Thread Alitalia - Gennaio 2017


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In parecchi stanno facendoti notare, con garbo, gentilezza, e stile, che le tue analisi sono troppo semplicistiche. E siamo in tanti ad essere d'accordo con loro. Sei invitato a regolarti di conseguenza.

se fossero cosi semplicistiche non capisco perchè sono arrivato alle stesse conclusioni diffuse sulla stampa ancora peraltro parziali,
con la contrarietà di tutti quelli che mi scrivevano contro, comunque vi saluto cosi' siete a posto.
 
Da repubblica :


Calenda su Alitalia: "Gestita male, le colpe non ricadano sui lavoratori"
Il ministro dello Sviluppo interviene anche sulla decisione della Consulta a proposito dei referendum sul Jobs act: "Non tutto è battaglia ideologica. Pronti a correggere i voucher". Da Vivendi una "condotta opaca" nella scalata a


Calenda su Alitalia: "Gestita male, le colpe non ricadano sui lavoratori"


MILANO - Se l'Alitalia si trova ciclicamente a fare i conti con lo spettro di un default è perché non è una società gestita bene: per questo le colpe non devono cadere sui lavoratori. Il lavoro migliora, ci sono più occupati, ma non si possono certo stappare i migliori champagne. E sul tema dei voucher e del Jobs act, a valle della decisione della Consulta che ha aperto le porte al referendum sui buoni lavoro e sugli appalti, chiudendole però sull'articolo 18, il governo si dice pronto a correggere il funzionamento della forma di retribuzione di lavoratori occasionali diventata un nido di irregolarità. Ma non se ne deve fare una battaglia ideologica. E' il pensiero a tutto tondo, che spazia sui principali temi economici del momento, del ministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, intervenuto a Radio Anch'io di buona mattina. Calenda non ha risparmiato una nuova stoccata alla francese Vivendi, che si è lanciata nella scalata a Mediaset: l'ha definita una "condotta opaca", e ha assicurato che l'Italia "non accetta scorrerie".


Alitalia. La situazione della ex compagnia di bandiera "è stata gestita oggettivamente male", ha affermato il ministro dello Sviluppo economico secondo cui è "inaccettabile che una gestione non buona venga ribaltata sui lavoratori". Intervistato su Radio2, Calenda ha sottolineato che "non esiste" che l'azienda parli di esuberi prima di presentare il piano industriale. "Non spetta a me dirlo, la fiducia ce la devono avere gli azionisti. Mi pare oggettivo che la compagnia è stata gestita male. Quello che è inaccettabile è scaricare questo sui lavoratori", ha specificato. E' dunque inaccettabile parlare di esuberi prima di vedere un piano di rilancio: "Questo il governo l'ha detto chiaro all'azienda".


Nella compagnia il clima è teso e la frattura tra società e dipendenti è ormai conclamata: è probabile che verso la fine di febbraio - salvo intese ad ora difficili - si arrivi allo sciopero (nel mezzo c'è lo sciopero generale del trasporto aereo già proclamato per il 20 gennaio sul problema degli ammortizzatori sociali e del fondo di solidarietà). Nonostante l'arrivo di Etihad come socio forte, la situazione finanziaria di Alitalia non si è risollevata. Nelle ultime settimane è stato necessario un ennesimo sforzo di concertazione con i soci - in particolare Intesa, Unicredit e la stessa Etihad - per arrivare a siglare l'accordo per il finanziamento a sostegno della nuova parte del piano industriale. Un programma del quale mancano ancora i contorni definiti, come ha rilevato il governo, ma sul quale pendono 1.500 possibili esuberi per tagliare i costi. Intanto l'operazione di dimagrimento è iniziata con la scure sulla tratta Roma-Malpensa e il congelamento degli scatti salariali, una scelta che ha intesito ancor di più i rapporti con i sindacati.
 
Per chi se lo fosse scordato, 3 settimane fa AZ ha diffuso una PR che dichiarava testualmente:

Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia ha approvato oggi la seconda fase del piano industriale della Compagnia.

Non credo serva aggiungere altro.

http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-sai/2016-12-22.html
 
Da repubblica :


Calenda su Alitalia: "Gestita male, le colpe non ricadano sui lavoratori"
Il ministro dello Sviluppo interviene anche sulla decisione della Consulta a proposito dei referendum sul Jobs act: "Non tutto è battaglia ideologica. Pronti a correggere i voucher". Da Vivendi una "condotta opaca" nella scalata a


Calenda su Alitalia: "Gestita male, le colpe non ricadano sui lavoratori"

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Ma la colpa di tutto non era dei "pomata" e dei fancazzisti che pullulano ??? O dei mancati delatori?
 
un po di autocritica molti di questo forum dovrebbero farla su alcuni giudizi affrettati sul personale AZ. Ed io tra questi
 
Ma la colpa di tutto non era dei "pomata" e dei fancazzisti che pullulano ??? O dei mancati delatori?

Certo, detto questo mi pare plausibile che ci sia stato e c'è ancora un concorso di colpa a 360 gradi che va dal corporate ai lavoratori alla base della piramide.


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Ma la colpa di tutto non era dei "pomata" e dei fancazzisti che pullulano ??? O dei mancati delatori?
Non mi sembra che nessuno in questo forum abbia protetto o difeso a spada tratta l'operato dei vari manager in questi anni. Anzi...
 
seconds me ognuno fa il suo mestiere se non riuscite a capire le logiche industriali è un altro discorso.
Sbagli, le tue sono il-logiche industriali se non banali congetture. Spari numeri presi alla meno peggio e li metti insieme per creare tesi che non stanno in piedi. Francamente entrare a gamba tesa su tutti gli utenti del forum, anche contro quelli con provata conoscenza del settore, è poco intelligente. Quello che non vuole capire mi sembra che sei tu.
 
