Ryanair - Assistenti di volo senza diritti. I nuovi forzati del secolo XXI


Scusate l'OT

L'economia di mercato è un concetto molto abusato e spesso additato come la soluzione a tutti i mali. In realtà non è così. In tutti i paesi in cui si è cercato di imporre una economia di mercato in senso stretto, si è verificata una situazione in cui poche persone controllano le risorse (cioè quelli che controllano il mercato) e sfruttano il resto della popolazione (quelli che il mercato lo subiscono). Questo perchè in una economia di mercato in senso stretto, il singolo persegue il proprio interesse, ovvero il proprio guadagno e dal momento che la ricchezza di un paese è per forza di cose finita, gli altri, soprattutto se sono in tanti, diventano competitors per il possesso di questa ricchezza. Se la massa cerca di ribellarsi, chi controlla il mercato reprime la ribellione utilizzando strumenti più o meno leciti. Qualsiasi ostacolo al guadagno va rimosso.

L'economia di mercato senza freni trasforma un paese in un posto in cui chi ha vive nella sua villa con piscina dentro un villaggio circondato da un muro e con le guardie giurate all'ingresso, e fuori chi non ha vive di stenti e di lavori sottopagati. Questo perchè in una economia di mercato gli stipendi e le tutele calano e non aumentano, escludendo poche posizioni qualificate, per tutti gli altri lavori c'è sempre qualche disperato che si accontenta di meno.

Alla fine il sistema in cui si vive meglio è quello in cui esiste una economia di mercato che però non è selvaggia, ma viene in qualche modo controllata dallo stato, per evitare gli eccessi, mantenere il controllo dei servizi essenziali (come la sanità e l'istruzione) e far si che anche le fasce più deboli della popolazione abbiano accesso ad un livello minimo di servizi. In pratica il sistema economico delle democrazie nord europee, messo in piedi dopo la guerra per evitare che finissero nell'orbita comunista: economia di mercato si, ma con lo stato a vegliare sugli eccessi.

Sicuramente OT, ma chiaro ed in linea di massima condivisibile... tranne l'ultima parola: chi decide quali sono gli "eccessi"? In base a quali parametri?
Secondo me é qui che casca l'asino.
In questo thread c'é qualcuno che non considera "eccessivo" che un lavoratore sia assunto con un contratto UK o irlandese nonostante viva e lavori in Italia, con la conseguenza di non avere copertura sanitaria adeguata. Io lo considero eccessivo, qualcun altro non lo considera eccessivo.
In molti stati degli USA si ritiene accettabile che chi non puó permettersi di pagare le cure mediche o l'assicurazione sanitaria crepi. In Italia non credo.
Ma il concetto di "eccesso" é molto labile e difficilmente definibile in maniera universale.
Secondo me il problema sta tutto lí.
 
@Insider: No, non mi hanno congelato nel 1938 e scongelato nel 2010. E non sono nemmeno un esperto di economia. Però, visto che sono morti entrambi, credo più a Keynes che a Friedman, anzi penso che le le teorie di quest'ultimo abbiano fatto parecchi danni. Naomi Klein nel suo libro "shock economy" si è presa la briga di andare a vedere che cosa succede quando si lascia troppo spazio all'iniziativa privata, e certe pagine non sono piacevoli da leggere.

@uncomfortable: Sul concetto di "eccesso" come entità relativa sono d'accordo con te. Io penso che sia legato alla situazione del singolo, è chiaro che chi se la passa bene tende ad invocare una minore presenza dello stato, mentre chi se la passa male vorrebbe poter accedere a certi servizi. A volte cambia con la stessa persona, avevo un amico titolare di una piccola aziendina che se la passava bene, godeva di buona salute propagandava il modello americano. Poi è successo che ha avuto problemi di salute seri che lo hanno fatto smettere di lavorare e improvvisamente ha apprezzato il fatto che lo stato si sia preso cura di lui, passandogli terapie che in altri paesi lo avrebbero mandato in bancarotta. Adesso è guarito, lavora da dipendente e soprattutto non la pensa più come prima. Alla fine il livello di "giusta presenza" o "giusta ingerenza" dello stato è per forza di cose il risultato di un compromesso. Quello che invece la gente dovrebbe pretendere è che lo stato, laddove interviene, lo faccia in maniera efficiente ed è questo uno dei grossi problemi dell'Italia.
 
