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Re: Sospensione richiesta di fallimento per Aeradria e bando di privatizzazione

La tesi del commissario giudiziale erano profondamente sbagliate in quanto nell'upgrade del piano erano previsti 2,5 milioni di euro di comarketing.
Purtroppo in Italia sta prevalendo la tesi giustizialista che tutto distrugge al suo passaggio, è stato dichiarato il fallimento prima di dare la
possibilità ai creditori di potersi esprimere sul fallimento, pero' il commissario i suoi 300.000 euro ad ottobre se li porta a casa.
Molto buffo poi quello di chiedere alla cassa di risparmio di rimini 11 milioni di euro di danni quando la cassa di risparmio di rimini è creditrice
(quindi non ha mai ricevuto) nessun euro di rimborso dopo averne elargiti 9 milioni di finanziamenti.
Vediamo cosa succede nel ricorso visto e considerato che con le ultime norme sui fallimenti il quadro creditorio sarebbe migliorato di 1,5 milioni
di euro.
 
Re: Sospensione richiesta di fallimento per Aeradria e bando di privatizzazione

La tesi del commissario giudiziale erano profondamente sbagliate in quanto nell'upgrade del piano erano previsti 2,5 milioni di euro di comarketing.
Purtroppo in Italia sta prevalendo la tesi giustizialista che tutto distrugge al suo passaggio, è stato dichiarato il fallimento prima di dare la
possibilità ai creditori di potersi esprimere sul fallimento, pero' il commissario i suoi 300.000 euro ad ottobre se li porta a casa.
Molto buffo poi quello di chiedere alla cassa di risparmio di rimini 11 milioni di euro di danni quando la cassa di risparmio di rimini è creditrice
(quindi non ha mai ricevuto) nessun euro di rimborso dopo averne elargiti 9 milioni di finanziamenti.
Vediamo cosa succede nel ricorso visto e considerato che con le ultime norme sui fallimenti il quadro creditorio sarebbe migliorato di 1,5 milioni
di euro.
Essere un creditore non è che solleva da eventuali responsabilità.
 
Re: Sospensione richiesta di fallimento per Aeradria e bando di privatizzazione

di che tipo? io sono colpevole perchè ho dato dei soldi che non mi sono stati restituiti? non solo non rivedro' piu' 9 milioni ma ne devo dare 11 perchè li ho dati? stiamo rasentando la follia.
La banca ha anticipato dietro garanzie fondi che dovevano arrivare dai soci pubblici e che non sono mai arrivati; il danno non è stato quindi provocato dall'avere anticipato i fondi, ma dal fatto che gli stessi non sono stati versati.
 
Ultima modifica:
Re: Sospensione richiesta di fallimento per Aeradria e bando di privatizzazione

Viene sotto riportato uno stralcio della sentenza di fallimento di aeradria

Premessa
.."Giova rammentare che al giudice spetta esclusivamente di verificare la c.d. fattibilità giuridica del concordato preventivo ed esprimere un giudizio negativo in ordine alla ammissibilità quando le modalità attuative risultino incompatibili con le norme inderogabili. Esula invece dal perimetro del sindacato del tribunale la c.d. fattibilità economica, ovvero il giudizio di convenienza contenuto nel piano, in quanto “giudizio prognostico, che fisiologicamente presenta margini di opinabilità ed implica possibilità di errore, che a sua volta traduce in un fattore di rischio per gli interessati. Di tale rischio possono farsi carico esclusivamente i creditori, una volta che sia stata ad essi fornita una corretta e completa informazione (così cassazione sez.un. 23 gennaio 2013 n.1521).
Deve essere ribadito inoltre che il tribunale nel corso di tutta la procedura, fino all’omologa, è chiamato a valutare se permangano le condizioni prescritte dalla legge per l’ammissibilità al concordato preventivo (art.173, terzo comma, l.f.)"...

crediti prededucibili

Poiche Aeradria ha presentato la prima domanda il 25 ottobre 2012, deve essere riconosciuta la prededuzione ai crediti sorti in capo a terzi che hanno continuato i rapporti in corso o iniziato nuove attività. siccome poi dopo la prima presentazione ne hanno fatta un'altra (il 20 giugno) comunque il beneficio della prededuzione deve partire con la data della prima presentazione.

il trattamento dei crediti prededucibili non puo' essere diverso da quello dei crediti previsto per i crediti di ugual natura ab origine nel piano (pagamento integrale e anticipato entro tre mesi dall'omologa), pena la violazione dell'articolo 111 l.f.

