Piano contenimento perdite AZ


Citazione:Messaggio inserito da bobbo518

mi sembra che il "campanilismo" degli amici Malpensiani e Linatesi sia un pò eccessivo.....
"solo chiacchere e distintivo"... in questo forum, dove la maggioranza dei frequentatori mi sembra essere della grigia e fredda "brughiera"
Vogliamoci bene....
ciao[:306][:306]
sai bobbo credo che ben prsto lascerò il forum proprio perchè dopo un anno di frequentazione mi sono reso conto di quanto campanilismo ci sia,proprio quel campanilismo che ha portato l'azienda alitalia dove si trova
e pensare che molta gente su questo forum pensa che siccome vola alitalia,allora tutti gli debbano essere riconoscenti,si sentono i salvatori della patria,hanno la soluzione
beh a sto punto vadano da prodi a comunicarglielo
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Citazione:Messaggio inserito da concorde

scusate torno a dire: alitalia è fallita o è sana? alitalia si può ancora spremere o non c'è più nulla da spremere? giusto per capire se stiamo ragionando con i vecchi schemi o con i nuovi! alitalia farà quello che sarà opportuno fare per tirare là qualche mese in attesa di capire chi dovrà mettere soldi! una volta che qualcuno metterà soldi, poi, deciderà lui cosa fare e dove farlo!

qui mi pare che oltre ai problemi sindacali interni ci sia anche un problema di sistema dove ognuno tira quà e là l'azienda. qui mi pare che oltre ad avere problemi col personale alitalia ci sia anche chi istiga enac, sea, politici locali ecc ecc a riccattare il vettore su dove dovrebbe mettere gli aeroplani per i propri interessi! scusate ma mi auguro che il prossimo kamikaze di alitalia dica chiaramente a sea, formigoni, veltroni, enac, enav, comitati, forumisti, solomoni vari riuniti in convegno permanente per lodare malpensa... insomma, questo kamikaze dica loro chiaramente: I SOLDI SONO I MIEI, E NON I VOSTRI, QUINDI GLI AEROPLANI LI METTO DOVE CAZZO VOGLIO IO SECONDO I MIEI PIANI DI RISANAMENTO! NON DOVE ME LO DITE VOI! GLI AEROPLANI LI METTO DOVE C'E' MERCATO PER I MIEI OBIETTIVI E DOVE TROVO UN SOGGETTO AEROPORTUALE CHE MI OFFRE IL MEGLIO IN TERMINI DI SERVIZI E ALTRO!

perchè altrimenti si predica bene ma si razzola male! dipendesse da me alitalia sarebbe chiusa ma è altrettanto chiaro che chiunque prenderà il posto del vettore dovrebbe essere libero di mettere gli aerei dove meglio crede per le sue finalità (che poi posso non condividere ma rispetto)
Se fossero soldi miei, scommetterei su MXP ma con un LIN ridimensionato.
Perché se AZ vuole continuare ad essere una comp. aerea di dimensioni accettabili ha bisogno di un hub.

I motivi "macro" sono due:
1) Geografico: per andare e tornare dall'Europa MXP è di strada
2) Di Mercato: le aziende maggiori sono più a MIL che a ROM e si è anche più protetti dai bilaterali. Se posso cerco di accaparrarmi il traffico business non i turisti diretti al cupolone.

Se qualcuno la pensa in modo radicalmente diverso o è un fenomeno (e sarebbe interessante capire il suo pensiero) o è un povero pirla.

