Citazione:mi piacerebbe vedere su cosa (e come) gira la simulazione del CE post acquisto...
Rispondo solo a questa parte della lunghissima discussione poiché é l'unica sulla quale ho qualche competenza.
La simulazione che viene fatta dalla Merger Task Force (l'unitá interna al DG Competition che tratta appunto materia Antitrust in Europa) non si basa su nulla di trascendentale e complicato. L'analisi si muove sostanzialmente su due campi.
Il primo cerca di analizzare quali sono le possibili conseguenze, negative, che potrebbero realizzarsi a causa della fusione/acquisizione (quella di Alitalia e Airone sarebbe da considerarsi tale). Ogni acquisizione causa un maggiore potere di mercato per le firme che vi prendono parte. Sotto alcune condizioni, questo maggiore potere di mercato permette di praticare prezzi da monopolio e via dicendo, a tutto detrimento dei consumatori (viaggiatori in questo caso). Quali fattori si prendono in considerazione? Beh ce ne sono un paio; la concentrazione nel mercato, quanti competitors ci sono, l'importanza dei consumatori (in questo caso nulla) e pochi altri. Un indice tecnino per verificare come cambia la concentrazione nel mercato é l'HHI, nient'altro che la somma dei quadrati delle percentuali di mercato di ogni attore. Sopra certi valori, l'acquisizione ha poca probabilitá di essere approvato.
Il secondo campo che viene sondato dalla UE é la possibilitá che ci siano "effetti coordinati" a seguito dell'acquisizione. Cosa si intende per effetti coordinati? Sostanzialmente ci si riferisce alla possibilitá di nascita di un cartello. Nel caso di Alitalia, potrebbe essere che se anche venissero concessi slot ad una terza parte su Linate, questa terza parte potrebbe mettersi d'accordo con Alitalia e tenere i prezzi alti.
Sicuramente ognuno di questi fattori da tenere in considerazione é stato ampiamente dibattutto nel forum, e voi ne saprete molto su questo caso specifico. Tuttavia, la UE é piuttosto discrezionale nel prendere le sue decisioni. In piú, in ogni acquisizione si debbono confrontare i costi con i benefici. I benefici sono in termini di efficienze che possano risultare dall'acquisizione che si sta analizzando. Torneró su questo punto tra pochissimo.
Infatti, rispetto a tutto quello che ho detto sopra ci sono due cose molto importanti due specificare.
Primo, il giudizio della UE sull'acquisizione arriva in massimo 30giorni. Se dopo questi trenta giorni l'acquisizione non convince del tutto, allora la Merger Task Force ha ancora 120 giorni per pronunciarsi. Insomma, la procedura é molto veloce, rapidissima se confrontata con quella americana. Cosa succede se peró la MTF blocca l'acquisizione e qualcuno inizia a fare appello alla Corte di Giustizia? Un casino, in quanto il tempo medio di risposta é di due o tre anni. Da tenere a mente é il fatto che fino a quando non c'é una decisione definita, l'acquisizione non si puó fare in nessuna maniera.
Per quanto riguarda la seconda cosa importante, ricordate le efficienze di cui parlavo qualche riga sopra? Bene, nella giurisprudenza europea esiste ció che si chiama la Failing Firm Defence. In sostanza, quello che dice questa dottrina é che nel caso in cui l'acquisizione coinvolga un'azienda sul lastrico, allora bisogna comparare costi e benefici per i consumatori dopo l'acquisizione con quelli quando l'acquisizione non é avvenuta, ma l'azienda in questione é fallita. E quando si é in questa situazione, molte fusioni anche controverse sono state cmq approvate.
Il mio pensiero? La fusione verrebbe approvata con l'obbligo di cedere qualche slot da qualche parte. Ma non sará una clausola troppo stringente per le parti.