Ryanair - Assistenti di volo senza diritti. I nuovi forzati del secolo XXI


Un po come tempo fa si diceva di un Cpt di una nota compagnia italiana che si rifiutò di andare in hotel a 3 stelle perchè il contratto prevedeva 4 stelle; ha fatto benissimo e non perchè nei 3 stelle ti prendi malattie o altro, ma perchè il contratto prevede una cosa e tu compagnia la devi rispettare, altrimenti si creano precedenti e si tende una mano all'azienda che, si sa, si prenderà tutto il braccio. (so che è diverso visto che il contratto ryan gia non prevede il crew food ma era per far capire il concetto).
Lo hai detto tu da solo, il contratto che tu, ccm e fd crew fr firmi, non prevede crew food e tante altre cose, lo firmi tu, e sei consapevole e accetti questo!
Enac? Cos'è? Si mangia?!
 
problema complesso. Mentre dal punto di vista fiscale la posizione di Ryanair è opinabile, sono totalmente in disaccordo sulle critiche per i presunti mancati diritti. Ryanair sta in piedi solo perché opera così. Nessuno è obbligato a lavorare per Ryanair: se non gli stanno bene quelle condizioni, cerchi altro. Purtroppo in "occidente" (paradossalmente questo problema è ancor più grave in Italia) non si riesce ancora a capire che vivere al di sopra delle proprie possibilità non si può più. I diritti che abbiamo conquistato dal dopoguerra in poi (forse troppi), sono destinati a diminuire, come è giusto che sia in un mondo sovrappopolato, in cui un terzo della gente mangia, un terzo tira a campare e l'altro terzo ha fame.
 
Veramente stufo di certi 3ad del forum su RYANAIR .. suggerirei di aprire una sezione del forum interamente dedicata ai contro-ryanair dove si possono sbizzarrire e chi non ne è interessato non trova miliardi di inutili commenti cattivi in modo da evitare di trovarli nel forum "pulito" :)

Non capisco questo tuo commento, mi pare che in questo forum spesse volte si sia ribadito l'importanza che Ryanair ha avuto nel dare una maggiore facilità di movimento a milioni di Europei ma è anche giusto criticare le boutade di MOL o le politiche poco corrette. E' anche un modo per rendere consapevole il viaggiatore che acquista un biglietto Ryanair di quali sono le politiche commerciali e di gestione che l'azienda intraprende: ognuno poi decide secondo coscienza se continuare a volare Ryanair oppure no.

Infine, se te la prendi così per le critiche che vengono mosse a FR, cosa dovrebbero dire i sostenitori di Alitalia che sono anni che si vedono bastonare la compagnia di cui sono fan?
 
conosco diversi assistenti ryan.... e mi confermano tutto questo... e tra questi non c'è neanche 1 che ne parla bene della propria azienda..purtroppo il lavoro non c'è e quindi si tengono questo anche se scapperebbero volentieri.
 
problema complesso. Mentre dal punto di vista fiscale la posizione di Ryanair è opinabile, sono totalmente in disaccordo sulle critiche per i presunti mancati diritti. Ryanair sta in piedi solo perché opera così. Nessuno è obbligato a lavorare per Ryanair: se non gli stanno bene quelle condizioni, cerchi altro. Purtroppo in "occidente" (paradossalmente questo problema è ancor più grave in Italia) non si riesce ancora a capire che vivere al di sopra delle proprie possibilità non si può più. I diritti che abbiamo conquistato dal dopoguerra in poi (forse troppi), sono destinati a diminuire, come è giusto che sia in un mondo sovrappopolato, in cui un terzo della gente mangia, un terzo tira a campare e l'altro terzo ha fame.

Centrato il problema.....Prima si mangiava,e si viveva meglio,ora si tira a campare. Che tristezza.
 
Centrato il problema.....Prima si mangiava,e si viveva meglio,ora si tira a campare. Che tristezza.

Secondo me stiamo scivolando nel "secondo terzo", quelli che tirano a campare. L'importante è rendersene conto, altrimenti il passo per scivolare nel "terzo mondo" sarà breve. Ripeto, è un problema culturale, che non riguarda solo l'aviazione: le vacche grasse sono finite. Meglio rendersene conto, adeguarsi e provare a rilanciare con l'innovazione. Nel frattempo, chi non ha alternative si tenga ben stretta Ryanair.
 