Il discorso può anche essere condivisibile ma come mai tanti vettori atterrano a FCO? Per i turisti che viaggiano a 300 Euro tasse incluse da ogni parte del mondo? Evidentemente DL e compagnia bella sono dei poveri illusi.[:303]
 
Citazione:Messaggio inserito da bobbo518

Citazione:Messaggio inserito da airbusfamilydriver

Citazione:(oltretutto la mentalità alitalia non va bene e mai lo andrà per i meccanismi milanesi)?

tutto qui...
perchè che mentalità hanno i romani?

mi sembra che il "campanilismo" degli amici Malpensiani e Linatesi sia un pò eccessivo.....
"solo chiacchere e distintivo"... in questo forum, dove la maggioranza dei frequentatori mi sembra essere della grigia e fredda "brughiera"
Vogliamoci bene....
ciao[:306][:306]
bisognerebbe essere meno poemici tra NORD e ROMA... più costruttivi nel presentare le varie tematiche.. e meno offensivi (pirla, etc etc)
Dovremmo essere più fraterni nell'esposizione dei ns. pensieri aeronatutici !!!!
Il Signore disse: Non seminate nei solchi dell'ingiustizia affinche non abbiate a raccoglierne settanta volte sette!!!!
[:306]
 
@bobbo518

No oltre pirla anche coglioni, ho un post salvato datato 20 gennaio (my birthday) con quell'epiteto. Vabbé io sono sempre più convinto che i mercati possono vivere benissimo inipendenti tanto non si cagano minimamente, purtroppo il cancro è stata questa gestione disarmante fatta da veri incompetenti che non hanno saputo trarre benefici sia da un mercato che da un altro. L'analisi su Alitalia è contorta e persino noiosa fatta di politica e poltrone sulle quali si sedevano personaggi che gli aerei li prendevano gratis e manco sapevano tra un po' che fossero. Le lotte tra Milano e Roma, tra Pisa e Firenze esisteranno sempre anche perché dopo tutto la mentalità è rimasta quella post Congresso di Vienna, di un Italia divisa in 1000.
 
Non credo che limitare la presenza della AZ a MXP sìa una buona cosa........visto che MXP è uno scalo importante!
 
Tornando semi-on topic io una vaga idea sul perchè SEA abbia difeso così strenuamente LIN ce l'ho.
Questa separazione fra scali ha esacerbato la concorrenza fra i le compagnie che vi operavano. Più concorrenza vuol dire aerei più vuoti, ovvero a parità di passeggeri più voli. La cara SEA cariatide non ha ancora una struttura in grado di ricavare il grosso dei proventi dai guadagni al di fuori dell'aviazione. Quindi per anni questo è stato sinonimo di maggior numero di movimenti e introiti!
Guardiamo i numeri: nel 2006 il sistema milanese ha fatto poco più di un milione di pax in più di Roma al costo di di più di 70000 movimenti in più. Sono quasi 200 voli in più al giorno.
Solo che è stata tirata un pò troppo la corda, la competizione sfrenata alla lunga ha ucciso quelle compagnie con cui SEA doveva trovare un rapporto di simbiosi e non esserne parassita.
La prima a cadere, ironia della sorte, è stata proprio una compagnia di base a Linate, ovvero la Volare.
Questo da un lato testimonia che se hai pochi slot anche se sei a Linate ci muori, però dall'altro è stato il primo campanello di allarme che la sistuazione stava sfuggendo di mano.
La seconda vittima in sequenza è alitalia (per carità ci ha messo anche molto del suo), ma in questo caso SEA si trova vittima del suo stesso sistema; un sistema creato per generare una capacità ben superiore a quella del mercato che le sta dietro.
In tutto il resto del mondo la crescita si è generata aggiungendo alla componente locale una componente di transito. Certo un compito arduo che richiede di mettersi in competizione con i mostri sacri dell'aviazione europea.
Questa strada avrebbe richiesto un rapporto molto stretto con la compagnia di riferimento, si sarebbero generate economie di scala sia per il vettore ma anche per il gestore aeroportuale: in parole povere servono meno dipendenti per gestire uno scalo solo che due scali.
Questo è un concetto in genere ben visto nel resto del mondo ma non in Italia in quanto implica un minor forza lavoro impiegata.
In modo molto miope si è quindi preferito pompare indefinitamente la concorrenza invogliando a mettere voli su destinazioni strasature, alle volte anche pagando perchè questo accadesse trascurando però le componenti più sottili ma molto più remunerative come il lungo raggio.
La via della concentrazione avrebbe dato dei frutti su lungo termine, avrebbe selezionato le compagnie migliori rendendole in grado di competere con il resto d'europa.
Tuttavia noi siamo poco ambiziosi e si è preferita la via facile: il sistema sta implodendo sotto il suo stesso peso. Si scivola lentamente e paradossalmente verso la situazione contraria che caratterizzava il sistema prima del 98: ovvero la sottocompetitività.
Una compagnia arroccata a Linate intoccabile inviolabile fuori da ogni concorrenza, aerei stra-pieni, zero lungo raggio. Malpensa esisteva anche prima del 98 ma ci è stato necessario spostare buona parte del traffico di Linate per far si che in un solo giorno il mercato aumentasse del 15% in un giorno!!
Quelle potenzialità c'erano da anni! Ma erano rimaste totalmente inespresse: questo vuol dire che per anni quel 15% che avrebbe potuto generare soldi e posti di lavoro è stato sbattuto via nel water.
Ora noi stiamo consegnando ad AZ la possibilità di fare la stessa cosa solo per una visione miope, locale e di breve periodo.
Una volta finita la birra speremuto quello che c'era da spremere si sta ritornando dritti dritti verso la situazione pre-98.
Eppure il sistema aveva tutte le carte in regola per sfondare, SIA, DL, tanto per citarne due operano rotte con profitti enormi, la seconda opera da Milano la sua rotta più profittevole su tutto l'Atlantico.
Questo significa che il mercato le potenzialità ce le ha e queste si esprimono solo per compagnie esterne al sistema. SEA ha coltivato marciume per anni, essendone il parassita. Il marciume sta morendo e se la sta portando via con se.
 