@Insider: No, non mi hanno congelato nel 1938 e scongelato nel 2010. E non sono nemmeno un esperto di economia. Però, visto che sono morti entrambi, credo più a Keynes che a Friedman, anzi penso che le le teorie di quest'ultimo abbiano fatto parecchi danni. Naomi Klein nel suo libro "shock economy" si è presa la briga di andare a vedere che cosa succede quando si lascia troppo spazio all'iniziativa privata, e certe pagine non sono piacevoli da leggere.

Grazie ma io non c'entro, era MALPENSANTE. :) posso solo dire che bisognerebbe leggere di più.
 
Sicuramente OT, ma chiaro ed in linea di massima condivisibile... tranne l'ultima parola: chi decide quali sono gli "eccessi"? In base a quali parametri?
Secondo me é qui che casca l'asino.
In questo thread c'é qualcuno che non considera "eccessivo" che un lavoratore sia assunto con un contratto UK o irlandese nonostante viva e lavori in Italia, con la conseguenza di non avere copertura sanitaria adeguata. Io lo considero eccessivo, qualcun altro non lo considera eccessivo.
In molti stati degli USA si ritiene accettabile che chi non puó permettersi di pagare le cure mediche o l'assicurazione sanitaria crepi. In Italia non credo.
Ma il concetto di "eccesso" é molto labile e difficilmente definibile in maniera universale.
Secondo me il problema sta tutto lí.

Io invece non credo sia difficile da determinare. Così come non è stato difficile redigere la Convenzione di Ginevra e i Diritti dell'Uomo.
 
Naomi Klein nel suo libro "shock economy" si è presa la briga di andare a vedere che cosa succede quando si lascia troppo spazio all'iniziativa privata, e certe pagine non sono piacevoli da leggere.

Naomi Klein è però un'invasata scandalista, che ha ben poca capacità di raccontare l'economia nella sua giusta dimensione, positiva o negativa che sia.
E' un po' come farsi raccontare la storia del fascismo da Giorgio Bocca.
 
Sai com'è! Provare certe cose sulla pelle è diverso dal sentirsi raccontare che i treni arrivavano in orario.......Così come Sakharov era, per me, più credibile di Cossutta

se intendi dire che fino a quando si vinceva Bocca indossava una bella camicia nera, sono d'accordo con te.
 
Naomi Klein è però un'invasata scandalista, che ha ben poca capacità di raccontare l'economia nella sua giusta dimensione, positiva o negativa che sia.
E' un po' come farsi raccontare la storia del fascismo da Giorgio Bocca.

Infatti, mi spiace che un libro del genere non l'abbia scritto qualcun altro. E' un peccato, perchè di fronte a certe sue affermazioni sono andato a vedere la bibliografia.
 
io lavoro per loro da qualche anno ormai e sinceramente mi trovo bene e sono contento,sono fiero?si....questo però non mi vieta di criticare la compagnia quando sbaglia o di confermare le verità dell'articolo sopra....resta comunque il fatto che mi sembra un articolo molto romanzato e "italianizzato"..secondo l'autore sembriamo degli schiavi legati con le catene e blablablablabla....si è dimenticato di dire che paghiamo le tasse in irlanda come la legge ci consente,la politica aziendale nostra può piacere e può non piacere,a tanti piace a tanti no,tanto di cappello a chi non è d'accordo e se ne va!
voglio comunque precisare che la maggior parte di noi se non il 99,99% non pensa assolutamente di finire in pensione in fr,c'è chi l'ha scelta come inizio per poi cambiare compagnia(e credetemi che conta e anche tanto avere sul cv scritto ryanair)c'è chi è di base nella propria città,c'è chi lo fa per pagarsi la scuola di volo e tentare la carriera da pilota dato che è una delle poche compagnie che assume....i motivi sono tanti....nessuno ti obbliga a firmare un contratto,nessuno ti obbliga a rimanere,come sto io?bene,a casa,mi diverto,mi porto alla fine del mese un bello stipendio che in italia non avrei mai,lavoro una quindicina di giorni al mese.....poi si parla tanto di noi....un ragazzo che lavorava con noi si è dimesso per andare a fare lungo raggio con una nota compagnia italiana.....a parte che dopo sei mesi a casa....ma con 850 euro al mese doveva vivere a milano e quando andava una settimana alle maldive andava a fare la spesa al supermercato qui prima di partire perchè non aveva soldiper mantenersi durante il layover....fate vobis..