Secondo me stiamo scivolando nel "secondo terzo", quelli che tirano a campare. L'importante è rendersene conto, altrimenti il passo per scivolare nel "terzo mondo" sarà breve. Ripeto, è un problema culturale, che non riguarda solo l'aviazione: le vacche grasse sono finite. Meglio rendersene conto, adeguarsi e provare a rilanciare con l'innovazione. Nel frattempo, chi non ha alternative si tenga ben stretta Ryanair.

OT

Il tono pacato della maggior parte dei messaggi smentisce quanti prevedevano uno sviluppo di questa discussione in senso ANTI RYANAIR...
 
Veramente stufo di certi 3ad del forum su RYANAIR .. suggerirei di aprire una sezione del forum interamente dedicata ai contro-ryanair dove si possono sbizzarrire e chi non ne è interessato non trova miliardi di inutili commenti cattivi in modo da evitare di trovarli nel forum "pulito" :) !

Il giornalista che sa tutto dovrebbe sapere che durante il turnaround non si fanno (safety-check ndr) ma i SECURITY CHECKS e proprio in Italia sono il posto dove si fanno con più calma e tranquillità perchè non si può imbarcare con il rifornimento in corso e quindi dovendo aspettare il completamento del refuelling si hanno almeno 10 minuti (31 file divise 3\4 crew)!!! E dovrebbe sapere anche che in easyJet e altre compagnie "LOU COAST" lo fanno gli assistenti di volo, ma pulire la cabina non vuol dire passare l'aspirapolvere o tirare su le briciole da terra ma togliere bottiglie lattine giornali e cartacce lasciate dai passeggeri.. inoltre per lo stipendio è pagato in due tranches chi ha il contratto ryanair, chi non lo ha è pagato con un unico stipendio il 10 del mese!

Quello che dice il giornalista è in parte vero e imparte bullshits! (TIRANA sono un dipendente RYANAIR e lo ammetto che cose scritte sono vere! Altre sono veramente idiozie pardon!)

Io lavoro in UK, ma per l'UK è qualcosa di diverso, è un contratto Ryanair UK dove devi avere il NIN (national insurance number), conto corrente inglese e paghi le tasse nel regno unito! Certo per chi è basato in italia avere un contratto italiano chi non lo vorrebbe?!

Per mangiare? Scusatemi ma avete mai visto il crew food di alcune compagnie .. (PERSONALMENTE) conosco due amici che con una famosa compagnia si sono uno letteralmente intossicato perchè il pollo era AVARIATO e l'altro si è preso una malattia che ha dovuto rimanere in malattia per 50 giorni! E scusatemi ma preferisco portarmi e mangiare in sicurezza quello che mi pare e piace! Mia mamma DIPENDENTE PUBBLICO si paga il caffè a scuola, e si porta la merenda e l'acqua da casa, non è uno scandalo? Fa tanto strano che noi assistenti divolo ci riempiamo la bottiglia in crew room mha!

Chiedete ai colleghi di WindJet quanto pagano il corso per un contratto di 6 mesi (BEN 4.500€) e che non si possono iscrivere ad un sindacato per paura di essere licenziati .. eeppure mi sembra che WIndJet sia Italiana ....... ma è sempre e solo Ryanair!!

Detto questo sicuramente ora gli "eroi" ex ryanair salteranno fuori, io non mi sento per niente uno schiavo nè un forzato, anzi è qualcosa di denigratorio da parte del giornalista per chi fa umilmente questo lavoro e ci vive grazie a ryanair! Se a voi non piace volarci, scusate, ma prendo lo stipendio lo stesso, scegliete altro e non volate con ryanair con 30€ e lamentatevi di tutto, spendetene 300 e volate felici :) !!

Mah, guarda dalla lettura dell'articolo mi pare di capire che sarebbe richiesto da parte dei lavoratori un atteggiamento legislativo più serio nei confronti di una compagnia che gioca con un cavillo burocratico..Ma come al solito nel nostro paese,per colpa o per destino si evitano i problemi e lo stato lascia che i furbi si avvantaggino sempre a spese degli onesti...Non credo che molte persone siano fiere di essere in FR, magari amano il tipo di lavoro e sperano di entrare un giorno in una compagnia seria..Fidati , non avevo mai preso Fr e la prima volta che l'ho presa ho fatto caso ad alcuni particolari,si riconoscevano subito gli a/v Ryanair, vestiti male(non per colpa loro ma causa taglie giganti),stressati,in mensa mangiavano pochissimo,insomma non avevano l'aspetto di una persona professionale che ti ispira fiducia..
P.S.sei sicuro che se smettiamo di volare con Fr tu lo stipendio lo percepisca lo stesso!!!!
 
so per certo che alcuni colleghi (avvocati) dell'Employment team dello studio dove lavoro stanno gia' da diversi mesi valutando la possibilita' di iniziare procedimenti legali contro Ryanair per violazione dei diritto sanciti dallo statuto dei lavoratori (italiano)

ovviamente il presupposto giuridico-legale al vaglio e' la configurabilita' di un rapporto di lavoro de facto sottoposto alla normativa italiana oltre al contenuto del contratto di lavoro sottoscritto al momento dell'assunzione.