Segnalo due articoli in proposito da Repubblica.

L'idea è che si cominci a intuire la gravità del problema, ma nessuno sappia dove sbattere la testa: sintomatico che non si citi LIN neanche di striscio, e più in generale che nessuno sia disposto alla necessaria autocritica, preferendovi il ritornello dei tanti biglietti staccati al Nord.


Politici e imprese sono unanimi, fronte trasversale pro Malpensa

La fuga di Alitalia da Malpensa e lo spostamento su Fiumicino delle rotte intercontinentali compatta partiti e imprese lombarde e dà ragione alla previsione di Roberto Formigoni: «Per impedirla si mobiliterà uno schieramento politico trasversale». Le voci sono unanimi, concordi con il presidente della Regione anche sull´analisi: «È impensabile ritirarsi dove c´è il mercato, se davvero sarà così ci sarà una forte reazione».
La reazione c´è già. Il mondo produttivo è sconcertato. «Vorrebbe dire farsi del male con le proprie mani - osserva Simonpaolo Buongiardino consigliere di presidenza dell´Unione del Commercio - tanto più che Malpensa ha soddisfatto le aspettative. Le proiezioni danno 17 milioni di passeggeri in 5 anni, e quasi due milioni di aziende gravitano nella sua orbita». In Assolombarda, Diana Bracco segue la vicenda con preoccupazione. Un ridimensionamento tocca anche l´area cargo, e le imprese lombarde sono grandi esportatrici. Non ultimo, c´è un problema di immagine (ma anche di sostanza), dato che Confindustria organizza con il governo missioni e delegazioni per Cina, India, Sudafrica: «Le rotte della internazionalizzazione sono queste - dicono in via Pantano - non possiamo perderle».
La politica garantisce il sostegno alle ragioni di Malpensa. Maurizio Lupi, responsabile Infrastrutture di Forza Italia, dopo aver censurato la gara, «fallita miseramente, ed era prevedibile», garantisce che «come per la Brebemi non c´è un problema di schieramenti, considerare Malpensa un peso e non una risorsa è inaccettabile. Saremo durissimi su questo». Giorgio Roilo, senatore dell´Ulivo, a inizio legislatura ha firmato un ordine del giorno pro Malpensa presentato da Formigoni, eletto anche a Palazzo Madama. Ora conferma: «Con una scelta miope che punisce Milano e l´utenza, Alitalia si proietta su un mercato ridotto. Non è improbabile una iniziativa parlamentare trasversale». Un fronte del Nord è nelle previsioni di Matteo Salvini, consigliere comunale leghista ed eurodeputato: «Decisione vergognosa, razzista, antieconomica. Alitalia è una compagnia nata a Roma e lì morirà, speriamo presto».
Ma nemmeno questa soluzione sarebbe indolore per Malpensa. È vero che gli slot del vettore nazionale passerebbero ad altri, però «non è la stessa cosa», spiega il presidente Sea, Giuseppe Bonomi: «Alitalia porta 6,7 milioni di passeggeri in transito. Se scompaiono, Malpensa non è più un hub ma un aeroporto point to point». Anche mantenendo i volumi, cambierebbe la qualità del traffico, con una retrocessione a scalo di serie B. «A ogni modo, pure lo scenario peggiore è contemplato dal nostro piano industriale», spiega Bonomi. E il peggiore di tutti, dicono gli esperti, è quello in cui Alitalia fallisce, dato che i revisori hanno certificato il bilancio solo perché era in corso la gara.
Anche sopravvivendo, tuttavia, la compagnia pregiudica il futuro: «Come si può rinunciare al mercato del Nord, dove Alitalia vende il 60 per cento dei suoi biglietti? - si chiede Osvaldo Gammino, portavoce delle compagnie aeree milanesi - . Così la concorrenza si accaparra quote di mercato». Quando nel 2001 fallirono Sabena e Swissair, le loro compagnie satelliti (Dat e Crossair) conservarono parte della clientela e del mercato, formando un nucleo piccolo ma sano, appetibile per nuovi investitori. Dat assunse la metà dei 12.000 esuberi di Sabena e ora, come Brussels Airlines, ha comperato la Virgin. Cedere quote in un mercato altamente competitivo è, insomma, «un boomerang», per dirla con il segretario della Fit Cisl, Dario Balotta: «È un regalo ai rivali, che avrà effetti opposti all´intento dichiarato di fare economie. A Parigi, Amsterdam e Francoforte brinderanno».


