Alitalia, un volo su due è in ritardo
ROMA (14 luglio) - La ciliegina (avvelenata) sulla torta l’ha messa a mezzogiorno di ieri, dinanzi all’ennesimo ritardo del Roma-Palermo, il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo: ha dato mandato all’Avvocatura dell’ente di avviare un’azione risarcitoria nei confronti della Cai, la nuova Alitalia. E Lombardo viene ben dopo il capogruppo della Lega alla Camera, Roberto Cota (che rivela: «a Cagliari, in un giorno di luglio, tutti i voli in ritardo, un flop del 100 per cento»), ma soprattutto ben dopo le migliaia di passeggeri che, leggendo queste righe, avrebbero ognuno una storia da raccontare, un’odissea da rivivere, un piccolo grande incubo da rimuovere.
La nuova Alitalia accumula ritardi, è un fatto acclarato. Lo dicono i viaggiatori esasperati, lo dicono i politici (chiedete a Fassino: sei ore in un colpo solo), lo ammette la Cai stessa ai massimi vertici, da Colannino e Sabelli in giù. Ma che dimensioni ha questo disagio? Si può risolvere in tempi brevi o è destinato a marchiare a fuoco la vita della neonata compagnia? Lo si saprà ufficialmente fra 48 ore, alle 11 del mattino di giovedi, all’apertura della riunione che il nostro Enac (l’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile) ha convocato con i vertici di Cai e di Aeroporti di Roma, la società che gestisce Fiumicino, lo scalo più importante del paese.
Non è un segreto per nessuno che l’Enac presenterà un conto salato proprio alla nuova Alitalia, dopo averla ammonita nei mesi scorsi , dopo aver monitorato i ritardi a uno a uno. Ma quanto sarà salato questo conto? La verità è che nel dossier Enac, il dossier che verrà messo sul tavolo, ci sono cifre da brividi. La performance di puntualità di Cai, nel primo semestre di quest’anno è valutata al 52,4 per cento, il che vuol dire che secondo l’Enac un volo su due è in ritardo. Mette paura anche la performance di puntualità di Fiumicino nel suo complesso, nello stesso arco di tempo: 73,7 per cento, venti punti in più abbondanti di Cai.
Senza questo scarto -calcolano ufficiosamente gli esperti dell’Enac- Fiumicino potrebbe riguadagnare almeno quattro-cinque posizioni nella classifica degli aeroporti di tutto il mondo. Desta grande preccupazione anche la puntualità in partenza da Fiumicino- e parliamo sempre del primo semestre 2009- che è del 62,9 per cento. Vuol dire che quattro aerei su dieci partono già ritardo, già zavorrati di questo peso per le rotte successive. Choccante, poi , il paragone con le altre compagnie: secondo gli stessi dati Enac, nel mese di giugno la puntualita di Alitalia è stata del 52,2 per cento (ancora peggio Air One: 43,9), a fronte dell’ 86,9 di Klm, dell’84,2 di Air France, del 73,4 di Lufthansa, del 67,9 di British e del 65,2 di Iberia.
Se questi sono i dati che l’Enac dovrebbe presentare a Cai, è vero anche che la Compagnia ha le sue cifre, le sue rilevazioni, e che sicuramente cercherà di farle valere giovedì mattina. Fanno alcune considerazioni di quadro alla nuova Alitalia: che hanno ereditato un «malato terminale» e lo stanno facendo rivivere, che hanno dovuto gestire il “de-hubbing” di Malpensa e non è stato affatto semplice , che si sono trovati di fronte una serie di avvenimenti eccezionali per ogni scalo del mondo (finale Champions con 170 charter e G8 tanto per fare i primi due esempi), che hanno siglato un accordo sindacale senza un giorno di sciopero. Giancarlo Schisano, direttore operativo di Alitalia, non nasconde le difficoltà e spiega: «Ereditiamo una situazione difficile, a luglio c’è poi un congestionamento generale degli aeroporti, con un maggior numero di clienti e bagagli. Difficoltà tipiche di tutti gli hub».
Ma come far fronte ai disagi crescenti? «Stiamo integrando due organizzazioni complesse e diverse, Alitalia e AirOne, un’operazione difficile che è partita solo a fine giugno. A inizio luglio abbiamo messo insieme i sistemi informatici e di biglietteria delle due compagnie, per offrire un servizio migliore. Così speriamo di ridurre file e ritardi». Schisano annuncia che, per far fronte al picco estivo di viaggiatori, «verranno assunti 150 addetti da destinare alle rampe e alla movimentazione bagagli e ai servizi per i passeggeri. Stiamo studiando anche la realizzazione di un nuovo centro di controllo sui voli da rendere operativo nelle prossime settimane».
Poi la Cai snocciola le sue cifre. Ricorda che in aprile dall’Enac gli venne riconosciuta una performance di puntualità del 70 per cento (la media europea è dell’80, qundi anche Fiumicino nel suo complesso resta sotto), che sul Roma-Milano, la rotta business più affollata d’Europa, questa puntualità, a oggi, è addirittura dell’83-84 per cento, che l’indice di «regolarità» è del 99 per cento perché in media solo sei voli al giorno su 720 vengono cancellati. Giovedì mattina sarà un match infuocato. I poveri viaggiatori staranno lì a seguirlo con molta apprensione: tra fine luglio e inizio agosto, appunto, vorrebbero partire in massa, possibilmente in vacanza, possibilmente in orario.
fonte: IlMessaggero