Meridianafly: quale futuro?


Stato
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Ma scusate,se salta tutto,come minaccia Gentile al tavolo dei sindacati,che fine farebbe Air Italy?

Ho l'impressione che il comandante stavolta abbia fatto male i suoi conti...
 
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Comunque continuate ad aprire e chiudere discussioni sul futuro di meridiana in un momento in cui non si sa neanche se lo avrà un futuro.si pretende che non si parli di contratto quando tutto in queste ore verte solo su questo, altrimenti niente soldi da Akfed .o aspettate che qualcosa sia deciso altrimenti continuate a bannare rimuovere e così via .
 
Più che altro o accettano il contratto proposto (mai..credo) o scoppia l'ennesimo macello. Tribunali? Rinvii? Non lo sanno manco loro cosa fare, è questa la cosa preoccupante. Intanto un 319 IG sta effettuando i voli FLR-CAG al posto del 737 I9 fantasma. Probabilmente hanno prorogato di qualche giorno l'attività della base anche se sono rimasti in pochissimi.
 
Comunque continuate ad aprire e chiudere discussioni sul futuro di meridiana in un momento in cui non si sa neanche se lo avrà un futuro.si pretende che non si parli di contratto quando tutto in queste ore verte solo su questo, altrimenti niente soldi da Akfed .o aspettate che qualcosa sia deciso altrimenti continuate a bannare rimuovere e così via .

Si pretende che non sia una discussione sindacale tra dipendenti. Si vorrebbe fosse una discussione su argomenti e non su rivendicazioni. Ci si auspicherebbe di non trovarsi davanti ad un muro del pianto, ma che si argomentassero le diverse problematiche. La situazione e' delicata e questo non sfugge a nessuno. Ma questa non e' una sede sindacale, ne' un luogo ove fare proselitismo: per questi esistono social networks sui quali proporre petizioni e raccolte firme.
 
Più che altro o accettano il contratto proposto (mai..credo) o scoppia l'ennesimo macello. Tribunali? Rinvii? Non lo sanno manco loro cosa fare, è questa la cosa preoccupante. Intanto un 319 IG sta effettuando i voli FLR-CAG al posto del 737 I9 fantasma. Probabilmente hanno prorogato di qualche giorno l'attività della base anche se sono rimasti in pochissimi.

Solo per chiarire il caos più totale in cui si naviga, la " vertenza Firenze " è stata portata al tavolo di confronto con Meridiana . La risposta è stata che Firenze rimane comunque chiusa . Dipendenti non ce ne sono più poichè sono stati tutti o trasferiti o posti in CIGS .
Contrariamente a quanto riportato dai vari comunicati stampa che girano, i voli per Londra e Cagliari continuano ad essere operati con a/m A319 EI-DEZ ed equipaggi in missione da Verona e Milano, con quale dispendio di €€€ lascio a voi immaginarlo ... E' confermato che fino almeno al 10 Gennaio i voli verranno operati dal 319, mentre EI-DFP vola su LIN ... e meno male che dovevano andare al prato !!!
Come si dice ??? Ah, si : poche idee ma confuse ...
Intanto in sede Assaereo si va alla seconda notte di trattative , verso cosa non si sa ... let's wait and see ... anche se di assurdità in questo periodo se ne stanno vedendo tante e un po' di preoccupazione sta subentrando ...
 
Tenete duro colleghi meridiana!
In bocca al lupo Meridiana,comunque vada ma voi "sardi"si sa siete tosti:mad:

edit dell'amministrazione per commenti potenzialmente lesivi nei confronti di terzi.
Avvertimento per DoctorEcam
 
Ultima modifica da un moderatore:
Dicci per favore il tuo punto di vista, cosa e' avvenuto e quali invece le prospettive su Mxp e Vrn ... Sempre nel rispetto dei limiti imposti dai moderatori perche' , a quanto sembra , siamo sotto osservazione .
 
Appena letto un articolo su La Nazione di oggi. Pare che i dipendenti IG di FLR abbiano inviato una nuova lettera alle istituzioni (quali? risponderanno? se ne fregheranno di nuovo?) per consentire all'ormai ex base di continuare l'attività.
 
