Ryanair - Assistenti di volo senza diritti. I nuovi forzati del secolo XXI


Splendido modo di pensare.....Quindi i bambini pakistani che annodano i tappeti a mano per 1 dollaro al giorno non possono lamentarsi. Lo scelgono loro!

Io mi chiedo che cosa possa far regredire l'umanità a questo modo di pensare.....oltretutto non sei nemmeno uno degli approfittarori, bensì uno dei nuovi schiavi!!!! Masochismo puro!
Qualche problema? Ti ringrazio per le belle parole, eh sì sono uno proprio uno dei nuovi schiavi!!! Vado a mettermi il collare con le pietre, mi metto dei cerotti sulle frustate che mi hanno dato ieri e vado a farmi due voletti và, a più tard :D i!!
Ultima cosa .. sarà molto bello lavorare per British Airways ma sono in sciopero e cancellano i voli veramente tutti i giorni ormai da mesi!! E sai cosa succede?? Dovevo fare 4 voli con loro a Novembre e non me la sono sentita di prenotare per paura di non volare, soluzione?! Ciao Ciao British Airways e volo KLM!! Così le compagnie perdono i soldi, con la non serietà della situazione lavorativa!!
@ abarth, sì, anche se non voli FR sono pagato lo stesso, volerà qualcun altro! Non sono gli utenti di un forum a bloccare i passeggeri a Ryanair e neanche qualcuno a cui l'esperienza è andata male :) , tutti si lamentano ma tutti ci volano!
 
problema complesso. Mentre dal punto di vista fiscale la posizione di Ryanair è opinabile, sono totalmente in disaccordo sulle critiche per i presunti mancati diritti. Ryanair sta in piedi solo perché opera così. Nessuno è obbligato a lavorare per Ryanair: se non gli stanno bene quelle condizioni, cerchi altro. Purtroppo in "occidente" (paradossalmente questo problema è ancor più grave in Italia) non si riesce ancora a capire che vivere al di sopra delle proprie possibilità non si può più. I diritti che abbiamo conquistato dal dopoguerra in poi (forse troppi), sono destinati a diminuire, come è giusto che sia in un mondo sovrappopolato, in cui un terzo della gente mangia, un terzo tira a campare e l'altro terzo ha fame.

Che c'entra il tirare a campare,la fame ecc...ecc...con la possibilità di farti una vacanza di due giorni e mezzo all'estero con ryanair a 80 euro a/R?Cosa che produce profitti milionari per gli azionisti FR?
Se per te i diritti sono troppi puoi sempre trasferirti in Burkina Faso dove avrai comodamente più fame e meno libertà...
 
Splendido modo di pensare.....Quindi i bambini pakistani che annodano i tappeti a mano per 1 dollaro al giorno non possono lamentarsi. Lo scelgono loro!

Io mi chiedo che cosa possa far regredire l'umanità a questo modo di pensare.....oltretutto non sei nemmeno uno degli approfittarori, bensì uno dei nuovi schiavi!!!! Masochismo puro!

Parole Sante!!!
 
Quello che posso dire con certezza è che ci sono sicuramente delle parti lese in questa vicenda delle quali non si parla: si tratta di tutte le aziende italiane costrette a rispettare il diritti del lavoro made in Italy mentre - evidentemente - a certe aziende estere viene lasciata più libertà.
Nihil sub sole novi, pensa a quante aziende devono vedersela con il fair play dei concorrenti cinesi.
 
Chiedete ai colleghi di WindJet quanto pagano il corso per un contratto di 6 mesi (BEN 4.500€) e che non si possono iscrivere ad un sindacato per paura di essere licenziati .. eeppure mi sembra che WIndJet sia Italiana ....... ma è sempre e solo Ryanair!!

Questo modo di ragionare - a mio personale giudizio sconsiderato - mi ricorda molto la diatriba - sempre in auge - sui "privilegi" dei piloti Alitalia (una volta...). Gli appartenenti a medesime categorie lavorative, anziché "tifare" per chi vede meglio garantite le proprie condizioni lavorative e dunque sostenere principi ai quali poter tutti aspirare, guardano chi sta peggio. E che gli altri si arrangino.
 
