitus, negativo, contando i soldi andati a FR) per l'Italia
 
Esiste una soluzione migliore, che non distorce il mercato e non favorisce un attore a scapito degli altri: abbassare i costi aeroportuali, agendo sulla pressione fiscale (non sulle tasse, ma sulle imposte).

Come ci saremmo dovuti aspettare, il governo italiano qualche giorno fa ha invece aumentato le imposte aeroportuali del 38,4%, e del 900% negli ultimi 10 anni, esattamente quello che non serve per incentivare il traffico aereo ed il settore turistico.

Questo è quanto incidono le imposte (€9,90 di addizionale "comunale" e IVA sulla stessa) sul costo di imbarco per passeggero, senza che questi riceva in cambio nulla (il resto sono diritti e tasse, per le quali il passeggero riceve controprestazioni) in alcuni aeroporti che servono le comunità siciliane, pugliesi e salentine:
Codice:
[FONT=Courier New]
Palermo		38%
Catania		40%
Comiso		48%
Pantelleria	48%
Lampedusa	48%
Reggio Calabria	52%
Bari		53%
Grottaglie	54%
Brindisi	55%
Trapani		56%
Foggia		56%[/FONT]
 
Io non capisco una cosa, perdonate: perché in questo paese ci sia una sorta di reticenza a fare gare pubbliche (a meno che non se ne possa veramente fare a meno). Gli aeroporti sono o società pubbliche oppure privatizzate con soci pubblici e quindi sono soggetti a seguire il decreto sugli appalti. Giusto? Se ciò è corretto, ogni tipologia di approvvigionamento o lavoro va fatto istituendo una gara pubblica europea o una trattativa privata con più soggetti partecipanti oppure un sistema di qualificazione ben preciso, ecc.. se invece la richiesta proviene dal l'istituzione Regione o Provincia che sia, in accordo con la società aeroportuale, a maggior ragione. Si istruisce un procedimento di gara con tutta la documentazione specifica del caso e SI DEVE PERMETTERE A PIÙ SOGGETTI DI PARTECIPARE. Sulla base di capitolati ad hoc fatti "come si deve"...chiari, puntuali, che stabiliscano richieste opportune a fronte di penali certe, ecc.. Aggiungo, ovviamente, che questi procedimenti non siano costruiti appositamente per far vincere Tizio o Caio.
Poi, tu Stazione Appaltante vuoi risparmiare il più possibile? Bene, ti orienti per il massimo ribasso. Vuoi invece puntare sulla qualità del servizio? Allora fai una gara economicamente vantaggiosa con, possibilmente, 70 o 80 punti su 100 alla offerta tecnica.
Vinca il migliore. Poi sta a te Committente vigilare sull'operato del fornitore e comportarti di conseguenza. Questo dal momento che si spendono soldi pubblici che dovrebbero essere rendicontati al contribuente.
Non si va da Ryanair a prescindere perché è la più figa! Questo tipo di affido diretto non credo possa essere tollerato. Diverso è se sono un privato a tutti gli effetti e allora vado da chi mi pare.
Questo dovrebbe essere quanto. Punto.
Son convinto che alle gare Ryanair difficilmente parteciperebbe, ma questo è un altro discorso.
Per inciso, io lavoro nelle gare...
Scusate l'intervento.

Inviato dal mio GT-I9301I utilizzando Tapatalk
 
Io non capisco una cosa, perdonate: perché in questo paese ci sia una sorta di reticenza a fare gare pubbliche (a meno che non se ne possa veramente fare a meno). Gli aeroporti sono o società pubbliche oppure privatizzate con soci pubblici e quindi sono soggetti a seguire il decreto sugli appalti. Giusto? Se ciò è corretto, ogni tipologia di approvvigionamento o lavoro va fatto istituendo una gara pubblica europea o una trattativa privata con più soggetti partecipanti oppure un sistema di qualificazione ben preciso, ecc.. se invece la richiesta proviene dal l'istituzione Regione o Provincia che sia, in accordo con la società aeroportuale, a maggior ragione. Si istruisce un procedimento di gara con tutta la documentazione specifica del caso e SI DEVE PERMETTERE A PIÙ SOGGETTI DI PARTECIPARE. Sulla base di capitolati ad hoc fatti "come si deve"...chiari, puntuali, che stabiliscano richieste opportune a fronte di penali certe, ecc.. Aggiungo, ovviamente, che questi procedimenti non siano costruiti appositamente per far vincere Tizio o Caio.
Poi, tu Stazione Appaltante vuoi risparmiare il più possibile? Bene, ti orienti per il massimo ribasso. Vuoi invece puntare sulla qualità del servizio? Allora fai una gara economicamente vantaggiosa con, possibilmente, 70 o 80 punti su 100 alla offerta tecnica.
Vinca il migliore. Poi sta a te Committente vigilare sull'operato del fornitore e comportarti di conseguenza. Questo dal momento che si spendono soldi pubblici che dovrebbero essere rendicontati al contribuente.
Non si va da Ryanair a prescindere perché è la più figa! Questo tipo di affido diretto non credo possa essere tollerato. Diverso è se sono un privato a tutti gli effetti e allora vado da chi mi pare.
Questo dovrebbe essere quanto. Punto.
Son convinto che alle gare Ryanair difficilmente parteciperebbe, ma questo è un altro discorso.
Per inciso, io lavoro nelle gare...
Scusate l'intervento.

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Ragionamento cristallino.
 