La Nuova Sardegna 1 Novembre 2011
CAGLIARI. Domenica è scaduta la vecchia continuità territoriale aerea. Giovedì, sulla Gazzetta ufficiale, dovrebbe essere pubblicato il decreto di proroga per almeno tre mesi. E da quel momento comincerà l'attesa per il nuovo contratto, quello della tariffa unica, che entrerà in vigore a marzo o aprile. Se questa è la road map della continuità, resta da capire cosa accadrà nei prossimi giorni, con le compagnie che continuano a ridurre i voli nei mesi invernali. Dopo i casi di Alghero, l'Alitalia su Linate, e di Olbia, Meridiana per Roma, c'è chi ha rivoluzionato gli orari anche a Cagliari. EasyJet ha ridotto a cinque i collegamenti fra Elmas e Milano-Malpensa, RyanAir annullato quelli con Trieste e Pescara, mentre la Britsh Airway si è ritirata da Cagliari dopo due anni. Nulla di preoccupante, secondo la Regione, che parla di «normali assestamenti negli orari invernali» e ribadisce: «Nessuna compagnia fuggirà dalla Sardegna. Anzi, con la nuova continuità avremo presto un ponte aereo reale con Milano e Roma». La proroga. Non ci dovrebbero essere intoppi. Alla fine della conferenza di servizi, la settimana scorsa, l'Enac ha ribadito che gli attuali slot (è lo spazio aereo concesso a ogni volo) saranno tutti confermati. Anche il ministero non dovrebbe mettere ostacoli ai novanta giorni di proroga. Giovedì, ribadiscono dalla Regione, il decreto di passaggio fra una continuità e l'altra sarà pubblicato sullaGazzetta. Frequenze e orari. Le prime anticipazioni dicono che per quanto riguarda il numero di voli e le frequenze su Roma e Milano saranno sulla falsariga del contratto di tre anni fa. Con undici voli Cagliari-Fiumicino-Cagliari, col primo in partenza da Elmas alle 6.30 e l'ultimo dalla penisola nella fascia 21.30-22. Saranno otto, al massimo, i voli da Cagliari per Linate, con andata alle 7-7.30 e ritorno (da Milano) alle 21.30-22. Sulla rotta Alghero-Fiumicino-Alghero, i voli saranno invece da un minimo di tre fino ai cinque dell'alta stagione, con la conferma del primo in partenza alle 7-7.30 e l'ultimo (rientro) alle 21-21.30. Due o tre, in estate, saranno i voli sull'Alghero-Linate sempre nella fascia 7-21.30. Infine, le partenze e gli arrivi da Olbia. Per il Roma-Fiumicino, saranno tre i voli da gennaio a marzo e da ottobre a dicembre, quattro-cinque da maggio a giugno e fino a un massimo di otto in estate, ancora nella fascia 7-7.30 (primo volo) e 21-21.30 (ultimo rientro), con un extra in partenza da Fiumicino alle 22-22.30 da luglio a settembre. Da Olbia per Milano-Linate, saranno da un minimo di tre, in inverno, ai dieci ogni venerdì in alta stagione. Prima partenza alle 7, l'ultima alle 20.30. Mentre per quanto riguarda il Linate-Olbia la fascia sarà dalle 9-9.30 (primo volo) alle 21.30-22, l'ultimo. Le tariffe. La Regione ha imposto 45 euro (più tasse) per tutti e da tutti gli aeroporti sardi verso Roma e 55 (più tasse) da Milano, con le stesse condizioni: tariffa unica e uguale da Cagliari, Olbia e Alghero. Contratto o asta. L'incertezza è tutta su cosa faranno le compagnie, quando a gennaio sulla Gazzetta Ufficiale europea sarà pubblicato il bando per la continuità. Finora è sempre accaduto che nessuna di loro abbia partecipato alla prima fase (l'accettazione degli oneri di servizio gratuitamente), per poi presentarsi al momento dell'asta al ribasso sulle compensazioni, cioè degli incentivi pagati dalla Regione. Questa volta, almeno su alcune rotte, qualche compagnia potrebbe farsi avanti sin dall'inizio e spiazzare così Meridiana e Alitalia-AirOne, che invece da anni tendono a spartirsi le rotte più redditizie.
 