Cmq Ryanair non ha colpe, le colpe sono del legislatore Europeo che ha da un lato creato un unico mercato e dall'altro non ha pensato (in buona o mala fede?? o per semplice ignoranza??) anche a stabilire regole per il mercato del lavoro e la tassazione. Ergo FR fa bene ad appproffittare di ciò che le permette di fare la legge, perchè anche se molto borderline, FR opera nella legge. Quando poi un giorno saranno cambiate le regole del gioco anche FR si adeguerà.
 
Cmq Ryanair non ha colpe, le colpe sono del legislatore Europeo che ha da un lato creato un unico mercato e dall'altro non ha pensato (in buona o mala fede?? o per semplice ignoranza??) anche a stabilire regole per il mercato del lavoro e la tassazione. Ergo FR fa bene ad appproffittare di ciò che le permette di fare la legge, perchè anche se molto borderline, FR opera nella legge. Quando poi un giorno saranno cambiate le regole del gioco anche FR si adeguerà.

Sono d'accordo. Ryanair ha sviluppato il proprio modello di business su alcuni punti:

- La domanda di voli low cost da parte della gente, che, come per altri beni e servizi, si chiede quanto costa ma non cosa ci sia dietro il prezzo.
- La zona grigia delle normative, che permettono al vettore di operare nella legalità e quindi di non essere criticabile.
- Una politica tariffaria in cui il costo del biglietto è solo una componente.
- La possibilità di farsi foraggiare dai piccoli aeroporti, che altrimenti in un contesto di competitività sarebbero spacciati.
- La disponibilità del personale ad accettare alcune regole di ingaggio, vuoi per necessità di lavorare, vuoi per desiderio di farsi una gavetta che possa fare da trampolino di lancio verso una compagnia in cui andare a star meglio. Al pari di molti precari che vanno di contratto a progetto in contratto a progetto sperando nell'assunzione definitiva.

Io vedo molto difficile cambiare questo stato di cose, e per una ragione molto semplice, Ryanair ormai ha raggiunto una "massa critica". Qualsiasi intervento a livello legislativo sarebbe interpretato come accanimento, e come ritorsione la compagnia minaccerebbe di chiudere le basi. Quella stessa politica che dovrebbe stabilire le regole, si troverebbe di colpo contro i cittadini desiderosi di viaggiare spendendo poco, certamente non disposti a vedersi chiudere l'aeroporto sotto casa.
 
Sono d'accordo. Ryanair ha sviluppato il proprio modello di business su alcuni punti:

- La domanda di voli low cost da parte della gente, che, come per altri beni e servizi, si chiede quanto costa ma non cosa ci sia dietro il prezzo.
- La zona grigia delle normative, che permettono al vettore di operare nella legalità e quindi di non essere criticabile.
- Una politica tariffaria in cui il costo del biglietto è solo una componente.
- La possibilità di farsi foraggiare dai piccoli aeroporti, che altrimenti in un contesto di competitività sarebbero spacciati.
- La disponibilità del personale ad accettare alcune regole di ingaggio, vuoi per necessità di lavorare, vuoi per desiderio di farsi una gavetta che possa fare da trampolino di lancio verso una compagnia in cui andare a star meglio. Al pari di molti precari che vanno di contratto a progetto in contratto a progetto sperando nell'assunzione definitiva.

Io vedo molto difficile cambiare questo stato di cose, e per una ragione molto semplice, Ryanair ormai ha raggiunto una "massa critica". Qualsiasi intervento a livello legislativo sarebbe interpretato come accanimento, e come ritorsione la compagnia minaccerebbe di chiudere le basi. Quella stessa politica che dovrebbe stabilire le regole, si troverebbe di colpo contro i cittadini desiderosi di viaggiare spendendo poco, certamente non disposti a vedersi chiudere l'aeroporto sotto casa.

finalmente un commento saggio
 
Sono d'accordo. Ryanair ha sviluppato il proprio modello di business su alcuni punti:

- La domanda di voli low cost da parte della gente, che, come per altri beni e servizi, si chiede quanto costa ma non cosa ci sia dietro il prezzo.
- La zona grigia delle normative, che permettono al vettore di operare nella legalità e quindi di non essere criticabile.
- Una politica tariffaria in cui il costo del biglietto è solo una componente.
- La possibilità di farsi foraggiare dai piccoli aeroporti, che altrimenti in un contesto di competitività sarebbero spacciati.
- La disponibilità del personale ad accettare alcune regole di ingaggio, vuoi per necessità di lavorare, vuoi per desiderio di farsi una gavetta che possa fare da trampolino di lancio verso una compagnia in cui andare a star meglio. Al pari di molti precari che vanno di contratto a progetto in contratto a progetto sperando nell'assunzione definitiva.