Se conta sul curriculum non so, sta di fatto che per lavorare in Italia devi avere il brevetto, quindi che tu ci abbia lavorato non conta nulla senza brevetto, perchè ci sono compagnie che prendono solo gente certificata, vedi MistralAir....!
 
io lavoro per loro da qualche anno ormai e sinceramente mi trovo bene e sono contento,sono fiero?si....questo però non mi vieta di criticare la compagnia quando sbaglia o di confermare le verità dell'articolo sopra....resta comunque il fatto che mi sembra un articolo molto romanzato e "italianizzato"..secondo l'autore sembriamo degli schiavi legati con le catene e blablablablabla....si è dimenticato di dire che paghiamo le tasse in irlanda come la legge ci consente,la politica aziendale nostra può piacere e può non piacere,a tanti piace a tanti no,tanto di cappello a chi non è d'accordo e se ne va!
voglio comunque precisare che la maggior parte di noi se non il 99,99% non pensa assolutamente di finire in pensione in fr,c'è chi l'ha scelta come inizio per poi cambiare compagnia(e credetemi che conta e anche tanto avere sul cv scritto ryanair)c'è chi è di base nella propria città,c'è chi lo fa per pagarsi la scuola di volo e tentare la carriera da pilota dato che è una delle poche compagnie che assume....i motivi sono tanti....nessuno ti obbliga a firmare un contratto,nessuno ti obbliga a rimanere,come sto io?bene,a casa,mi diverto,mi porto alla fine del mese un bello stipendio che in italia non avrei mai,lavoro una quindicina di giorni al mese.....poi si parla tanto di noi....un ragazzo che lavorava con noi si è dimesso per andare a fare lungo raggio con una nota compagnia italiana.....a parte che dopo sei mesi a casa....ma con 850 euro al mese doveva vivere a milano e quando andava una settimana alle maldive andava a fare la spesa al supermercato qui prima di partire perchè non aveva soldiper mantenersi durante il layover....fate vobis..

Premettendo che avendo base in Italia le tasse vanno pagate qui e non in Irlanda.... Fr un trampolino di lancio??? la vedo un pò dura... alle altre compagnie non gliene frega nulla se arrivi da fr o da un supermercato, ognuna ha dei requisti diversi il che significa che se sei stato idoneo in fr non è detto che lo sarai in BA, U2, AZ, IG.
Mi sapresti pure spiegare come mai alle selezioni FR su 100 candidati 98 le superano e quelle U2 su 100 ne passano manco 10?
Il tuo ex collega le 850 euro al mese le avrà guadagnate da allievo, mentre in fr non pigli manco quelli anzi devi regalare tu 2000 e passa euro alla compagnia. Io sono certificato e lavoro in una grande compagnia italiana, faccio stagioni di corto, medio e lungo raggio e ti assicuro che non ho mai guadagnato al di sotto di 2000€, non ho mai vissuto nella mia base (tranne da allievo) ma bensì a 600 km di distanza e non devo nemmeno pagarmi l'aereo per raggiungere la mia base perchè ho i CFS (biglietti gratis e illimitati) e, ti dirò di più, ho sempre avuto pasti e bevande, non ho mai incrociato cinture nè svuotato tasche e non sono mai andato a prendere i passeggeri al gate e controllare che i loro bagagli fossere di norma con la policy della compagnia.
 
