Alitalia-Cai: perdite dimezzate, ma ancora pochi passeggeri
ROMA – Alitalia-Cai dimezza le perdite: la compagnia aerea, scrive oggi il Sole-24 Ore, ha chiuso il 2010 con un rosso passato da 274 a 110 di euro, una perdita netta ridotta di oltre il 40 per cento da 327 a 175 milioni, e un aumento nei ricavi del 14,8 per cento, per un valore totale di 3.273 milioni.
Anche i passeggeri l’anno scorso sono aumentati del 7,4 per cento, toccando quota 23,36 milioni, in linea con la crescita del mercato italiano.
In quanto a ricavi quasi tutti i vettori di medio-lungo raggio in Europa hanno dichiarato profitto nel 2010: Lufthansa ha avuto un utile netto di 542 milioni di euro, Ryanair 367 milioni, Iberia 53 milioni, Air France-Klm 72 milioni, easyJet 144 milioni.
Secondo fonti industriali citata dal Sole, la nuova Alitalia sconta alcuni problemi, tra cui una perdita di quote di mercato nazionale soprattutto ad opera di Ryanair ed easyJet, ma anche di Lufthansa Italia (che ha però risultati economici negativi), un sottoutilizzo degli aerei nel breve e medio raggio e quindi anche dei piloti, di conseguenza con costi più elevati delle previsioni. La Cai è riuscita a fare meglio del previsto nei voli internazionali e intercontinentali, che sta potenziando con gradualità.
L’amministratore delegato Rocco Sabelli esclude di aver perso quote di mercato. Però i passeggeri della Cai, che comprende Air One, nel 2010 sono stati due milioni in meno di quelli che le due compagnie confluite nella Cai avevano nel 2008 (-8,2%). Nello stesso periodo l’intero mercato italiano è cresciuto di sei milioni di passeggeri (+4,5%).
Secondo il sito ‘anna.aero’, in un’analisi del mercato italiano basata sui dati Oag di ottobre 2010, “Alitalia è caduta al secondo posto, distante da Ryanair per la capacità di posti sull’internazionale. Perfino Lufthansa ora fa più voli internazionali per l’Italia di Alitalia”.
Blitzquotidiano