Thread Fiumicino e Ciampino dal 27 Dicembre: analisi sul sistema Aeroportuale Romano


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Con il progetto di FCO 2 (nuovo polo per le compagnie e trasformazione dell'attuale FCO1 in apt per low cost), ha veramente senso il molo C, conoscendo i tempi tutti italici di completamento? Se non erro tra l'altro sarà una struttura concepita espressamente per i vettori non ST...

Solo il terminal 4 sarà dedicato alle low cost, non tutto FCO Sud. Le compagnie non SkyTeam avranno il Satellite ed il nuovo molo, le low cost il nuovoT4 con relativo molo e Skyteam i Terminal 1 e 2. Immagino che una volta terminato il Terminal Nord ci si sposterà Skyteam di sicuro, ma non credo sarà sufficente a sopportare la totalità del traffico non low cost che graviterà su FCO nel 2024 e quindi rimarrà anche a FCO Sud
 
ROMA - Uno scalo da dimenticare. O almeno c’è da sperare che uomini d’affari e turisti lo dimentichino presto. L’aeroporto di Fiumicino si presenta, venerdì 16 novembre, come un enorme immondezzaio. Un tappeto di rifiuti, plastiche e avanzi di cibo decorano ogni angolo dei terminal del Leonardo Da Vinci. Centinaia le bottigliette sparse per terra, di fronte al varco degli imbarchi internazionali del T3, un mare di cartacce tra i banchi accettazione delle varie compagnie di bandiera, con i viaggiatori costretti a fare lo slalom con le valigie a seguito. Le toilette poi somigliano a una discarica: carta igienica come coriandoli ovunque, escrementi fuori dai water, pozze di urina sul pavimento. «This is crazy», il commento di un turista inglese, di fronte a uno spettacolo indegno di uno scalo internazionale. All’aeroporto della Capitale la lunga vertenza di addetti alle pulizie, carrellisti e dipendenti dei duty free, prosegue ad oltranza, con il risultato che l’aeroporto si è trasformato in una specie di discarica. Tra lo sgomento e le proteste dei passeggeri in transito.
PROTESTA A OLTRANZA – Il presidio dei lavoratori è fisso ormai al T1 dal 14 novembre. Gli addetti ai carrelli sono incatenati ai varchi invece da quasi dieci giorni. Il terminal delle partenze nazionali, occupato dal sit-in, è quello che appare in condizioni peggiori, ricoperto letteralmente da un unico tappeto di immondizia. I lavoratori sono sdraiati a terra, stremati, di fronte al fast track di Alitalia (passaggio veloce del volo Roma-Milano), mentre davanti a loro sfila il gotha del mondo politico-imprenditoriale-economico made in Italy. Un applauso amaro scatta solo quando a una troupe televisiva viene concesso il permesso a effettuare riprese.
INCONTRO CON LA CAMUSSO - Susanna Camusso, segretario nazionale Cgil, di passaggio a Fiumicino, viene intercettata dai manifestanti e invitata a parlare con loro. «La vostra situazione purtroppo è comune a quella di molti lavoratori italiani – ha detto la sindacalista agli operai – spero che tutte le istituzioni coinvolte agiscano in vostro favore». Ma gli animi ormai sono affranti tra i disperati di Fiumicino.