Caro polemica, come mi trovo d'accordo con te...questa gente filo-aziendalista che si farebbe inxxxxre dal padrone pur di lavorare...Ma se loro sono contenti, se loro si sentono privilegiati ad avere un lavoro e a poter mangiare tutte le sere (ancora è un lusso) allora che lavorino a queste condizioni, magari gli auguro a condizioni ancora peggiori, quando c'è uno sciopero obiettino verso di esso...Bene quando saranno mandati a casa xkè venderanno pochi grattaevinci o perchè si sono rifiutati di esser basati in cul o al mondo non vengano a piangere e a massacrarci le pxxxe!!!
P.S.anche io purtroppo sono un lavoratore a tempo determinato,obietto contro la scelta di uno stato come il nostro di far prendere precari ad aziende grandi e non in difficoltà...e soprattutto sono molto critico verso le scelte sconsiderate dell'azienda in cui lavoro...

mah,io invece ti auguro con tutto il cuore di trovare un contratto a tempo indeterminato e mangiare tutte le sere!!qui sembraimo tutti schiavizzati e sfruttati ma nessuno ha mai pensato che come ryan sfrutta noi noi sfruttiamo loro?...sento tanti paroloni da idealisti,romanticisti,da rivoluzione industriale...poi quando qualcuno chiede di lavorare un'ora in più al mese...giù sciopero...e se l'azienda è in difficoltà....che mi frega,giù sciopero,a me importa solo del mio lavoro mica di salvare l'azienda....
 
Se conta sul curriculum non so, sta di fatto che per lavorare in Italia devi avere il brevetto, quindi che tu ci abbia lavorato non conta nulla senza brevetto, perchè ci sono compagnie che prendono solo gente certificata, vedi MistralAir....!

la certificazione è rimasta solo in italia e spagna...
 
Premettendo che avendo base in Italia le tasse vanno pagate qui e non in Irlanda.... Fr un trampolino di lancio??? la vedo un pò dura... alle altre compagnie non gliene frega nulla se arrivi da fr o da un supermercato, ognuna ha dei requisti diversi il che significa che se sei stato idoneo in fr non è detto che lo sarai in BA, U2, AZ, IG.
Mi sapresti pure spiegare come mai alle selezioni FR su 100 candidati 98 le superano e quelle U2 su 100 ne passano manco 10?
Il tuo ex collega le 850 euro al mese le avrà guadagnate da allievo, mentre in fr non pigli manco quelli anzi devi regalare tu 2000 e passa euro alla compagnia. Io sono certificato e lavoro in una grande compagnia italiana, faccio stagioni di corto, medio e lungo raggio e ti assicuro che non ho mai guadagnato al di sotto di 2000€, non ho mai vissuto nella mia base (tranne da allievo) ma bensì a 600 km di distanza e non devo nemmeno pagarmi l'aereo per raggiungere la mia base perchè ho i CFS (biglietti gratis e illimitati) e, ti dirò di più, ho sempre avuto pasti e bevande, non ho mai incrociato cinture nè svuotato tasche e non sono mai andato a prendere i passeggeri al gate e controllare che i loro bagagli fossere di norma con la policy della compagnia.

premettendo che se c'è una legge che permette ai naviganti fra italia e irlanda di pagare le tasse a scelta in uno dei paesi nessuno ci vieta di usarla....avere ryan sul cv conta ma questo non vuol dire ovviamente che haile porte aperte per tutte le altre compagnie del mondo,ma aiuta e anche tanto....con tutto il resto....che vuoi dire?non capisco....è ovvio chenon fai tutto questo,tu sei certificato e lavoriper una grande compagnia italiana io per una low cost....quindi?mi devo sentire inferiore a te perchè incrocio le cinture mentre tu vai in albergo?no...non mi ci sento..
 
A proposito di regolamentazione del lavoro, si parla sempre del solito caso della matrigna Ryanair.

Ho una curiosità: ci sono altri casi di compagnie che impiegano su tratte interne aavv o piloti con contratto di altro stato comunitario?

Mi viene in mente Air Italy (ma solo per caso): c'è qualche aavv o pilota che lavora su aerei Air Italy con contratto Polska?