«Olbia è già abbandonata» Ritorna l'incubo delle cessioni
olbia
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zoom
La Nuova Sardegna 4 Novembre 2011
OLBIA. Meridiana fly vuole cedere di nuovo il settore amministrativo, dice Idili (Cisl). Intanto taglia i voli da Olbia e per Olbia, aggiunge Manca (Uil). E l'Aga Khan metterà soldi per l'ultima volta nella compagnia, spiega Spano (Cgil). Il quadro di quello che resta dell'azienda l'hanno tracciato i sindacati, ieri in un consiglio provinciale aperto. Poco, quasi nulla, in attesa dell'incontro romano sul nuovo contratto. «Non ci arrendiamo, ma siamo allarmati» sintetizzano. La Provincia fa quello che può: non ha potere decisionale sull'azienda, ma può e vuole fare da cassa di risonanza alla crisi della compagnia aerea e vuole sollecitare l'intervento di chi ha più capacità d'intervento: la Regione. I consiglieri, di destra e di sinistra, chiedono che a Olbia venga Cappellacci, che dica che cosa vuole fare con l'Aga Khan, come reagirà se la base di Olbia verrà smantellata. La nostra preoccupazione è per i dipendenti, dicono. Bene: dovevano esserci i lavoratori, nella sala della Provincia. Dovevano parlare loro. Ma erano pochi, pochissimi. Sfiducia nelle istituzioni e nell'azienda? Un po' di tutto. Fiorella Briotti è un'assistente di volo. «Sono stata assunta in Alisarda, adesso vado in cassa integrazione - dice -. Non è che i dipendenti sono assenti perché sono distaccati. E' che a Olbia ce n'è sempre meno: chi va in cassa, chi è stato mandato in altre basi, vedi Cagliari. Il problema è questo». Il problema - come lo riassume Elisabetta Manca della Uil - «è che Meridiana va via, ma non va via domani: è già andata via». Per l'inverno, a Olbia, ci sono solo due aerei Md, e solo i voli per la continuità territoriale. «Neanche tutti, un volo su tre per Roma è stato cancellato il sabato e la domenica - precisa ancora la Manca -. Quello per Cagliari si farà solo tre volte alla settimana. L'aeroporto è un deserto». Stessa condizione in cui rischia di trovarsi la palazzina. «C'è un'ultimora - chiarisce Idili della Cisl -. L'idea di esternalizzare quattro servizi, call center compreso, non è stata accantonata. Anzi, sarebbe nei piani del nuovo ad Gentile. Il che vorrebbe dire che a Olbia non resterebbe nulla». Neppure la compagnia. «Perché stavolta non ci sono più dubbi - sottolinea Spano -: la compagnia è sempre in perdita e l'Aga Khan l'ha detto chiaramente: non la ricapitalizzerà più, questa è l'ultima volta». La salvezza - se così la si può chiamare - passa quindi da Roma (firma del contratto Air Italy) e porta dritta la compagnia a Malpensa, il profondo nord dopo il profondo rosso. (g.pi.)
 
La Nuova Sardegna 4 Novembre 2011

Contratto più leggero, notte di trattative
Gentile vuole quello di Air Italy: tagli del 30% sugli stipendi. L'ipotesi di un accordo-ponte