MENO SOLDI PER TUTTI - Le proposte avanzate da Aeroporti di Roma per risolvere le vertenze e la gestione dei cambi di appalto non hanno soddisfatto gli addetti in sit-in. L’annunciato ritorno di Claudio Lotito e le sue aziende negli appalti di pulizie e carrelli in aeroporto, secondo i sindacati, non risolvono i problemi occupazionali. «L’accordo è inaccettabile - sostiene Rosalba Carai, segretario della Fisascat Cisl di Roma - In sostanza le 68 persone licenziate verrebbero riassorbite da altre società che subentrano nello scalo romano, ma passerebbero da un contratto a tempo indeterminato ad un contratto di un solo anno e a 6 ore al giorno anzichè 8. Questo significa che perderebbero 2 ore giornaliere, tutti i livelli acquisti e andrebbero a guadagnare circa 600 euro al mese».
SERVIZI E ANTIMAFIA – In ballo ci sono i circa 400 dipendenti delle pulizie e i 69 addetti ai carrelli portabagagli. Secondo l’accordo proposto, la ditta Dea Service dovrebbe collocare 55 dei 69 carrellisti (35 di loro restavano fuori dall’appalto della nuova ditta e quindi licenziati), la Snam Lazio Sud di Lotito invece doveva assorbire nelle pulizie i lavoratori del Consorzio Ias e i restanti addetti ai portabagagli. Il Consorzio Ias era subentrato alle aziende del patron della Lazio lo scorso aprile, insieme alla Meridional service, ditta siciliana già oggetto di un’indagine della Polizia di Frontiera e della Distrettuale Antimafia: i suoi titolari infatti sono attualmente sotto processo a Messina per truffa aggravata. Anche per la sospetta Meridional i giorni all’aeroporto di Fiumicino sembrano contati: a breve, secondo quanto trapela dallo scalo, anche l’azienda siciliana lascerà il posto alle ditte di Lotito.
«POSTI DI LAVORO GARANTITI» – Aeroporti di Roma, ente gestore del Da Vinci, dal canto suo assicura - in una lettera inviata anche al Prefetto, al Sindaco di Roma, al Presidente della Provincia e al sindaco di Fiumicino - che i posti di lavoro saranno garantiti. «Le soluzioni prospettate assicurano l’impiego di tutti i carrellisti, senza che ciò abbia posto termine al perdurare delle anomale azioni di protesta, tuttora in corso, peraltro nel settore delle pulizie non interessato da questa vertenza. – precisano da Adr - Le condizioni del nuovo appalto sono state determinate anche in conseguenza delle progressive riduzioni dell’utilizzo da parte dell’utenza del servizio carrellini, a causa della diffusione di valigie con ruote e delle policy delle compagnie aeree, che prevedono un solo bagaglio da stiva».
MEDIAZIONE CONTINUA - Per tentare di porre fine alle proteste, «che stanno generando notevoli disagi a passeggeri ed operatori», Adr ha influito con la sua mediazione nei confronti delle società interessate, per riassorbire tutti i lavoratori e a «far generare delle soluzioni praticabili a garanzia dei livelli occupazionali, ancorchè non considerate accettabili neanche nell’immediato da parte dei soggetti interessati e delle loro rappresentanze sindacali».


