Approvata fusione Atlantia/Gemina, concambio 1 a 9
venerdì 8 marzo 2013 19:47
di Stefano Bernabei
MILANO/ROMA (Reuters) - Atlantia e Gemina, le holding di autostrade e aeroporti controllate dai Benetton, hanno raggiunto l'accordo per una fusione con un concambio di una nuova azione Atlantia per ogni 9 Gemina ordinarie e risparmio possedute che verrà proposto alle assemblee degli azionisti entro metà maggio.
Il disco verde delle assemblee farà nascere un nuovo polo infrastrutturale italiano, attivo nelle concessioni di reti di autostrade a pedaggio e scali aeroportuali, che punta a valorizzare la già forte presenza internazionale di Atlantia, soprattutto in America Latina.
Tra gli obiettivi dell'operazione, dice la nota, c'è quello di "cogliere nuove opportunità di business all'estero, in particolare nei paesi dove Atlantia è già presente, come Brasile e Cile, e dove si annunciano nuovi progetti aeroportuali".
Il nuovo gruppo parte con oltre 5.000 chilometri di autostrade a pedaggio e oltre 41 milioni di passeggeri aeroportuali nel 2012.
Oggi i consigli delle due società hanno deliberato, con il parere favorevole degli amministratori indipendenti, il progetto con cui Gemina verrà incorporata in Atlantia, con una pura fusione senza conguaglio in denaro, che prenderà in carico il piano di investimenti per ammodernare e ampliare l'aeroporto di Fiumicino con una spesa di 2,5 miliardi in 10 anni di cui 1,2 nei primi quattro. L'intero piano, sostenuto dal nuovo regime tariffario del contratto di programma di Aeroporti di Roma varato a inizio anno, prevede 12 miliardi di investimenti sul lungo periodo.
"L'integrazione tra Atlantia e Gemina creerà un gruppo con attività geograficamente diversificate combinando, da un lato, la crescente esposizione di Atlantia in mercati esteri a forte crescita (Cile e Brasile) e, dall'altro, le dinamiche del traffico aeroportuale del principale scalo italiano che beneficia di una crescente componente di traffico inbound proveniente da mercati emergenti", spiega una nota congiunta delle due holding.
"Inoltre, la combinazione di sistemi regolatori - ossia quello tipico autostradale e quello aeroportuale - fra loro complementari, offrirà un profilo di crescita maggiormente bilanciato".
Tra gli altri punti indicati, il nuovo gruppo potrà dare ad Aeroporti di Roma un più facile accesso ai finanziamenti sul mercato dei capitali.
"La struttura dell'operazione prevede l'incorporazione di Gemina in Atlantia, la quale rimarrà la sola holding quotata, con un'elevata capitalizzazione e un ampio flottante".
AZIONISTI POST FUSIONE
Il progetto è subordinato ovviamente al via libera delle assemblee e alla approvazione senza riserve dell'Antitrust, all'assenza di obiezioni da parte dell'Enac - che presidia gli operatori aeroportuali -, all'efficacia della convezione di Adr che assegna le tariffe e, tra le altre condizioni, al "rilascio del consenso alla fusione, ai sensi dei contratti di finanziamento in essere, da parte delle banche finanziatrici di Atlantia, di Gemina e di Adr".
A valle della fusione il nuovo gruppo Atlantia-Gemina vedrà Sintonia - holding controllata dalla famiglia Benetton dove sono presenti Goldman Sachs, Mediobanca, il fondo sovrano di Singapore - al 45,6%, Fondazione Crt al 5,1% e Blackrock al 4%, SI.TO al 2,5%, Mediobanca al 2,5%, Changi (Singapore) all'1,7%, Lazard all'1,6%, Fonsai a 0,8%, Unicredit 0,7%, Ubs 0,6%, Norges 0,4%. Atlantia vedrebbe diluite all'1,6% la propria quota di azioni proprie.
La fusione, spiega la nota congiunta, sarà perfezionata al più tardi entro il 2013.