Abbiamo raccolto adesioni da diversi A/V ed ex A/V ryanair sul presupposto che cmq l'unione fa la forza. Non do darvi maggiori informazioni dato che io non mi occupo di questa materia ma ne sentivo parlare ai briefings di studio

so inoltre per certo che il nostro studio sta varando - in tandem con gli avvocati di primaria compagnia area nazionale - la possibilita' di azione congiunta all'autorita' competente a Roma per concorrenza sleale, sempre contro Ryanair

non voglio finire O\T per cui mi fermo qui, chi ha interesse ad approfondire puo' sempre contattarmi in PVT
 
problema complesso. Mentre dal punto di vista fiscale la posizione di Ryanair è opinabile, sono totalmente in disaccordo sulle critiche per i presunti mancati diritti. Ryanair sta in piedi solo perché opera così. Nessuno è obbligato a lavorare per Ryanair: se non gli stanno bene quelle condizioni, cerchi altro. Purtroppo in "occidente" (paradossalmente questo problema è ancor più grave in Italia) non si riesce ancora a capire che vivere al di sopra delle proprie possibilità non si può più. I diritti che abbiamo conquistato dal dopoguerra in poi (forse troppi), sono destinati a diminuire, come è giusto che sia in un mondo sovrappopolato, in cui un terzo della gente mangia, un terzo tira a campare e l'altro terzo ha fame.

Mah, con la tua filosoia in Italia ci stiamo rimangiando tanti diritti conquistati in anni di dure lotte sindacali( quando i sindacati erano cosa assai + seria)..Non sono d'accordo con i lavori superprivilegiati, ma neanche con il precariato a vita o con il lavoro alle condizioni del PADRONE...Oggi si tratta di chiudere un occhio su un buono pasto o sull'indennità di malattia all'estero, poi chissà, l'azienda ti chiede sempre di più e tu non puoi opporti altrimentii te ne vai!!?? ma che mondo è??Un conto è se l'azienda è in crisi, ma non credo che Ryanair sia in crisi o sbaglio???Anche se a forza di sentire tutte queste notizie "oscene" su diritti dei lavoratori calpestati, contuinui balzelli sui biglietti ecc.. credo che in molti sperino nella fine di FR...
 
Lo hai detto tu da solo, il contratto che tu, ccm e fd crew fr firmi, non prevede crew food e tante altre cose, lo firmi tu, e sei consapevole e accetti questo!
Enac? Cos'è? Si mangia?!

Splendido modo di pensare.....Quindi i bambini pakistani che annodano i tappeti a mano per 1 dollaro al giorno non possono lamentarsi. Lo scelgono loro!

Io mi chiedo che cosa possa far regredire l'umanità a questo modo di pensare.....oltretutto non sei nemmeno uno degli approfittarori, bensì uno dei nuovi schiavi!!!! Masochismo puro!
 
Mah, con la tua filosoia in Italia ci stiamo rimangiando tanti diritti conquistati in anni di dure lotte sindacali( quando i sindacati erano cosa assai + seria)..Non sono d'accordo con i lavori superprivilegiati, ma neanche con il precariato a vita o con il lavoro alle condizioni del PADRONE...Oggi si tratta di chiudere un occhio su un buono pasto o sull'indennità di malattia all'estero, poi chissà, l'azienda ti chiede sempre di più e tu non puoi opporti altrimentii te ne vai!!?? ma che mondo è??Un conto è se l'azienda è in crisi, ma non credo che Ryanair sia in crisi o sbaglio???Anche se a forza di sentire tutte queste notizie "oscene" su diritti dei lavoratori calpestati, contuinui balzelli sui biglietti ecc.. credo che in molti sperino nella fine di FR...