http://roma.corriere.it/roma/notizi...nvasa-da-rifiuti-sciopero-2112735160789.shtml
 
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ROMA - Uno scalo da dimenticare. O almeno c’è da sperare che uomini d’affari e turisti lo dimentichino presto. L’aeroporto di Fiumicino si presenta, venerdì 16 novembre, come un enorme immondezzaio. Un tappeto di rifiuti, plastiche e avanzi di cibo decorano ogni angolo dei terminal del Leonardo Da Vinci. Centinaia le bottigliette sparse per terra, di fronte al varco degli imbarchi internazionali del T3, un mare di cartacce tra i banchi accettazione delle varie compagnie di bandiera, con i viaggiatori costretti a fare lo slalom con le valigie a seguito. Le toilette poi somigliano a una discarica: carta igienica come coriandoli ovunque, escrementi fuori dai water, pozze di urina sul pavimento. «This is crazy», il commento di un turista inglese, di fronte a uno spettacolo indegno di uno scalo internazionale. All’aeroporto della Capitale la lunga vertenza di addetti alle pulizie, carrellisti e dipendenti dei duty free, prosegue ad oltranza, con il risultato che l’aeroporto si è trasformato in una specie di discarica. Tra lo sgomento e le proteste dei passeggeri in transito.
PROTESTA A OLTRANZA – Il presidio dei lavoratori è fisso ormai al T1 dal 14 novembre. Gli addetti ai carrelli sono incatenati ai varchi invece da quasi dieci giorni. Il terminal delle partenze nazionali, occupato dal sit-in, è quello che appare in condizioni peggiori, ricoperto letteralmente da un unico tappeto di immondizia. I lavoratori sono sdraiati a terra, stremati, di fronte al fast track di Alitalia (passaggio veloce del volo Roma-Milano), mentre davanti a loro sfila il gotha del mondo politico-imprenditoriale-economico made in Italy. Un applauso amaro scatta solo quando a una troupe televisiva viene concesso il permesso a effettuare riprese.
INCONTRO CON LA CAMUSSO - Susanna Camusso, segretario nazionale Cgil, di passaggio a Fiumicino, viene intercettata dai manifestanti e invitata a parlare con loro. «La vostra situazione purtroppo è comune a quella di molti lavoratori italiani – ha detto la sindacalista agli operai – spero che tutte le istituzioni coinvolte agiscano in vostro favore». Ma gli animi ormai sono affranti tra i disperati di Fiumicino.
MENO SOLDI PER TUTTI - Le proposte avanzate da Aeroporti di Roma per risolvere le vertenze e la gestione dei cambi di appalto non hanno soddisfatto gli addetti in sit-in. L’annunciato ritorno di Claudio Lotito e le sue aziende negli appalti di pulizie e carrelli in aeroporto, secondo i sindacati, non risolvono i problemi occupazionali. «L’accordo è inaccettabile - sostiene Rosalba Carai, segretario della Fisascat Cisl di Roma - In sostanza le 68 persone licenziate verrebbero riassorbite da altre società che subentrano nello scalo romano, ma passerebbero da un contratto a tempo indeterminato ad un contratto di un solo anno e a 6 ore al giorno anzichè 8. Questo significa che perderebbero 2 ore giornaliere, tutti i livelli acquisti e andrebbero a guadagnare circa 600 euro al mese».
SERVIZI E ANTIMAFIA – In ballo ci sono i circa 400 dipendenti delle pulizie e i 69 addetti ai carrelli portabagagli. Secondo l’accordo proposto, la ditta Dea Service dovrebbe collocare 55 dei 69 carrellisti (35 di loro restavano fuori dall’appalto della nuova ditta e quindi licenziati), la Snam Lazio Sud di Lotito invece doveva assorbire nelle pulizie i lavoratori del Consorzio Ias e i restanti addetti ai portabagagli. Il Consorzio Ias era subentrato alle aziende del patron della Lazio lo scorso aprile, insieme alla Meridional service, ditta siciliana già oggetto di un’indagine della Polizia di Frontiera e della Distrettuale Antimafia: i suoi titolari infatti sono attualmente sotto processo a Messina per truffa aggravata. Anche per la sospetta Meridional i giorni all’aeroporto di Fiumicino sembrano contati: a breve, secondo quanto trapela dallo scalo, anche l’azienda siciliana lascerà il posto alle ditte di Lotito.
«POSTI DI LAVORO GARANTITI» – Aeroporti di Roma, ente gestore del Da Vinci, dal canto suo assicura - in una lettera inviata anche al Prefetto, al Sindaco di Roma, al Presidente della Provincia e al sindaco di Fiumicino - che i posti di lavoro saranno garantiti. «Le soluzioni prospettate assicurano l’impiego di tutti i carrellisti, senza che ciò abbia posto termine al perdurare delle anomale azioni di protesta, tuttora in corso, peraltro nel settore delle pulizie non interessato da questa vertenza. – precisano da Adr - Le condizioni del nuovo appalto sono state determinate anche in conseguenza delle progressive riduzioni dell’utilizzo da parte dell’utenza del servizio carrellini, a causa della diffusione di valigie con ruote e delle policy delle compagnie aeree, che prevedono un solo bagaglio da stiva».
MEDIAZIONE CONTINUA - Per tentare di porre fine alle proteste, «che stanno generando notevoli disagi a passeggeri ed operatori», Adr ha influito con la sua mediazione nei confronti delle società interessate, per riassorbire tutti i lavoratori e a «far generare delle soluzioni praticabili a garanzia dei livelli occupazionali, ancorchè non considerate accettabili neanche nell’immediato da parte dei soggetti interessati e delle loro rappresentanze sindacali».


http://roma.corriere.it/roma/notizi...nvasa-da-rifiuti-sciopero-2112735160789.shtml

foto: http://roma.corriere.it/roma/galler..._10cfd938-2feb-11e2-9676-750af71025bf.shtml#7
 
Sono stato a FCO in arrivo venerdi sera ed in partenza stamattina, confermo che la situazione e' immonda!!
Uno schifo, un'indecenza. Masse di rifiuti ovunque. Non ho mai visto una cosa del genere.
AdR come gestore dello scalo si sbrighi a far tornare l'igiene e la pulizia in quello scalo e soprattutto si attivi per evitare che scioperi di questo genere possano riaccadere.
 