Intervista a Formigoni

MILANO - «Se così fosse, se davvero puntano a spolpare Malpensa e ingrassare Fiumicino, sarebbe una cosa scandalosa. Una discriminazione politica e territoriale gravissima, inaccettabile. Si aprirebbe uno scontro politico forte. Il governo è avvisato». E´ di pessimo umore il presidente della Lombardia Roberto Formigoni. L´ipotesi, «che sento circolare da qualche giorno», di un eventuale depotenziamento dell´attività di Alitalia sull´hub milanese a vantaggio di quello romano, lo rende preoccupato e nervoso.
Presidente, mettiamo che davvero il paracadute d´emergenza aperto dai vertici Alitalia tolga voli a Malpensa e irrobustisca Fiumicino.
«E´ un ipotesi sciagurata alla quale non voglio nemmeno pensare. Sarebbe puro autolesionismo industriale».
In che senso?
«Tutti sanno che il più grande mercato di Alitalia è il Nord, in particolare l´area Milano-Lombardia. Siamo i terzi d´Europa dopo Londra e Parigi. Una società che taglia il suo core business è una società che si taglia... ci siamo capiti cosa...».
E se questo accadesse?
«Lancio un ammonimento al governo: non si permetta di fare una cosa del genere! Apriremmo una vertenza politica molto dura. Ricordo che il problema non è la sopravvivenza di Alitalia. Il problema è garantire ai cittadini un servizio aereo adeguato. Con o senza il tricolore sullo stemma della compagnia».
La gara d´acquisto è fallita, in Borsa è tracollo. I vertici della compagnia di bandiera devono pur correre ai ripari. O no?
«Sì ma non così. Da tempo lamentiamo che Alitalia offre un servizio non all´altezza del mercato del Nord, che porta ben 50 milioni di passeggeri. Se adesso addirittura tagliano delle rotte, passiamo dalla padella alla brace».
L´azienda sostiene che Malpensa gli costa troppo: spese non più sostenibili, visto lo stato di crisi. In pratica: mantenere due hub internazionali, in questo momento, è un suicidio.
«Ah!, se dicono questo finalmente riconoscono il proprio romanocentrismo, anzi la propria totale romanità. Che è poi il primo problema di Alitalia, oltre che la causa del fallimento della gara d´acquisto. Una compagnia che ha il 99 per cento del personale a Roma e la sua base d´affari a Milano, non può non scoppiare. E´ assurdo che hostess, steward, piloti, meccanici e altri che vengono ogni giorno a Milano per Alitalia devono prendere l´aereo e cominciare a lavorare tre ore dopo. Questa è irrazionalità assoluta. E´ diseconomia».
Che cosa bisogna fare per salvare Alitalia?
«Le ricette sono due: se è morta, dichiariamone l´avvenuto decesso, portiamo i libri in tribunale e poi qualcuno la rileverà. Se invece c´è ancora qualche speranza di tenerla in vita, si faccia un piano industriale vero puntando sul core business. La compagnia fissi una propria base di armamento su Milano e valorizzi il mercato del Nord. Io non dico di cancellare l´hub di Fiumicino, ma il primo deve essere Malpensa. Non il contrario».
Perché secondo lei negli ultimi mesi si è arrivati a questo stato di crisi?
