Thread Alitalia dall' 11 marzo

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P.S.: ah... e Formigoni che si sbraccia dal 30° rivendicando il "grande successo" del suo negoziato, la vittoria dell'italianità e altre idiozie del genere.

Secondo me Bonomi con l'intervista di oggi rischia seriamente. E' chiaro che si tratta d'una mossa in funzione trattativa, ma se non ha le spalle abbastanza coperte rischia il raffreddore.

L'unico elemento pubblico a suo favore (molto relativamente) è il fatto che Fantozzi sia uscito sabato scorso sul Sole24ORE criticando (molto leggermente) CAI... il che mi fa pensare che ci sia qualcuno che comincia a disallinearsi rispetto al fronte-Letta. Visto il padrino di Fantozzi e i suoi recenti ammiccamenti con un noto commercialista, non escluderei che quel qualcuno si trovi sulla strada tra Sondrio e Bologna.

daniele,milano
 
Impossibile con la limitatissima flotta di lungo raggio di AZ. Ogni volo che metti a MXP è un volo in meno a FCO

Sì, hai ragione. Scusami, quel "nulla" è del tutto sbagliato. Intendevo dire senza senza smantellare TROPPO da FCo, che è discorso ben diverso.

daniele,milano
 
P.S.: ah... e Formigoni che si sbraccia dal 30° rivendicando il "grande successo" del suo negoziato, la vittoria dell'italianità e altre idiozie del genere.

Secondo me Bonomi con l'intervista di oggi rischia seriamente. E' chiaro che si tratta d'una mossa in funzione trattativa, ma se non ha le spalle abbastanza coperte rischia il raffreddore.

L'unico elemento pubblico a suo favore (molto relativamente) è il fatto che Fantozzi sia uscito sabato scorso sul Sole24ORE criticando (molto leggermente) CAI... il che mi fa pensare che ci sia qualcuno che comincia a disallinearsi rispetto al fronte-Letta. Visto il padrino di Fantozzi e i suoi recenti ammiccamenti con un noto commercialista, non escluderei che quel qualcuno si trovi sulla strada tra Sondrio e Bologna.

daniele,milano

Questo post illustra esattamente perché la politica e chi ci lavora dentro, tutti nessuno escluso, sono la rovina dell'Italia.
 
Sì, hai ragione. Scusami, quel "nulla" è del tutto sbagliato. Intendevo dire senza senza smantellare TROPPO da FCo, che è discorso ben diverso.

daniele,milano

Facciamo un fanta totorotte: quali sono le rotte di lungo raggio AZ da FCO che vanno peggio e che potrebbero quindi essere sacrificate per liberare aerei e poter riaprire qualche rotta da MXP?
 
Sì, hai ragione. Scusami, quel "nulla" è del tutto sbagliato. Intendevo dire senza senza smantellare TROPPO da FCo, che è discorso ben diverso.

daniele,milano
i tuoi ultimi post descrivono un incubo, ma io credo che non ci sarebbero sogni tipo LHI

io non credo AF federi CDG e LH invece sviluppi MXP, i francesi sarebbero dei co...ni

AF non ha ovviamente cambiato di una virgola il suo progetto su FCO, basta vedere le rotte, ma la battaglia è su MXP come si vede dalle dichiarazioni, perché LH deve riprendersi quote di mercato AP e comunque nella pace dei cieli c'è che una quota del mercato italiano va ad LH (se no anche con austria svizzera e beglio, e se volete anche la SAS, i conti non tornano ai tedeschi per bacino d'utenza)

ora tutto si gioca qui: se la sea crede ad AF AZ limita l'azione di LHI se no non ci starà e cercherà di ottenere il più alto ptp di AZ da soimmare e coordinare con LHI e Star,"tutto qui"
 
Facciamo un fanta totorotte: quali sono le rotte di lungo raggio AZ da FCO che vanno peggio e che potrebbero quindi essere sacrificate per liberare poter riaprire qualche rotta da MXP?
ORD andava benissimo da MXP ora non so come vada da FCO. BOS secondo me non va bene ne a nord ne a sud. YYZ forse potrebbe andare meglio da MXP.
 