Io vedo molto difficile cambiare questo stato di cose, e per una ragione molto semplice, Ryanair ormai ha raggiunto una "massa critica". Qualsiasi intervento a livello legislativo sarebbe interpretato come accanimento, e come ritorsione la compagnia minaccerebbe di chiudere le basi. Quella stessa politica che dovrebbe stabilire le regole, si troverebbe di colpo contro i cittadini desiderosi di viaggiare spendendo poco, certamente non disposti a vedersi chiudere l'aeroporto sotto casa.


da quotarti sotto tutti i punti!.

Con una piccola precisazione e cioè che Ryanair non è una azienducola sconosciuta in cui una volta entrati ci si trova di fronte a tutte le brutte sorprese elencate nel primo post.

E' ormai un dato di fatto consolidato nel tempo che in Ryanair i più elementari diritti lavorativi sono spesso "liberamente" interpretati e sono anni che se ne parla. Per cui nulla di nuovo sotto al sole: le autorità nazionali sanno, i sindacati sanno, tutti sanno tutto, ma purtroppo nessuno si è mai adoperato seriamente per cambiare le cose in meglio.

Sono ormai famosi questi documentari:

http://www.youtube.com/watch?v=ZkKPirksymQ&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=4E5T_lfhqcw
 
Il modo di operare di questa compagnia non è una novità ed è noto e stranoto, ma se continua ad avere successo e a trasportare gente, significa che a chi compra il biglietto, va bene così. Secondo me Ryanair non è molto diversa da tante altre aziende che producono beni e servizi. Ha trovato un mercato, ci si è infilata, ha il consenso dei consumatori e ormai è abbastanza grande da poterlo influenzare, anche a livello normativo. In più è riuscita a trasformare molti clienti in profeti, cosa che è il sogno di qualsiasi azienda.

Basta vedere quel che è successo quando è scoppiato il putiferio delle licenze di pesca. Su facebook e nei forum di viaggiatori è stato uno scatenarsi di gente che accusava Alitalia di voler far fuori la compagnia aerea che permetteva a tutti di volare a basso costo. Segno che ormai Ryanair è talmente ben inserita nel contesto che se qualcuno prova a cambiare le regole, una parte della clientela si schiera a difesa dell'azienda.

Quando ho fatto notare che dietro il basso costo c'erano scelte ben precise, qualcuno mi ha detto chiaramente "chissenefrega", sappiamo tutti che il mondo del lavoro oggi è così, e comunque basta che il biglietto costi poco. Alla fine la mancanza di tutele (per gli altri) non è un problema, fin che appunto uno non viene toccato in prima persona. A volte mi chiedo quanti tra i viaggiatori che osannano Ryanair se ne starebbero zitti e buoni se la loro azienda o lo stato (alcuni di quelli con cui ho discusso sono dipendenti statali) decidessero di licenziarli per riassumerli con un contratto ispirato al modello Ryanair. però questa è una mia riflessione personale. Io cerco di fare le mie scelte in base a principi etici e non solo di portafoglio, ma credo di essere in minoranza, ormai.
 
da quotarti sotto tutti i punti!.

Con una piccola precisazione e cioè che Ryanair non è una azienducola sconosciuta in cui una volta entrati ci si trova di fronte a tutte le brutte sorprese elencate nel primo post.

E' ormai un dato di fatto consolidato nel tempo che in Ryanair i più elementari diritti lavorativi sono spesso "liberamente" interpretati e sono anni che se ne parla. Per cui nulla di nuovo sotto al sole: le autorità nazionali sanno, i sindacati sanno, tutti sanno tutto, ma purtroppo nessuno si è mai adoperato seriamente per cambiare le cose in meglio.