Secondo il tribunale invece la proposta del 21 novembre contemplava per i crediti prededucibili l'inserimento in una delle tre classi a seconda della natura ed entità del credito, inoltre viene modificato il piano mediante la predisposizione di un fondo rischi solo per l'eventualità che in sede di giudizio contenzioso a tali crediti venga riconosciuto il diritto alla prededuzione.
Secondo questa ricostruzione, i crediti prededucibili vengono trattati alla stessa stregua dei chirografari contestati, subiscono la falcidia in base all'appartenenza alle tre classi senza neppure che agli stessi venga riconosciuta l'appartenenza ad un'apposita classe in quanto crediti contestati (secondo le indicazioni in tal senso che si ricavano da cassazione civile sez.I, 26 luglio 2012 n.13284)

In realtà il piano di concordato presentato al tempo da aeradria prevedeva la gestione dei crediti prededucibili.
A questo punto di puo supporre che non fosse esaustivo (vedi immagine sotto in allegato)
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Crediti prededucibili - tirato giu la definizione su internet
I Crediti per spese e debiti contratti per l’amministrazione del fallimento e per la continuazione dell’esercizio dell’ impresa, se autorizzato, o nel corso di altra precedente procedura in consecuzione. Crediti sorti in occasione o in funzione delle procedure concorsuali; i crediti prededucibili vanno soddisfatti per il capitale, le spese e gli interessi. Il corso degli interessi cessa al momento del pagamento.
Crediti derivanti da finanziamenti effettuati da banche, intermediari finanziari e soci alle condizioni previste dall’art. 182 quater L.F.; crediti spettanti al professionista incaricato di predisporre la relazione di cui all’art. 161, c. 3° e 182 bis, 1° c.
***


Rapporti con la società Air e la confusione delle masse
Aeradria detiene il 51% di air ed esercita attività di direzione e coordinamento nei suoi confronti.
Nella nota integrativa viene fissato un fondo di 2.000.000 di euro per le obbligazioni assunte da air.
Nella proposta di concordato preventivo e nella relazione dell’attestatore i rapporti tra aeradria e air non vengono approfonditi, limitandosi entrambi gli elaborati ad illustrare le svalutazioni effettuato con riguardo alle reciproche poste di debito.
Nonostante air sia società assoggettata a direzione e coordinamento di aeradria, nelle classi secondaa e terza della proposta di concordato preventivo di quest’ultima società vengono collocati i debiti contratti da air (in particolare quelli assistiti da obbligazione espressa di garanzia di aeradria nella classe terza e gli altri nella seconda).
Tale impostazione non appare coerente con la disciplina codicistica in tema di direzione e coordinamento per la quale “la società o gli enti che, esercitanto attività di direzione e coordinamento, agiscono nell’interesse imprenditoriale proprio o altrui in violazione dei principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale delle società medesime, sono direttamente responsabili nei confronti dei soci di queste.. nonché nei confronti dei creditori sociali per lesione cagionata all’integrità del patrimonio della società”.
La responsabilità di aeradria nei confronti di air è peraltro solo sussidiaria e pari all’incapienza del patrimonio di quest’ultima, chiamata in prima battuta a farsi carico del debito.
Peraltro il commissario giudiziale ha rilevato correttamente un vizio di legittimità della proposta, laddove sussiste nella formazione delle classi una vistosa mancanza di omogeneità tra i creditori appartenenti alla stessa classe in violazione all’articolo 160 l.f. (nella seconda classe risultano inseriti alcuni creditori air anche se di importi superiori ai 50.000 euro e cio’ senza alcuna spiegazione delle ragioni per cui essi non possano essere assegnatari di azioni aeradria).
Con il sopravvenuto fallimento di air cio’ comporta l’applicabilità del quarto comma dell’articolo 2497 cc in forza del quale, l’azione spettante ai creditori della società soggetta a direzione e coordinamento è esercitata dal curatore.
La società ha replicato a tali rilievi ed ha aggiornato la proposta operando l’esclusione dei creditori di air dalla seconda classe ed appostando un fondo rischi per l’ipotesi di soccombenza di aeradria in un eventuale giudizio di riconoscimento della natura prededucibile di tali crediti e di condanna di aeradria al loro pagamento in misura integrale. Viene precisato che tale fondo sarà pari al 30% del valore complessivo di tali crediti, in quanto nell’ipotesi di accoglimento delle eventuali domande risarcitorie di tali creditori, ad essi venga riconosciuto un pagamento pari a quelli della seconda classe.

