Thread Linate & Malpensa dal 16 maggio


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Si sveglia adesso l'ultrà di Linate?

La situazione attuale è solo colpa TUA Sangalli, TUA e delle TUE battaglie pro LIN. Colpa TUA e dei TUOI amichetti che si spartiscono le poltrone a Milano e in Lombardia. Gente che si erge a paladini di MXP per poi difendere, anzi incrementare, LIN!

scusa, ma ha ragione. Perchè è "buono" solo chi difende MXP e "cattivo" chi è a favore di LIN? Alla cittá Milano magari fa molto meglio un LIN che funziona bene, piuttosto che un MXP che è quello che è e che, a mio modesto parere, non riuscirá mai a superare veramente le innate debolezze e non ha al momento i presupposti strutturali per diventare vero hub. E dubito che, per quanto siano bravi, LH o LHI possano riuscire. Ma anche se dovessi sbagliare, lasciamo che decida il mercato, lasciamo libero l'accesso a LIN e MXP e che ogni cliente scelga in base alle proprie esigenze. Dove sarebbe lo scandalo????
 
il fatto che, ad esempio, Formigoni vada in Canada con scalo altrove...
è uno scandalo? boh...
 
Lo scandalo è che persino nella patria del libero mercato, gli USA, ci sono le regole (ad esempio le 1,500 miglia di LGA, che qualcuno ora vuole abolire). Libero mercato non significa "ognuno voli dove vuole".
 
Da adnkronos:

Milano, 20 mag. (Adnkronos) - Con l'aeroporto di Malpensa ridimensionato, Milano perde attrattività per gli investitori esteri. Sarebbero un centinaio le imprese straniere presenti a Milano, con circa 2.500 addetti, orientate a cambiare sede. E' quanto emerge da un'indagine della Camera di commercio di Milano su una trentina di consolati e rappresentanze estere a Milano, realizzata ad aprile 2009. L'argomento è stato trattato ieri alla Camera di commercio di Monza in occasione dei due giorni di convegno sulla mobilità, ''Brianza on the move''.



Inoltre, con il dehubbing di Malpensa crescono i costi per le circa 3 mila imprese estere e multinazionali a Milano che contano oltre 320 mila addetti. Milano, secondo la Camera di Commercio, perde anche a causa di Linate: oltre la metà degli intervistati non capisce la difficoltà di Milano ad avere due aeroporti, come spesso succede in molte città straniere. Il depotenziamento di un aeroporto come Malpensa, importante per chi va spesso all'estero, fa cadere un giudizio negativo generale sul sistema dei trasporti milanesi per oltre sette intervistati su dieci.

''Malpensa - commenta Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - rappresenta una infrastruttura importante alla base della competitività di Milano. Tra i più colpiti dalla situazione di difficoltà attuale gli imprenditori. L'economia risente anche delle scelte degli stranieri sempre meno orientati a investire in un'area che diventa poco accessibile. Ecco perché è importante e urgente un intervento per ristabilire una connessione aerea all'altezza di un'area così rilevante come quella milanese, per tutto il Paese''.
 
MALPENSA/ Le reali prospettive di crescita senza Alitalia


Andrea Giuricin




mercoledì 20 maggio 2009
Il trasporto aereo sta conoscendo una profonda crisi in questi ultimi mesi; dapprima il rialzo del prezzo del petrolio ha provocato uno shock dal lato dell’offerta e successivamente, la crisi economica globale, è stata causa anche di uno shock dal lato della domanda; l’aumento dei costi legati al carburante non si è fatto sentire nella prima metà del 2008, grazie alle coperture che le diverse compagnie hanno effettuato, ma nella seconda parte dello scorso anno e all’inizio del 2009 gli effetti sono stati quasi tragici per tutti i vettori.

Il calo della domanda si è cominciato a fare sentire già a partire dal settembre del 2008 e quindi è lecito affermare che i mesi passati siano stati tra i più difficili nel comparto del trasporto aereo poiché le due crisi, quella dal lato dell’offerta e quella dal lato della domanda hanno colpito simultaneamente. Dalla tarda primavera i costi legati al rifornimento delle compagnie aeree hanno cominciato a ridursi e la domanda globale sembra avere allentato la propria presa rispetto all’inverno.

I dati di aprile sembrano confermare questa tendenza, anche se le difficoltà permangono. Certo la situazione europea è estremamente differenziata e all’interno dell’Europa certi paesi sono colpiti più duramente dalla crisi; questo è il caso della Spagna, che ha visto nei primi tre mesi dell’anno una caduta molto accentuata del traffico. Altri Stati, ad aprile, non hanno visto una continuazione della crisi come dimostrano i dati di traffico degli aeroporti.