Sono ormai famosi questi documentari:

http://www.youtube.com/watch?v=ZkKPirksymQ&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=4E5T_lfhqcw

documentari vecchi e stravecchi....pensa te che quando usc il secondo eravamo tutti con MOL....l'ha distrutto il giornalista,e ascolta cosa dicono gli irlandesi quando gli chiedono di lui...
 
Quando ho fatto notare che dietro il basso costo c'erano scelte ben precise, qualcuno mi ha detto chiaramente "chissenefrega", sappiamo tutti che il mondo del lavoro oggi è così, e comunque basta che il biglietto costi poco. Alla fine la mancanza di tutele (per gli altri) non è un problema, fin che appunto uno non viene toccato in prima persona. A volte mi chiedo quanti tra i viaggiatori che osannano Ryanair se ne starebbero zitti e buoni se la loro azienda o lo stato (alcuni di quelli con cui ho discusso sono dipendenti statali) decidessero di licenziarli per riassumerli con un contratto ispirato al modello Ryanair. però questa è una mia riflessione personale. Io cerco di fare le mie scelte in base a principi etici e non solo di portafoglio, ma credo di essere in minoranza, ormai.
Sintesi perfetta, niente altro da aggiungere.
Io uso Ryanair perché dove vivo io, o quella o Alitalia, e per certe destinazioni purtroppo è indispensabile. Quando c'è un'alternativa che non mi costi un mutuo cerco sempre di prenderla.
 
Il modo di operare di questa compagnia non è una novità ed è noto e stranoto, ma se continua ad avere successo e a trasportare gente, significa che a chi compra il biglietto, va bene così. Secondo me Ryanair non è molto diversa da tante altre aziende che producono beni e servizi. Ha trovato un mercato, ci si è infilata, ha il consenso dei consumatori e ormai è abbastanza grande da poterlo influenzare, anche a livello normativo. In più è riuscita a trasformare molti clienti in profeti, cosa che è il sogno di qualsiasi azienda.

Basta vedere quel che è successo quando è scoppiato il putiferio delle licenze di pesca. Su facebook e nei forum di viaggiatori è stato uno scatenarsi di gente che accusava Alitalia di voler far fuori la compagnia aerea che permetteva a tutti di volare a basso costo. Segno che ormai Ryanair è talmente ben inserita nel contesto che se qualcuno prova a cambiare le regole, una parte della clientela si schiera a difesa dell'azienda.

Quando ho fatto notare che dietro il basso costo c'erano scelte ben precise, qualcuno mi ha detto chiaramente "chissenefrega", sappiamo tutti che il mondo del lavoro oggi è così, e comunque basta che il biglietto costi poco. Alla fine la mancanza di tutele (per gli altri) non è un problema, fin che appunto uno non viene toccato in prima persona. A volte mi chiedo quanti tra i viaggiatori che osannano Ryanair se ne starebbero zitti e buoni se la loro azienda o lo stato (alcuni di quelli con cui ho discusso sono dipendenti statali) decidessero di licenziarli per riassumerli con un contratto ispirato al modello Ryanair. però questa è una mia riflessione personale. Io cerco di fare le mie scelte in base a principi etici e non solo di portafoglio, ma credo di essere in minoranza, ormai.

Quotone alla grande.

Classico, fottere gli altri va bene, quando si viene fottuti, si comincia a piagnucolare.

I contratti di lavoro folli per noi non vanno bene ma quando permettono di andare a Xetropolretyx a 15 €, sono molto più che ben accetti.
 
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Classico, fottere gli altri va bene, quando si viene fottuti, si comincia a piagnucolare.
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è sempre comodo fare l'omosessuale col deretano altrui, ma stanno finendo i deretani altrui, bisogna preparasi ad usare il proprio, ognuno il suo, anche più volte.... e per questi lidi "noi" (non è plurale majestatis) ne abbiamo viste di "novità".
auspico solo che si esca fuori da questa "pseudo-crisi" che è il dito dietro quale si nascondono i soliti pochi noti per fare il bello e il cattivo tempo. e attenzione anche al dito.
 
Quotone alla grande.

Classico, fottere gli altri va bene, quando si viene fottuti, si comincia a piagnucolare.