A prescindere dall’incongruenza (laddove si parla di natura prededucibile di tali crediti per poi prevedere un loro eventuale soddisfo nella percentuale ridotta del 30%, è decisiva la considerazione svolta di tali crediti quali crediti “contestati” in quanto non ancora pienamente accertati nel corretto ammontare in via definitiva. Poiché l’azione oggi spetta al curatore di air dovrebbe ritenersi piu’ corretta l’appostazione di tali crediti non in un fondo rischi ma in seno ad una apposita classe ad essi riservata, ove invero il diritto di voto dovrebbe spettare, oggi, al solo curatore di air (…”l’esigenza della preventiva informazione del ceto creditorio circa gli effetti di quella (determinata) esposizione debitoria su quella complessiva, dovendo la proposta indirizzata al ceto creditorio rappresentare la esatta e completa situazione debitoria”).
Presupposti di esattezza e completezza che ancora difettano.
Con riguardo a tale ultimo profilo non si puo’ evitare di ribadire che il collocamento dei creditori di air nelle classi aeradria ed il trattamento proposto, sembra configurare il caso di concordato di gruppo, con la palese confusione delle masse attive e passive. Confusione peraltro aggravata dalla sostanziale inattendibilità della contabilità di AIR e della mancanza di un bilancio consolidato; peraltro le scritture di questa società non sono oggetto di verifica.
Si chiede nella sostanza di non trattare AIR con il fondo rischi ma con una classe ad hoc creata che possa anch'essa votare
lo stesso collegio indica come nonostante la contabilità di air sia inattendibile non è oggetto di verifica per questo fallimento



Disciplina di settore e peculiarità del piano stante la presenza di soci pubblici
La proposta di concordato preventivo presentata da aeradria è basata sull’assunto che il permanere di soci pubblici sia condizione indefettibile della concessione per la gestione totale aeroportuale.
La questione è rilevante come evidenziato dal commissario giudiziale in quanto una delle peculiarità del concordato aeradria risiede nel fatto che le quote di capitale detenute dagli enti pubblici, benche il patrimonio netto sia negativo, per effetto dell’esecuzione del concordato non verrebbero integralmente annullate, bensi’ manterrebbero un’aliquota del 20% del capitale ricostituito per effetto della falcidia concordataria… senza effettuare alcun conferimento i soci pubblici otterrebbero il mantenimento delle quote di partecipazione in aeradria sia pure diluite e cio’ a spese dei creditori falcidiati e in violazione della regola della priorità del rimborso.
La stessa società debitrice, peraltro, pare avere recepito tali osservazioni, laddove l’ultima versione della proposta ha provveduto a ridurre la percentuale finale di capitale sociale mantenuta dai soci pubblici, cosi ammettendo la derogabilità della quota soglia minima e aderendo implicitamente alle osservazioni in ordine a valide e cogenti giustificazioni giuridiche all’assegnazione gratuita di una percentuale di capitale sociale ai vecchi soci pubblici per effetto della ricostituzione automatica del capitale sociale a seguito dell’esdebitazione.
Come c'è scritto nel piano di upgrade era stata prevista una riduzione del capitale sociale dei soci pubblici


Ritiene in conclusione, il collegio che permangano i profili giuridici di inammissibilità del piano e della proposta evidenziati dall’organo commissariale nella relazione dell’11 ottobre 2013 ivi compresa la sussistenza di crediti risarcitori nei confronti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale.