Facciamo un fanta totorotte: quali sono le rotte di lungo raggio AZ da FCO che vanno peggio e che potrebbero quindi essere sacrificate per liberare poter riaprire qualche rotta da MXP?
non si divideranno mai tra FCO e MXP perché sarebbe come già è stato (ed era prevalentemente MXP) un suicidio

anche per questo motivo il ritorno graduale a MXP è fantasia perché non posso dividersi neppure per una stagione figurati per 1 o due anni

ritrasferire l'hub non è praticabile per mille motivi è inutile ripeterli

potrebbero però aprire rotte spot tipo shanghai che ne dite ? oppure pechino visto che Air china opera pechino su roma e shanghai su milano (e secondo me fa bene)

anche multitratta le vedo dubbie..

ORD andava benissimo da MXP ora non so come vada da FCO. BOS secondo me non va bene ne a nord ne a sud. YYZ forse potrebbe andare meglio da MXP.
dubito possano sopravvivere senza federraggio..
 
Ultima modifica da un moderatore:
non si divideranno mai tra FCO e MXP perché sarebbe come già è stato (ed era prevalentemente MXP) un suicidio

anche per questo motivo il ritorno graduale a MXP è fantasia perché non posso dividersi neppure per una stagione figurati per 1 o due anni

Ma infatti l'ho chiamato fanta totorotte...:D
 
e poi significherebbe lasciare ORD ad american airlines e toronto ad air canada che ora apre anche montreal e c'è pure la concorrenza di air transat su tutte e due le rotte con frequenza alte (sempre da FCO), sarebbe un inutile suicidio, quote di mercato perse..
 
Questo post illustra esattamente perché la politica e chi ci lavora dentro, tutti nessuno escluso, sono la rovina dell'Italia.

La rovina dell'Italia casomai sono gli italiani che si votano cotali rappresentanti. Se credi di essere migliore candidati, ti voteremo tutti. Chiuso l'OT.

daniele,milano
 
Se credi di essere migliore candidati, ti voteremo tutti. Chiuso l'OT.

Tutti i i politici a parole sembrano voler essere onesti e chiedono il voto per andare a fare pulizia delle magagne. Una volta eletti e arrivati a Roma tutto cambia... come dice il proverbio chi va con il ladro impara a rubare...
 
non si divideranno mai tra FCO e MXP perché sarebbe come già è stato (ed era prevalentemente MXP) un suicidio

anche per questo motivo il ritorno graduale a MXP è fantasia perché non posso dividersi neppure per una stagione figurati per 1 o due anni

ritrasferire l'hub non è praticabile per mille motivi è inutile ripeterli

potrebbero però aprire rotte spot tipo shanghai che ne dite ? oppure pechino visto che Air china opera pechino su roma e shanghai su milano (e secondo me fa bene)

anche multitratta le vedo dubbie..


Inviterei a riflettere che non stiamo parlando di Spinetta e AFKL o Mayrhuber e LH, bensì di AZ e i "patrioti". Cioè:
- una struttura che dal 1988 (anno della prima ricapitalizzazine a spese del Tesoro) ha fatto quel che ha fatto
- una compagnine azionaria fatta di salottieri che in larga parte hanno deciso che il mercato e la competizione non fa per loro e hanno preferito darsi a settori protetti e con utili dipendenti da scelte politiche. Nonché in grado di ottenere contropartite su aaltri tavoli rispetto a quelli del business del trasporto aereo... che so? sulle tariffe autostradali, per dirne una. E infine, in larga parte, interesate di più a spilalre qualche quattrino al momento della vendita, senza alcun interesse alla preservazione del patrimonio aziendale e, ancor meno, dell'utilità pubblica (sociale) del business.

