Secondo me bisogna tenere conto anche di un altro fattore:
questa situazione ha accelerato molto lo sviluppo dello smartworking e del lavoro a distanza in generale, e solo in parte si tornerà indietro una volta finita l' emergenza.
Questo cambiamento fa parte dello sviluppo tecnologico in atto e ci sarebbe stato comunque, ma con tempistiche molto più dilatate, permettendo in qualche modo alla società di adattarsi.
A emergenza finita invece ci troveremo con
* migliaia di persone che continueranno a lavorare da casa (buona parte ha già ripreso o riprenderà a lavorare in ufficio, ma tante aziende manterranno almeno una parte dei giorni lavorativi in smartworking)
* tante riunioni continueranno a svolgersi online, anzi probabilmente la percentuale aumenterà invece di diminuire. Per esperienza diretta le ritengo molto migliori di quelle "fisiche", è molto più facile garantire la presenza e adattarsi agli orari, ad esempio evitando inutili spostamenti che renderebbero impossibile la presenza in orario.
* Il rapporto fornitore/cliente che fino a poco tempo fa spesso richiedeva la presenza fisica si sta abituando al rapporto a distanza
* Gli interventi tecnici sul posto in questi mesi si sono ridotti all'essenzialissssssimo, mantenendo comunque il supporto ai clienti. Quando i responsabili dei costi tireranno le somme e vedranno i risparmi in viaggi/vitto/alloggio, penso che anche in futuro le trasferte verranno limitate a quelle effettivamente necessarie
Di sicuro ci saranno dei cambiamenti, ma non solo per quanto riguarda i viaggi di lavoro: intendo il lavoro in se'.
Lasciamo da parte le attivita' produttive (e su queste non concordo sul tuo ultimo punto, nelle industrie considerate "strategiche", o comunque esenti dai limiti Covid, s'e' continuato a viaggiare, seppur limitati dal punto di vista dei voli disponibili); parliamo, invece, di quelle mansioni 'creative', o comunque 'intangibili'. Se si passa a un'idea di ufficio come luogo in cui si va ad incontrare gente, per fare riunioni/workshop invece che posare il culo alla scrivania e darci su Excel per ore, allora cambia anche il modo con cui si viaggia per lavoro.
Comunque, BGW qualche giorno faceva notare un punto menzionato da Alex Cruz nel suo intervento alla commissione trasporti del governo britannico (punto che fa anche Robert Boyle qui): il traffico business non ha mai raggiunto il picco del 2007. I numeri che fa Boyle si riferiscono a Londra, ma penso che valgano per il resto d'Europa: sia in numeri % che in assoluto, nel 2019 non eravamo arrivati ai numeri del 2007 in quanto a viaggi d'affari.