Oramai rimane solo Farfallina..se addirittura nemmeno più il ministro scarica la colpa sui sindacalisti o sui privilegiati questa volta devono averla fatta davvero grossa...
 
Hanno scritto un piano Industriale e subito dopo hanno deciso di cambiare il management, costringendo l'azienda a riscrivere il piano industriale.

Azionisti che prendono decisioni dal tempismo inopportuno.
 
Oramai rimane solo Farfallina..se addirittura nemmeno più il ministro scarica la colpa sui sindacalisti o sui privilegiati questa volta devono averla fatta davvero grossa...
Il ministro difende, come fatto storicamente dalla politica, il bacino di voti che da sempre i sindacati AZ garantiscono.

Gli azionisti commettono errori e perdono i loro soldi, i top manager perdono il lavoro a stretto giro di comunicazione, gli altri dipendenti sono intoccabili senza poter isolare e licenziare chi non fa bene il proprio lavoro arrivando perfino a boicottaggi e finte malattie. E la cosa più triste è che i dipendenti bravi ed onesti difendono corporativamente la minoranza di pecore nere.
 
Il ministro difende, come fatto storicamente dalla politica, il bacino di voti che da sempre i sindacati AZ garantiscono.

Gli azionisti commettono errori e perdono i loro soldi, i top manager perdono il lavoro a stretto giro di comunicazione, gli altri dipendenti sono intoccabili senza poter isolare e licenziare chi non fa bene il proprio lavoro arrivando perfino a boicottaggi e finte malattie. E la cosa più triste è che i dipendenti bravi ed onesti difendono corporativamente la minoranza di pecore nere.

Dici? Nel 2008 ne sono stati cacciati qualche migliaio, nel 2014 un po' di meno, adesso si riparla di tagliare. Tanto intoccabili non mi sembra.
 
Il ministro difende, come fatto storicamente dalla politica, il bacino di voti che da sempre i sindacati AZ garantiscono.
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Stai quindi affermando che l'on. Calenda così avrebbe parlato per accaparrarsi i voti dei sindacalisti Alitalia.

A parte l'affermazione a mio avviso al limite della diffamazione , se posso permettermi un suggerimento potresti dedicare qualche minuto a documentarti sullo spessore intellettuale di Carlo Calenda che , non a caso, siede alla poltrona del ministero per lo sviluppo in un momento così delicato per il Paese.
 
Il ministro difende, come fatto storicamente dalla politica, il bacino di voti che da sempre i sindacati AZ garantiscono.

Gli azionisti commettono errori e perdono i loro soldi, i top manager perdono il lavoro a stretto giro di comunicazione, gli altri dipendenti sono intoccabili senza poter isolare e licenziare chi non fa bene il proprio lavoro arrivando perfino a boicottaggi e finte malattie. E la cosa più triste è che i dipendenti bravi ed onesti difendono corporativamente la minoranza di pecore nere.

Ferma un attimo Farfallina: anche io sono contrario all'ingerenza della politica, ma non posso non rilevare che se lo Stato ci deve (per l'ennesima volta) mettere i quattrini per casse integrazioni ed oneri sociali sugli esuberi, abbia tutto il diritto di fare la voce grossa.
Sopratutto con un'azienda che continua a ripetere che il Governo non ha mantenuto fede ai patti, e che, da quanto si legge, sta andando a chiedere altri favori di stampo protezionistico (le sovvenzioni per le rotte che non può reggere, la continuità territoriale su REG e via dicendo).
Sarebbe bello che qualcuno dicesse chiaro e tondo quel che ogni volta non si può dire, e cioè che c'è una buona dose di fancazzismo e che, al di là del piano industriale, sarebbe bene cominciare a contare gli esuberi iniziando da chi lavora male. Senza fare sconti nemmeno ai quadri/dirigenti.
Se c'è un appunto che mi sento di fare a Calenda è quello di non avere specificato a quale categoria si riferisca quando parla di "lavoratori": nell'immaginario collettivo ogni assunto è un lavoratore, ma sappiamo bene che così non è. E' sacrosanto tutelare chi il mazzo se lo fa.
 
Il ministro difende, come fatto storicamente dalla politica, il bacino di voti che da sempre i sindacati AZ garantiscono.

Gli azionisti commettono errori e perdono i loro soldi, i top manager perdono il lavoro a stretto giro di comunicazione, gli altri dipendenti sono intoccabili senza poter isolare e licenziare chi non fa bene il proprio lavoro arrivando perfino a boicottaggi e finte malattie. E la cosa più triste è che i dipendenti bravi ed onesti difendono corporativamente la minoranza di pecore nere.
Mi dispiace Farfallina, ma se il ministro dello Sviluppo Economico mi dice che Alitalia è stata gestita male io gli devo credere.
In uno stato di diritto direi che la sua voce ha un certo peso e prestigio. Almeno più del tuo (senza alcuna offesa).
Non ti fa onore dire che il ministro dice così per difendere il suo bacino di voti.
È e rimane il ministro dello Sviluppo Economico. E molto probabilmente (eufemismo) ha già visto il nuovo piano industriale.
 
Il ministro difende, come fatto storicamente dalla politica, il bacino di voti che da sempre i sindacati AZ garantiscono.

Gli azionisti commettono errori e perdono i loro soldi, i top manager perdono il lavoro a stretto giro di comunicazione, gli altri dipendenti sono intoccabili senza poter isolare e licenziare chi non fa bene il proprio lavoro arrivando perfino a boicottaggi e finte malattie. E la cosa più triste è che i dipendenti bravi ed onesti difendono corporativamente la minoranza di pecore nere.

l'importante e' spostare il mirino su un altro bersaglio
in due parole
disco rotto
 
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