«Il governo ha protratto l´agonia di Alitalia con questa falsa gara d´acquisto dove i concorrenti si sono ritirati uno dopo l´altro per ovvii motivi: di fronte al rifiuto di tagliare gli organici o di spostarli dove c´è il mercato più grosso e interessante, è chiaro che tutti si tirano indietro. E adesso in ultimo che fanno? Vogliono buttare ancora soldi dentro questo baraccone... Dare una boccata d´ossigeno per continuare a farlo star male: se è questo che hanno in mente, è solo uno spreco inutile di denaro. L´ennesimo, visto che in sette mesi sono stati bruciati 340 milioni».
La Regione Lombardia ha votato una mozione a larga maggioranza a difesa di Malpensa e della sua centralità nel mercato internazionale oltre che in quello di Alitalia. Se la compagnia girerà le spalle al Nord che farete?
«Mi auguro, anzi sono certo, che nessuno di noi cambierà orientamento rispetto a quella mozione. Se Alitalia deciderà "meno Malpensa", ci sarà una rivolta compatta, e credo anche trasversale, perché al Nord anche altre istituzioni e forze di centrosinistra sono sensibili alla tutela del ruolo di Malpensa».
 
Sono anni che si parla di un trasferimento delle rotte intercontinentali AZ su FCO ma a me sembrano solo illazioni puntualmente smentite dai fatti. Formigoni si tutela facendo rumore ma qui mi sa che tra un po' non vi sarà neanche più l'occasione per lamentarsi.
 
@BAIorMXP

Az deve fare l'hub a MXP ma questo non vuol dire che da altre parti non vi sia un buon traffico. Tu la pensi come me sul punto ma non considererei per questo pirla(come invece fa un altro utente) chi dissente oppure bollerei come semplici turisti del Cupolone coloro i quali transitano per FCO. I turisti non viaggiano solo in Y ma anche in First e Business quando possono permetterselo.
 
Citazione:Messaggio inserito da TG945

Formigoni si tutela facendo rumore ...

come tutti del resto, a partire dal candidato Premier del Partito Democratico...


d'altronde la parte politica che deciderà di puntare su Milano rischia di perdere le elezioni per due manadati consecutivi perchè il collegio Ostia Fiumicino è determinante per la "forbice"..
 
Citazione:Messaggio inserito da TG945

Sono anni che si parla di un trasferimento delle rotte intercontinentali AZ su FCO ma a me sembrano solo illazioni puntualmente smentite dai fatti.
Il piano di Schisano prevede il trasferimento tra le altre cose. Magari non se ne farà niente, ma da qualche giorno è sui tavoli di Libonati, Padoa-Schioppa e Prodi.

Marco
 
Citazione:Messaggio inserito da TG945

@BAIorMXP

Az deve fare l'hub a MXP ma questo non vuol dire che da altre parti non vi sia un buon traffico. Tu la pensi come me sul punto ma non considererei per questo pirla(come invece fa un altro utente) chi dissente oppure bollerei come semplici turisti del Cupolone coloro i quali transitano per FCO. I turisti non viaggiano solo in Y ma anche in First e Business quando possono permetterselo.