I contratti di lavoro folli per noi non vanno bene ma quando permettono di andare a Xetropolretyx a 15 €, sono molto più che ben accetti.

quando lo dico io a voi però i quotoni si fanno attendere :D

(il quote è scherzoso, quello che sto per scrivere non è riferito all'autore da me già piuttosto bersagliato)

Per me, se gli piace farsi schiavizzare con il contorno che tanto le tasse le pagano (si in Irlanda) e la compagnia gli da un lavoro (avete provato a mandare un cv da Spizzico / Autogrill?) sono liberi di farlo, mangiassero quello che si portano da casa, l'acqua che si portano dal briefing, si facessero trasferire in ogni parte d'Europa al sol schiocco di dita. Sono LIBERI (lo credono loro), possono fare tutto. La mia coscienza sindacale vomita se penso alle battaglie che sono state fatte per ottenere i diritti fondamentali di ogni lavoratore, che oggi grazie alla nuova popolazione si stanno perdendo per una non meglio precisata neo economia, il mondo va avanti, chissà perchè, io (e fortunatamente non solo) preferisco rimanere indietro a guardare chi si sfracella.

ps: Grazie FIOM
 
Quando ho fatto notare che dietro il basso costo c'erano scelte ben precise, qualcuno mi ha detto chiaramente "chissenefrega", sappiamo tutti che il mondo del lavoro oggi è così, e comunque basta che il biglietto costi poco. Alla fine la mancanza di tutele (per gli altri) non è un problema, fin che appunto uno non viene toccato in prima persona. A volte mi chiedo quanti tra i viaggiatori che osannano Ryanair se ne starebbero zitti e buoni se la loro azienda o lo stato (alcuni di quelli con cui ho discusso sono dipendenti statali) decidessero di licenziarli per riassumerli con un contratto ispirato al modello Ryanair. però questa è una mia riflessione personale. Io cerco di fare le mie scelte in base a principi etici e non solo di portafoglio, ma credo di essere in minoranza, ormai.


Quotissimo. Lo dico da anni, tutti froci col deretano altrui.
 
Il modo di operare di questa compagnia non è una novità ed è noto e stranoto, ma se continua ad avere successo e a trasportare gente, significa che a chi compra il biglietto, va bene così. Secondo me Ryanair non è molto diversa da tante altre aziende che producono beni e servizi. Ha trovato un mercato, ci si è infilata, ha il consenso dei consumatori e ormai è abbastanza grande da poterlo influenzare, anche a livello normativo. In più è riuscita a trasformare molti clienti in profeti, cosa che è il sogno di qualsiasi azienda.

Basta vedere quel che è successo quando è scoppiato il putiferio delle licenze di pesca. Su facebook e nei forum di viaggiatori è stato uno scatenarsi di gente che accusava Alitalia di voler far fuori la compagnia aerea che permetteva a tutti di volare a basso costo. Segno che ormai Ryanair è talmente ben inserita nel contesto che se qualcuno prova a cambiare le regole, una parte della clientela si schiera a difesa dell'azienda.

Quando ho fatto notare che dietro il basso costo c'erano scelte ben precise, qualcuno mi ha detto chiaramente "chissenefrega", sappiamo tutti che il mondo del lavoro oggi è così, e comunque basta che il biglietto costi poco. Alla fine la mancanza di tutele (per gli altri) non è un problema, fin che appunto uno non viene toccato in prima persona. A volte mi chiedo quanti tra i viaggiatori che osannano Ryanair se ne starebbero zitti e buoni se la loro azienda o lo stato (alcuni di quelli con cui ho discusso sono dipendenti statali) decidessero di licenziarli per riassumerli con un contratto ispirato al modello Ryanair. però questa è una mia riflessione personale. Io cerco di fare le mie scelte in base a principi etici e non solo di portafoglio, ma credo di essere in minoranza, ormai.

Quotissimo, Ottimo post :-)
 
Quando in ryanair non si presentera' piu' nessuno alle selezioni ,magari cominceranno a pagargli i pasti o gli aumenteranno lo stipendio , e' la legge di mercato che tanto piace a Mol. Per quanto riguarda i sindacati non sono in grado di fare gli interessi dei propri iscritti ,figuriamoci di quelli che non si vogliono iscrivere.


Old Crow