Grazie.
 
inoltre per lo stipendio è pagato in due tranches chi ha il contratto ryanair, chi non lo ha è pagato con un unico stipendio il 10 del mese!

Le compagnie lo accreditano solitamente intorno al 28.
Ora, è anche vero e risaputo che ci sono compagnie che invece spariscono e non lo pagano proprio, ma questo non può essere un presupposto per considerare il 10 del mese successivo come una conquista di cui essere orgogliosi!


Chiedete ai colleghi di WindJet quanto pagano il corso per un contratto di 6 mesi (BEN 4.500€) e che non si possono iscrivere ad un sindacato per paura di essere licenziati .. eeppure mi sembra che WIndJet sia Italiana ....... ma è sempre e solo Ryanair!!
Non confondiamo però le cose, questo è un caso a sè, che per quanto purtroppo vero, non si può inserire all'interno di una discussione.
Ci sono quelli che lavorano in condizioni poco felici, ci sono i maltrattati, e gli schiavizzati.
E poi ci sono quelli che dopo una sua presentazione, reputano convincente e conveniente l'opportunità di anticipare ad un'azienda 3 mesi di stipendio cash, per comprare 6 mesi di lavoro che poi (forse) verranno offerti.





Quando si è scoperto che tante persone vendevano la macchina per acquistare i prodotti offerti da Wanna Marchi, ho cercato di comprendere che non tutti disponiamo delle stesse fortune, e proprio per questo ci si impone l'obbligo di essere amorevoli con chi non le ha avute. Ed ho capito che esistono sentimenti e situazioni che non si possono valutare con la lucida razionalità di chi non le ha vissute.
Li vorrei incontrare, vorrei sapessero che mi sono calato nei loro panni e non li ho mai presi in giro. Ma mi arrabbierei come cittadino se scoprissi che nella loro vita svolgono professioni che comportano anche una minima dose di responsabilità nel loro esercizio. Perchè non posso accettare che a pagare i loro limiti siano innanzitutto i professionisti loro colleghi, con l'innesco di un meccanismo già collaudato che non porta che ad una scomparsa per selezione naturale dei più svegli. Ed in secondo luogo io come utente, nel decadimento della qualità di un ulteriore servizio, in un mondo in cui già sembra che non funzioni niente.

Non ce l'ho nemmeno con Windjet. Sono profondamente indignato alla base, con lo stato italiano che lascia i suoi cittadini più deboli allo sbaraglio, senza proteggerli quantomeno con un piccolo sussidio economico che consenta loro una vita dignitosa (e che allo stesso tempo tuteli dai loro pasticci tutti gli altri).
 
Certamente non bisognerebbe leggere Naomi Klein.

Sii un po' più propositivo, dimmi chi devo leggere, allora. ;)
Conoscerai sicuramente un autore in grado di spiegare meglio quel che è successo in Cile, Argentina, Polonia, Russia, Corea, ... e in altri paesi in cui si è imposto il passaggio ad una economia di mercato, con la convinzione che tanto il mercato si sarebbe regolato da solo e ci sarebbe stata ricchezza equa per tutti. Dammi un paio di titoli, che li compro e li leggo in vacanza. :)
 
Sii un po' più propositivo, dimmi chi devo leggere, allora. ;)
Conoscerai sicuramente un autore in grado di spiegare meglio quel che è successo in Cile, Argentina, Polonia, Russia, Corea, ... e in altri paesi in cui si è imposto il passaggio ad una economia di mercato, con la convinzione che tanto il mercato si sarebbe regolato da solo e ci sarebbe stata ricchezza equa per tutti. Dammi un paio di titoli, che li compro e li leggo in vacanza. :)

Può piacere o meno, ma la lettura di alcuni libri di Paul R. Krugman è senza dubbio interessante e senza dubbio più formativa dei rotoli di carta igienica scritti dalla Klein.
 
Può piacere o meno, ma la lettura di alcuni libri di Paul R. Krugman è senza dubbio interessante e senza dubbio più formativa dei rotoli di carta igienica scritti dalla Klein.

Qualche titolo in particolare? :)

Come si colloca l'autore? A che scuola si è formato?
Qual'è il suo schieramento?