Sono stato a FCO in arrivo venerdi sera ed in partenza stamattina, confermo che la situazione e' immonda!!
Uno schifo, un'indecenza. Masse di rifiuti ovunque. Non ho mai visto una cosa del genere.
AdR come gestore dello scalo si sbrighi a far tornare l'igiene e la pulizia in quello scalo e soprattutto si attivi per evitare che scioperi di questo genere possano riaccadere.
Idem. Oggi l'ho trovato leggermente "più pulito".
Venerdì sera sembrava di essere in una discarica. Che bel biglietto da visita che ADR sta dando ai turisti in arrivo.
 
beh non è così inusuale, ci sono giornate con clima particolarmente difficile che richiedono l'uso della 25 in atterraggio.
Quello che è davvero raro, per non dire quasi unico, è l'atterraggio da 07 (mare).
 
per la prima volta da quando uso FR24 vedo che su FCO si atterra per pista 27, motivi particolari o solo direzione del vento insolita?

Come già detto, trattasi della pista 25.
Ad ogni modo, al momento a FCO c'è un vento che porta via e che probabilmente impone delle limitazioni d'uso sulle piste 16/34
 
Mi hanno raccontato di qualche sparuto e occasionale atterraggio da 07....ma si perde nella notte dei tempi (io comunque non li ho mai visti).
 
Fiumicino, sì del Tesoro al piano di sviluppo
Sbloccati aumenti di tariffe e investimenti: previsti 3.100 nuovi posti di lavoro nel 2013, 32mila fino al 2021

ROMA - Alla fine l'aumento delle tariffe aeroportuali ci sarà: 8,5 euro a passeggero per ogni volo. Dopo un braccio di ferro durato diversi giorni, il Tesoro ha dato il via libera al contratto di programma per lo sviluppo del Leonardo da Vinci, il cui tassello principale è il ritocco delle tariffe, in cambio del quale Adr, la società private che gestisce gli scali romani, sbloccherà investimenti propri per 12,5 miliardi entro il 2044.

Ieri sera dunque da Palazzo Chigi è arrivato il via libera senza il quale il contratto rischia di saltare. Dal 2013 infatti entrano in vigore le nuove norme europee che avrebbero reso i vincoli di legge più stringenti. Proprio l'altro ieri Gemina, azionista di controllo di Adr, aveva scritto al premier Monti sollecitando il via libera, offrendo in cambio 1,2 miliardi di investimenti subito, a fronte dei 90 milioni previsti.

Il piano di sviluppo prevede un target ambizioso: 100 milioni di passeggeri all'anno nel 2044, rispetto ai circa 37 milioni di oggi. Gli investimenti complessivi previsti ammontano a 12,5 miliardi e dovrebbero generare importanti ricadute per il territorio: oltre 3 mila posti di lavoro già nel 2013 per la realizzazione del molo C; 32 mila posti nei prossimi dieci anni; fino ad arrivare a 230 mila fra il 2021 e il 2044, la maggior parte dei quali impegnati nelle opere edili e nelle infrastrutture.

Il progetto però ha anche un ampio fronte di oppositori: dalle associazioni ambientaliste ai comitati di residenti nelle aree della zona (Fiumicino, Focene, Fregene) che già da anni denunciano livelli insostenibili di inquinamento ambientale ed acustico. Inoltre la realizzazione delle nuove opere, secondo gli ambientalisti, metterebbe a rischio importanti zone attualmente verdi (macchia mediterranea e tenute agricole). Confindustria e Confcommercio, ma anche i sindacati confederali, invece sostengono con forza il piano di sviluppo: «Occasione unica per la città di Roma e per tutto il Paese».