Evidente è il deficit informativo subito dai creditori nel caso di specie, in particolar modo laddove si consideri che il nucleo essenziale della proposta è costituita dalla conversione dei crediti in capitale sociale, e dunque dalla prospettiva per tali creditori (e in particolare quelli maggiormente esposti per tale società) di entrare a far parte di una società la cui storia recente è segnata da tali e tante ombre e criticità gestionali, senza tuttavia avere ricevuto, se non, e solo parzialmente, a seguito dell’attività svolta dal commissario giudiziale, un’adeguata e approfondita informazione al riguardo.


Questo ultimo paragrafo è quello su cui agire per il ricorso (penso che quello che verrà effettuato dai creditori possa avere maggiori probabilità di successo rispetto a quello della società aeradria).




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Note pippen


I creditori, coscienti del fatto che una volta pagati i crediti prededucibili, le spese di procedura ed i crediti privilegiati rimangono con un pugno di mosche, dovrebbero puntare sulla loro perfetta conoscenza della situazione debitoria e richiedere pertanto la revoca del fallimento con il loro ricorso:

..."Nella disciplina concorsuale riformata, essendo venuto meno il presupposto soggettivo della "meritevolezza", non ogni atto di frode può costituire ragione di arresto della procedura, ma solo quelli che hanno l'attitudine a ingannare i creditori sulle reali prospettive di soddisfacimento in caso di liquidazione, sottacendo, in particolare, l'esistenza di parte dell'attivo o aumentando artatamente il passivo in modo da far apparire la proposta più conveniente rispetto alla liquidazione fallimentare. Se è vero che il giudizio di convenienza sulla proposta è riservato solo ai creditori (salvo che nel l'opposizione al l'omologazione prevista dall'articolo 180, comma 4, della legge fallimentare), il tribunale deve comunque garantire, oltre alla regolarità del procedimento, la messa a disposizione dei creditori di tutti gli elementi necessari per una corretta valutazione. Il che comporta che tutti gli elementi incidenti su tale valutazione, primi fra tutti gli atti di frode compiuti prima del deposito della domanda, siano contenuti e, ben evidenziati, nella proposta e nei suoi allegati"..

http://www.ilsole24ore.com/art/norm...mostrata-creditori-064608.shtml?uuid=Ab44y6xI


Nei due casi sopra citati, è probabile una non perfetta determinazione del passivo, ma poco cambierebbe in relazione all'entità complessiva, secondo me i creditori hanno delle chances.


Per quanto riguarda il primo punto (Crediti prededucibili), nel decreto destinazione italia c'è un comma che definisce la modalità di utilizzo dei crediti prededucibili tra i quali rientra anche la domanda di upgrade al concordato presentata:

3-quater. La disposizione di cui all'articolo 111, secondo comma, del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, e successive modificazioni,
si interpreta nel senso che i crediti sorti in occasione o in funzione della procedura di concordato preventivo aperta ai sensi
dell'articolo 161, sesto comma, del medesimo regio decreto n. 267 del 1942, e successive modificazioni, sono prededucibili alla condizione
che la proposta, il piano e la documentazione di cui ai commi secondo e terzo del citato articolo 161 siano presentati entro il termine,
eventualmente prorogato, fissato dal giudice e che la procedura sia aperta ai sensi dell'articolo 163 del medesimo regio decreto, e
successive modificazioni, senza soluzione di continuita' rispetto alla presentazione della domanda ai sensi del citato articolo 161,
sesto comma.

A questo punto in campo rimane il punto "Rapporti con società Air e confusione delle masse" che peraltro era stato trattato con
l'utilizzo di fondo rischi ben congruo, e l'altro discorso da utilizzare positivamente per gli attuali creditori, ovvero il fatto che è stato
dichiarato fallimento prima di dare voce ai creditori che avrebbero accettato il concordato.
 
Re: Sospensione richiesta di fallimento per Aeradria e bando di privatizzazione

http://www.romagnanoi.it/news/san-marino/1202076/La-segreteria-all-Industria-mette-le.html
La segreteria all’Industria mette le aliIn Aula la legge di riforma sul settore. Ad oggi sono più di 60 gli aerei iscritti nel Registro sammarinese

SAN MARINO - La segreteria di Stato all’Industria scommette sul settore dell’aviazione e lo fa, portando in prima lettura nel Consiglio che si è aperto ieri, la Legge di riforma in materia di aviazione civile e affinando il progetto di San Marino nell’aeroporto internazionale Fellini.