Ragionamento cristallino.


Ragionamento cristallino ma con un errore iniziale.

Qui non si parla di gare pubbliche e di appalti, bensì di accordi commerciali tra privati (con clausole segrete ) per la gestione di "pubblicità " ergo puoi scegliere chi vuoi.

Ryan per esempio utilizza una una Società di marketing creata ad hoc per gestire questi accordi.

Tutto ovviamente viene fatto per aggirare le norme e le regole , ma tanto va la gatta al lardo....tant'è che oltre alla UE , su questi accordi ha messo su gli occhi anche la magistratura .

Ovviamente adesso i più penalizzati sono quelli che si sono esposti di più , vedasi Puglia Sicilia e Sardegna.
 
Io non capisco una cosa, perdonate: perché in questo paese ci sia una sorta di reticenza a fare gare pubbliche

Le gare pubbliche per sovvenzionare un unico vettore distorcono il mercato tanto quanto gli accordi privati.

Per incentivare in modo strutturale il trasporto aereo, senza distorcere il mercato, l'unica strada è abbassare le imposte aeroportuali (soprattutto HB e FN) per tutti i pax e tutti i vettori, perlomeno in quegli aeroporti dove si voglia sostenere lo sviluppo del turismo in entrata.

Ad ogni modo, le gare pubbliche che offrissero ad un vettore sovvenzioni in cambio di quello che vuole il settore turistico, pax dai paesi del nord europa, quando non vanno deserte, vedono un solo vincitore, Ryanair. Per capire il perché basta guardare il CASK di quel vettore e compararlo con quello dei concorrenti su quel segmento di mercato. Il primo vettore che grazie ad una sovvenzione riesce a far diventare economicamente sensata una rotta con il nord Europa è sempre Ryanair, quindi se la sovvenzione non è sufficiente a fare in modo che questo accada, non si presenta nessuno, se la sovvenzione è sufficiente invece si presenta Ryanair, e le offerte degli altri vettori sono necessariamente peggiori. Questo ingenera un circolo vizioso, tanto quanto l'accordo privato con quel vettore dominante.

La maniera di riaprire il mercato è vietare le sovvenzioni ad personam a favore di un singolo vettore, tutti i vettori devono poter giocare ad armi pari.
 
Le gare pubbliche per sovvenzionare un unico vettore distorcono il mercato tanto quanto gli accordi privati.

Per incentivare in modo strutturale il trasporto aereo, senza distorcere il mercato, l'unica strada è abbassare le imposte aeroportuali (soprattutto HB e FN) per tutti i pax e tutti i vettori, perlomeno in quegli aeroporti dove si voglia sostenere lo sviluppo del turismo in entrata.

Ad ogni modo, le gare pubbliche che offrissero ad un vettore sovvenzioni in cambio di quello che vuole il settore turistico, pax dai paesi del nord europa, quando non vanno deserte, vedono un solo vincitore, Ryanair. Per capire il perché basta guardare il CASK di quel vettore e compararlo con quello dei concorrenti su quel segmento di mercato. Il primo vettore che grazie ad una sovvenzione riesce a far diventare economicamente sensata una rotta con il nord Europa è sempre Ryanair, quindi se la sovvenzione non è sufficiente a fare in modo che questo accada, non si presenta nessuno, se la sovvenzione è sufficiente invece si presenta Ryanair, e le offerte degli altri vettori sono necessariamente peggiori. Questo ingenera un circolo vizioso, tanto quanto l'accordo privato con quel vettore dominante.

La maniera di riaprire il mercato è vietare le sovvenzioni ad personam a favore di un singolo vettore, tutti i vettori devono poter giocare ad armi pari.

Madonna co sta storia delle imposte.... quando andrai al governo lo farai...
 
Ragionamento cristallino ma con un errore iniziale.

Qui non si parla di gare pubbliche e di appalti, bensì di accordi commerciali tra privati (con clausole segrete ) per la gestione di "pubblicità " ergo puoi scegliere chi vuoi.

Ryan per esempio utilizza una una Società di marketing creata ad hoc per gestire questi accordi.

Tutto ovviamente viene fatto per aggirare le norme e le regole , ma tanto va la gatta al lardo....tant'è che oltre alla UE , su questi accordi ha messo su gli occhi anche la magistratura .

Ovviamente adesso i più penalizzati sono quelli che si sono esposti di più , vedasi Puglia Sicilia e Sardegna.
La Regione Puglia ha effettuato una gara ad evidenza pubblica, ergo non stiamo parlando di contratti fra privati.
Fra l'altro leggevo che hanno partecipato in 20 (ignoro se compagnie o anche società di marketing), il problema è che il vincitore già si poteva immaginare è così è stato anche perchè vanno di rinnovo in rinnovo.
 
Per incentivare in modo strutturale il trasporto aereo, senza distorcere il mercato, l'unica strada è abbassare le imposte aeroportuali (soprattutto HB e FN) per tutti i pax e tutti i vettori, perlomeno in quegli aeroporti dove si voglia sostenere lo sviluppo del turismo in entrata.
Il trasporto aereo a mio modo di vedere è gia incentivato molto. Non è abbassando le imposte aeroportuali, che sono diventate una lagna ormai che ci riproponi ad ogni singolo post come se tutti gli utenti fossero francamente degli imbecilli, che risolvi le croniche gestioni ad minchiam di molti gestori aeroportuali (non di AdP che chiude in utile se non sbaglio).