Forse è per la mia formazione culturale, ma tendo a guardare la problematica da un punto di vista mondiale e non nazionale (italiano). Il mio discorso è: c'è chi adesso perde diritti (qui da noi) e chi ne sta guadagnando (in altre parti del mondo). Cinquant'anni fa succedeva esattamente l'opposto. Centrando l'obiettivo sulla sovrappopolazione mondiale, sarebbe auspicabile un riequilibrio dei diritti: vorrebbe dire avere un mondo più equo (mia nonna mi diceva: ricordati che se tu adesso mangi, è perché un bambino, in un posto lontano, sta soffrendo per te). Tornando in tema, Ryanair non pare in crisi, ma il mercato aereo non è facile, tante sono le compagnie scomparse negli ultimi anni. Quello dell'aviazione è un settore anomalo, drogato da aiuti di stato, accordi politici e quant'altro (l'Italia non fa eccezzione, anzi). In un mercato come questo, non meritocratico, ritengo quasi normale che ci siano aziende (ad esempio Ryanair) che si muovono "ai limiti della legalità".
 
Forse è per la mia formazione culturale, ma tendo a guardare la problematica da un punto di vista mondiale e non nazionale (italiano). Il mio discorso è: c'è chi adesso perde diritti (qui da noi) e chi ne sta guadagnando (in altre parti del mondo). Cinquant'anni fa succedeva esattamente l'opposto. Centrando l'obiettivo sulla sovrappopolazione mondiale, sarebbe auspicabile un riequilibrio dei diritti: vorrebbe dire avere un mondo più equo (mia nonna mi diceva: ricordati che se tu adesso mangi, è perché un bambino, in un posto lontano, sta soffrendo per te). Tornando in tema, Ryanair non pare in crisi, ma il mercato aereo non è facile, tante sono le compagnie scomparse negli ultimi anni. Quello dell'aviazione è un settore anomalo, drogato da aiuti di stato, accordi politici e quant'altro (l'Italia non fa eccezzione, anzi). In un mercato come questo, non meritocratico, ritengo quasi normale che ci siano aziende (ad esempio Ryanair) che si muovono "ai limiti della legalità".

Sarebbe bello se fosse come dici tu!!!Magari al nostro perdere diritti corrispondesse un vantaggio per qualcuno più povero di noi!!!Ma purtroppo non è così, le aziende sfruttano la manodopera a basso costo di un paese e i diritti pressappoco rimangono sempre quelli...Pensa alla Cina, ti pagano 10 € al giorno,ma lavori 20 ore e dormi in 15 in una stanza insieme ad altri che lavorano ininterrottamente..Non ti stà bene, ok vai a casa tanto nelle campagne ci sono ancoa 1 mld di contadini che devono mangiare e accettano le mie condizioni...E quando anche in Cina sarà finita la pacchia per le multinazionali inizierà da qualche altra parte chissà forse India (900 milioni di persone affamate)
 
Sarebbe bello se fosse come dici tu!!!Magari al nostro perdere diritti corrispondesse un vantaggio per qualcuno più povero di noi!!!Ma purtroppo non è così, le aziende sfruttano la manodopera a basso costo di un paese e i diritti pressappoco rimangono sempre quelli...Pensa alla Cina, ti pagano 10 € al giorno,ma lavori 20 ore e dormi in 15 in una stanza insieme ad altri che lavorano ininterrottamente..Non ti stà bene, ok vai a casa tanto nelle campagne ci sono ancoa 1 mld di contadini che devono mangiare e accettano le mie condizioni...E quando anche in Cina sarà finita la pacchia per le multinazionali inizierà da qualche altra parte chissà forse India (900 milioni di persone affamate)

Forse non hai mai visto la Cina degli anni '80 e quella di adesso. Vero, adesso per un lavoro umile in Cina ti pagano circa 1000 rmb al mese (100 euro), ma tieni conto che la vita costa reale (non i beni di lusso) costa un decimo di quello che costa qui. Quando si parla di un cinese che guadagna solo tot euro, bisognerebbe anche dire quanto vale la loro moneta e quale è il costo della vita. Ti assicuro che la Cina sta crescendo a vista d'occhio. E' una crescita ancor più veloce di quella che ebbe l'Italia nel dopoguerra. Rimangono molte sacche di povertà (d'altronde sono in un miliardo e mezzo), ma ti assicuro che ci stanno già "mangiando". Probabilmente, però, faranno la fine nostra: sono troppo ingordi. Tu non hai idea di quanti diritti stiano guadagnando i lavoratori cinesi (nelle zone metropolitane il riposo al sabato e/o domenica non è più uno scandalo). Non è un caso che i nostri pescecani si stiano già spostando in Thailandia, Vietnam, addirittura Corea del Nord. Sarebbe bello poter usufruire anche noi della crescita cinese. Come? Per esempio pagando un cellulare fatto a Shenzen 10 euro, un ottimo pc 60 euro, una bella Bmw prodotta a Shenyang 8mila euro. Invece no: i soliti noti, quelli che si riempiono la bocca di parole come "marchio", "qualità", anche "made in Italy", producono là e rivendono a noi, poveri fessi, ricaricando i prezzi in modo vergognoso. E noi ci caschiamo. Quotidianamente. Io non ci sto: vado in Cina e compro i prodotti di alta qualità cinese (da noi non li fanno arrivare) a prezzi accessibili. L'Irlanda di Ryanair è uno dei paesi che ha fatto passi in avanti tangibili dal punto di vista della qualità della vita negli ultimi venti anni.
 