Paolo Foschi

http://roma.corriere.it/roma/notizi...umicino-ok-piano-sviluppo-2113273443077.shtml
 
In una intervista al Sole 24 ORE, Ciaccia sembra porre la parola fine sull'aeroporto di Viterbo e dichiara che FCO dovrà ospitare anche i vettori lowcost.

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«Lo Stato userà la golden share se cambia la proprietà di Adr»

«L'approvazione del contratto di programma di Aeroporti di Roma, con i 12,5 miliardi destinati al potenziamento dello scalo di Fiumicino, aumenta la competitività e l'attrattività del nostro Paese. È previsto che nei prossimi 10 anni contribuisca, anche attraverso l'indotto, alla crescita per 4 miliardi e aumenti l'occupazione di 32 mila persone». Il vice ministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia, non nasconde la soddisfazione per il buon fine del piano che apre la strada nel contempo ad aumenti delle tariffe aeroportuali di 10 euro a passeggero a partire dal prossimo anno. E non si sottrae alle domande sulle clausole e ricadute di quell'accordo con la società che fa capo alla famiglia Benetton. «Non credo che la Commissione europea solleverà obiezioni su questo contratto che, come il caso di Sea (Milano) e Save (Venezia), è stato stipulato in deroga alla direttiva europea sulle tariffe aeroportuali - osserva Ciaccia -. C'è stato un approfondimento con Bruxelles: abbiamo spiegato che la deroga non è sugli obiettivi, ma sulle procedure e si rende necessaria per i tre maggiori scali al fine di colmare l'enorme gap infrastrutturale e accelerare gli investimenti. E' stata la Ue a suggerire, vista la necessità di fare presto, di mettere un limite temporale alla chiusura i contratti in deroga (che si è tradotto nel termine del prossimo 31 dicembre, ndr). Credo che se Bruxelles si attiverà sarà per vigilare che l'applicazione dei contenuti non sia distorta».

Sono previste clausole per impedire cambi di proprietà non graditi del concessionario? «È meglio evitare che lo Stato si intrufoli nei meccanismi del cambio di proprietà - risponde -. Le ricordo che per i settori strategici, come sono le infrastrutture, è vigente la golden share varata da questo Governo».
Il via libera al contratto di programma di Adr è arrivato venerdì scorso, dopo che la società ha minacciato attraverso il presidente, Fabrizio Palenzona, ogni azione per tutelare i propri diritti. E questo a seguito di alcune modifiche richieste dal dicastero dell'Economia, come, ad esempio, la revisione delle regole per calcolare le tariffe ogni 10 anni (la concessione scade nel 2044). «L'impianto del contratto è rimasto in linea di massima quello approvato lo scorso 25 ottobre dall'Enac - spiega Ciaccia -. Non si può mettere un recinto troppo stretto. Il concessionario deve avere la certezza di regole durature per potersi finanziare sul mercato. E ci tengo a sottolinearlo: il piano di Adr è autofinanziato».

Alcuno correttivi sono stati però richiesti dal ministero per le Infrastrutture nelle scorse settimane. «Abbiamo fatto presente alla società i criteri previsti nel decimo allegato sulle infrastrutture al documento di economia e finanza approvato lo scorso 20 settembre - conferma -. In base ai quali non possono essere realizzati nuovi scali laddove si possa sopperire potenziando altre infrastrutture preesistenti». Adr ha così provveduto a cancellare dal piano lo scalo di Viterbo, che doveva essere realizzato nel 2019, dirottando le risorse su Fiumicino, che dovrà ospitare anche i voli low cost, lasciando a Ciampino il ruolo di city airport.

Il piano di sviluppo prevede l'investimento di 12,5 miliardi entro il 2044 (di cui 2,5 entro il 2016). «Circa quattro miliardi sono destinati al potenziamento di Fiumicino sud - spiega il vice ministro - 7,5 miliardi all'ampliamento a nord con la realizzazione di una nuova pista e 500 milioni a Ciampino. Nel 2020 sono previsti 50 milioni di passeggeri (quest'anno si è arrivati a 37 milioni, ndr) per toccare 100 milioni nel 2038. Sarà di cruciale importanza garantire che un simile aumento dimensionale sia supportato da un potenziamento dei collegamenti con la città e con le altre destinazioni italiane dei passeggeri in transito da Fiumicino».