In Svezia e Finlandia i tassi di decremento del traffico sono peggiorati anche rispetto al mese di marzo, raggiungendo nell’aprile del 2009 decrementi del 16 e dell’8,1 per cento rispettivamente. In Gran Bretagna, dopo aver registrato una caduta del numero di passeggeri transitati negli aeroporti nell’ordine del 13/14% nei mesi di febbraio e marzo, in aprile si è vista una diminuzione di soli 3 punti percentuali.

In questa situazione cosi variegata, l’Italia si è ben comportata nel mese di aprile, dopo che il primo trimestre si era rivelato estremamente difficile. Anche all’interno del nostro paese, gli aeroporti hanno conosciuto differenze molto importanti.

Primo tra tutti è il caso Malpensa; l’aeroporto varesino dopo che nei primi tre mesi ha visto un decremento del 30%, nel mese di aprile ha visto il segno “più”, per la precisione, +7,9%. Questo dato certamente è causato da diversi fattori; la Pasqua posticipata rispetto allo scorso anno ha aiutato la ripresa, mentre altri due fattori sono degni di nota.

Il ritiro di Alitalia è iniziato proprio nell’aprile del 2008 e dunque il confronto di questo mese sconta del fatto che il vettore di bandiera già lo scorso anno aveva iniziato il ritiro dovuto al “Piano Prato”; tuttavia il ritiro di Alitalia continua, tanto che il nuovo vettore, guidato da Rocco Sabelli, ha dimezzato il numero di passeggeri trasportati nello scalo varesino.

Il dato più interessante è quello che riguarda la presenza degli altri vettori operanti su Milano Malpensa; si sente parlare spesso di Lufthansa Italia, che certamente è molto importante per l’aeroporto lombardo, ma nel complesso tutte le altre compagnie hanno trasportato nello scorso mese il 21% in più di passeggeri rispetto allo scorso anno.

Il recupero di Malpensa passa da un’insieme di compagnie e il fatto di non essere più legato all’andamento di un’unica compagnia potrà rivelarsi un fattore di successo. Fino al 2007 circa il 50% del traffico sullo scalo era garantito da Alitalia, mentre già lo scorso anno la percentuale era scesa al 19% circa. Questo anno molto probabilmente Alitalia non trasporterà nemmeno il 10% dei passeggeri che transiteranno dall’aeroporto varesino.

Nel complesso i passeggeri del 2009 potrebbero essere dello stesso ordine di grandezza del 2008 e questo sarebbe un successo per la dirigenza SEA, che si sta spendendo per trovare sostituti alla compagnia di bandiera. L‘amministratore delegato della società di gestione degli aeroporti milanesi, Giuseppe Bonomi, si è lamentato della classe politica e dell’inazione di questa.

Non ha tutti i torti nell’affermare che poco è stato fatto per gli aeroporti milanesi, soprattutto nell’ambito della normativa degli slot. Il Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, si sta invece spendendo per una revisione degli accordi ma il processo si rivela essere abbastanza lungo. Se tali accordi venissero revisionati, l’aeroporto potrebbe ritrovare una buona parte della propria clientela, dato che circa il 50% della perdita dei passeggeri tra 2007 e 2008 è dovuta ai mancati passeggeri intercontinentali.

La normativa degli slot, che non permette un reale mercato di questi diritti, fa si che non ci possa essere una sostituzione di Alitalia con altri vettori aerei. Il problema è particolarmente sentito a Linate e il congelamento degli slot effettuata dalla Direzione Generale dell’Energia e dei Trasporti europea, guidata da Antonio Tajani, complica estremamente il quadro per l’aeroporto milanese. La politica in effetti sta agendo; purtroppo a livello europeo sta effettuando decisioni che vanno a penalizzare gli aeroporti lombardi ed in generale tutti gli scali europei congestionati.

La soluzione in realtà non è impossibile da realizzare; basterebbe evitare di prendere decisioni, come quella dell’Unione Europea, contrarie al mercato e al contempo pensare di introdurre un mercato secondario degli slot, come anche la stessa Commissione Europea, chiedeva fino all’Aprile 2008. La liberalizzazione nel trasporto aereo ha evidenziato che, lasciando spazio al mercato, si fa l’interesse di tutti i cittadini i quali hanno maggiori possibilità di scelta e tariffe più ridotte per soddisfare il proprio essenziale bisogno di mobilità.
Ilsussidiario.net
 
scusa, ma ha ragione. Perchè è "buono" solo chi difende MXP e "cattivo" chi è a favore di LIN? Alla cittá Milano magari fa molto meglio un LIN che funziona bene, piuttosto che un MXP che è quello che è e che, a mio modesto parere, non riuscirá mai a superare veramente le innate debolezze e non ha al momento i presupposti strutturali per diventare vero hub. E dubito che, per quanto siano bravi, LH o LHI possano riuscire. Ma anche se dovessi sbagliare, lasciamo che decida il mercato, lasciamo libero l'accesso a LIN e MXP e che ogni cliente scelga in base alle proprie esigenze. Dove sarebbe lo scandalo????

