goafan
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Sostituirsi da Associazione allo sviluppo network e marketing di un vettore e di un aeroporto mi sembra un pò azzardo, ancora di più imporre numeri e quantità economiche. Io rimango dell'idea che più della base quello che conta sono i voli utili per le destinazioni utili, il resto è tutto fuffa. Treviso è la prova perfetta che non è necessario essere base per funzionare, Pescara o Alghero l'esempio che essere base è inutile se dietro non c'è una sostanza3) Base low cost con almeno 3 aeromobili e 20 destinazioni servite. Se non si raggiunge immediatamente una massa critica elevata di aeromobili basati e voli si fa solo il gioco della compagnia e poco per il territorio. Il passeggero potenziale deve cancellare dalla sua mente il fatto che per trovare un volo low cost deve andare a Malpensa o a Bergamo. Questo lo si ottiene solo se nel giro di sei mesi si passa da 2 a 3 meglio 4 aeromobili basati a Caselle, a regime la base potrebbe sopportarne anche 5. Impegno pesante e per una durata minima di 5+5 anni. Solo due compagnie europee sarebbero in grado di soddisfare questi requisiti. Una (Easyjet) ha già scelto come base operativa Malpensa; ci si potrà rivolgere quindi solo a Ryanair. Una base Ryanair di 4 aeromobili vuol dire un incremento di passeggeri pari a 1.5-2 milioni per anno, con benefici occupazionali enormi per l'aeroporto e per tutto l'indotto turistico ed imprenditoriale nel Piemonte (si stimano 1000 posti di lavoro per ogni milione di passeggeri trasportati).
all'infuori del dio denaro.
Qualcuno poi mi deve spiegare in che modo i tre milioni di euro investiti dalla Regione Piemonte per i nuovi collegamenti verso Bari e Brindisi specialmente portino benefici sul piano turistico, mi sembrano destinazioni molto più utili al traffico leisure e al turismo dei torinesi e piemontesi che non altro. Anche il volo per Madrid, senza nessuna politica mirata di promozione del territorio piemontese, mi pare più un volo per portare i turisti verso la Spagna che non il contrario!
La stima sui posti di lavoro mi pare poi semplicemente assurda, campata totalmente per aria. Sarebbe interessante sapere quale studio l'ha calcolata e in che modo.
Questa non è una priorità essenziale ma sicuramente un lavoro che deve essere portato avanti dalla SAGAT. E' poi ingenuo, a mio avviso, inserire destinazioni come Heathrow quando tutti sanno che le possibilità sono praticamente nulle. Piuttosto tentare con Zurigo e Vienna, senza scordarsi del fallimento in tempi recenti dell'esperienza di Austrian, vettore che se la passa male e che ha pure recentamente riorganizzato il Firenze-Bologno (accorpandolo nuovamente)4) Alla ricerca delle destinazioni perdute! Occorrerà recuperare destinazioni perdute negli anni, servite prima del 1999 (anno della privatizzazione) da vettori "major" come Vienna, Zurigo, Lisbona, Heathrow).
Parlare di promozione mirata è corretto, ma bisogna saperla fare. Per fortuna viene riportata solo qualche idea generale che spero non verrà mai messa in pratica poichè totalmente demente:5) Facciamo conoscere Torino in tutta Europa! Occorrerà fare promozione all'estero. Promozione mirata e non di tipo istituzionale, solamente negli scali e con i vettori che opereranno le nuove rotte.
-pubblicizzare un collegamento solamente negli scali ha, dal punto di vista del processo di acquisto e decisionale, un risultato praticamente nullo.
-se la base serve ad aumentare il turismo del territorio e non i voli di un aeroporto per la gioia dell'associazione locale allora più sensato è promuovere la destinazione. Sicuramente è importante aumentare l'accessibilità del territorio e quindi massimo risalto ad esempio ai nuovi collegamenti, sarebbe però stupido limitarci solo ad un particolare vettore. Esempio pratico: promuovo Torino a Barcellona solo con Ryanair. Spenderei un sacco di soldi per intercettare un segmento molto piccolo quando con la stessa somma di denaro potrei colpire un pubblico assai maggiore (c'è chi potrebbe venire con il traghetto e auto via Genova, chi con una soluzione più economica da Milano, chi con il volo Iberia, ecc..).
Se non serve agli spedizionieri perchè imporlo al mercato?6) Il cargo DEVE ritornare a Torino. Vi sono tutte le premesse perché ciò avvenga se si vuole. Si deve andare verso delle soluzioni chiavi in mano e concertata con un vettore quale ad esempio Cargolux. Deve essere completato il piazzale Kilo ed alle sue spalle dovà sorgere l'area cargo dedicata come era previsto nel vecchio master plan aeroportuale.
CIAO
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