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La compagnia finita in insolvenza potrebbe aggregarsi al nuovo polo italiano del trasporto aereo Offerta di Air Italy e Meridiana per Livingston
23 luglio 2011
ROMA
Il matrimonio nei cieli tra Air Italy e Meridiana Fly potrebbe ricevere in dote una terza compagnia, il ramo d'azienda di Livingston, vettore charter messo a terra nell'ottobre 2010 per insolvenza con circa 420 dipendenti.
Su Livingston ha aperto una procedura di vendita il commissario, avvocato Daniele Discepolo, il quale ha l'autorizzazione dell'Unione europea a far avere alla compagnia la garanzia statale su un finanziamento di 9,8 milioni di euro. Il comandante Giuseppe Gentile, presidente, amministratore delegato e azionista di riferimento di Air Italy, ha presentato un'offerta formale di acquisto del ramo d'azienda di Livingston.
Non si conoscono i termini della proposta, che è accompagnata da un deposito di 200mila euro. Il commissario Discepolo ha chiesto alcuni chiarimenti. Se arriveranno nei prossimi giorni, il commissario sottoporrà l'offerta di Air Italy al comitato di sorveglianza, presieduto da Renzo Bellora, un commercialista di Gallarate che è commissario di un'altra azienda in dissesto, la Ferrania. La riunione del comitato è fissata per il primo agosto. L'offerta è condizionata a un accordo con i sindacati sull'occupazione. Air Italy assorbirebbe quasi un centinaio di addetti, sugli oltre 400 in cassa integrazione dell'ex Lauda Air.
Sul vettore permane l'interesse della Rt di Riccardo Toto, il figlio del fondatore di Air One che è socio di Alitalia-Cai, Carlo Toto. Il giovane imprenditore (31 anni) però non ha finora formalizzato un'offerta, in seguito alla forte opposizione dell'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, che ritiene l'acquisto di Livingston incompatibile con l'impegno di non concorrenza firmato a fine 2008 dalla Toto spa (che fa capo al padre, Carlo) con la vendita di Air One a Cai. Il divieto, valido fino a tutto il 2013, riguarda «attività di trasporto aereo passeggeri di linea che siano in concorrenza diretta con l'attività esercitata da Cai». Livingston però è un vettore charter, non di linea.
L'acquisto di Livingston rafforzerebbe l'attività charter del nuovo polo costituito da Meridiana Fly e Air Italy, spiega al Sole 24 Ore Roberto Scaramella, direttore del settore aviation di Akfed, il fondo dell'Aga Khan al quale il principe degli ismailiti ha appena trasferito la sua partecipazione di controllo in Meridiana. L'integrazione è seguita con attenzione anche dai sindacati, perché di recente nel gruppo Meridiana è stato firmato un accordo per circa 900 esuberi, da smaltire con cassa integrazione per 4 anni più tre anni di mobilità.
«L'integrazione con Air Italy – spiega Scaramella – aumenta il tasso di utilizzo degli aerei e ci rende più efficienti, perché faremo le stesse cose del nostro piano ma usando meno aerei. È un'occasione di crescita per entrambi i vettori, con servizi migliori. Le due compagnie insieme possono raggiungere più rapidamente l'equilibrio economico, dovremmo arrivarci nel 2013». Il gruppo parte con circa 800 milioni di ricavi e 35 aerei, di cui sei per il lungo raggio (charter). «Ognuno dovrà ridurre la flotta di tre quattro aerei, l'occupazione non dovrebbe subire impatti oltre al nostro piano, salvo qualche aggiustamento», precisa Scaramella. Alitalia aveva corteggiato Meridiana, Sabelli è uscito definitivamente di scena o no? «Questo progetto è chiaramente alternativo ad Alitalia. C'è un accordo di code sharing tra Cai e Air Italy, ci sono i presupposti per rinnovarlo e può essere esteso. Dopo aver stabilizzato l'azienda, affronteremo il tema delle alleanze, parleremo con tutti i tre grandi poli mondiali».