Assolutamente, il buon traffico lo trovi ovunque basta intercettarlo. Ti ripeto sono due sistemi molto diversi con caratteristiche differenti che vanno sviluppate separatamente. L'Italia storicamente ed economicamente è sempre stata molto divisa con un nord ricco e un sud povero e un centro a metà e metà, logicamente al nord la garanzia di vendite di biglietti di first e business sono più alte rispetto a tante altre zone, sia in outgoing che in incoming, questo però non esclude che altrove, ma con numeri decisamente minori, non ci sia del mercato profittevole.
 
Citazione:Messaggio inserito da airblue

Citazione:Messaggio inserito da carloz


Infatti per quello è stata progettata Malpensa, perchè Alitalia con FCO hub e tutti i feeder da LIN andava da DIO, guadagnava un sacco di soldi e le compagnie aeree straniere si sono dovute arrendere allo strapotere che Alitalia aveva A CASA PROPRIA! Per questo i vari hub Europei non hanno mai visto traccia dei passeggeri italiani in transito e se adesso ci sono aeroporti del calibro dei FRA, MUC, CDG, AMS ecc, questi non devono minimamente ringraziare i contributi dei passeggeri italiani.

FALSO!

MXP non è stata progettata per essere un hub, ma un semplice nuovo terminal per offrire una valvola di sfogo a LIN. Non a caso erano previsti 3 satelliti con 10 finger l'uno (domestico/Europa/intercontinentale). Capacità 12 milioni di pax. Solo in corso d'opera si è deciso di trasformarlo in hub e nel frattempo era uscita la divisione dei pax in soli 2 flussi: schengen e non-schengen. Infatti ciò spiega il numero ridotto di piazzole, vie di rullaggio, ecc..., oltre alla struttura non propriamente adatta a gestire i transiti, soprattutto di bagagli.

Sorry,

Il T1 e' stato progettato per avere transiti brevi ed infatti e' stato sviluppato in altezza ed e' uno dei pochi scali al mond oad avere i flussi arrivi e partenze totalmente (100%) separati su due livelli senza mai incontrarsi. La modifica che si e' dovuta tenere conto in fase di realizzazione e' stata l'introduzione di Shenghen. Alitalia ha trasmesso la sua volonta di avere un Hub a MXP nel 1993.
 
Linate, Albeertini....ma di che state parlando, siamo nel Luglio 2007 sveglia!!!
Le cose son cambiate ma evidentente a qualcuno a Roma cio' non fa' piacere e per salvare alitali basta chiudere due voli intercontinetali (in piu') da Milano e tirare in ballo Linate...suvvia......! [:308]
 
Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI

Linate, Albeertini....ma di che state parlando, siamo nel Luglio 2007 sveglia!!!
Le cose son cambiate ma evidentente a qualcuno a Roma cio' non fa' piacere e per salvare alitali basta chiudere due voli intercontinetali (in piu') da Milano e tirare in ballo Linate...suvvia......! [:308]


No Tigi... a me sembra piu' di essere nel 1600....[:308]
 
Citazione:Messaggio inserito da kernel

Formigoni ascolta Cattaneo...parla a vanvera quanto vuoi ma ascolta chi ha capito come va la faccenda...

Esatto..

A proposito (so che la cosa fara' venire i crampi a qualcuno)...Formigoni, Cattaneo,Croci,Moratti,Bonomi,Penati e parte dell'imprenditoria milanese (e non solo in regione ma anche fuori regione) sono tutti d'accordo ed anzi il fatto che Formigoni abbia rilasciato l'intervista a Repubblica (edizione nazionale e milanese piu' apporfondita) e' stata molto tirata dato che ora si analizzeranno le mosse AZ in silenzio che ripeto, rompessero il contratto (che stabiliva quote ben precise di voli internazionali ed intercontinentali minime da mantenere) e poi iniziera' il walzer....:D