I numeri del settore. Sono più di 60 gli aerei attualmente iscritti nel Registro aeronautico sammarinese, circa 15 quelli in attesa di completare le pratiche. Nel 2013 il Registro con le proprie entrate ha coperto il contributo dello Stato (130mila euro), rendendo di fatto l’Autorità per l’aviazione civile finanziariamente autonoma. “Senza contare il gettito monofase entrato nelle casse dello Stato”, informano dalla segreteria di Stato all’Industria che snocciola, in sintesi, i dati del settore aeronautico sammarinese, “settore in crescita esponenziale in tutto il mondo”. La legge di riforma dell’aviazione civile segue l’analogo iter della legge sulle legge sulle licenze (il voto definitivo è atteso in questa tre giorni), ossia: confronto in maggioranza e successivamente con le forze di opposizione.

Nell’incontro di lunedì con le forze di minoranza era presente anche Marco Conti, direttore dell’Autorità per l’aviazione civile e la navigazione marittima, che ha fatto un breve cenno storico del settore dell’aviazione a San Marino e ha illustrato i concetti alla base della legge. Dal 2001 San Marino fa parte dell’ICAO (Organizzazione internazionale aviazione civile) e dallo stesso anno è presente il registro, il cui lavoro ha avuto una svolta dal 2012, dopo l’accordo con Aviation Registry Group, società internazionale di gestione di registri aeronautici. “Società - proseguono dall’Industria - che, oltre ad aver portato le proprie competenze nel settore, ha anche fatto conoscere il Registro sammarinese nel mondo, attraverso la partecipazione a fiere ed eventi internazionali sul tema dell’aviazione”.

Le linee guida della nuova normativa. Il testo di riforma, oltre a mettere in ordine le normative già esistenti, introduce anche dei concetti nuovi, come l’esenzione della monofase per i velivoli commerciali (trasporto passeggeri-merci), equiparando di fatto il sistema sammarinese alle normative europee, o l’ampliamento della disciplina della registrazione dei diritti reali di garanzia sugli aeromobili, con particolare riferimento all’ipoteca. Un progetto di legge, quindi, che “mette il Registro aeronautico sammarinese in linea con le più avanzate normative a livello internazionale e che lo rende ancora più attrattivo nei confronti dell’utenza internazionale” che può registrare non solo aerei privati, ma anche velivoli per il trasporto di passeggeri o di merci.

“La snellezza, la poca burocrazia e la rapidità nel dare risposte sono le caratteristiche che rendono competitivo un registro – commenta il segretario Arzilli – e con la Riforma vogliamo raggiungere questi obiettivi”. La necessità, ha aggiunto Conti, è quella di dotarsi di uno strumento legislativo che sia di facile consultazione e comprensione da parte degli utenti stranieri, dato il sempre maggiore interesse che si riscontra a livello internazionale. Guardando verso Rimini e in particolare all’aeroporto Federico Fellini, l’Industria conferma la volontà di investire nello scalo. Arzilli, nel confronto con la maggioranza, ha ribadito la volontà di avvalersi di un bando a livello internazionale per accogliere manifestazioni d’interesse al fine di selezionare il gruppo che gestirà le attività di aviazione per conto della Repubblica di San Marino.

http://www.romagnanoi.it/resizer/670/-1/true/UpkPfA5XLjgDEEd/Y/fFwntfM+wC3lgnnNfjJ1LK3eM=--.jpg
 
Re: Sospensione richiesta di fallimento per Aeradria e bando di privatizzazione

visto il susseguirsi di notizie senza fatti concreti, personalmente ritengo siano classificabili come chiacchiere.
 
Re: Sospensione richiesta di fallimento per Aeradria e bando di privatizzazione

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Domanda tecnica:
Sopra le immagini dei dati tecnici della pista di Rimini e Forlì (per esempio). Le dimensioni della pista di RMI arrivano fino a 3324 però si puo sfruttare solo 2900. Come mai rispetto altre piste così tanto spazio non sfruttato? problemi di ostacoli o semplicemente non hanno asfaltato fino in fondo?
 