OLBIA. Gentile la vede così: Meridiana fly si è comprata Air Italy, ma dopo la fusione il contratto di lavoro dovrà essere quello della seconda. Che dà alla nuova compagnia un risparmio del 30%. L'ad l'ha ridetto ieri: prendere o lasciare. I rappresentanti dei lavoratori hanno detto no, «è insostenibile un ulteriore taglio dei compensi dopo quello del 30% di tre anni fa». La trattativa è andata avanti per ore, con l'ipotesi di un accordo-ponte di un anno. E' una procedura non nuova, del tipo cavallo di Troia. Quando Meridiana acquistò Eurofly, il management volle il contratto della compagnia comprata, molto meno costoso. Alla fine, si arrivò a un taglio degli stipendi, per piloti e hostess, del 30 per cento. Ora che Meridiana ha acquisito Air Italy, l'operazione si ripete. L'ad Gentile, che è il regista dell'integrazione, è irremovibile: il nuovo contratto della nuova compagnia aerea dovrà essere leggero, dovrà essere quello che fa risparmiare all'azienda di più. Altrimenti bisognerà portare i libri in tribunale, un concetto che l'amministratore delegato esprime con un'insolita frequenza. Perché Gentile, anche ieri nella riunione a Roma in Assaereo, ha di nuovo legato il sì al nuovo contratto come condizione vincolante perché ci sia l'aumento di capitale. Come dire: se i sindacati non accettano i tagli, la fusione fra le due compagnie (che sarà perfezionata entro i primi due mesi del 2012), potrebbe saltare. Che cosa succederebbe a quel punto? Meridiana fly avrebbe solo un anno di vita, grazie ai soldi dell'Aga Khan. Karim, nel 2011, ha versato nelle casse della compagnia 68 milioni di euro, soldi sufficienti a tenere in vita (assistita) Meridiana fly. Ma, come sanno i sindacati, «questa è l'ultima ricapitalizzazione che l'azionista farà». Dunque, non ci sono alternative? E poi: il contratto di Air Italy sarà sufficiente per salvare la compagnia? I sindacati, compatti, hanno detto no. Quello di Air Italy è un contratto singolare. Nella parte economica, conta molto la retribuzione variabile, e quindi meno quella fissa. Tradotto: più piloti e hostess volano, più guadagnano. «Ma se si ammalano, fanno la fame - spiega Roberto Pesaresi, Cgil -. E' un contratto a cottimo, è inaccettabile». Perché, denunciano i sindacati, Gentile non ha modificato il network, non ha sviluppato nuove rotte. E infatti, mediamente gli equipaggi di Olbia hanno volato solo 30 ore. Proprio come un anno fa. «In queste condizioni, non possiamo andare avanti» spiegano i sindacati. Che, per dirla con Marco Bardini della Uil, sono entrati in conclave, «alla ricerca di una soluzione alternativa». A quel punto Gentile ha rilanciato, proponendo un contratto Air Italy più il 6% in busta paga. I sindacati hanno risposto picche, chiedendo che si parta dal contratto di Meridiana. Come trovare un'intesa? L'unica ipotesi è quella di un accordo-ponte, o di crisi. Un anno di contratto sperimentale, per capire se è sostenibile per i lavoratori e se sosterrà l'azienda.
 
A mio giudizio dovrebbero proseguire sulla strada che sembrava essere quella finale già dall'inizio e poi mano mano si è confusa:

- separare le due attività sotto, magari, lo stesso soggetto economico e cioè CHT tutto sotto AirItaly basato a Malpensa/Gallarate
- Linea dalla Sardegna + Verona Napoli e Roma sotto Meridiana/Alisarda .
Se poi deve entrare la Regione allora dividano del tutto in due entità economiche separate e dentro quella di Linea entra come Socio la Regione, ma senza GG.

Aggiungo, sempre a mio giudizio, che GG non mollerà facilmente come gli altri AD precedenti dopo le prime difficoltà:

- tratta di qualcosa che è anche Suo;
- non è da solo ma attorniato da un gruppo di Suoi , esperti o meno, ma legati a Lui nei posti "chiave"
- dove non arriva sposta, tipo il Commerciale CHT a Gallarate, mi pare.

Penso sarebbe più utile cercare di trovare un punto d'incontro, non di certo solo sul versante del risparmio del costo del lavoro sic sempliciter, ma cercando di usare qualcuna delle tante idee di come razionalizzare i costi che tanti hanno espresso nei due/ tre thread precedenti, sul versante del recupero dei costi orari/produttività.
 
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