Le assemblee straordinarie delle due società per approvare l'operazione sono convocate il 30 aprile in prima convocazione e il 15 maggio in seconda, mentre quelle degli azionisti di risparmio Gemina saranno il 29 aprile o il 14 maggio in seconda.
venerdì 8 marzo 2013 19:47
di Stefano Bernabei
MILANO/ROMA (Reuters) - Atlantia e Gemina, le holding di autostrade e aeroporti controllate dai Benetton, hanno raggiunto l'accordo per una fusione con un concambio di una nuova azione Atlantia per ogni 9 Gemina ordinarie e risparmio possedute che verrà proposto alle assemblee degli azionisti entro metà maggio.
Il disco verde delle assemblee farà nascere un nuovo polo infrastrutturale italiano, attivo nelle concessioni di reti di autostrade a pedaggio e scali aeroportuali, che punta a valorizzare la già forte presenza internazionale di Atlantia, soprattutto in America Latina.
Tra gli obiettivi dell'operazione, dice la nota, c'è quello di "cogliere nuove opportunità di business all'estero, in particolare nei paesi dove Atlantia è già presente, come Brasile e Cile, e dove si annunciano nuovi progetti aeroportuali".
Il nuovo gruppo parte con oltre 5.000 chilometri di autostrade a pedaggio e oltre 41 milioni di passeggeri aeroportuali nel 2012.
Oggi i consigli delle due società hanno deliberato, con il parere favorevole degli amministratori indipendenti, il progetto con cui Gemina verrà incorporata in Atlantia, con una pura fusione senza conguaglio in denaro, che prenderà in carico il piano di investimenti per ammodernare e ampliare l'aeroporto di Fiumicino con una spesa di 2,5 miliardi in 10 anni di cui 1,2 nei primi quattro. L'intero piano, sostenuto dal nuovo regime tariffario del contratto di programma di Aeroporti di Roma varato a inizio anno, prevede 12 miliardi di investimenti sul lungo periodo.
"L'integrazione tra Atlantia e Gemina creerà un gruppo con attività geograficamente diversificate combinando, da un lato, la crescente esposizione di Atlantia in mercati esteri a forte crescita (Cile e Brasile) e, dall'altro, le dinamiche del traffico aeroportuale del principale scalo italiano che beneficia di una crescente componente di traffico inbound proveniente da mercati emergenti", spiega una nota congiunta delle due holding.
"Inoltre, la combinazione di sistemi regolatori - ossia quello tipico autostradale e quello aeroportuale - fra loro complementari, offrirà un profilo di crescita maggiormente bilanciato".
Tra gli altri punti indicati, il nuovo gruppo potrà dare ad Aeroporti di Roma un più facile accesso ai finanziamenti sul mercato dei capitali.
"La struttura dell'operazione prevede l'incorporazione di Gemina in Atlantia, la quale rimarrà la sola holding quotata, con un'elevata capitalizzazione e un ampio flottante".
AZIONISTI POST FUSIONE
Il progetto è subordinato ovviamente al via libera delle assemblee e alla approvazione senza riserve dell'Antitrust, all'assenza di obiezioni da parte dell'Enac - che presidia gli operatori aeroportuali -, all'efficacia della convezione di Adr che assegna le tariffe e, tra le altre condizioni, al "rilascio del consenso alla fusione, ai sensi dei contratti di finanziamento in essere, da parte delle banche finanziatrici di Atlantia, di Gemina e di Adr".
A valle della fusione il nuovo gruppo Atlantia-Gemina vedrà Sintonia - holding controllata dalla famiglia Benetton dove sono presenti Goldman Sachs, Mediobanca, il fondo sovrano di Singapore - al 45,6%, Fondazione Crt al 5,1% e Blackrock al 4%, SI.TO al 2,5%, Mediobanca al 2,5%, Changi (Singapore) all'1,7%, Lazard all'1,6%, Fonsai a 0,8%, Unicredit 0,7%, Ubs 0,6%, Norges 0,4%. Atlantia vedrebbe diluite all'1,6% la propria quota di azioni proprie.
La fusione, spiega la nota congiunta, sarà perfezionata al più tardi entro il 2013.
Le assemblee straordinarie delle due società per approvare l'operazione sono convocate il 30 aprile in prima convocazione e il 15 maggio in seconda, mentre quelle degli azionisti di risparmio Gemina saranno il 29 aprile o il 14 maggio in seconda.