Re: Sospensione richiesta di fallimento per Aeradria e bando di privatizzazione

http://www.corriereromagna.it/news/rimini/3205/Sono-fuori-la-Carim--Masini.html

Sono fuori la Carim, Masini e i revisori
Il progetto di stato passivo depositato in tribunale dal curatore fallimentare Renato Santini in vista dell'udienza del 15 aprile
RIMINI. A fronte di richieste di insinuazione che sfiorano i 57 milioni di euro, la proposta è di riconoscerne soltanto 18 (quattro dei quali “privilegiati”). Ci sono esclusioni eccellenti. Banca Carim, che vantava da Aeradria nove milioni di euro, non figura neppure tra i creditori da ammettere al pagamento stando almeno, appunto, al progetto di stato passivo depositato in tribunale dal curatore fallimentare Renato Santini, in vista dell’udienza del 15 aprile prossimo. L’istituto riminese “va escluso” - si legge nella relazione - “in quanto il credito erogato e mantenuto, in condizioni di riconoscibile perdita della continuità aziendale, ed in violazione delle norme e delle regole tecniche di settore, ha concorso a deteriorare il patrimonio della società decotta; inoltre la condotta della banca, nell’erogazione del credito e nella promozione del concordato preventivo, ha cagionato un rilevante danno alla società fallita, pari ad almeno 19 milioni di euro, che viene opposto in compensazione e che ci si riserva di azionare in separato giudizio”. Si annunciano ricorsi e contenziosi, ma da quanto si capisce saranno chiamati in parecchi a pagare per il crac a partire dagli amministratori, dai revisori dei conti e addirittura dai professionisti che nell’interpretazione di Santini con le loro azioni avrebbero finito per aggravare i bilanci in rosso dello scalo. Lo si evince, tra l’altro, dalla esclusione dei compensi richiesti, ad esempio, dall’ex presidente Massimo Masini. La sua attività sarebbe stata “prestata in grave violazione dei doveri che la legge ascrive alla carica, senza la dovuta diligenza, omettendo l’obbligatoria vigilanza sui fatti di gestione nonché l’adozione di tutti gli strumenti messi a disposizione dall’ordinamento giuridico per elidere o quantomeno contenere gli effetti della situazione di dissesto in atto già alla data del 31 dicembre 2010 (come emerso dalle ricostruzioni della Curatela) quando il Patrimonio netto (come riclassificato) esponeva un saldo riconoscibilmente negativo ed il capitale sociale risultava integralmente perso così come le condizioni per la continuità operativa. L’attività prestata non risulta pertanto idonea neppure in astratto a conseguire il risultato programmato dalle parti, con conseguente inadempimento di non scarsa importanza idoneo a fondare anche la risoluzione del rapporto. Si ravvisano inoltre alcune importanti irregolarità contabili e di gestione, tutte di gravità tale da aver prodotto un deterioramento del patrimonio della società decotta, con grave pregiudizio anche per la massa creditoria”. Santini dice no anche ai membri del collegio sindacale avanzando pesanti obiezioni sul loro operato. Non avrebbero “provveduto a rilevare alcune importanti irregolarità contabili e di gestione. Tagliati di netto anche i compensi del legale della società “in quanto la prestazione non è risultata di alcuna utilità alla società decotta, essendosi estrinsecata nella predisposizione di due domande di concordato fondate su presupposti di fatto e giuridici radicalmente inidonei a fondare l’omologazione, ed ha anzi contribuito all’ulteriore deterioramento del patrimonio della società decotta. Con riserva di agire al fine di ripetere gli acconti già percepiti”. Non riconosciuto neppure il credito di una banca di fuori regione, per un milione e 400mila euro, “in quanto difetta la prova dell’avvenuta erogazione della somma finanziata e difetta la individuazione specifica dei titoli oggetto della pretesa prelazione”. Non prese in considerazione le richieste delle partecipate fallite e quelle di Wind jet, legate al contenzioso legale sulla cessazione dei voli. I tre quarti dei crediti in privilegio dovrebbero andare a Equitalia e all’Inps, il resto divisi tra la pletora dei principali richiedenti (180 in tutto). Spiccano per l’assenza tra le richieste di insinuazioni alcuni professionisti (e studi professionali) da sempre considerati vicini a Aeradria. Evidentemente i conti con loro erano già a posto. Gli interessati potranno fare le osservazioni del caso fino a cinque giorni prima dell’udienza. Il tutto mentre sulla sentenza di fallimento di Aeradria del 26 novembre 2013, pende ormai da più di un mese il
 