Le compagnie aeree obiettano che gli aumenti tariffari previsti siano eccessivi. «Anche questo è un mito che va sfatato - replica Ciaccia -. Non possiamo diventare la Bengodi dei vettori. Penso che i passeggeri siano disposti a spendere qualche spicciolo in più per avere un aeroporto e servizi all'altezza di una capitale europea».

Entro fine anno il Governo deve approvare il piano degli aeroporti. Ci saranno scali che chiuderanno? «I criteri generali verranno approvati dal Governo - risponde - poi il piano avrà un iter parlamentare. Oggi in Italia ci sono 100 scali: penso che si potranno chiudere ben più dei 40 scali stimati in precedenti valutazioni. Entro fine anno spero che si possa approvare anche il contratto di Save».

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-12-27/stato-usera-golden-share-064116.shtml
 
Gemina: perfezionato contratto programma tra Enac e Adr
27 Dicembre 2012 - 20:33

(ASCA) - Roma, 27 dic - Gemina comunica la firma del Contratto di Programma tra Aeroporti di Roma (Adr) ed Enac.

Grazie a questo accordo, spiega la nota, si creano le condizioni per l'ammodernamento e l'ampliamento del piu' importante sistema aeroportuale italiano.

Gli investimenti previsti nei prossimi dieci anni ammontano a 2,5 miliardi euro, nell'ambito del piano elaborato con il contributo del socio internazionale Changi (aeroporto di Singapore) per complessivi 12 miliardi fino al 2044.

Con riferimento agli sviluppi previsti nel breve termine, saranno resi disponibili nel periodo 2013 - 2016 elementi infrastrutturali di essenziale importanza con un impegno finanziario di oltre 1.200 milioni, in significativo incremento rispetto alle previsioni iniziali di piano fissate in circa 900 milioni.

Gli investimenti programmati, finanziati interamente con capitali privati, consentiranno di portare l'aeroporto di Fiumicino ad una capacita' di oltre 100 milioni di passeggeri. L'avvio del piano di investimenti consentira' inoltre un impatto occupazionale di 30.000 unita' nel breve - medio termine fino a raggiungere le 230.000 unita' nel lungo termine. I nuovi posti di lavoro si andranno ad aggiungere agli attuali 170.000 del sistema aeroportuale romano, di cui circa 41.000 direttamente su siti aeroportuali.

Il Contratto di Programma definisce i principi che regolano la determinazione delle tariffe per l'intero periodo della concessione (2044) e riduce il gap tariffario rispetto alla media europea, fino ad oggi superiore del 95%. Le tariffe rimarranno comunque tra le piu' basse d'Europa.

http://www.asca.it/news-Gemina__perfezionato_contratto_programma_tra_Enac_e_Adr-1233590-ECO.html


Adr: nuove tariffe, Gemina vola in borsa
Shopping F2i e Amber scatena acquisti su aeroporti, Save +7,3%
27 dicembre

Adr: nuove tariffe, Gemina vola in borsa (ANSA) - MILANO, 27 DIC - Il via libera in extremis da parte del governo Monti delle nuove tariffe per Aeroporti di Roma mette le ali a Gemina a Piazza Affari mentre lo shopping dei fondi F2i e Amber, che hanno rilevato quote negli aeroporti di Torino e Venezia, infiamma i titoli del settore. Gemina, di cui i Benetton sono il primo azionista, ha chiuso la seduta con un balzo del 32% mentre Save (aeroporto di Venezia) e' balzata del 7,28%.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubr...-nuove-tariffe-Gemina-vola-borsa_8003037.html
 
Fiumicino, 44 dipendenti duty free in sciopero della fame

Proteste contro la procedura di licenziamento avviata dopo il passaggio alla società francese Lagardere
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ROMA - Sette negozi della società Wdfg (World duty free group), chiusi all'aeroporto di Fiumicino a Roma e uno sciopero della fame con un presidio permanente per i 44dipendenti della Wdfg, addetti alla vendita e all'amministrazione, ai quali, alla fine del mese, arriveranno altrettante lettere di licenziamento. La motivazione sarebbe legata al passaggio dall'attuale azienda alla società francese Lagardere, aggiudicatrice della gara dei duty free da parte della società Aeroporti di Roma Retail.