In questo quadro, che la panzana del doppio hub funzioni o meno, faccia gli interessi dell'azienda o meno è del tutto secondario. Ci sarà sempre un pio politico disposto a salvargli il c**o quando serve... del resto i contribuenti, i clienti, l'interesse generale è roba che non interessa né ai "capitalisti da salotto£ nostrani, né ai loro amici di Palazzo.

daniele,milano
 
madama la marchesa va tutto bene (cai)

chi avrà fatto quest'analisi interessante? chi avrà avuto la capacità di mettere in fila dati pubblici e tirarci fuori un ragionamento sensato?


da "la stampa" di oggi


Un decollo difficile per la società di
Colaninno e soci. La perdita 2009
rischia d'essere il doppio del previsto
ALESSANDRO BARBERA
ROMA
Aerei semivuoti. Biglietti venduti a prezzi inferiori agli obiettivi di redditività. Cambio sfavorevole. Conflittualità sindacale latente. Voli accorpati e ferie aggiuntive ai piloti per evitare sprechi. Se avessero saputo della tempesta che stava per abbattersi sull’economia mondiale, probabilmente Roberto Colaninno e gli altri soci della nuova Alitalia non si sarebbero avventurati in un decollo così difficile. Non più tardi di un mese fa, era il primo febbraio, il socio di maggioranza relativa, Jean-Cyril Spinetta, ha definito lo shock che sta subendo il traffico aereo mondiale «3-4 volte superiore quello dell’11 settembre». A febbraio la holding di cui è presidente - Air France-Klm, che proprio ieri ha ottenuto il via libera di Bruxelles all’ingresso nell’azionariato di Alitalia - ha perso l’8,1% dei passeggeri. I concorrenti di Lufthansa registrano -9,3%. British Airways non prevede il ritorno all’utile prima del 2011, l’agenzia di rating Standard and Poor’s ha degradato a «junk» - spazzatura - la solvibilità della compagnia. Anche se sottratta sine die agli impietosi giudizi della Borsa, la nuova Alitalia non fa eccezione. I vertici rivendicano di aver migliorato la puntualità dei voli, di offrire un servizio regolare ed efficiente. Ma a due mesi dal battesimo - era il 12 gennaio - le prospettive di ritorno all’utile, previsto per il 2011, sono lontanissime.

Posti vuoti, pochi ricavi
L’amministratore delegato Rocco Sabelli in questi giorni ha puntato il dito sulla concorrenza sussidiata della Freccia Rossa sulla Roma-Milano. Nelle difficoltà di decollo della nuova Alitalia i treni ad Alta velocità delle Fs incidono però pochissimo: per ogni 5 punti percentuali di passeggeri persi rispetto al piano, l’impatto negativo sui conti non supera i 20 milioni di euro. Inoltre i passeggeri languono su tutte le tratte: il primo report interno riservato sul mese di gennaio - l’unico finora disponibile - descrive uno scenari da brivido: su cento posti offerti la nuova compagnia nata dalla fusione fra Alitalia ed Air One ha riempito mediamente 45 posti su 100, 43 sui voli nazionali, 44 sugli internazionali, 57 su quelli intercontinentali. Nello stesso mese del 2008 la somma delle due compagnie calcolava 51 posti occupati su 100 sui voli nazionali, 55 sui voli internazionali, 73 su quelli intercontinentali. «Il primo mese non fa testo, i dati sono in costante miglioramento», sottolinea Sabelli. Secondo le sue stime, a metà febbraio il coefficiente medio si sarebbe assestato al 55%, a inizio marzo avrebbe raggiunto anche «picchi» del 60%. Si tratta del doppio rispetto ai primi giorni di operatività, ma siamo ancora 11 punti sotto l’obiettivo del 71% previsto dal Piano Fenice. Un’ancora di salvezza per i conti è il prezzo del petrolio: calcolato nel piano a 128 dollari al barile, oggi non vale più di 48. A conti fatti, si tratta di minori costi per circa 500 milioni di euro. D’altra parte è peggiorato il cambio: se a fine agosto un euro valeva 1,58 dollari, ora oscilla fra 1,25 e 1,27. Questa variabile, piano alla mano, vale 300 milioni di minori ricavi. In virtù di questi numeri - spiegano ai piani alti di Alitalia - il coefficiente di riempimento per soddisfare i target di piano sarebbe sceso al 65%.