Re: Sospensione richiesta di fallimento per Aeradria e bando di privatizzazione

COMUNICATO STAMPA AERADRIA – IL CURATORE - 04.04.2014 H. 11

Il curatore fallimentare comunica che dal 21 marzo 2014 al 3 aprile 2014, l’Aeroporto F. Fellini in Esercizio Provvisorio ha registrato n.149 voli in atterraggio e in partenza, n.13.683 passeggeri in transito e 12.735 Kg di merce.

Ogni due settimane la curatela renderà pubblici i dati relativi al traffico commerciale di periodo.

Il curatore comunica altresì che le variazioni negative dei volumi di traffico passeggeri registrate nell’Aeroporto di Rimini sono legate:



all’intervenuto fallimento della compagnia aerea Belle Air e alla conseguente cancellazione del volo Rimini – Tirana per la quale, al momento e in considerazione delle condizioni in cui si trova ad operare il gestore, non è ancora stato possibile individuare un vettore subentrante.


all’impegno, assunto fin dalla seconda proposta di Concordato, di mantenere solamente le tipologie di traffico che garantissero marginalità positiva alla società di gestione Aeradria; ciò ha comportato la cancellazione di rotte quali il Rimini – Roma, voli dal Nord Europa ecc.


Le tipologie di traffico rispondenti alle caratteristiche sopra accennate sono state individuate nei voli dalla Russia e nei charter incoming provenienti da altri Paesi europei che verranno attivati nel corso della stagione Summer 2014. E ciò anche in base a quanto rappresentato dalle categorie economiche del territorio e dagli Enti Locali che hanno manifestato la volontà di sostenere, anche economicamente, l’operatività dell’Aeroporto nel corso dell’imminente stagione estiva.
Più in particolare per quanto riguarda i voli dalla Russia nei primi 3 mesi sono transitati dall’Aeroporto Federico Fellini di Rimini 61.394 passeggeri con una diminuzione del 6,9% rispetto al primo trimestre 2013. Tale risultato, tenuto conto della svalutazione del rublo e della situazione in Ucraina, non è da sottovalutare.

In base all’attuale operativo risulta confermata la previsione di circa 400.000 passeggeri in transito all’Aeroporto “Federico Fellini” nel periodo Aprile – Ottobre 2014.
 
Re: Sospensione richiesta di fallimento per Aeradria e bando di privatizzazione

ndagine fallimento Aeradria, gestore aeroporto Rimini. Enac: Riggio afferma assoluta estraneità
Roma, Italia - L'Ente conferma perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici dei consiglieri di amministrazione e del presidente

11361
(WAPA) - "L’Ente nazionale per l’aviazione civile conferma che ieri, 14 aprile, la Guardia di Finanza ha perquisito le abitazioni e gli uffici di tutti i componenti del consiglio di amministrazione dell’Enac e del presidente, notificando avvisi di garanzia, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Rimini in relazione al fallimento della Aeradria SpA, la società di gestione dell’aeroporto di Rimini.

Il presidente, anche a nome del consiglio, esprime sconcerto e afferma l’assoluta estraneità alle contestazioni ricevute frutto di un evidente fraintendimento dei compiti del consiglio di amministrazione e del presidente, organi dell’Enac, Ente pubblico non economico e non società per azioni, compiti definiti dal Decreto Legislativo istitutivo n. 250 del 1997 e dallo statuto.

Il presidente Riggio ha convocato una seduta straordinaria del consiglio di amministrazione per il pomeriggio di giovedì 24 aprile prossimo venturo. All’ordine del giorno una dettagliata relazione che verrà presentata dal direttore generale in merito ai compiti e alle responsabilità attribuite ai diversi organi dell’Enac in merito alla vigilanza sulle società di gestione aeroportuale.

L’Enac ha comunque fornito la propria collaborazione agli organi inquirenti facilitando le azioni di estrazione copie degli atti e di sequestro del materiale amministrativo avvenute presso la propria sede".