Non è questione di "buoni" o di "cattivi".

E' questione di vedere le cose in modo miope o lungimirante.

Leggermente diverso.
 
Sull' inserto Lombardia del Sole di oggi ci sono i neurodeliri di Ponti e Baccelli, che argomentano quanto evidentemente già deciso dalla politica, cioè Linate no limits.
Che non si volesse ridurre LIN potevo capirlo, nella ristretta mentalità dei politici, ma riportarlo a piena capacità, nel momento in cui devono saltare necessariamente slot per FCO, è da dementi.

Probabilmente preferiscono che LH Italia cambi programma e invece che intercontinentali metta indispensabili voli da Linate alle vere capitali della finanza mondiale come Brindisi e Crotone, oltre che alla sempre più indispensabile FCO.

Avremo in eterno Malpensa zero tituli.
 
sostanzialmente concordo, e credo che, anche con qualche ptp intercontinentale, la cosa diverrà progressivamente chiara

Tu ci speri perché si tratta di Milano caro Panik... ;-/
Non capisco, LH investe su Milano, AZ ha scelto Roma, bella finalmente si sono divisi i mercati, due mercati sulle quale investire in maniera differente, mentre per te Milano dovrebbe essere assolutamente lasciata a priori, qualcuno ha capito che questo mercato non fa proprio schifo.
 
non mi acontento,oltre s ato solito liet motive mi sembrava che l'intervento precedente parlasse di debolezze non di sistema.

MXP debolezze strutturali non ne ha. O meglio...non potrà diventare un hub come FRA o CDG, ma nemmeno FCO può diventarlo se per quello. Questo è un problema nazionale, e le ragioni sono svariate e le abbiamo già sviscerate in trillioni di posts.

Nonostante tutto a Milano manca un sistema aeroportuale (cosa che invece sono riusciti a fare a Roma o a Venezia/Treviso).
Non serve chiudere LIN perchè comunque è un aeroporto comodo, non si può negare. Ma basta apportare qualche piccola modifica* per far esplodere MXP che ha comunque ha i mezzi per diventare un gran bel focus airport di qualsiasi compagnia mondiale, che sia LHI o AirZimbabwe.

Ma come abbiamo già detto il problema non è di MXP, di SEA, di AZ o altro...è semplicemente nella ottusità di una certa parte politica che ancora governa la Lombardia.



*Eventuali modifiche sono note a tutti: divieto di through check-in, chiusura dogana, limitazione TOW etc...
 
Linate no limits.

http://www.youtube.com/watch?v=gzyFmilkd80

Lemme hear ya say yeah! (yeah)
Lemme hear ya say yeah! (yeah)
No, no, no, no, no, no, no, no, no ,no ,no, no there's no limit!
No, no, no ,no, no, no, no, no, no, no, no, no there's no limit!
No no limits, we'll reach for the sky!
No valley to deep. No mountain too high.
No no limits, we'll give up the fight
We do what we want and we do it with pride....
 
Ultima modifica:
MXP debolezze strutturali non ne ha. O meglio...non potrà diventare un hub come FRA o CDG, ma nemmeno FCO può diventarlo se per quello. Questo è un problema nazionale, e le ragioni sono svariate e le abbiamo già sviscerate in trillioni di posts.

Nonostante tutto a Milano manca un sistema aeroportuale (cosa che invece sono riusciti a fare a Roma o a Venezia/Treviso).
Non serve chiudere LIN perchè comunque è un aeroporto comodo, non si può negare. Ma basta apportare qualche piccola modifica* per far esplodere MXP che ha comunque ha i mezzi per diventare un gran bel focus airport di qualsiasi compagnia mondiale, che sia LHI o AirZimbabwe.

Ma come abbiamo già detto il problema non è di MXP, di SEA, di AZ o altro...è semplicemente nella ottusità di una certa parte politica che ancora governa la Lombardia.



*Eventuali modifiche sono note a tutti: divieto di through check-in, chiusura dogana, limitazione TOW etc...
Bisognerebbe scolpirlo in fronte ad amministratori e professori di Milano.
 
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