L’offerta a 99 euro
C’è un però: le stesse carte del piano indicano - a parità di ricavo medio sui biglietti venduti - che ogni punto in meno di «load factor» rispetto alle previsioni peserà in negativo sul conto economico per 55 milioni di euro. E nell’ultimo mese Alitalia, come tutte le altre compagnie a caccia di passeggeri, ha messo in vendita 1,6 milioni di biglietti nazionali (andata e ritorno) a 99 euro. Si tratta del 10% dei biglietti che il piano prevede di staccare in tutto l’anno in Italia, venduti però alla metà dei ricavi medi previsti dal piano. Insomma, se il 2009 confermasse un coefficiente medio del 60%, secondo le prime stime che circolano in azienda la nuova Alitalia potrebbe chiudere il primo anno con un rosso vicino ai 500 milioni di euro, duecento milioni in più rispetto ai 291 milioni previsti. Colaninno e Sabelli sperano nella stagione estiva, quando gli aerei di solito si riempiono di turisti: ad agosto 2008, a fronte di un coefficiente medio annuo del 68%, Alitalia ha riempito 77 posti su 100. La crisi però non era ancora esplosa. E le indiscrezioni raccontano che il piano di voli estivo avrà solo tre destinazioni in più.

I piloti in trincea
D’ora in poi le politiche commerciali saranno decisive. Ma la casella chiave della direzione business - quella che sovrintende a vendita, distribuzione e politiche di network - è ancora vuota e assegnata ad interim a Sabelli. Nonostante molti colloqui, l’ad non ha ancora trovato un manager di razza disponibile alla sfida. Quel che sembra decisamente cambiato è il clima sindacale: lasciati fuori dalla porta della Rsu aziendale i ribelli di Anpac, Unione Piloti e Sdl, Sabelli per ora deve trattare solo con i confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. L’Anpac però conta fra i suoi iscritti almeno la metà dei piloti assunti, e ha proclamato il suo primo sciopero per l’8 aprile: sarà il banco di prova della sua forza all’interno della nuova azienda. I piloti lamentano il mancato rispetto degli impegni presi a Palazzo Chigi, il rischio di perdita del brevetto per i colleghi in cassa integrazione, ma soprattutto l’assegnazione di ferie e riposi «obbligatori» sia sul breve che sul lungo raggio. Sarebbe il segno delle difficoltà di Alitalia a riempire i posti: secondo quanto risulta da alcune fonti interne e sindacali, soprattutto sulla tratta Roma-Milano, nella quale sono previsti almeno due aerei l’ora, nell’ultimo mese la compagnia ha accorpato voli targati Alitalia ed Air One, risparmiando così su carburante e personale.
 
non credo per vari motivi

1) i soldi ora sono privati;
2) AZ significa AF è inutile che ci raccontiamo balle, lo sanno tutti..
 
una dimenticanza in quest'articolo/analisi...

è stato dimenticato il prodotto (leggi network)! sabelli s'è fatto "infinocchiare" con un prodotto che il mercato sta rifiutando (stando a questi numeri)! sabelli paga un consulente e ha alle dipendenze al network persone che gli rifilano un prodotto patacca!

mi chiedo: e se si fosse mantenuto in-piedi la vecchia rete?
 
non credo per vari motivi

1) i soldi ora sono privati;
2) AZ significa AF è inutile che ci raccontiamo balle, lo sanno tutti..

E' vero che i soldi ora sono privati ma al prezzo,per tutta comunità,di aver tagliato le ali alla concorrenza senza citare bad company cassa integrazione di 7 anni etc etc.
Se per te queste cose sono da Paese civile va bene.Per me non lo sono.
 
Ma come, con la milionata di biglietti a 99 euro 2x1 non hanno riempito gli aerei?

Domani ti posto in un thread apposito i LF di LHI da MXP con le tariffe a 99 euro così tiriamo un pò di somme. Intanto ti posso assicurare che qui da VCE non sta viaggiando con più di 50 passeggeri a volo (a parte qualche eccezione la mattina).
Chiaramente mi dirai che non ci sono le offerte a 99 come da MXP.
 
Stato
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