io lavoro per loro da qualche anno ormai e sinceramente mi trovo bene e sono contento,sono fiero?si....questo però non mi vieta di criticare la compagnia quando sbaglia o di confermare le verità dell'articolo sopra....resta comunque il fatto che mi sembra un articolo molto romanzato e "italianizzato"..secondo l'autore sembriamo degli schiavi legati con le catene e blablablablabla....si è dimenticato di dire che paghiamo le tasse in irlanda come la legge ci consente,la politica aziendale nostra può piacere e può non piacere,a tanti piace a tanti no,tanto di cappello a chi non è d'accordo e se ne va!
voglio comunque precisare che la maggior parte di noi se non il 99,99% non pensa assolutamente di finire in pensione in fr,c'è chi l'ha scelta come inizio per poi cambiare compagnia(e credetemi che conta e anche tanto avere sul cv scritto ryanair)c'è chi è di base nella propria città,c'è chi lo fa per pagarsi la scuola di volo e tentare la carriera da pilota dato che è una delle poche compagnie che assume....i motivi sono tanti....nessuno ti obbliga a firmare un contratto,nessuno ti obbliga a rimanere,come sto io?bene,a casa,mi diverto,mi porto alla fine del mese un bello stipendio che in italia non avrei mai,lavoro una quindicina di giorni al mese.....poi si parla tanto di noi....un ragazzo che lavorava con noi si è dimesso per andare a fare lungo raggio con una nota compagnia italiana.....a parte che dopo sei mesi a casa....ma con 850 euro al mese doveva vivere a milano e quando andava una settimana alle maldive andava a fare la spesa al supermercato qui prima di partire perchè non aveva soldiper mantenersi durante il layover....fate vobis..
 
Splendido modo di pensare.....Quindi i bambini pakistani che annodano i tappeti a mano per 1 dollaro al giorno non possono lamentarsi. Lo scelgono loro!

Io mi chiedo che cosa possa far regredire l'umanità a questo modo di pensare.....oltretutto non sei nemmeno uno degli approfittarori, bensì uno dei nuovi schiavi!!!! Masochismo puro!

Sindrome di Stoccolma?? :cool:
 
è stato fatto da alcuni base Roma un pò di anni fa.... tutti trasferiti a Marsiglia e per l'iter giudiziario i tempi della giustizia Italiana si sa che sono piuttosto lunghi... ergo inutile perdere tempo.

a mrs?mai visti....tornando in tema..in italia c'è il cococo che è anche peggio. Saluti da dublino sono al quartiere generale:-)
 
Nessuno è obbligato a lavorare per Ryanair: se non gli stanno bene quelle condizioni, cerchi altro.

Dal mio punto di vista questa interpretazione della vicenda è un tantino arbitraria. E' - secondo me - questione di legalità, non di libero arbitrio. Considerare libero arbitrio il fatto di mettersi alle dipendenze di un datore di lavoro che non rispetta la legge contrasta nettamente con tutti i principi che regolano la disciplina e l'amministrazione della giustizia (almeno in termini prescrittivi). Ci sono norme che stabiliscono dei principi comuni minimi e irrinunciabili. Si tratta, dunque, di capire se effettivamente sia legale il rapporto fra FR e i suoi dipendenti residenti in Italia (e dunque soggetti alle norme tributarie e previdenziali di questo paese): non sono un giurisperito e non sono in grado di dare una risposta al quesito.
Quello che posso dire con certezza è che ci sono sicuramente delle parti lese in questa vicenda delle quali non si parla: si tratta di tutte le aziende italiane costrette a rispettare il diritti del lavoro made in Italy mentre - evidentemente - a certe aziende estere viene lasciata più libertà.