I manifestanti oltre ad avere avviato da oggi lo sciopero della fame, hanno installato una tenda, sede del presidio permanente, di fronte agli uffici direzionali della società di gestione Aeroporti di Roma. «Queste forme di protesta andranno avanti ad oltranza fino a quando non sarà aperto in Regione un tavolo ufficiale di trattativa, insieme con l'Assessore al lavoro e le due società interessate - ha spiegato il Segretario nazionale dell'Usb, Andrea Cavola, che nello scalo di Fiumicino ha incontrato i lavoratori - L'atteggiamento che stanno assumendo i soggetti coinvolti rispetto a questa vertenza è vergognoso. Perché parliamo di un comparto in attivo, quindi non si capisce perché i dipendenti che vi lavoravano debbano essere scaricati così».

Prc: aprire una trattativa. «È iniziato uno spietato conto alla rovescia per il futuro occupazionale dei 44 lavoratori e lavoratrici del Duty Free dell'aeroporto di Fiumicino, che dal 16 gennaio prossimo rischiano il licenziamento a seguito del mancato rispetto della clausola di salvaguardia sociale dopo il rinnovo delle concessioni per gli spazi commerciali dell'aeroporto. Nonostante la loro mobilitazione vada avanti compatta ormai da molto tempo, grazie anche al sostegno dell'Usb e della Cgil, non si vede ancora uno spiraglio di luce che consenta di giungere a soluzioni certe e garanzia di continuità lavorativa». È quanto afferma, in una nota, Ivano Peduzzi consigliere di Rifondazione Comunista alla Regione Lazio, che oggi pomeriggio prenderà parte alla mobilitazione a oltranza organizzata dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali davanti all'aeroporto.

«Nonostante un incontro con il Prefetto e con la Regione, che ha fatto sperare nell'avvio di una soluzione per la tutela dei posti di lavoro dei 44 dipendenti, il tutto si è poi concluso con un nulla di fatto a causa della mancato impegno delle ditte subentranti nella gestione degli spazi commerciale e di Adr nel far decollare le trattative. Nel sostenere i sindacati, che hanno già fatto richiesta di un nuovo incontro tra le istituzioni e le parti in causa, abbiamo oggi scritto al Prefetto e all'assessorato competente della Regione Lazio sollecitandoli a intervenire con la massima urgenza», conclude Peduzzi.

http://www.ilmessaggero.it/roma/cro...free_fiumicino_lagardere/notizie/242029.shtml
 
10/01/2013 09:32
Fiumicino: "No fast track per Alitalia"

Leggi anche: Alitalia, Fiumicino, Aeroporti di Roma, Air France
Alitalia si avvicina al weekend più caldo dalla nascita di Cai con un duro braccio di ferro in contrapposizione ad Aeroporti di Roma.

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La vicenda non è nuova, ma la decisione di Adr di non consentire più il fast track per i passeggeri Az a Fiumicino va a colpire uno dei punti nevralgici del business della compagnia: la rapidità dei collegamenti tra la Capitale e Milano Linate.

Alla base dello scontro, sfociato nel taglio dei servizi da parte dello scalo, l'accusa mossa da Aeporti di Roma riguardo il ritardo in alcuni pagamenti. Cifre "di entità ridottissima", ha precisato l'amministratore delegato di Alitalia Andrea Ragnetti.

Intanto, Il Sole 24 Ore segnala che alcuni movimenti in Borsa lascerebbero presagire una scommessa del mercato a favore della cessione di quote ad Air France. Scadrà infatti sabato 12 il lock-up, con l'immissione sul mercato delle azioni di Alitalia. Il quotidiano finanziario sottolinea il balzo di Immsi, società che fa capo a Roberto Colaninno; il tutto nonostante le smentite su eventuali accordi arrivate sia da Air France che da Alitalia.

(TTG)
 
Per ripicca sono stati spenti anche i televisori presenti nelle lounges AZ,quelli con tutti gli imbarchi. Che tristezza mamma mia...
 
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