Scusate l'OT
L'economia di mercato è un concetto molto abusato e spesso additato come la soluzione a tutti i mali. In realtà non è così. In tutti i paesi in cui si è cercato di imporre una economia di mercato in senso stretto, si è verificata una situazione in cui poche persone controllano le risorse (cioè quelli che controllano il mercato) e sfruttano il resto della popolazione (quelli che il mercato lo subiscono). Questo perchè in una economia di mercato in senso stretto, il singolo persegue il proprio interesse, ovvero il proprio guadagno e dal momento che la ricchezza di un paese è per forza di cose finita, gli altri, soprattutto se sono in tanti, diventano competitors per il possesso di questa ricchezza. Se la massa cerca di ribellarsi, chi controlla il mercato reprime la ribellione utilizzando strumenti più o meno leciti. Qualsiasi ostacolo al guadagno va rimosso.
L'economia di mercato senza freni trasforma un paese in un posto in cui chi ha vive nella sua villa con piscina dentro un villaggio circondato da un muro e con le guardie giurate all'ingresso, e fuori chi non ha vive di stenti e di lavori sottopagati. Questo perchè in una economia di mercato gli stipendi e le tutele calano e non aumentano, escludendo poche posizioni qualificate, per tutti gli altri lavori c'è sempre qualche disperato che si accontenta di meno.
Alla fine il sistema in cui si vive meglio è quello in cui esiste una economia di mercato che però non è selvaggia, ma viene in qualche modo controllata dallo stato, per evitare gli eccessi, mantenere il controllo dei servizi essenziali (come la sanità e l'istruzione) e far si che anche le fasce più deboli della popolazione abbiano accesso ad un livello minimo di servizi. In pratica il sistema economico delle democrazie nord europee, messo in piedi dopo la guerra per evitare che finissero nell'orbita comunista: economia di mercato si, ma con lo stato a vegliare sugli eccessi.
Sicuramente OT, ma chiaro ed in linea di massima condivisibile... tranne l'ultima parola: chi decide quali sono gli "eccessi"? In base a quali parametri?
Secondo me é qui che casca l'asino.
In questo thread c'é qualcuno che non considera "eccessivo" che un lavoratore sia assunto con un contratto UK o irlandese nonostante viva e lavori in Italia, con la conseguenza di non avere copertura sanitaria adeguata. Io lo considero eccessivo, qualcun altro non lo considera eccessivo.
In molti stati degli USA si ritiene accettabile che chi non puó permettersi di pagare le cure mediche o l'assicurazione sanitaria crepi. In Italia non credo.
Ma il concetto di "eccesso" é molto labile e difficilmente definibile in maniera universale.
Secondo me il problema sta tutto lí.