Sull'argomento vedi anche le notizie pubblicate da AVIONEWS 1 e 2.
(Avionews)
(006)

http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.php&news_id=1159633&pagina_chiamante=index.php

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Re: Sospensione richiesta di fallimento per Aeradria e bando di privatizzazione

Da quel che ho capito il nuovo (se ci fosse) gestore potrebbe subbentrare a stagione iniziata con i contratti dell'attuale gestione? Potrebbe essere interessante per una questione di non blocco dell'aeroporto.

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Re: Sospensione richiesta di fallimento per Aeradria e bando di privatizzazione

Da quel che ho capito il nuovo (se ci fosse) gestore potrebbe subbentrare a stagione iniziata con i contratti dell'attuale gestione? Potrebbe essere interessante per una questione di non blocco dell'aeroporto.

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Dal punto di vista teorico penso di si
 
Re: Fallimento Aeradria: nuovo bando di concessione per l'aeroporto di Rimini

da Il Resto del carlino:

Aeroporto, bastano tre milioni per portarsi a casa il ‘Fellini’
L'Enac ha pubblicato il bando: chi lo vincerà si assicurerà la concessione dell’aeroporto per i prossimi 30 anni


Rimini, 16 aprile 2014 - Solo venerdì scorso la Corte d’Appello aveva confermato il fallimento di Aeradria. E ieri, con tempismo perfetto, l’Enac ha pubblicato finalmente il bando per individuare il nuovo gestore dell’aeroporto. Enac aveva atteso appositamente che i giudici di Bologna si esprimessero sul fallimento, perché lo schema della gara per l’assegnazione dell’aeroporto era già pronto da settimane. Dal bando, sono escluse «le aree e le infrastrutture oggetto dell’atto di affidamento sottoscritto tra Italia e San Marino», e non è un dettaglio. Il Titano sta portando avanti, nonostante il fallimento, i suoi progetti per lo scalo. Aprirà un aeroporto nell’aeroporto, dedicato soprattutto al traffico merci (cargo), che sarà indipendente da tutte le altre attività del ‘Fellini’.

Tornando al bando, chi lo vincerà si assicurerà la concessione dell’aeroporto per i prossimi 30 anni. Tra requisiti posti, un piano di investimenti (che darà diritto fino a un massimo di 20 punti sui 100 totali) e un’offerta economica (15 punti) di almeno 3 milioni di euro «come compenso per le opere eseguite dalla precedente società di gestione», ovvero Aeradria. L’offerta non potrà superare i 6 milioni e 654mila euro: i soldi sarannno poi girati ai creditori di Aeradria. Le buste per il ‘Fellini’ andranno presentate entro il 9 giugno. Una volta individuato il nuovo gestore, passeranno almeno 35 giorni dal rilascio della concessione. In ogni caso chiunque vincerà la gara dovrà mantenere per l’estate 2014 tutti i contratti in essere. Fino a quel momento, Paolo Trapani resterà il direttore generale.

Intanto la Cgil torna alla carica sulla situazione del personale dell’aeroporto. «A oggi gli addetti al carico e scarico dei bagagli, 8 dipendenti più 30 soci-lavoratori, continuano a lavorare come se esistessero degli ammortizzatori a copertura del loro lavoro, scaduti invece il 31 marzo». Pur di garantire il servizio, gli addetti da due settimane lavorano senza stipendio. Il vice ministro alle Infrastrutture Nencini, nella sua visita al ‘Fellini’ di sabato, si è preso l’impegno a trovare una soluzione.
 
Re: Fallimento Aeradria: nuovo bando di concessione per l'aeroporto di Rimini

Rimini | Traffico al Fellini, 215 voli dal 4 al 17 aprile

Sono stati 215 i voli atterrati e decollati dallo scalo di Miramare tra il 4 e il 17 aprile. Lo ha reso noto il curatore fallimentare, gestore dell'esercizio provvisorio, come solitamente accade ogni due settimane dal suo insediamento. L'aeroporto Fellini di Rimini, sempre dal 4 al 7 aprile, ha anche registrato poco meno di 18mila passeggeri, oltre a 17.295 chili di merce.

Oggi ha messo su un volo di linea Tirana - Rimini... utilita???

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